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Cronaca

Mora argento e 4×100 mista bronzo, Italnuoto da 9 ai Mondiali

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BUDAPEST (UNGHERIA) (ITALPRESS) – Lorenzo Mora d’argento nei 200 dorso e la staffetta 4X100 mista maschile di bronzo regalano all’Italia, rispettivamente, la medaglia numero otto e nove dei Mondiali di nuoto in vasca corta. A Budapest, in Ungheria, cala il sipario sulla kermesse iridata: la Nazionale italiana chiude con una medaglia d’oro, cinque d’argento e tre di bronzo, terminando all’ottavo posto nel medagliere, stravinto dagli Stati Uniti con 39 medaglie totali (18-13-8). Una giornata con tante luci e poche ombre per gli azzurri. A cominciare da Lorenzo Mora: il ventiseienne di Carpi conduce una gara alla perfezione e ferma il cronometro sull’1’48″96 arrendendosi solamente all’ungherese Hubert Kos (1’45″65″) e chiudendo davanti al francese Mewen Tomac (1’49″93). “Era l’unica distanza dove mi mancava l’argento – ha commentato a caldo il nuotatore azzurro – Sapevo che oggi era possibile anche se il primo era inarrivabile, è campione olimpico per un motivo. Sono molto contento, era importante chiudere bene”. Qualche minuto di riposo per Mora e poi di nuovo cuffia e occhialini per la staffetta 4X100 mista maschile che regala una meravigliosa medaglia di bronzo, bissando il risultato di Melbourne di due anni fa. Mora (dorso), Ludovico Viberti (rana), Michele Busa (delfino) e Alessandro Miressi (stile libero) chiudono sul gradino più basso del podio con il tempo di 3’19″91.
Vittoria per la Russia che domina con il tempo di 3’18″68 (nuovo record mondiale), argento per gli Stati Uniti con 3’19″03. “Mondiale strepitoso, questa è la ciliegina sulla torta – ha affermato Lorenzo Viberti – Ci alleniamo tutti i giorni per fare queste esperienze e per divertirci”. “Siamo stati veramente bravi, abbiamo fatto tutti ottime prestazioni”, ha rimarcato Alessandro Miressi. Gli fa eco anche Michele Busa: “Staffetta bellissima, eravamo carichi già in camera di chiamata. Ci siamo divertiti, è stato bello”. Nelle altre gare sfiorano la medaglia Benedetta Pilato (50 rana donne) e Simone Cerasuolo (50 rana uomini) che chiudono entrambi al quarto posto. La diciassettenne tarantina chiude con 29″11: “Sono contenta di aver migliorato rispetto a ieri, ci ho provato – ha commentato la pugliese – Sono arrivata un pò lunga in virata, ma va bene così”. Sei centesimi, tanto è mancato a Cerasuolo per salire sul gradino del podio, il ventunenne di Imola ha fermato il cronometro sul 25″56: “Ho perso quei centesimi all’arrivo”, il suo rammarico.
Nei 50 stile libero femminili Silvia Di Pietro chiude al sesto posto con 23″85, settima l’altra azzurra al via, Sara Curtis, con 23″87. Sofia Morini è ottava nella finale dei 200 stile libero con il crono di 1’54″17, infine la staffetta femminile 4X100 mista (Sara Curtis, Benedetta Pilato, Elena Capretta, Sofia Morini) chiude al sesto posto con 3’50″56. “I giovani hanno stupito, si sono comportati da esperti ed hanno conquistato un ruolo importante in questa Nazionale”, il bilancio del dt Cesare Butini. “Devo ringraziare la squadra – ha aggiunto – a cominciare dagli atleti, lo staff medico, i tecnici e poi la federazione che ci ha dato l’opportunità di convocare questi giovani. Questa è una Nazionale che dovrà camminare e faticare parecchio per tenere il passo del mondo. Abbiamo visto le prestazioni, noi ce la metteremo tutta”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Cronaca

E’ morta Ornella Vanoni, leggenda della musica italiana

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 91 anni, Ornella Vanoni. “Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore” si legge sul profilo X di “Che tempo che fa”, programma in cui era stata spesso ospite.
Nata a Milano, considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera italiana, è stata una delle artiste italiane dalla carriera più longeva. Inizia a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna). Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni. E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano. Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).
Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Italia di Davis batte il Belgio 2-0 e vola in finale

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Italia vola in finale in Coppa Davis. La nazionale capitanata da Filippo Volandri soffre ma batte il Belgio per 2-0, senza passare dal doppio decisivo. Bastano i due singolari agli azzurri nella prima semifinale delle Finals, in scena sul cemento indoor di Bologna. Dopo la vittoria di Matteo Berrettini contro Raphael Collignon (6-3 6-4), il punto del successo l’ha firmato Flavio Cobolli (22 del mondo), battendo Zizou Bergs (numero 43 del ranking Atp) col punteggio di 6-3 6-7 (5) 7-6 (15), dopo poco più di tre ore di autentica battaglia. L’azzurro ha annullato ben sette match point all’avversario. Di contro Cobolli ha chiuso la partita al settimo match point in suo favore (dopo che Bergs gli aveva annullato sei “punti match”).
Dopo la finale del 2023, vinta contro l’Australia, e quella dello scorso anno, vinta contro l’Olanda, l’Italia per il terzo anno consecutivo (prima volta nella storia) giocherà l’ultimo atto della Coppa Davis. L’ultima Nazione a giocare tre finali di fila è stata l’Australia, fra il 1999 e il 2001.
Si estende a 12 successi la striscia positiva dell’Italia nei match di Coppa Davis. L’ultimo ko risale al 2023, contro il Canada. Non riesce ad approdare alla finale di Davis, invece, il Belgio, ancora a secco di insalatiere e giunto alle Final Eight di Bologna attraverso le qualificazioni.
Domenica gli azzurri affronteranno nel match decisivo per la difesa del titolo la vincente dell’incontro tra Germania e Spagna, che si scontreranno domani, a partire dalle 12.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, think tank evidenzia progressi nella protezione e governance di fiumi

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NANCHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La foto mostra copie del rapporto del think tank intitolato “Sfruttare i fiumi per la prosperità nazionale e il benessere pubblico – Uno studio sulla strategia fluviale della nuova era”. Il rapporto è stato pubblicato venerdì dal National High-Level Think Tank dell’Agenzia di Stampa Xinhua e dal China Institute of Water Resources and Hydropower Research del Ministero delle Risorse Idriche, a Nanchino, nella provincia cinese orientale di Jiangsu.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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