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Cronaca

Neos, da giugno 2025 voli diretti da Bari a New York

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BARI (ITALPRESS) – A partire dal 3 giugno 2025, Neos arricchirà la propria offerta di voli internazionali con una nuova rotta diretta che collegherà l’aeroporto “Karol Wojtyla” di Bari-Palese a New York JFK.
Un’ulteriore opportunità di crescita per la compagnia aerea parte di Alpitour World che con la nuova direttrice diversifica e incrementa ulteriormente la propria attività di linea.
Il volo sarà attivo fino al 15 ottobre 2025 e opererà una volta la settimana con un Boeing 787-9 Dreamliner configurato con due classi di servizio (Premium ed Economy) e dotato di un totale di 355 posti.
L’aereo partirà da New York ogni martedì alle ore 16:00 (ora locale) e atterrerà a Bari il mercoledì alle ore 8:00, da dove ripartirà lo stesso giorno alle 11:30, con arrivo a New York alle 13:50.
Con questo nuovo collegamento, Neos amplia il proprio network verso il Nord America, dove è già presente dal 2021 con tre frequenze settimanali sulla tratta Milano Malpensa-New York e, da aprile 2023, con un volo non stop da Malpensa a Toronto. Inoltre, da giugno ad ottobre 2024, la compagnia ha introdotto il diretto Palermo-New York con due frequenze settimanali, già riconfermato per il nuovo anno, che ha fatto registrare performance molto positive.
“L’annuncio del volo diretto Bari-New York è il coronamento di un anno straordinario per Aeroporti di Puglia. Un anno ricco di successi e traguardi che ci hanno permesso di consolidare la nostra posizione come hub strategico per il Sud Italia – ha detto Antonio Maria Vasile, Presidente di Aeroporti di Puglia -. Questo volo non arriva per caso. Lo abbiamo voluto, pianificato e costruito con determinazione, affinchè rappresentasse un ulteriore passo concreto verso una nuova fase di crescita internazionale. In questi anni la nostra visione strategica ha viaggiato sempre nella giusta direzione: rendere la Puglia una regione sempre più accessibile e connessa al resto del mondo. Pensare che fra qualche mese a Bari vedremo atterrare e decollare il Dreamliner 787-900 in configurazione da 355 posti, ci fa capire la maestosità dell’evento in cui abbiamo creduto fin da subito. Celebriamo un risultato che è solo l’inizio. Questo, infatti, è il primo volo che ci proietta verso il mondo, ma posso già anticipare che ne seguiranno altri, ampliando ulteriormente le opportunità per il nostro territorio e per chi sceglie la Puglia come destinazione. Il nostro obiettivo è chiaro: continuare a investire su nuove rotte e infrastrutture per trasformare il sistema aeroportuale pugliese in un motore di sviluppo economico, turistico e sociale, al servizio dei cittadini e delle imprese – ha aggiunto -. Stiamo costruendo il futuro della Puglia: un futuro di connessioni, opportunità e sogni che si realizzano ‘.
“Crediamo molto nelle potenzialità del mercato pugliese che in questi anni si è ritagliato un ruolo di primo piano nel panorama aeroportuale nazionale. Il numero di passeggeri negli aeroporti pugliesi è in continua crescita e il nostro obiettivo è di trasportare circa 12.700 viaggiatori nel primo anno di operatività – ha affermato Carlo Stradiotti, Amministratore Delegato Neos -. Dopo il collegamento che ha unito la Sicilia agli Stati Uniti, espandiamo ulteriormente le nostre connessioni con New York, servendo un’altra importante regione italiana. Grazie a questo nuovo volo, avremo un’offerta giornaliera da New York verso l’Italia con tre frequenze da Milano, due da Palermo e una da Bari, contribuendo a sviluppare in modo significativo i flussi leisure e business tra i due Paesi ‘.
“Il Bari-New York è molto più di un collegamento aereo – ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – è un sogno che prende il volo, un abbraccio tra la Puglia e il mondo, un ponte che unisce tradizioni, affetti e opportunità. Dopo un anno straordinario per Aeroporti di Puglia segnato da traguardi storici come lo spegnimento di 40 candeline, il superamento dei dieci milioni di passeggeri e l’accordo di programma da oltre 218 milioni di euro, celebriamo un risultato che rende la nostra regione ancora più protagonista a livello internazionale. Questo volo non è solo per chi sogna di scoprire della Puglia, ma anche per i tanti pugliesi che vivono a New York e negli Stati Uniti, che potranno tornare a casa più facilmente per riscoprire le loro radici e riabbracciare le loro famiglie. E’ un volo che fa battere il cuore della Puglia, perchè rende più vicine culture e comunità e testimonia la nostra ambizione di rendere questa terra una meta globale, sempre più accessibile e desiderata. Ringrazio Aeroporti di Puglia, Aldo Patruno e gli assessori Ciliento e Lopane, per il lavoro fatto. Questo risultato dimostra come lavorare duramente e sinergicamente nella stessa direzione sia la chiave giusta per raggiungere successi straordinari. Questo è un momento di orgoglio per tutti noi, un segnale forte che dimostra come investire in connessioni e infrastrutture significhi investire nel futuro della nostra regione. Ai pugliesi dico: sognate, viaggiate, ma soprattutto tornatè.
‘La Puglia è una regione con cui gli Stati Uniti hanno sempre avuto un legame speciale – ha dichiarato Tracy Roberts-Pounds, Console Generale degli Stati Uniti a Napoli -. Oltre diciotto milioni di americani rivendicano con orgoglio le loro origini italiane. Oggi, molti di quegli italo-americani sognano di poter visitare i luoghi di origine dei loro nonni, o dei loro bisnonni, e hanno creato un nuovo mercato dedicato al turismo delle radici. Il nuovo volo diretto tra Bari e New York aprirà sicuramente nuove opportunità nel settore del turismo, ma sarà anche un’ulteriore spinta per sostenere l’energia positiva e i giovani talenti di cui la Puglia è ricca, e contribuirà a creare nuove opportunità e prosperità per le nuove generazioni ‘.
‘La rete aeroportuale pugliese – ha dichiarato l’Assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Debora Ciliento – ancora una volta dimostra di essere motore di sviluppo e pronta ad assumere il ruolo di snodo strategico nel Mediterraneo e punto di connessione tra l’Europa e il mondo. Ogni nuova rotta internazionale contribuisce infatti a rafforzare l’accessibilità del nostro territorio, agevolando non solo i flussi turistici, ma anche le relazioni commerciali e culturali. Voglio sottolineare come questo traguardo sia il risultato di una visione chiara e di un investimento continuo nelle infrastrutture aeroportuali, sostenuto da un importante accordo di programma. Siamo determinati a continuare su questa strada, potenziando sempre di più la nostra rete di trasporti e rendendo la Puglia un esempio di connessione e innovazionè.
‘Questo collegamento – ha dichiarato l’Assessore al Turismo della Regione Puglia, Gianfranco Lopane – rappresenta uno strumento formidabile per posizionare la nostra regione tra le destinazioni più desiderate a livello internazionale. Questo volo non solo facilita l’arrivo dei viaggiatori americani, sempre più attratti dalle bellezze, dalla cultura e dalle tradizioni della Puglia, ma rafforza anche la nostra capacità di dialogare con un mercato strategico come quello degli Stati Uniti. L’obiettivo è quello di consolidare l’immagine della Puglia nel mondo, ma soprattutto di intercettare un turismo di qualità e sempre più globale, capace di generare valore per il territorio e le sue comunità’.
“Oggi – ha dichiarato il Direttore del Dipartimento Turismo della Regione Puglia, Aldo Patruno – diamo una risposta a quanto emerso da un’analisi accurata dei flussi turistici e delle dinamiche del mercato statunitense, che riteniamo essere uno dei più rilevanti e in crescita per il nostro territorio. Gli Stati Uniti rappresentano infatti un mercato target per la Puglia, caratterizzato da un turismo ad alta capacità di spesa e da un crescente interesse verso gli elementi distintivi dell’offerta pugliese: la storia, la cultura, le tradizioni e l’enogastronomia. Dal punto di vista tecnico, l’integrazione di questo collegamento con le strategie regionali consentirà di ottimizzare l’effetto moltiplicatore sul territorio: da una più spinta internazionalizzazione dei flussi turistici, all’allungamento nel tempo e nello spazio della stagione, fino alla valorizzazione di eventi identitari dedicati alle comunità pugliesi all’esterò.
I voli saranno disponibili sul sito www.neosair.it per il mercato italiano, www.neosair.com per il mercato americano e attraverso gli uffici commerciali Neos a New York. Inoltre, saranno distribuiti attraverso le principali OTA a tutte le Agenzie di Viaggio italiane, nonchè sul mercato americano tramite GSA APG e disponibili sui GDS Amadeus e Sabre.

– foto ufficio stampa Neos –
(ITALPRESS).

Cronaca

LA MAMMA DELLA NEONATA RAPITA A COSENZA E’ ORIGINARIA DI PAVIA

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C’è una mamma, ancora sotto choc, alla clinica Sacro Cuore di Cosenza, che in queste ore sta ricevendo tanti attestati di solidarietà da tutta Italia. Ma soprattutto da Pavia, la sua città d’origine. Valeria Chiappetta è la mamma di Sofia, la bimba nata il 20 gennaio e rapita a poche ore dalla nascita nella clinica e poi ritrovata a Cosenza. Rosa Vespa e Acqua Moses è la coppia fermata per il rapimento della figlia: è entrata nel reparto di ginecologia della clinica con un passeggino e ha sottratto la piccola Sofia, di appena un giorno, con uno stratagemma. «Una vittima casuale dal momento che nessun contatto è emerso tra la famiglia della piccola e i coniugi che sono stati sottoposti a fermo» ha spiegato il capo della Squadra Mobile di Cosenza, Gabriele Presti. La donna, finta infermiera, avrebbe simulato per nove mesi una gravidanza e una settimana prima aveva postato sui social di aver partorito una bambina. Quando le forze dell’ordine hanno rintracciato la piccola, era nei pressi della casa segnalata, che era stata addobbata come per la nascita di un bambino.
In queste ore la giovane mamma ha trovato la forza di scrivere un post su Facebook con la foto della famiglia riunita, dopo la paura, per ringraziare tutta la Calabria che si è mossa per la sua bambina. «Mi state scrivendo in migliaia, da ogni parte dell’Italia. Vorrei rispondere singolarmente a tutti ma non riesco. Questa è la nostra famiglia che ieri sera si stava sgretolando in mille pezzi» ha scritto su Facebook. Nel post ha pubblicato anche una foto della piccola con il fratellino di sei anni. «Le forze dell’ordine hanno fatto un lavoro eccezionale, mentre io avevo perso le speranze un intera città anzi Regione si è bloccata per cercare la nostra bambina» si legge ancora nel post della donna. «Non penso che riuscirò mai a superare questa cosa, ma il lieto fine è che Sofia sta bene. Grazie grazie grazie a tutti vorrei abbracciare ogni singola persona. Una mamma e un papà che ieri sono morti e risorti». Finalmente una vicenda a lieto fine.

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Intelligenza artificiale, Siri “Essere umano deve restare al centro”

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ROMA (ITALPRESS) – “Perchè non mi piaccio? Perchè non mi fido dei politici? Perchè non siamo felici?”. Sono solo alcuni dei quesiti cui Armando Siri, consigliere economico del vicepremier Matteo Salvini ed ex sottosegretario ai Trasporti, prova a dare un proprio punto di vista nel suo ultimo libro, intitolato “A tutto c’è un perchè. Le 99 risposte che l’intelligenza artificiale non ti può dare”. L’esponente leghista, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress, parte dal libro per tracciare una sua visione a tutto tondo non solo dell’impatto dell’intelligenza artificiale sull’essere umano, ma anche dell’avvento bis di Donald Trump alla Casa Bianca e sulla situazione dei trasporti in Italia.
Le risposte che Siri cerca di dare nel libro sono prevalentemente di carattere esistenziale, ma c’è una grande attenzione all’attualità e alla dimensione sociale. L’ex sottosegretario sottolinea come “il libro sia un manualetto in cui ogni domanda e risposta occupa in media una pagina o poco più. Tutto è partito da una suggestione ricevuta dai ragazzi della scuola di formazione politica: gran parte dei quesiti non c’entra nulla con la politica, anche se alla fine si potrebbe dire che tutto è politica, ma si tratta piuttosto di domande di carattere sia personale che sociale”. Curiosa anche la scelta del numero 99, motivata dallo stesso Siri con la volontà di “dire che non si può rispondere a tutto, ma ci si può chiedere di tutto: chi legge si accorgerà che c’è sempre un buon motivo per continuare a leggere”.
Al centro del libro c’è naturalmente l’intelligenza artificiale, ormai diffusa e in lungo e in largo ma pur sempre tema di dibattito tra chi ne percepisce gli effetti positivi e chi la teme. Il consigliere di Salvini si sofferma sull’approccio diverso tra giovani e meno giovani: “Per un ragazzo di 15, 16, 17 anni l’intelligenza artificiale è un modo abbastanza facile per risolvere i problemi, mentre un uomo adulto la vede con più inquietudine: nessuna macchina può essere intelligente ma solo efficiente, quindi c’è già un equivoco di base, ovvero voler consegnare all’esterno facoltà esclusive all’essere umano. E’ rischioso delegare troppe funzioni all’algoritmo”.
Per quanto riguarda il ritorno alla presidenza Usa di Trump, Siri focalizza l’attenzione su un aspetto a suo dire curioso: “Il 99% dei miliardari presenti al suo insediamento erano quelli che fino a poco prima gli avevano fatto la guerra, ad esempio bloccando i suoi post sui vari social, mentre ora sono tornati a corte nel vederlo con un ruolo di governo”. La forza del tycoon, secondo l’esponente leghista, è stata quella di “portare avanti la sua visione del mondo, che è stata premiata dal popolo americano”.
Guardando al versante italiano, l’aspetto al centro della riflessione di Siri è quello del trasporto ferroviario, finito al centro delle cronache recenti sia per i ritardi che per i presunti sabotaggi: “Gli ultimi episodi sui treni sono legati ad attività ai limiti del criminale – sottolinea -. E’ chiaro che la rete ferroviaria è abbastanza obsoleta, ma dall’arrivo di Salvini al ministero sono stati fatti una serie di investimenti”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Il Pentagono invierà 1500 soldati al confine con il Messico

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Secondo quanto dichiarato dai funzionari statunitensi, il Pentagono inizierà a schierare fino a 1500 soldati in servizio attivo per contribuire a proteggere il confine meridionale nei prossimi giorni. Si tratta di uno dei primi provvedimenti istituzionali dall’insediamento di Trump, che fin dal giorno del suo giuramento ha esposto degli ordini esecutivi ben precisi per reprimere l’immigrazione. Il segretario alla Difesa Robert Salesses avrebbe dovuto firmare gli ordini di schieramento mercoledì, ma non era ancora chiaro quali truppe o unità si sarebbero dovute recare al confine. Il provvedimento cambierà radicalmente il ruolo delle truppe americane per la prima volta dopo decenni. Le forze in servizio attivo si unirebbero alle circa 2500 forze della Guardia Nazionale e della Riserva degli Stati Uniti già presenti. L’obiettivo dei soldati sarà quello di supportare gli agenti della pattuglia di confine, con logistica, trasporto e costruzione di barriere. L’atteso provvedimento, messo in atto già nei primi giorni del secondo mandato di Trump, rappresenta un primo passo di un piano pubblicizzato a lungo dal magnate durante la campagna elettorale, che prevede proprio lo schieramento lungo il confine. In uno dei suoi primi provvedimenti di lunedì, Trump ha ordinato al segretario alla Difesa di elaborare un piano per “sigillare i confini” e respingere “l’immigrazione di massa illegale”. Martedì, proprio mentre Trump licenziava il comandante della Guardia Costiera, l’ammiraglio Linda Fagan, il servizio ha annunciato che avrebbe inviato più navi, aerei e personale nel Golfo del Messico, ribattezzato da Trump come “Golfo d’America” durante il suo discorso di insediamento: “Dichiarerò un’emergenza nazionale al nostro confine meridionale. Tutti gli ingressi illegali saranno immediatamente bloccati e inizieremo il processo di rimpatrio di milioni e milioni di immigrati clandestini nei luoghi da cui sono arrivati”, ha affermato Trump durante la cerimonia di inaugurazione nella Rotonda del Campidoglio. Dagli anni Novanta, il personale militare è stato inviato al confine quasi ininterrottamente per contribuire a contrastare i fenomeni di migrazione, traffico di droga e criminalità transnazionale. Negli ordini esecutivi firmati lunedì, Trump ha suggerito che l’esercito aiuterà il Dipartimento della sicurezza interna con “spazi di detenzione, trasporti aerei e altri servizi logistici”.
Nel suo primo mandato, Trump ordinò alle truppe in servizio attivo di recarsi al confine in risposta a una vasta quantità di migranti che si stava lentamente facendo strada negli Stati Uniti attraverso il Messico dal 2018. Oltre 7000 truppe in servizio attivo furono inviate in Texas, Arizona e California, tra cui la polizia militare, un battaglione di elicotteri d’assalto, varie unità di comunicazione, mediche e di quartier generale, ingegneri di combattimento, pianificatori e unità di affari pubblici. (ITALPRESS).

Foto: xp6

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