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Cronaca

REGIONE LOMBARDIA – 10 ANNI DI A35 BREBEMI

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Cronaca

RECORD DI ISCRITTI ALL’UNIVERSITA’ DI PAVIA, UN ORGOGLIO SU SCALA NAZIONALE

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Se dovessi identificare un orgoglio pavese su scala nazionale penserei subito all’Università di Pavia, prestigiosa, antica e moderna al contempo, collegata direttamente ad un’altra eccellenza che è il Policlinico S. Matteo, dove arrivano a curarsi da tutta Italia e anche dall’estero. Ecco, l’Università di Pavia è molto ambita dagli studenti, cresce in particolare la presenza di stranieri e le iscrizioni di donne alle facoltà Stem (Scienze, Tecnologia, Matematica).
Con i suoi 5.857 neoiscritti al 20 settembre 2024, l’Ateneo ottiene un record storico assoluto, proseguendo un trend di crescita incrementando ulteriormente rispetto ai numeri (già da record) dell’anno passato in cui si era verificato il numero più alto di iscritti di tutta la storia dell’Università di Pavia.
I dati non sono ancora definitivi, essendo le iscrizioni ancora aperte, ma si tratta già di un incremento del 45% rispetto al 2020 e addirittura dell’88% rispetto al 2019, anno precedente allo scoppio della pandemia (3.115 iscritti). Nel dettaglio per l’anno accademico 2024/2025, a oggi, 4.451 sono gli iscritti alle Lauree Triennali e a ciclo unico e 1.406 gli iscritti alle Lauree Magistrali.
Queste cifre attestano non solo la continua e crescente attrattività dell’Ateneo pavese come storica università dalla consolidata reputazione didattica inserita nell’unica vera città campus italiana. È anche la dimostrazione, in un contesto demografico difficile, del successo di una proposta continuamente ridefinita e sempre al passo con i tempi.
Pavia avrà anche mille difetti, ma l’Università è proprio il fiore all’occhiello, l’orgoglio dei pavesi.

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Cronaca

Mattarella ai giovani “Pensare è un esercizio di cittadinanza”

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PIACENZA (ITALPRESS) – “Sollecitare il pensiero è una sfida ambiziosa” bisogna “pensare e riflettere e non schierarsi con un ‘sì’ o un ‘nò su opinioni altrui, ma elaborare opinioni proprie dà sostanza alla nostra libertà e sospinge ad accrescere la nostra conoscenza. E’ un esercizio di cittadinanza: la nostra Costituzione esorta ad offrire un contributo, che si può fornire se si pensa, se si pensa in proprio e se si elabora una capacità di proposta”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Festival del pensare contemporaneo a Piacenza. “Pensavo stamattina alle tante app che forniscono opportunità, ma anche il rischio di essere passivi: per questo è sempre bene pensare a costruire il futuro, pensare in proprio. E’ fondamentale in questa che è la società della velocità”, ha aggiunto.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Meloni “Viviamo un tempo di crisi, agire senza tentennamenti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le sfide che la storia ci ha messo difronte sono multiformi e non abbiamo altra scelta che quella di agire. Viviamo un tempo di crisi, ma le crisi nascondono sempre anche un’opportunità. La parola crisi deriva dal greco ‘crisis’ che significa scelta, decisione. Le crisi costringono a mettersi in discussione, non consentono di tentennare. Nessuno Stato può efficacemente governare da solo le sfide, per questo l’Italia è una convinta sostenitrice del multilateralismo e del luogo più rappresentativo: l’Onu, dove dobbiamo imparare, capirci e rispettarci”. Così la premier Giorgia Meloni, nel suo intervento
al Summit of the Future nell’ambito dei lavori della 79^ Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
“Nessuno stato può efficacemente governare da solo le sfide di questo tempo e per questo l’Italia è una convinta sostenitrice del multilateralismo e delle Nazioni Unite. Ogni organizzazione è efficace se le sue regole sono giuste e condivise. Per questo siamo convinti che qualsiasi revisione della governance non può prescindere dai principi di uguaglianza, democraticità e rappresentatività. La riforma ha un senso se viene fatta per tutti e non per alcuni. Non ci interessa creare nuove gerarchie e non crediamo che esistano Nazioni di serie A e serie B, ma cittadini che hanno tutti gli stessi diritti”, ha aggiunto.
Ecco allora “il ruolo del multilateralismo: non un club in cui incontrarsi per scrivere inutili documenti zeppi di buoni propositi, ma il luogo in cui si devono fare i conti con l’urgenza delle decisioni”, ha concluso Meloni.
(ITALPRESS).
-Foto: Palazzo Chigi –

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