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Politica

Papa Francesco “No al bullismo nelle scuole, così si prepara la guerra”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Giubileo ha molto da dire al mondo dell’educazione e della scuola. Infatti, ‘pellegrini di speranzà sono tutte le persone che cercano un senso per la propria vita e anche coloro che aiutano i più piccoli a camminare su questa strada. Un buon insegnante è un uomo o una donna di speranza, perchè si dedica con fiducia e pazienza a un progetto di crescita umana. La sua speranza non è ingenua, è radicata nella realtà, sostenuta dalla convinzione che ogni sforzo educativo ha valore e che ogni persona ha una dignità e una vocazione che meritano di essere coltivati. A me fa dolore quando vedo i bambini che non sono educati e che vanno a lavorare, tante volte sfruttati o che vanno a cercare da mangiare o cose da vendere dove ci sono i rifiuti. E’ duro! E di questi bambini ce ne sono!”. Così Papa Francesco che ha ricevuto in udienza l’Unione Cattolica Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori (Uciim), l’Associazione Italiana Maestri Cattolici (Aimc) e l’Associazione Genitori Scuole Cattoliche (Agesc).
“La speranza è il motore che sostiene l’educatore nel suo impegno quotidiano, anche nelle difficoltà e negli insuccessi”, aggiunge il Pontefice, sottolineando: “Sentitevi chiamati a elaborare e trasmettere una nuova cultura, fondata sull’incontro tra le generazioni, sull’inclusione, sul discernimento del vero, del buono e del bello; una cultura della responsabilità, personale e collettiva, per affrontare le sfide globali come le crisi ambientali, sociali ed economiche, e la grande sfida della pace. A scuola voi potete ‘immaginare la pacè, ossia porre le basi di un mondo più giusto e fraterno, con il contributo di tutte le discipline e con la creatività dei bambini e dei giovani. Ma se a scuola voi fate la guerra fra di voi, se a scuola voi fate i bulli con le ragazze e i ragazzi che hanno qualche problema, questo è prepararsi per la guerra non per la pace! Per favore, mai fare il bullying! Avete capito questo? (rispondono: “Sì!”) Mai fare il bullying! Lo diciamo tutti insieme? Dai! Mai fare il bullying! Coraggio e avanti. Lavorate su questo”.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

Politica

Meloni “Sicurezza sul lavoro priorità del Governo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Garantire la salute e la sicurezza sul lavoro è una priorità dell’azione di questo Governo. A testimoniarlo sono i tanti provvedimenti che abbiamo adottato fin dal nostro insediamento e che hanno interessato i diversi ambiti che ruotano attorno a questa materia”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un videomessaggio alla presentazione della Relazione Annuale dell’Inail.

“Abbiamo introdotto la cosiddetta patente a crediti, obbligatoria per imprese e lavoratori autonomi che intendano operare nell’ambito dei cantieri edili. Abbiamo disposto l’assunzione di nuovo personale ispettivo per incrementare sensibilmente il numero delle ispezioni e dei controlli e abbiamo stanziato risorse importanti per premiare le imprese che investono in prevenzione – aggiunge Meloni -. Ma siamo intervenuti anche sul piano delle sanzioni, sia amministrative che penali, reintroducendo ad esempio il reato di somministrazione illecita di lavoro, fattispecie che era stata depenalizzata in passato ma che risulta essere la più in crescita nel tempo, spesso dissimulata da contratti di appalto e distacchi fittizi. E stiamo contrastando con forza e determinazione il caporalato, perchè lo sfruttamento del lavoro è un crimine odioso che una Nazione civile e degna di questo nome non potrà mai accettare”.

“Siamo consapevoli, però, che il cammino che abbiamo davanti è un cammino ancora lungo, perchè ogni vita spezzata e ogni infortunio sul posto di lavoro rappresentano una sconfitta per ciascuno di noi. Aveva ragione Papa Francesco quando diceva che “la sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo: ci accorgiamo della sua importanza solo quando viene tragicamente a mancare, ed è sempre troppo tardi” – sottolinea il premier -. Ecco perchè il Governo, insieme all’INAIL, ha deciso di fare un passo avanti in questo percorso e ha reperito altri 650 milioni di euro da investire in misure concrete, in particolare sul fronte della diffusione della cultura della prevenzione. Risorse che si aggiungono ai 600 milioni già disponibili per i bandi ISI e che portano la somma complessiva disponibile per il 2025 ad oltre un miliardo e 200 milioni di euro. Il Ministro Calderone sta coordinando il confronto con le parti sociali e sta lavorando, insieme all’INAIL, per definire tecnicamente i provvedimenti e impiegare al meglio le risorse che abbiamo liberato. Alcuni di questi provvedimenti sono già noti, dal potenziamento del sistema del bonus-malus per le aziende virtuose all’estensione della copertura assicurativa nelle scuole, ma il nostro scopo è quello di dare vita – anche grazie al dialogo proficuo con le organizzazioni sindacali e con chi ogni giorno si occupa di questi temi – ad un Piano straordinario di interventi per la salute e la sicurezza sul lavoro, che sia in grado di rafforzare la nostra azione comune e di renderla ancora più incisiva”.

“Possiamo contare, in questo percorso, sul contributo decisivo garantito dall’INAIL, dalle sue professionalità e dalle sue competenze. L’Istituto è uno dei fiori all’occhiello del nostro welfare, e noi siamo convinti che il suo contributo possa essere e sia determinante per diffondere la cultura della prevenzione, innovare l’impianto normativo e renderlo al passo coi cambiamenti del mondo del lavoro, migliorare le prestazioni sociosanitarie e valorizzare la ricerca – conclude Meloni -. La sicurezza sul lavoro non è mai un costo, magari superfluo o che può essere tagliato. E’ un diritto di ogni lavoratore, un valore, un dovere che le Istituzioni devono promuovere giorno dopo giorno. E il Governo farà sempre la propria parte in questa sfida, perchè è su temi e priorità come queste che si misura la civiltà di una Nazione e quanto un popolo ha a cuore il proprio presente e il proprio futuro”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Difesa, Tajani “Non ci saranno tagli a istruzione e sanità”

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ROMA (ITALPRESS) – “A 80 anni dalla fine della seconda guerra mondiale e 35 della Guerra Fredda, non possiamo più limitarci a essere protetti dagli Stati Uniti. L’Europa deve assumersi le proprie responsabilità e compiere un salto di qualità per realizzare il pilastro europeo della NATO e in prospettiva una difesa europea integrata. Per questo all’Aja è stato assunto un nuovo impegno in materia di spesa, più ambizioso rispetto al 2%: il nuovo obiettivo del 5% del PIL è un passo coraggioso e necessario per proteggere la nostra libertà e i nostri valori e per garantire maggiore sicurezza ai nostri cittadini”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani nel corso dell’informativa davanti alle Commissioni riunite di Esteri e Difesa della Camera e del Senato.

“Voglio ricordare a chi parla di svolte militaristiche o belliciste che investire in sicurezza è un concetto molto più ampio che acquistare bombe o carri armati – ha sottolineato -. Significa innanzitutto rafforzare il nostro impegno per la pace, un impegno che vede i nostri militari in prima linea in Libano, Kosovo, passando per la Palestina e il Golfo”.

Secondo il ministro “investire in sicurezza, significa anche investire nel nostro sistema imprenditoriale, garantire più servizi ai cittadini, rafforzare le nostre infrastrutture cibernetiche, portuali, aeroportuali, ferroviarie e autostradali, potenziare la capacità di gestire emergenze sanitarie e calamità naturali, rafforzare il contrasto a terrorismo e traffici illeciti”.

“Il raggiungimento dell’obiettivo del 5% sarà comunque graduale e compatibile con i vincoli di bilancio. Nessun euro verrà sottratto alla sanità, all’istruzione o alla spesa sociale. Nessun euro verrà tolto ai fondi di coesione – ha spiegato Tajani -. Abbiamo voluto che l’orizzonte temporale fosse esteso al 2035 perchè sarebbe stato irrealistico e deleterio per la credibilità alleata fissare una scadenza anticipata: così potremo aumentare la spesa gradualmente senza compromettere la sostenibilità dei conti pubblici e senza mettere in moto dinamiche inflattive – ha aggiunto – Non viene imposta nessun traiettoria rigida di crescita della spesa: spetterà a governi stabilire le tappe per raggiungere l’obiettivo”.
“Il primo e più importante risultato del vertice NATO è stato il rafforzamento dell’unità politica transatlantica: l’impegno di ciascun alleato verso la difesa collettiva sancita dall’articolo 5 del trattato di Washington. In un contesto di minacce crescenti, i leader dei paesi alleati erano chiamati a trasmettere un messaggio forte e inequivocabile di unità e così è stato. La NATO è e resterà il fondamento della nostra sicurezza comune”, ha sottolineato il vicepremier.

– Foto IPA Agency –

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Politica

Ministero della Cultura, si dimette il direttore generale per il Cinema e l’Audiovisivo

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ROMA (ITALPRESS) – Si è dimesso Nicola Borrelli, direttore generale Cinema e Audiovisivo del ministero della Cultura. In una nota il ministro Alessandro Giuli, prende atto delle dimissioni di Borrelli, “lo ringrazia e gli conferma la propria stima per il lavoro svolto fin qui”. 

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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