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Cronaca

Intesa Sanpaolo punta sui giovani, Vassena “Sostenibilità e inclusività”

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ROMA (ITALPRESS) – “I giovani sono da sempre uno dei focus di Intesa Sanpaolo. Sono sicuramente i più propensi al digitale, a testare le nuove soluzioni, ma sempre con l’accompagnamento e la necessità di un confronto con la nostra rete”. Lo ha detto Claudia Vassena, Executive Director sales & Marketing digital retail Intesa Sanpaolo in un’intervista a Today.it.
Un tema centrale degli ultimi anni è stato l’innalzamento dei tassi d’interesse sui mutui. Il nuovo corso dei mercati ha permesso però alla Banca Centrale Europea di alleggerire le percentuali, con un nuovo taglio dello 0,25%. “Su questa scia, Intesa Sanpaolo è al lavoro per venire incontro soprattutto ai suoi clienti – spiega Claudia Vassena-. Il nostro credito d’impatto, oltre ai finanziamenti al Terzo Settore, include strumenti come mutui accessibili per giovani e famiglie, prestiti a studenti senza garanzie e finanziamenti per imprese che dimostrano attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale. Inoltre siamo l’unica banca a offrire ai giovani scadenze fino a 40 anni per il mutuo prima casa, in certi casi finanziando il 100% del valore, anche a lavoratori precari”.
Sul green “noi facciamo uno sconto ancora una volta per ridurre un pò la rata”. In questo modo è previsto “uno sconto sul tasso” quindi una rata più bassa “per poter avere un finanziamento sostenibile nel tempo”.
Per i giovani studenti, oltre alla promozione IsyPrime Under35, prorogata fino all’aprile del 2026, Intesa Sanpaolo mette in campo PerMerito, il prestito d’onore senza garanzie che permette di sostenere le spese universitarie – comprese quelle dei materiali didattici – e che prevede il rimborso dopo un “periodo ponte” di 2 anni. Particolare attenzione è riservata anche a chi investe nell’efficientamento energetico con la formula Mutuo Green, studiata per le giovani coppie che scelgono di comprare un immobile da ristrutturare o che vogliono migliorare la classe energetica di una casa già acquistata.
Il 2024, spiega Vassena, “è un anno storico per i pagamenti digitali. Nel primo semestre abbiamo assistito a una crescita rapida e a doppia cifra (+58%) dei pagamenti con wallet e wearable a conferma del loro utilizzo quotidiano anche per le piccole spese”. Su questo fronte “Intesa Sanpaolo offre soluzioni improntate all’avanguardia e alla massima sicurezza, come l’anello di pagamento e il nuovo braccialetto “Taspster”: strumenti utili a semplificare la vita, se si considera anche l’aspetto della memorizzazione di info base avvicinando al braccialetto uno smartphone con NFC”.
Sinergia e sostenibilità si rispecchiano anche nella nuova sede di “Gioia 22” che, oltre agli uffici del gruppo, accoglie anche Isybank, la banca digitale di Intesa Sanpaolo. Il palazzo coniuga design e approccio green ed è il primo grattacielo a Milano NZEB – Nearly Zero Energy Building -, con certificazione Leed Platinum, il livello massimo per il rispetto dei parametri ambientali. “Gioia 22” ha inoltre ottenuto la Certificazione Well Gold per una progettazione attenta al benessere delle persone che vi lavorano.
-foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS).

Cronaca

TG NEWS ITALPRESS – 27 DICEMBRE 2024

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ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione: Arrestata a Teheran la giornalista Cecilia Sala – Tajani:” Cecilia sta bene, lavoriamo per portarla a casa” – Recuperati i corpi senza vita dei due alpinisti dispersi – Accoltellata dall’ex a Oslo, Martina è fuori pericolo – Almeno 50 morti in un raid vicino all’ospedale di Gaza – Giorgetti, revisione delle regole della manovra necessaria – Cnel: in quasi due anni 2 milioni di occupati under 35 in meno – De Luca: “Manifestazione per la pace a Febbraio” – Previsioni 3B Meteo 28 Dicembre.

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BREAKING NEWS LOMBARDIA – 27 DICEMBRE 2024

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I fatti del giorno: A Bormio brutta caduta di Serrazin, è in terapia intensiva – Bambino con bob travolte una donna e poi scappa – Schianto sulla tangenziale est a Pavia, 3 feriti – 50enne trovato senza vita a Mortara – Vandalo danneggia negozio a Vigevano nella notte di Natale – Addobbi con finti marchi CE, sequestrati 47 milioni di pezzi – Il giallo del cadavere nel bosco tra Arluno e Pogliano – A 20 anni muore facendo motocross in una cava – Questura Brescia vieta aperitivo in piazza di gruppi di destra – Controlli e arresti, il bilancio dell’operazione Strade Sicure – Milano mette al bando il fumo all’aperto dal 1 Gennaio – Pronto Meteo, previsioni in Lombardia per il 28 Dicembre.

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Cronaca

La giornalista Cecilia Sala arrestata a Teheran. Tajani “Lavoriamo per riportarla in Italia”

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ROMA (ITALPRESS) – La cronista italiana Cecilia Sala, in Iran per svolgere servizi giornalistici, è stata fermata il 19 dicembre scorso dalle autorità di polizia di Teheran. Lo rende noto il ministero degli Esteri.
Su disposizione del ministro Antonio Tajani, l’ambasciata e il consolato d’Italia a Teheran stanno seguendo il caso con la massima attenzione sin dal suo inizio. In coordinamento con la Presidenza del Consiglio, la Farnesina ha lavorato con le autorità iraniane per chiarire la situazione legale di Cecilia Sala e per verificare le condizioni della sua detenzione.
Il 27 dicembre l’ambasciatrice Paola Amadei ha effettuato una visita consolare per verificare le condizioni e lo stato di detenzione. La famiglia è stata informata dai risultati della visita consolare. In precedenza Sala aveva avuto la possibilità di effettuare due telefonate con i parenti.

“È in buona salute, si trova in una cella singola. Non possiamo dire altro al momento, stiamo monitorando la situazione con molta attenzione. Vedremo quali sono i capi di imputazione. Il governo sta lavorando con la massima discrezione per cercare di riportarla in Italia”, ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Rainews24. “Abbiamo agito con discrezione, siamo d’accordo con la famiglia che ci ha chiesto di mantenere il riserbo sulla situazione. Ora stiamo lavorando con il ministero degli Esteri e il nostro consolato in sintonia con la presidenza del Consiglio”, ha aggiunto.

“Cecilia Sala è una giornalista professionista che lavora per Chora News e per Il Foglio, e si trovava in Iran per fare il suo lavoro con lo scrupolo, la cura, la passione e la professionalità che tutti le riconoscono. La sua voce libera è stata silenziata e l’Italia e l’Europa non possono tollerare questo arresto arbitrario. Cecilia Sala deve essere liberata subito”. Così in un lungo post sui social la società di produzione di Podcast Chora Media con la quale lavora la giornalista italiana. “Cecilia Sala è stata arrestata a Teheran giovedì 19 dicembre ed è in carcere in una cella di isolamento da una settimana. È stata portata nella prigione di Evin, dove vengono tenuti i dissidenti, e il motivo del suo arresto non è ancora stato formalizzato. Rendiamo pubblica questa terribile notizia solo ora perché le autorità italiane e i genitori di Cecilia ci avevano chiesto di stare in silenzio, un silenzio che si sperava avrebbe portato a una rapida liberazione. Che purtroppo non c’è ancora stata”, prosegue il post.

Chora Media espone poi tutte le fasi della vicenda. “Cecilia era partita il 12 dicembre da Roma per l’Iran con un regolare visto giornalistico e le tutele di una giornalista in trasferta. Aveva fatto una serie di interviste e realizzato tre puntate del podcast Stories di Chora News. Sarebbe dovuta rientrare a Roma il 20 dicembre, ma la mattina del 19, dopo uno scambio di messaggi, il suo telefono è diventato muto. Conoscendo Cecilia, che ha sempre mandato le registrazioni per le puntate del podcast con estrema puntualità anche dal fronte ucraino nei momenti più difficili, ci siamo preoccupati e, insieme al suo compagno, il giornalista del Post Daniele Raineri abbiamo allertato l’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri. Abbiamo chiamato i suoi contatti iraniani, ma nessuno sapeva dove fosse finita – racconta Chora -. La mattina di venerdì non si è imbarcata sul volo di ritorno e la situazione si è fatta ancora più angosciante. Poche ore più tardi il suo telefono si è riacceso: Cecilia ha chiamato sua madre e le ha detto che era stata arrestata, portata in carcere e che aveva avuto il permesso di fare una breve telefonata. Non ha potuto dire altro. Da quel momento è cominciata l’attività delle autorità italiane, in cui riponiamo tutta la nostra fiducia e con cui siamo in costante contatto, per capire cosa sia successo e per riportarla a casa. Solo dopo otto giorni, venerdì 27 dicembre, Cecilia ha potuto ricevere la visita in carcere dell’ambasciatrice italiana a Teheran, Paola Amadei”.

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– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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