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Cronaca

Omicidio Piersanti Mattarella, 45 anni dopo due nuovi indagati

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PALERMO (ITALPRESS) – Ci sono due nuovi indagati nell’inchiesta sull’omicidio del presidente della Regione siciliana, Piersanti Mattarella, assassinato il 6 gennaio 1980 a Palermo. E’ quanto riporta il quotidiano la Repubblica, secondo cui si tratta di soggetti legati alla mafia accusati di essere stati i sicari dell’esponente della Dc, fratello del Capo dello Stato Sergio Mattarella.
Per questo agguato sono stati condannati definitivamente solo i mandanti, cioè i boss che facevano parte della commissione di Cosa nostra che ha deliberato la condanna a morte. I giudici hanno invece prosciolto definitivamente Valerio “Giusva” Fioravanti e Gilberto Cavallini, terroristi neri, dall’accusa di essere stati gli esecutori, come aveva ipotizzato Giovanni Falcone che indagò su questo delitto eccellente. Il magistrato, sottolinea il quotidiano, aveva puntato sul coinvolgimento del terrorismo nero come esecutore materiale dopo una lunga istruttoria. Un’indagine in cui si sono registrati depistaggi e false informazioni.
Falcone teneva a specificare che «c’è una matrice mafiosa nel delitto Mattarella». Per lungo tempo i sicari sono stati coperti, facendo credere che a sparare potessero essere stati uomini che non appartenevano a Cosa nostra, come pure, accanto ai mafiosi avrebbero potuto esserci, secondo quanto detto dal magistrato durante una sua audizione in Commissione antimafia, anche «mandanti esterni».
Giovanni Falcone ha dichiarato nel 1990 in Commissione antimafia che l’uccisione dell’esponente politico «presuppone un coacervo di convergenze di interessi di grandi dimensioni».
Adesso la procura di Palermo, guidata da Maurizio de Lucia che coordina l’inchiesta assieme all’aggiunto Marzia Sabella, ha raccolto nuove rivelazioni, nuovi dati e riscontri, coperti dal massimo riserbo, che rafforzano il quadro dell’accusa nei confronti dei nuovi indagati.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

Cronaca

Dazi, per il Governo non è ancora un punto di arrivo finale

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ROMA (ITALPRESS) – “La dichiarazione congiunta Ue-Usa che ha formalizzato oggi l’intesa politica raggiunta lo scorso 27 luglio in Scozia tra la presidente von der Leyen e il presidente Trump, fornisce finalmente al mondo imprenditoriale un quadro chiaro del nuovo contesto delle relazioni commerciali transatlantiche”.
Così in una nota Palazzo Chigi, secondo cui “non si tratta ancora di un punto di arrivo ideale o finale ma alcuni punti fermi importanti sono stati già raggiunti, a partire dall’aver evitato una guerra commerciale e dall’aver posto le basi per relazioni commerciali mutualmente vantaggiose. Di particolare importanza il carattere onnicomprensivo della tariffa orizzontale del 15%, che include il settore dell’auto e i settori strategici (farmaceutici, semiconduttori, legname) tuttora sotto indagine da parte statunitense, così come l’esenzione per settori quali aereonautica, farmaci generici, principi attivi e precursori chimici. Il Governo – sottolinea ancora la nota – resta impegnato, insieme alla Commissione Europea e agli altri Stati membri UE, per incrementare ulteriormente nei prossimi mesi, come previsto dalla dichiarazione congiunta, i settori merceologici esenti, a partire dal settore agroalimentare. Particolare impegno sarà allo stesso tempo riservato alla conclusione di un’intesa in tema di acciaio e alluminio, anch’essa prevista nel quadro della dichiarazione congiunta”.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Cronaca

Joao Mario “Sono molto motivato, alla Juve trovato grande gruppo”

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TORINO (ITALPRESS) – “I primi giorni sono stati incredibili per me, mi sono trovato davvero bene. C’è un gruppo di grande qualità e l’ambientamento è stato semplice. Sento che siamo pronti per iniziare la stagione, abbiamo lavorato tanto”. Così Joao Mario, laterale portoghese classe 2000, neoacquisto della Juventus, nel corso della sua conferenza stampa di presentazione. “Nelle partite che ho disputato mi sono trovato bene – ha aggiunto Joao Mario -. Le richieste del mister sono di un calcio offensivo, mi trovo a mio agio. Sto cercando di migliorare giorno dopo giorno, ma l’obiettivo è crescere ancora e aiutare la squadra. Sono rimasto sorpreso dalla grandezza di questo club, uno dei migliori al mondo, sono molto motivato”. Il terzino destro arriva dal Porto, un club che “compete ad alti livelli” e quindi Joao Mario si sente “preparato per aiutare la squadra e dare il meglio per raggiungere le vittorie. Cerco di trasformare la pressione in qualcosa di positivo. Questo è un club abituato a vincere e ha sempre questo obiettivo. Mentalmente sono preparato”. Poi sulla sfida con il Parma che segnerà il debutto in campionato: “Domenica sarà difficile, sappiamo che il campionato italiano è molto competitivo, non ci sono partite facili. In settimana ci siamo preparati, l’obiettivo sarà quello di tutte le partite: la vittoria. Siamo fiduciosi e ci sentiamo preparati”. Qualche anno fa il ruolo che ricoprirà Joao Mario era occupato dal suo connazionale Joao Cancelo: “Mi sono ispirato a lui, siamo simili dal punto di vista delle caratteristiche. Lo ammiro molto e mi ha dato tanti consigli ma non abbiamo parlato del mio trasferimento”. Joao Mario ha poi parlato di Alberto Costa, che ha fatto il suo
percorso inverso passando al Porto: “E’ un giocatore dal grande
potenziale, mio connazionale. Nel Portogallo ci sarà una bella
concorrenza”. Infine, sugli aspetti che sta cercando di curare di
più: “Devo lavorare per esaltare i miei punti forti e devo
migliorare a livello difensivo”, ha concluso Joao Mario.
– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Milano, sgomberato il centro sociale Leoncavallo

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MILANO (ITALPRESS) – Sgomberato dopo 31 anni di occupazione il Leoncavallo di Milano. In via Watteau, dove il centro sociale si era trasferito nel 1994 dalla storica sede di via Leoncavallo, sono intervenuti agenti della Polizia di Stato e l’ufficiale giudiziario.
“In uno Stato di diritto non possono esistere zone franche o aree sottratte alla legalità. Le occupazioni abusive sono un danno per la sicurezza, per i cittadini e per le comunità che rispettano le regole. Il Governo continuerà a far sì che la legge venga rispettata, sempre e ovunque: è la condizione essenziale per difendere i diritti di tutti”, scrive su X il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Decenni di illegalità tollerata, e più volte sostenuta, dalla sinistra: ora finalmente si cambia. La legge è uguale per tutti: afuera!”, commenta sempre su X il vicepremier, ministro delle Infrastrutture e leader della Lega, Matteo Salvini.
Per il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi “lo sgombero del centro sociale Leoncavallo segna la fine di una lunga stagione di illegalità. Per trent’anni quell’immobile è stato occupato abusivamente. E al danno si è aggiunta la beffa: lo Stato costretto persino a risarcire i danni dell’occupazione. Oggi finalmente viene ristabilita la legalità. Il governo ha una linea chiara: tolleranza zero verso le occupazioni abusive – prosegue -. Dall’inizio del nostro mandato sono già stati sgomberati quasi 4.000 immobili, tra alloggi di edilizia residenziale pubblica ed edifici di particolare rilievo. Lo sgombero del Leoncavallo è solo un altro passo di una strategia costante e determinata che porteremo ancora avanti”.
“Ieri ero a Palazzo Marino, impegnato in incontri di lavoro. Ho delegato il vicecomandante della Polizia locale in mia rappresentanza a partecipare al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza che, come consuetudine, si tiene ogni mercoledì – afferma il sindaco di Milano Giuseppe Sala -. In quella sede non è stato fatto cenno ad alcuno sfratto esecutivo del centro sociale Leoncavallo. Per un’operazione di tale delicatezza, al di là del Comitato, c’erano molte modalità per avvertire l’Amministrazione milanese. Tali modalità non sono state perseguite. Ho ricevuto stamattina dal Prefetto la notizia. L’intervento sul Leoncavallo era sì previsto, ma per il 9 settembre. In considerazione di questa timeline ufficiale, come Comune avevamo continuato, con i responsabili del Leoncavallo, un confronto che portasse alla piena legalità tutta l’iniziativa del centro. Come sottolineato da alcuni quotidiani, si stavano valutando varie soluzioni a norma di legge, che potessero andare nel senso auspicato – prosegue il sindaco -. Sono convinto, e l’ho già dichiarato in precedenza, che il Leoncavallo rivesta un valore storico e sociale nella nostra città. E’ la mia opinione, so che le mie parole non troveranno d’accordo tutti. A mio parere, questo centro sociale deve continuare ad emettere cultura, chiaramente in un contesto di legalità. Da anni e anni è un luogo pacifico di impegno. Confermo la volontà di mantenere aperta l’interlocuzione con i responsabili delle attività del centro sociale”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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