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Cronaca

Webuild, in Puglia uno dei più grandi impianti robotizzati al mondo

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MILANO (ITALPRESS) – Una nuova iniziativa industriale del Gruppo Webuild atterra nel Mezzogiorno, frutto dell’innovazione tecnologica e dell’eccellenza italiana nel settore delle infrastrutture. Al confine tra Campania e Puglia, nel comune di Bovino il Gruppo ha inaugurato uno degli stabilimenti automatizzati più grandi al mondo per la produzione dei ‘conci’ destinati al rivestimento delle gallerie dell’alta velocità Napoli-Bari. I conci sono i prefabbricati necessari per la realizzazione dei tunnel che vengono poi assemblati in loco per formare un anello continuo che garantisce stabilità strutturale alle gallerie. Grazie ai processi di produzione altamente automatizzati, questi elementi offrono una soluzione efficace per accrescere velocità ed efficienza dei lavori, assicurando un elevato livello di sicurezza per i lavoratori.
Il nuovo impianto di Bovino, battezzato Roboplant 2, rappresenta una evoluzione di Roboplant 1, la prima fabbrica automatizzata per la produzione dei conci inaugurata da Webuild in Sicilia, a Belpasso, Catania, solo un anno fa, e che ha già prodotto circa 25.000 conci per i cantieri ferroviari del Gruppo nell’isola. A Belpasso, è operativa anche Etnaplant, una seconda fabbrica che supporta Roboplant 1, a gestione sia manuale che automatizzata e, tra il 2025 e il 2026, diventerà operativo Roboplant 3 a Dittaino, in provincia di Enna. Queste tre fabbriche siciliane forniranno conci alle gallerie della direttrice ad alta capacità Palermo-Catania-Messina.
Nel complesso, si prevede che i quattro stabilimenti contribuiranno in totale alla creazione di circa 450 posti di lavoro, prevalentemente locali, tra assunzioni già realizzate e previste, consolidando l’impegno di Webuild per modernizzare le infrastrutture del Sud Italia. Con 19 progetti in corso che prevedono la costruzione di oltre 300 chilometri di nuove linee ferroviarie ad alta velocità ed alta capacità, il Gruppo impiega già oggi 7.500 persone, tra diretti e di terzi, con una filiera di 4.300 società partner da inizio lavori.
L’impianto di Bovino rappresenta un balzo in avanti nella tecnologia per la produzione di conci prefabbricati. Applica un elevato livello di automazione e utilizza robotica e Intelligenza Artificiale per raggiungere i massimi target di sicurezza e produttività green. Ogni 7 minuti verranno prodotti due conci, portando la capacità produttiva complessiva dell’impianto a 48 anelli al giorno. Questo permetterà di fornire oltre 1 milione di metri cubi di conci per le sei talpe meccaniche (Tunnel Boring Machine o TBM) previste per lo scavo dei tunnel Hirpinia e Orsara sulla linea Napoli-Bari.
Lo stabilimento di Bovino, organizzato su due linee gemelle automatizzate e indipendenti tra loro, permetterà di lavorare in condizioni di massima sicurezza, velocizzando la fornitura ai cantieri dei conci prefabbricati, con un previsto aumento della produttività complessiva del 30% e una riduzione dell’impatto ambientale legato anche al mancato trasporto dei conci su lunghe distanze. Questo, unito all’efficienza energetica dell’impianto, eviterà l’emissione di circa 140 tonnellate di CO2 all’anno.
Con queste fabbriche, Webuild consolida ulteriormente la sua leadership su scala globale nello scavo in sotterraneo. Il Gruppo vanta ad oggi un parco TBM tra i più grandi al mondo, con circa 60 talpe tra quelle in funzione, in montaggio, ordinate e da ordinare per i progetti in corso. Di queste, circa 40 TBM sono previste per i progetti in corso in Italia, di cui 30 al Sud. In parallelo, al Sud Webuild prosegue anche le attività di formazione e impiego con il suo programma “Cantiere Lavoro Italia” che prevede l’assunzione di 10 mila persone in Italia entro il 2026, di cui l’80% nel Sud.

– Foto ufficio stampa Webuild –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Meloni a Leone XIV “Il mondo ha disperato bisogno di pace”

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ROMA (ITALPRESS) – Santo Padre, Le porgo le felicitazioni mie personali e del Governo italiano per la Sua elezione al Soglio di Pietro. I Signori Cardinali, guidati dallo Spirito Santo, hanno individuato nella Sua persona la guida della Chiesa universale. Lo hanno fatto consapevoli del fatto che il mondo sta affrontando un “tornante della storia tanto difficile quanto complesso”, come ha ricordato il Cardinale Decano nell’omelia pronunciata durante la Messa pro eligendo Romano Pontifice, caratterizzato da sfide epocali che mettono in discussione le nostre certezze e richiamano chiunque ha responsabilità a scelte coraggiose per il bene dei popoli”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella lettera inviata a Papa Leone XIV.

“L’Italia ha un legame indissolubile col Vicario di Cristo. Non si potrebbero comprendere l’identità, la storia e la cultura della nostra Nazione al di fuori di quella che San Giovanni Paolo II, nel suo storico discorso al Parlamento italiano, definì la “linfa vitale” costituita dalla fede in Cristo – sottolinea Meloni -. La nostra casa si fonda sulla sintesi straordinaria tra fede e ragione. Sintesi che ha permesso alla civiltà italiana ed europea di concepire un mondo nel quale la persona è centrale, la vita è sacra, gli uomini sono liberi e di eguale dignità, lo Stato e la Chiesa sono distinti ma si rispettano reciprocamente, e crescono insieme. Civiltà che rispetta le identità altrui senza però rinnegare la propria, e che costruisce pace laddove altri seminano morte e distruzione”.

“Pace di cui il mondo ha disperato bisogno e che Lei, dalla Loggia della Benedizioni, ha invocato più volte, richiamando l’incessante e instancabile azione portata avanti dal compianto Papa Francesco – conclude il premier -. Gli italiani guarderanno a Lei come guida e punto di riferimento, riconoscendo nel Papa e nella Chiesa quell’autorità spirituale e morale che deriva dal suo inesauribile messaggio di amore, carità e speranza, che sgorga dalla Parola di Dio”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Papa Leone XIV “La pace sia con voi, la Chiesa deve costruire ponti”

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “La pace sia con tutti voi”. Queste le prime parole di Robert Francis Prevost, Papa Leone XIV, dalla Loggia delle Benedizioni, alla folla in Piazza San Pietro.
“Fratelli, sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo risorto. Il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio, anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, tutte le persone, ovunque siano, tutti i popoli, tutta la Terra. La pace sia con voi”, ha aggiunto il neo pontefice, acclamato dai fedeli al grido di “Prevost, Prevost” e “Leone, Leone”.
“La pace di Cristo risorto è una pace disarmata e disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio, che ci ama tutti incondizionatamente”, ha sottolineato il Papa, che ha ricordato i il suo predecessor: “Ancora conserviamo nelle nostre orecchie quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco che benediva Roma e il mondo intero la mattina del giorno di Pasqua. Consentitemi di dare seguito a quella benedizione, Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà. Siamo tutti nelle mani di Dio”.
“Senza paura, uniti, mano nella mano con Dio, andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo. Il mondo ha bisogno della sua luce”, ha aggiunto il pontefice, che ha molto insistito sui concetti di pace, unità e dialogo.
“Il mondo ha bisogno della luce di Cristo, l’umanità necessità di lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri, a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro. Unendoci tutti per essere un solo popolo, sempre in pace”, ha proseguito.
“Grazie a Papa Francesco. Voglio ringraziare anche tutti i confratelli cardinali che hanno scelto me per essere successore di Pietro e camminare insieme a voi come Chiesa unita, cercando sempre la pace, la giustizia, cercando sempre di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per proclamare il Vangelo, per essere missionari”, ha aggiunto.
“Sono un figlio di Sant’Agostino. Ha detto: “Con voi sono cristiano e per voi vescovo”. In questo senso possiamo tutti camminare insieme verso quella patria che Dio ci ha preparato”, ha sottolineato il pontefice, che rivolto “alla Chiesa di Roma un saluto speciale. Dobbiamo cercare insieme come essere una Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce ponti, il dialogo, sempre aperta a ricevere come questa piazza con le braccia aperte tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, presenza, dialogo e amore”.
“A tutti voi fratelli e sorelle di Roma, di Italia, di tutto il mondo: vogliamo essere una Chiesa sinodale, una Chiesa che cammina, che cerca sempre la pace, sempre la carità, sempre di essere vicina specialmente a coloro che soffrono”, ha detto ancora Leone XIV.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “Leone XIV manterrà acceso faro verso i più deboli”

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ROMA (ITALPRESS) – “Nel partecipare al “gaudium magnum” annunziato pochi momenti fa alla cristianità e al mondo dal cardinale protodiacono, desidero far giungere, anche a nome del popolo italiano, fervidi auguri per un lungo e fecondo pontificato, oltre che per il benessere spirituale e personale di Vostra Santità. Gli italiani hanno vissuto in spirito di spontanea e profonda adesione il dolore per la scomparsa di papa Francesco. All’inizio di un nuovo cammino di servizio petrino all’unità della Chiesa, fin d’ora desideriamo accompagnare Vostra Santità, certi che a nessuna donna e a nessun uomo di buona volontà, mancheranno la preghiera e l’affettuosa vicinanza del Papa”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio a Papa Leone XIV.

“Sono certo che la lunga esperienza nel sud del mondo che Vostra Santità ha maturato anche in veste di missionario manterrà accesso quel faro verso i più deboli e dimenticati che Papa Francesco aveva voluto illuminare fin dall’inizio del proprio pontificato – prosegue il capo dello Stato -. In questo momento storico, in cui tanta parte del mondo è sconvolta da conflitti inumani dove sono soprattutto gli innocenti a soffrire le conseguenze più dure di tanta barbarie, desidero assicurarLe l’impegno della Repubblica Italiana a perseguire sempre più solidi rapporti con la Santa Sede per continuare a promuovere una visione del mondo e della convivenza tra i popoli fondata sulla pace, sulla garanzia dei diritti inviolabili e della dignità e la libertà per tutte le persone”.

“Quella pace che Vostra Santità ha evocato con forza nel Suo primo messaggio dalla loggia di San Pietro e che è la speranza dell’umanità intera – conclude Mattarella -. Vostra Santità è chiamata ad un compito imprescindibile e oggi ancor più necessario. Le giungano i più fervidi e sinceri voti augurali miei personali e dell’intera Nazione italiana affinchè attraverso la Sua alta missione possano prevalere sempre dialogo, giustizia e pace”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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