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Alcaraz e Djokovic al 3° turno degli Australian Open

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MELBOURNE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Carlos Alcaraz e Novak Djokovic al terzo turno degli Australian Open, primo Slam della stagione (con un montepremi record di 96,5 milioni di dollari australiani) in corso sui campi in cemento di Melbourne Park. Lo spagnolo, numero 3 del mondo e del tabellone, ha liquidato il giapponese Yoshihito Nishioka (65 Atp) in tre set con il punteggio di 6-0, 6-1, 6-4. “Penso che stare in campo il meno possibile nei primi turni dei tornei del Grande Slam sia un grande vantaggio per quando il torneo entra nel vivo. Mi sento benissimo e sono molto concentrato – le parole dello spagnolo riportate da Supertennis -. Oggi ho servito veramente bene ed è quello su cui abbiamo lavorato molto nel corso della preparazione. Al primo turno ho faticato, ma oggi sono molto soddisfatto del rendimento del mio servizio. Ho passato tanto tempo con Ferrero a servire ed è qualcosa che voglio migliorare ancora molto”. Prossima sfida con il portoghese Nuno Borges che ha eliminato in tre set l’australiano Jordan Thompson, 27esima testa di serie.
Meno netto il successo di Novak Djokovic, numero 7 del mondo e del seeding, che ha battuto in quattro set il portoghese Jaime Faria con i seguenti parziali: 6-1, 6-7 (4), 6-3, 6-2. Per Nole è stata la 430esima partita giocata nei tornei del Grande Slam, una in più di quelle di Roger Federer fermo a 429. Il bilancio del serbo è ora di 379 partite vinte e 51 sconfitte, quella dello svizzero di 369 incontri vinti e 60 persi. “Amo questo sport – ha dichiarato a fine match – amo la competizione, cerco sempre di dare il mio meglio quando scendo in campo. Vinco o perdo, io metto sempre tutto me stesso. I tornei del Grande Slam sono l’essenza del tennis. Esistono da 130 anni e sono molto orgoglioso di ottenere e raggiungere questi traguardi, questi record. Alla fine del secondo e all’inizio del terzo set ho attraversato la tempesta. Lui è molto bravo, è giovane, ha il futuro dalla sua, in certe momenti ha servito sempre due prime palle. E’ veramente un buon giocatore”. Djokovic, che ha vinto ben 10 volte a Melbourne, al terzo turno sfiderà il ceco Tomas Machac, 26esima testa di serie, che si è imposto in 5 set sullo statunitense Reilly Opelka.
Niente da fare, invece, per Francesco Passaro. Ripescato come lucky loser, l’italiano aveva superato il primo turno per il ritiro di Grigor Dimitrov, numero 10 del mondo, ma al secondo è stato sconfitto con il punteggio di 6-2, 6-4, 3-6, 6-4 dal francese Benjamin Bonzi, numero 64 Atp. Il perugino, numero 104, potrebbe comunque festeggiare il suo debutto in Top 100 dopo l’Australian Open, in questo caso l’Italia per la prima volta nella sua storia avrebbe undici giocatori fra i primi 100 del ranking Atp. Bonzi, invece, al terzo turno sfiderà il ceco Jiri Lehecka, numero 29, promosso dopo il forfait del francese Hugo Gaston (81), costretto al ritiro per un problema agli addominali quando era sotto 6-3, 3-1.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Fernandez vince in Australia, Di Giannantonio e Bezzecchi sul podio

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PHILLIP ISLAND (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Raul Fernandez, in sella all’Aprilia griffata Trackhouse, vince il Gran Premio d’Australia, diciannovesimo appuntamento del Mondiale di MotoGp. Primo successo in top class per il pilota spagnolo, che precede al traguardo Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46), risalito dalla decima posizione con una grande rimonta. Nonostante i due long lap penalty scontati, Marco Bezzecchi (Aprilia) riesce ad agguantare il gradino più basso del podio. Termina quarto Alex Marquez (Ducati Gresini) davanti a Pedro Acosta (Ktm). Luca Marini (Honda) è sesto, mentre Enea Bastianini (Ktm) riemerge dalla 20^ casella chiudendo nono. A punti anche Franco Morbidelli (Ducati VR46), 15°. Caduta al 23esimo giro per Francesco Bagnaia (Ducati). Michele Pirro (Ducati), in pista in sostituzione dell’infortunato Marc Marquez, è 18° e ultimo dei piloti classificati.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Verstappen show ad Austin, Ferrari in crescita

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AUSTIN (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Max Verstappen è il protagonista assoluto del sabato di Austin. Il quattro volte campione del mondo prima vince la sprint, poi concede il bis in qualifica andandosi a prendere la pole position (la 47esima in carriera, la settima stagionale) anche per la gara di domenica del Gran Premio degli Stati Uniti, 19esimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno. Mastica amaro la McLaren, segnali incoraggianti dalla Ferrari.
Nella sprint, andata in scena nella tarda mattinata texana, il pilota della Red Bull conquista un successo prezioso in chiave titolo scattando dalla prima casella sulla griglia di partenza, regolando George Russell (Mercedes) dopo anche un breve e intenso corpo a corpo. Verstappen guadagna così otto punti sulle McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris, usciti di scena alla prima curva in una carambola che ha coinvolto anche Nico Hulkenberg (Kick Sauber) ma giudicata come semplice incidente di gara dai commissari. A completare il podio Carlos Sainz su Williams, davanti alle due Ferrari di Lewis Hamilton e Charles Leclerc, rispettivamente in quarta e quinta posizione.
Qualche ora più tardi, nelle qualifiche, Verstappen si ripete: 1’32″510 il tempo nel Q3, nel primo e unico tentativo, che gli permette di conquistare un’altra pole. Al suo fianco ci sarà Lando Norris, che prova a salvare la giornata della McLaren: il britannico accusa però quasi tre decimi da Verstappen anche se per appena sei millesimi nega la prima fila a un ritrovato Leclerc. Terzo crono per il ferrarista che precede Russell e il compagno di squadra Hamilton, quinto davanti a un Piastri forse ancora condizionato da quanto accaduto nella sprint e più lento di 0″574 rispetto a Verstappen. Buon settimo tempo per Andrea Kimi Antonelli, già a punti nella sprint (ottava posizione) mentre Hulkenberg (Kick Sauber) non ripete l’exploit di venerdì e finisce in sesta fila.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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L’Inter vince in casa della Roma, Bonny firma l’aggancio in vetta

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ROMA (ITALPRESS) – Nel giorno della sconfitta del Napoli contro il Torino, l’Inter manda un messaggio al campionato battendo la Roma all’Olimpico e agganciando giallorossi e partenopei in vetta alla classifica a quota 15 punti. L’1-0 targato Bonny è però anche un assist al Milan, che domani sera contro la Fiorentina avrà la chance di prendersi il primo posto in solitaria. Senza l’infortunato Thuram, è proprio il suo sostituto a regalare ai nerazzurri il primo big match della settima giornata. Dopo sei minuti, su lancio di Barella, Bonny punisce la difesa altissima della Roma, presentandosi a tu per tu con Svilar e bucando il portiere giallorosso, che fin qui aveva subìto solamente due reti in Serie A. La reazione romanista è timida (colpo di testa del solito Cristante sugli sviluppi di un corner) e l’Inter sfiora il raddoppio al 14′: Bastoni scippa palla a Ndicka in zona pericolosa e serve l’ex di turno Mkhitaryan che si fa largo in area ma perde un tempo di gioco, alzando troppo la traiettoria di tiro. Nel secondo tempo i ritmi si alzano. Ad aprire le danze è l’ennesimo attacco nerazzurro della profondità: Bastoni rinvia e premia lo scatto di Dumfries che calcia in diagonale e trova la respinta di Svilar.

Poi però la Roma si accende e costruisce più occasioni in quindici minuti che nell’intero primo tempo: al 50′ Dybala ha la palla dell’1-1, ma Sommer chiude bene la porta. L’estremo difensore nerazzurro si ripete anche su un colpo di testa di Hermoso e su un calcio di punizione dal limite del solito Dybala. Al 59′ invece è Acerbi a deviare sul più bello il destro a botta sicura in area di Celik, mentre sul corner successivo la combina grossa il neo entrato Dovbyk che spreca una torre di Soulè e da due passi non punisce l’uscita errata di Sommer. Chivu capisce il momento e si gioca un doppio cambio: fuori Calhanoglu e Lautaro, dentro Frattesi ed Esposito. Al 69′ scatta l’ora anche di Sucic al posto di Bonny. L’Inter è più robusta. La Roma invece si sbilancia: fuori Hermoso e Dybala, dentro Baldanzi e Bailey, che fa il suo debutto in giallorosso dopo il lungo stop per la lesione rimediata nel suo primo allenamento a Trigoria. Qualche spunto e poco altro per il giamaicano, che deve ritrovare la forma migliore. A sorridere alla fine è Chivu che espugna quello che fu il suo stadio e vince la quarta partita consecutiva in campionato in vista dello scontro diretto contro il Napoli del prossimo turno.

IL TABELLINO

ROMA (3-4-2-1): Svilar 5.5; Hermoso 6 (28’st Baldanzi sv), Mancini 6, Ndicka 5 (10’st Ziolkowski 6); Celik 6, Cristante 6.5, Kone 6, Wesley 6.5; Soulé 5.5 (35’st Ferguson sv), Pellegrini 5.5 (10’st Dovbyk 4.5); Dybala 6 (28’st Bailey sv). In panchina: Vasquez, Gollini, Rensch, Tsimikas, Sangaré, Ghilardi, El Aynaoui, Pisilli, El Shaarawy. Allenatore: Gasperini 6.

INTER (3-5-2): Sommer 6.5; Akanji 6.5, Acerbi 7, Bastoni 7; Dumfries 6, Barella 6.5 (37’st Zielinski sv), Calhanoglu 6 (16’st Frattesi 6), Mkhitaryan 6, Dimarco 6.5 (37’st Carlos Augusto sv); Lautaro 6 (1’st Esposito 6.5), Bonny 7.5 (24’st Sucic 6). In panchina: Martinez, Calligaris, De Vrij, Bisseck, Palacios, Luis Enrique, Diouf. Allenatore: Chivu 6.5.

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ARBITRO: Massa di Imperia 6.

RETI: 6’pt Bonny.

NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Lautaro, Ndicka, Ziolkowski, Hermoso, Mkhitaryan, Sucic, Baldanzi. Angoli: 4-5. Recupero: 1′ pt, 5′ st.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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