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Cronaca

PRIMI SPRINT A MONTALTO PAVESE NEL SEGNO DI PIETRO NASCIMBENE

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A Montalto Pavese Upol Pedale Lungavilla ha organizzato i Primi Sprint per i Giovanissimi ciclisti dai 6 ai 12 anni, ovvero prove di sprint da 150 metri, da ripetersi tre volte, per poi procedere con le gare finali in base alla media dei punteggi raccolti. Nonostante il grande caldo nel primo Sabato di Agosto sono arrivate squadre anche dall’Emilia per partecipare al 1 Trofeo Pietro Nascimbene, in memoria di una gloria ciclistica di Montalto, gregario di Fausto Coppi nel 1956: vinse la tappa di Livorno, quel 29 Maggio, del Giro d’Italia. Quell’anno al Giro si corse la tappa del Bondone, e lui fu tra i pochi coraggiosi ad arrivare al traguardo, come ha sottolineato anche un abitante di Montalto che lo conosceva bene, Dario Pastorelli, ai ragazzi e ai genitori intervenuti a questi Primi Sprint. Tra l’altro proprio Domenica ricorreva il secondo anniversario di morte di Pietro Nascimbene. In piazza anche la figlia di Pietro, Roberta, a premiare i ragazzini: con la giuria tecnica presieduta da Mauro Vecchio, era presente anche il presidente della Fci della provincia di Pavia Gianni Deantoni.

Prima squadra classificata di questi Primi Sprint di Montalto Pavese è risultata il Team Serio di Pianengo, prov. di Cremona (premiata anche come la più numerosa), seconda Upol Pedale Lungavilla, terza il Gs Piacenza. Premi anche alla squadra più lontana, Parmense Il Sogno.
Per quanto riguarda le categorie e gli ordini di arrivo:
Nella G1 Femminile primo premio per Anastasia Zoni (Parmense Il Sogno), nella G1 Maschile Leonardo Pilafi (Team Serio) ha la meglio su Andrea Politi (Pedale Castellano).
Nella G2 Maschile vittoria per Loris Contini (Team Serio) su Jordan Velai (Feralpi Monteclarense).
Nella G3 Maschile podio per Giacomo Setti (Parmense il Sogno) su Matteo Petranca (Piacenza).
Nella G4 Maschile tris per Upol Pedale Lungavilla, con Mattia Pastorelli, Riccardo Mazzoni, Tommaso Motisi.
Nella G5 Femminile vince Selene Sforzini (Upol Pedale Lungavilla) su Giorgia Romano (Parmense Il Sogno), in quella Maschile bene Martino Maserati (Pedale Castellano) su Martino Belloni (Team Serio).
Nella G6 Femminile primo posto per Beatrice Della Torre (Team Serio) seguita da Maria Arcorace (Upol Pedale Lungavilla). In quella Maschile Matteo Bezzi (Team Serio) ha preceduto Christian Camerini (Upol Pedale Lungavilla).
Ora, oltre al recupero della gara di Sannazzaro, fissato per il 29 Settembre, il prossimo appuntamento con la Challenge Provinciale è fissato per Domenica 15 Settembre a Lungavilla con la gara su strada del Trofeo Algeria, memorial Sergio Paesotto e Andrea Saviotti, in programma dalle ore 14. Informazioni ed iscrizioni al 339.4557100 (segretario Andrea Milanesi) o il 389.0992277 (Davide Nascimbene) oppure scrivere a upolpedalelungavilla@libero.it. Foto, video e informazioni sulla stagione ciclistica sono disponibili sulle pagine Facebook e Instagram di Upol Pedale Lungavilla. Ufficio stampa Agenzia CreativaMente con Associazione Porana Eventi.

Cronaca

E’ morta Ornella Vanoni, leggenda della musica italiana

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 91 anni, Ornella Vanoni. “Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore” si legge sul profilo X di “Che tempo che fa”, programma in cui era stata spesso ospite.
Nata a Milano, considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera italiana, è stata una delle artiste italiane dalla carriera più longeva. Inizia a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna). Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni. E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano. Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).
Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Italia di Davis batte il Belgio 2-0 e vola in finale

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Italia vola in finale in Coppa Davis. La nazionale capitanata da Filippo Volandri soffre ma batte il Belgio per 2-0, senza passare dal doppio decisivo. Bastano i due singolari agli azzurri nella prima semifinale delle Finals, in scena sul cemento indoor di Bologna. Dopo la vittoria di Matteo Berrettini contro Raphael Collignon (6-3 6-4), il punto del successo l’ha firmato Flavio Cobolli (22 del mondo), battendo Zizou Bergs (numero 43 del ranking Atp) col punteggio di 6-3 6-7 (5) 7-6 (15), dopo poco più di tre ore di autentica battaglia. L’azzurro ha annullato ben sette match point all’avversario. Di contro Cobolli ha chiuso la partita al settimo match point in suo favore (dopo che Bergs gli aveva annullato sei “punti match”).
Dopo la finale del 2023, vinta contro l’Australia, e quella dello scorso anno, vinta contro l’Olanda, l’Italia per il terzo anno consecutivo (prima volta nella storia) giocherà l’ultimo atto della Coppa Davis. L’ultima Nazione a giocare tre finali di fila è stata l’Australia, fra il 1999 e il 2001.
Si estende a 12 successi la striscia positiva dell’Italia nei match di Coppa Davis. L’ultimo ko risale al 2023, contro il Canada. Non riesce ad approdare alla finale di Davis, invece, il Belgio, ancora a secco di insalatiere e giunto alle Final Eight di Bologna attraverso le qualificazioni.
Domenica gli azzurri affronteranno nel match decisivo per la difesa del titolo la vincente dell’incontro tra Germania e Spagna, che si scontreranno domani, a partire dalle 12.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, think tank evidenzia progressi nella protezione e governance di fiumi

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NANCHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La foto mostra copie del rapporto del think tank intitolato “Sfruttare i fiumi per la prosperità nazionale e il benessere pubblico – Uno studio sulla strategia fluviale della nuova era”. Il rapporto è stato pubblicato venerdì dal National High-Level Think Tank dell’Agenzia di Stampa Xinhua e dal China Institute of Water Resources and Hydropower Research del Ministero delle Risorse Idriche, a Nanchino, nella provincia cinese orientale di Jiangsu.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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