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Vlahovic e McKennie, la Juventus batte 2-0 il ManCity

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TORINO (ITALPRESS) – Il modo migliore per superare un momento non semplice e rilanciarsi in Champions. La Juve si mette alle spalle pareggi e prestazioni poco convincenti e lo fa battendo il Manchester City che sprofonda al 22esimo posto in classifica, acuendo una crisi che complica ancor di più il periodo già difficilissimo di Guardiola e soci. Dopo una sconfitta e due pareggi, dunque, la Juventus ritrova la vittoria e lo fa contro i campioni d’Inghilterra. All’Allianz Stadium di Torino è finita 2-0 per la squadra di Thiago Motta che si rilancia nella prima fase della Champions. Primo tempo molto povero di emozioni. Tanta volontà da parte di due squadre che non stanno certo offrendo il miglior calcio possibile, ma poca concretezza. Da rilevare appena due occasioni degne di nota nei primi 45 minuti: al 20′, Yildiz ha raccolto la sfera al limite dell’area e ha approfittato dello spazio lasciatogli dai difensori del City per calciare col destro, con il pallone che ha sfiorato il palo alla sinistra di Ederson. La grande chance è però capitata alla stella del City, Haaland: al 39′, servito da un filtrante-capolavoro di De Bruyne, l’attaccante norvegese si è inserito in area sorprendendo Thuram e Kalulu, ha provato lo scavetto con Di Gregorio in uscita ma il portiere bianconero ha negato il gol in uscita toccando con il braccio sinistro.
In avvio di ripresa è stata la Juventus a sbloccare la sfida: dopo la girata di Gatti respinta da Ederson, è stato Yildiz ad alimentare l’azione con un cross dalla sinistra che ha trovato la girata potente di testa di Vlahovic bravo a sovrastare Gvardiol, il portiere non ha trattenuto e la sfera è finita oltre la linea di porta. Un gol che ha acceso la sfida con continui capovolgimenti di fronte e partita che di colpo è diventata più frizzante. Al 23′, grande deviazione in corner di Di Gregorio che in tuffo ha sventato una conclusione dal limite di Gundogan indirizzata all’incrocio dei pali. Poi alla mezzora un gol di marca completamente americana ha regalato il definitivo raddoppio alla Juventus: dopo una prima conclusione di Weah ribattuta, lo stesso ex Lille ha messo in mezzo per l’accorrente McKennie che al volo ha trafitto l’estremo difensore dei Citizens. La Juve vince e si rialza, il City perde ancora, trema e rischia una clamorosa eliminazione.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Shomurodov regala tre punti alla Roma, Verona ko 1-0

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ROMA (ITALPRESS) – Una Roma spenta ma efficace batte il Verona 1-0 all’Olimpico e si porta a due punti dal quarto posto occupato dalla Juventus, impegnata lunedì sera sul campo del Parma. Decisivo un gol dopo quattro minuti di Eldor Shomurodov, schierato titolare al posto di Dovbyk, alle prese negli ultimi giorni con un lavoro differenziato. Sulla trequarti Ranieri schiera invece contemporaneamente i due vice Dybala (presente in panchina nonostante l’infortunio): Baldanzi e Soulè.

L’argentino, reduce dal gol nel derby, ha realizzato due reti contro il Verona in Serie A e ha fatto meglio solamente contro il Cagliari (tre). Soulè lascia subito il segno, ma lo fa in veste di uomo assist: l’ex Frosinone riceve un lancio di Cristante, salta Valentini e con un tocco morbido offre la palla dell’1-0 a Shomurodov, bravo ad infilarsi in spaccata tra Coppola e Ghilardi. Il primo tempo si chiude così: con l’1-0 giallorosso e oltre il 60% del possesso palla a favore dei padroni di casa.

Il piano gara del Verona è identico a quello prospettato da Ranieri in conferenza stampa: chiusura degli spazi e ricerca verticale della ripartenza. Al 49′ ci prova Bernede dopo una transizione positiva, ma Svilar (omaggiato dai tifosi con un appello alla società per il rinnovo) blocca a terra.

Tre minuti dopo si accende Mosquera che vince un duello con Mancini e col destro va vicino al secondo palo. Le prime mosse di Ranieri sono l’ingresso di Pisilli (per uno spento Baldanzi) e di Dovbyk (al posto di Saelemaekers e in coabitazione con Shomurodov). L’ucraino va subito vicino al gol con un mancino in girata che fa la barba al palo alla sinistra di Montipò. È l’ultima, vera occasione della partita. Per la Roma è la diciassettesima gara da imbattuta in questo campionato: non accadeva dal 2015-16 con il subentrato Luciano Spalletti in panchina.

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IL TABELLINO

ROMA (3-4-2-1): Svilar 6; Celik 6, Mancini 5.5, Ndicka 6; Saelemaekers 6 (25’st Dovbyk 6), Cristante 6, Kone 6, Angelino 5.5; Soulè 7 (36’st Rensch sv), Baldanzi 5 (18’st Pisilli 6); Shomurodov 7 (36’st El Shaarawy sv). In panchina: De Marzi, Gollini, Hummels, Salah-Eddine, Sangarè, Pellegrini, Paredes, Gourna-Douath, Dybala. Allenatore: Ranieri 6.

VERONA (3-5-2): Montipò 6; Ghilardi 6, Coppola 5.5, Valentini 5 (35’st Frese sv); Thatchoua 6.5, Duda 6 (35’st Livramento sv), Dawidowicz 6 (13’st Serdar 6), Bernede 6 (13’st Suslov 5.5), Bradaric 6; Sarr 5, Mosquera 6 (31’st Niasse 5.5). In panchina: Berardi, Perilli, Oyegoke, Daniliuc, Faraoni, Slotsager, Lazovic, Kastanos, Lambourde, Ajayi. Allenatore: Zanetti 6.

ARBITRO: Pairetto di Nichelino 6.
RETE: 4’pt Shomurodov.
NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni.
Ammoniti: Bernede, Valentini.
Angoli: 4-6.
Recupero: 1′ pt, 3′ st.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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McTominay decisivo a Monza, il Napoli aggancia l’Inter

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MONZA (ITALPRESS) –  Il Napoli non brilla, ma vince di misura contro il Monza sul prato dell’U-Power Stadium. L‘1-0 finale porta la firma ancora una volta di McTominay, in gol nel secondo tempo. Almeno per una notte, la squadra di Conte condividerà con l’Inter la testa della classifica, a quota 71 punti. Ennesima sconfitta stagionale, invece, per un Monza coraggioso e mai domo.

Da segnalare, inoltre, nel Napoli il debutto da titolare di Rafa Marin, in virtù delle assenze di Juan Jesus e Buongiorno. Infortunato anche Neres che viene sostituito da Spinazzola nel tridente offensivo. Nel primo tempo il Napoli non riesce a scardinare il muro difensivo dei padroni di casa, anche per via di un possesso palla spesso compassato. I partenopei, infatti, si rendono pericolosi solo da calcio piazzato o su azione di ripartenza. Al 19′, su sviluppo di corner, Rrahmani svetta sopra tutti, ma il suo colpo di testa termina di poco a lato. Tre minuti più tardi, ancora dopo un angolo, la palla viene deviata sul secondo pallo, dove McTominay manca di poco l’appuntamento col gol. Il Monza è ben messo in campo e al 29′ rischia anche di passare clamorosamente in vantaggio. Rafa Marin è in grande difficoltà e si lascia saltare con troppa facilità in area di rigore da Castrovilli: l’ex fantasista della Fiorentina, però, solo davanti a Meret, calcia incredibilmente fuori.

Sul finale di frazione i brianzoli premono ulteriormente, schiacciando il Napoli nella propria metacampo. All’intervallo Conte toglie il deludente Gilmour ed inserisce Anguissa. La mossa del tecnico salentino permette al Napoli di crescere di intensità: al 64′ entra anche Raspadori per l’assalto decisivo. Al 69′ arriva la miglior chance della partita dei partenopei: Politano si inserisce alle spalle dei difensori brianzoli, ma la sua conclusione viene parata da un super Turati. Il Monza è però ora costantemente in apprensione e il gol del Napoli è solo una questione di minuti. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa ancora una volta McTominay che al 72′, di testa, svetta in area e sigla l’1-0 su assist di Raspadori. Nel finale gli ospiti gestiscono senza patemi, nonostante la reazione d’orgoglio del Monza, sconfitto comunque a testa alta.

IL TABELLINO

MONZA (3-5-2): Turati 5.5; Pereira 6, Caldirola 6, Carboni 6.5; Birindelli 6 (31’st Ganvoula 5.5), Castrovilli 6.5 (39’st Ciurria sv), Bianco 6 (39’st Urbanski sv), Akpa Akpro 6 (22’st Gagliardini 6), Kyriakopoulos 6; Caprari 5.5, Mota 5.5. In panchina: Pizzignacco, Mazza, Palacios, Brorsson, Lekovic, Martins, Sensi, Vignato, Petagna, Forson. Allenatore: Nesta 6.5.

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NAPOLI (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 6, Rrahmani 6.5, Marin 6, Oliveira 6 (19’st Raspadori 6.5); Gilmour 6 (1’st Anguissa 6), Lobotka 6, McTominay 7; Politano 5.5 (40’st Ngonge sv), Lukaku 5.5 (34’st Simeone sv), Spinazzola 6. In panchina: Turi, Scuffet, Mazzocchi, Billing, Hasa, Okafor. Allenatore: Conte 6.

ARBITRO: La Penna di Roma 6.
RETE: 27’st McTominay.
NOTE: pomeriggio sereno, campo in discrete condizioni.
Ammoniti: Marin, Mota, Akpa Akpro, Bianco, Caldirola, Ngonge.
Angoli: 7-7.
Recupero: 1′, 3’+1.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Verstappen in pole a Jeddah, Leclerc quarto e Norris a muro

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JEDDAH (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – Uno strepitoso Max Verstappen conquista la pole position nel Gran Premio di Arabia Saudita. L’olandese firma un super giro in 1’27″294 e si piazza davanti alla McLaren di Oscar Piastri per appena 10 millesimi con la Mercedes di George Russell in terza piazza a 0″113).

Un risultato inaspettato per lo stesso quattro volte campione del mondo, consapevole che in gara sarà molto dura. “Sono molto contento, non mi aspettavo di essere in pole dopo tutto il weekend – ha ammesso – La macchina ha preso vita nella notte ed è diventata più godibile. Abbiamo fatto il massimo, ma penso che domani sarà difficile tenere gli altri dietro. Abbiamo fatto una qualifica solida, cercheremo di fare bene anche in gara”.

Piastri, nonostante la mancata pole, guarda il bicchiere mezzo pieno e si dice “abbastanza contento” del suo giro, “non c’era molto da guadagnare. All’inizio ho inseguito, poi ho fatto il miglior giro possibile. E’ ancora tutto in gioco, domani sarà una gara dura. Il nostro passo è buono e le gomme saranno più morbide rispetto all’anno scorso. Qui è dura fare il giro secco, quando sei così vicino al limite è facile uscirne. Però è una delle piste migliori su cui andiamo. Domani sarà una gara divertente”. 

Anche Russell pensa di aver fatto il massimo con il suo terzo posto in griglia anche se un pizzico di rimpianto non manca. “Onestamente prima della sessione avrei accettato un terzo posto, ma visto che eravamo vicini… Oggi era il massimo, sappiamo di non avere il passo della McLaren. Max ha fatto un lavoro fantastico, congratulazioni a lui. Non è stata una sessione semplice a causa della bandiera rossa, avevamo soltanto un giro e ci siamo giocati tutto lì. Il terzo posto è comunque ottimo”.

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La bandiera rossa a cui fa riferimento Russell è quella causata da Lando Norris che, dopo aver dominato gran parte del weekend, finisce contro il muro durante il Q3. Il pilota della McLaren, uscito indenne dall’incidente, sarà costretto a partire dalla decima casella. La Ferrari di Charles Leclerc partirà dalla seconda fila, quarto al fianco di Russell e davanti all’altra Mercedes di Andrea Kimi Antonelli, mentre Lewis Hamilton non va oltre il settimo tempo.Si può sempre fare un lavoro migliore, ma fin dall’inizio del weekend perdiamo tanto in curva 1 – ha ammesso il team principal della Rossa, Fred VasseurDobbiamo concentrarci sulla lunga distanza, dove abbiamo sempre avuto un buon passo nel corso della stagione. Tutto è possibile domani”. 

“Se si spinge troppo nell’outlap si fatica a finire il giro, c’è un bilanciamento molto sottile da trovare – avverte poi Vasseur – Sono deluso perché non siamo qui per essere a tre decimi dalla pole, ma la gara è domenica e a Jeddah si può superare”. Su Lewis Hamilton: “La storia è completamente diversa rispetto allo scorso weekend, ora è stato un po’ più difficile. Ha fatto fatica ad adattarsi, in questo circuito se non hai fiducia fai fatica a spingere, ma sono sicuro che farà un grande lavoro domani. Non è una questione di apprendimento, ma di bilanciamento. Deve trovare quello giusto, ci siamo riusciti tre gare fa e sono sicuro che lo ritroveremo”.

LA GRIGLIA DI PARTENZA

1. Max Verstappen (Red Bull)
2. Oscar Piastri (McLaren)

3. George Russell (Mercedes)
4. Charles Leclerc (Ferrari)

5. Kimi Antonelli (Mercedes)
6. Carlos Sainz (Williams)

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7. Lewis Hamilton (Ferrari)
8. Yuki Tsunoda (Red Bull)

9. Pierre Gasly (Alpine)
10. Lando Norris (McLaren)

11. Alexander Albon (Williams)
12. Liam Lawson (Racing Bulls)

13. Fernando Alonso (Aston Martin)
14. Isack Hadjar (Racing Bulls)

15. Oliver Bearman (Haas)
16. Lance Stroll (Aston Martin)

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17. Jack Doohan (Alpine)
18. Nico Hulkenberg (Sauber)

19. Esteban Ocon (Haas)
20. Gabriel Bortoleto (Sauber)

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