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4 NOVEMBRE, LA “LEGGENDA DEL PIAVE” CON IL SUONO DELLE CAMPANE DI PORANA

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Uno dei brani più conosciuti, legato alla Grande Guerra, è sicuramente “La Leggenda del Piave”, scritto nel 1918 dal maestro Ermete Giovanni Gaeta. I fatti storici che ispirarono l’autore risalgono al giugno del 1918, quando l’Impero austro-ungarico decise di sferrare un grande attacco (ricordato con il nome di "Battaglia del solstizio") sul fronte del fiume Piave per piegare definitivamente l’esercito italiano, già reduce dalla sconfitta di Caporetto. Invece da lì inizio la resistenza delle Forze armate del Regno d’Italia, che costrinse gli austro-ungarici a ripiegare. Stamane, a mezzogiorno, in occasione della Festa delle Forze Armate (4 Novembre), dal campanile della Chiesa di Porana sono risuonate le note di questo inno, che chissà quanti nostri nonni e bisnonni hanno sentito suonare tante volte, ricordando quei drammatici momenti del conflitto mondiale del 1915-18. Mentre ieri, nel piazzale della Chiesa, è stato deposto un mazzo di crisantemi con tricolore, al ceppo che ricorda i caduti delle due guerre mondiali appartenenti alla comunità del piccolo borgo oltrepadano.
Il suono delle campane di Porana è davvero melodioso e si presta anche all’esecuzione di molti inni, come questo che ha contrassegnato la vita di tante comunità contadine nel periodo della Grande Guerra. C’era anche la sesta campana, la più piccola, che veniva suonata in tempo di conflitti, per segnalare l’imminente arrivo di “Pippo”, l’aereo da caccia notturno che sganciava bombe e mieteva vittime e terrore: purtroppo a poca distanza, alla stazione ferroviaria, durante la Seconda Guerra Mondiale, il 29 Giugno 1944, è stato sganciato un ordigno che ha fatto molti morti e feriti. Proprio quest’anno sono stati ricordati gli 80 anni da quella tragedia.
L’associazione Porana Eventi, che ha a cuore la salvaguardia del territorio e cerca di tenere in vita le tradizioni e contribuisce alle raccolte fondi per la Chiesa di Porana e la salvaguardia del patrimonio storico-artistico del territorio, ha voluto dare vita a questi “ricordi” in musica, utilizzando anche il suono delle campane che necessitano tra l’altro di cure urgenti perché risalgono al 1900, sono state fuse dalla ditta Mazzola di Vercelli. Due, in particolari, la prima e la quinta campana, versano in condizioni precarie e non possono essere più utilizzate “in movimento” ma solo a martello. Chiunque volesse dare il proprio contributo può richiedere informazioni al numero della segreteria (anche tramite whatsapp) 389.2566296 o a info@poranaeventi.it. E’ stata aperta da mesi una sottoscrizione con il conto appoggiato alla banca Unicredit di Casteggio. Ecco il codice Iban: IT 34 N 02008 55730 000041221246.

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S. MESSA DI DOMENICA 14 DICEMBRE 2025 – III di AVVENTO “GAUDETE” / A

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Dalla chiesa di Porana di Pizzale (PV) la Santa Messa di Domenica 14 Dicembre 2025, III di Avvento "Gaudete" / A. Celebra Don Marko Osuru Alisentus.

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Crescere Insieme – 14 Dicembre 2025

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L’incontro con Don Franco Tassone, parroco del SS.mo Salvatore e della Chiesa del Sacro Cuore a Pavia. Sacerdote da sempre a fianco degli ultimi, è responsabile della Caritas Pavese e per anni ha guidato la Casa del Giovane, allievo del venerabile Don Enzo Boschetti.

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La Voce Pavese – Il problema parcheggi, per la vicesindaca a Pavia non c’è

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Mentre è stato multato chi aveva affisso lo striscione non autorizzato e rimosso dalla Polizia Locale in cui s’ironizzava per la penuria di parcheggi a Pavia, sul caso prende la parola la vicesindaca Alice Moggi. "A Pavia – dice – l’offerta di parcheggi supera la domanda". Moggi, che sui social ha diffuso i primi dati elaborati da Sintagma, la società incaricata di redigere il Piano urbano per la mobilità sostenibile.

L’analisi riguarda i principali parcheggi del centro e delle aree limitrofe. In viale Gorizia gli stalli sono pieni nelle prime ore del mattino, mentre nel tardo pomeriggio l’occupazione scende. Il parcheggio Oberdan, appena ristrutturato, arriva al picco tra mezzogiorno e le due con circa il 90 per cento dei posti occupati. Situazione simile per l’area della Buca e viale Nazario Sauro, mentre il piazzale del collegio Cairoli sfiora il tutto esaurito nelle ore serali.

Diverso il quadro nell’area Cattaneo, oggi la meno utilizzata nonostante la vicinanza al centro. Più equilibrata la situazione davanti al Ghislieri, mentre il parcheggio del Ticinello registra livelli molto alti nelle ore centrali della giornata. Nel complesso, su oltre 2.300 stalli censiti, l’occupazione media si attesta attorno al 75 per cento.

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«Questi sono i dati», sottolinea Moggi, spiegando che lo studio completo sarà presentato in un incontro pubblico dopo le festività. Secondo la vicesindaca, i numeri indicano che nel centro storico l’offerta è sufficiente, con picchi legati a periodi particolari come il Natale, segnale di una città ancora attrattiva.

La situazione però può migliorare. L’obiettivo dichiarato è potenziare i parcheggi a corona del centro, investire in strutture dedicate, liberare spazio sulle strade e rafforzare il trasporto pubblico come vera alternativa all’auto privata. La sosta gratuita in centro non viene considerata una soluzione sostenibile, mentre resta centrale il tema dei collegamenti con i parcheggi esterni, già al centro del piano industriale di Asm.

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