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Inter tra le migliori 8 d’Europa, battuto 2-1 il Feyenoord

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MILANO (ITALPRESS) – L’Inter di Inzaghi bissa il successo dell’andata al De Kuip, batte il Feyenoord per 2-1 anche tra le mura amiche e iscrive il proprio nome tra le 8 migliori d’Europa. Nessuna sorpresa a San Siro, dove le reti di Thuram e Calhanoglu (su rigore) regalano la vittoria ai nerazzurri: il penalty di Moder era valso il momentaneo pareggio degli olandesi. Ai quarti di Champions League l’Inter sfiderà il Bayern Monaco.

GLI ALTRI RISULTATI DELLA SERATA

L’unica nota negativa della serata è stato il forfait di De Vrij al termine del riscaldamento: l’olandese, infatti, inizialmente nell’undici titolare, ha accusato un problema muscolare e non si è nemmeno accomodato in panchina. Al suo posto al centro della difesa ha giocato Acerbi: spazio dal primo minuto anche per Carlos Augusto, Frattesi e Taremi. L’Inter parte subito forte con la volontà di mettere subito in cassaforte la qualificazione. Passano appena otto minuti e Thuram realizza la rete dell’1-0, approfittando di un atteggiamento troppo molle dei difensori olandesi: il francese riceve sulla sinistra, salta due avversari e poi conclude a giro di destro sotto all’incrocio. Nerazzurri vicini al raddoppio pochi minuti dopo, ma Taremi dal limite calcia forte, ma centrale.

La partita sembra in totale controllo, ma i ragazzi d’Inzaghi vengono puniti alla prima sbavatura. Dopo revisione al Var, infatti, al 40′ l’arbitro Kruzliak fischia un rigore per il Feyenoord, a seguito dell’entrata impudente di Calhanoglu su Moder: dagli undici metri va proprio il centrocampista polacco che di precisione realizza l’1-1. L’episodio a sfavore non scompone l’Inter che rientra in campo per il secondo tempo con la cattiveria tipica delle grandi squadre. Dopo cinque minuti, il fischietto slovacco concede un altro rigore, questa volta per la formazione di casa: goffamente Beelen si allunga il pallone in area e poi affonda il tackle su Taremi che gli aveva preso il tempo. A segnare dal dischetto il 2-1 ci pensa Calhanoglu che si fa rapidamente perdonare il precedente errore. I nerazzurri sfiorano il tris prima con Mkhitaryan che calcia alto, poi con la traversa colpita da Thuram al termine di un’azione personale. Zero rischi nel finale per i nerazzurri che si concedono anche il lusso di far esordire due primavera, Cocchi e Berenbruch. In attesa della grande sfida al Bayern ora l’Inter si rifocalizzerà sul campionato: domenica alle ore 21 è in programma il big match contro l’Atalanta.

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Champions League, il Barcellona batte il Benfica anche al ritorno e vola ai quarti

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BARCELLONA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Basta un primo tempo sugli scudi al Barcellona per ipotecare il passaggio del turno ai quarti di finale di Champions League. Dopo l’1-0 dell’andata, i blaugrana piegano 3-1 il Benfica sulla collina del Montjuic. Allo Stadio Olimpico incanta tutti con le sue giocate Lamine Yamal (un gol e un assist), ma serve anche la concretezza di Raphihna che ne fa 2 e arriva a quota 11 reti europee. Per i portoghesi c’è solo il lampo di Otamendi.

Un minuto di silenzio per il medico del Barcellona, stroncato da un infarto a poche ore dal match di sabato (poi rinviato) con l’Osasuna, e si parte con i catalani subito padroni del campo. Trubin blocca a terra il primo tiro della gara di Yamal e questa sarà una delle rare volte nella serata in cui qualcuno riuscirà a fermare il 17enne spagnolo che al minuto 11′ propizia il vantaggio dei suoi: serpentina palla al piede dalla destra e suggerimento perfetto dall’altro lato dove Raphinha non può sbagliare. La reazione del Benfica è pressoché immediata, bastano due giri di orologio per arrivare all’1-1. Angolo di Schjelderup e testa sotto porta di Otamendi: Szczesny tocca ma non trattiene.

Incidente di percorso sulla strada di un Barcellona bello e divertente che a poco dalla mezzora ritrova il vantaggio. Altra meraviglia di Yamal, questa volta col dribbling su Tomas Araujo e il sinistro a giro all’angolino, per il quale si alza in piedi tutto lo stadio. Con il Benfica in bambola, i blaugrana possono ammazzare la partita prima dell’intervallo. Trubin si oppone a una conclusione ravvicinata di Lewandowski, ma non può nulla su Raphinha che finalizza una bella azione in velocità di Balde.

Con la qualificazione non più in discussione il ritmo della gara rallenta nella ripresa. Sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti Ronald Araujo prende l’esterno della rete, mentre la bandierina del guardalinee cancella ai portoghesi il gol della speranza di Aursnes, viziato dal fuorigioco dell’assistman Pavlidis. Una meravigliosa azione in velocità, con i tacchi di Raphinha e Yamal e il traversone di Koundè per il tuffo di De Jong, scalda il pubblico ma non trova l’esito che avrebbe meritato. Resterà comunque la più grande emozione del secondo tempo che il Benfica chiude con orgoglio davanti. Szczesny para il tiro centrale di Pavlidis e Koundè salva sul colpo di testa del neoentrato Amdouni. Sugli spalti esplode la festa per il Barça che al prossimo turno troverà una tra Lilla e Borussia Dortmund.

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Serie B, 10 giornate di squalifica a Franco Vazquez per insulti razzisti a Dorval in Bari-Cremonese

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MILANO (ITALPRESS) – Il giudice sportivo della Lega di Serie B, Ines Pisano, ha inflitto 10 giornate di squalifica al calciatore della Cremonese, Franco Vasquez. Il giudice letti il rapporto dei collaboratori nonché la relazione aggiuntiva richiesta alla Procura federale “dalla quale emerge che il calciatore Franco Damian Vazquez (Cremonese), al termine della gara, ha rivolto al calciatore Emile Mehdi Dorval (Bari) un insulto espressivo di discriminazione razziale; visto l’art 28 comma 1 e 2 CGS delibera di sanzionare il calciatore Vazquez con la squalifica per dieci giornate effettive di gara”.

In attesa di possibili ricorsi e nuovi giudizi, la Cremonese perde “El Mudo” Vazquez nel momento decisivo della stagione. Il trequartista argentino, infatti, è stato squalificato per dieci giornate dopo quanto accaduto al termine di Bari-Cremonese dello scorso 15 febbraio (1-1 al San Nicola). A fine gara l’allenatore dei padroni di casa, Moreno Longo, ha denunciato il presunto episodio di razzismo con il calciatore franco-algerino della sua squadra, Dorval, che sarebbe stato oggetto di insulti razzisti da parte dell’argentino. “Difendo Dorval a spada tratta, mi dispiace enormemente per lui. E sono costretto a fare il nome di Vazquez. Non si può stare più zitti, davanti a una frase offensiva così grave. ‘N…o di mer..’ non lo dici a nessuno. A furia di mettere la polvere sotto il tappeto, non si risolve mai niente”. Le parole di Longo a fine partita.

Il giudice sportivo, nei provvedimenti del martedì successivo, aveva chiesto alla Procura “acquisite ulteriori testimonianze, una dettagliata relazione aggiuntiva in ordine ai fatti accaduti al termine della gara”. Oggi è arrivata la stangata per Vazquez.

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Gravina alla Fifa “Football Video Support in C e A femminile”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia si conferma in prima linea per l’innovazione nel mondo del calcio”. Commenta così il presidente Gabriele Gravina la richiesta della Figc inoltrata alla Fifa e all’Ifab per essere inclusa nella sperimentazione del Football Video Support nei maggiori campionati nazionali attualmente sprovvisti di Var.

Nella lettera inviata ieri, la Figc ha chiesto di poterlo utilizzare nel campionato di Serie C (stagione regolare, perché nei play off e play out è già previsto l’utilizzo del VAR) e nella Serie A Femminile professionistica, in attesa di valutarne l’implementazione anche in Serie D.

Il FVS è uno strumento introdotto dalla Fifa per consentire al direttore di gara (non è contemplata la presenza di altri arbitri come avviene per il Var), anche su richiesta delle due squadre, di rivedere una determinata situazione di gioco con l’ausilio del replay quando c’è la copertura televisiva (da una a quattro telecamere) e in determinati casi specifici.

Lo strumento prevede che l’arbitro, assistito da un operatore video, si avvalga di un monitor a bordo campo. La decisione iniziale dell’arbitro non cambia, a meno che il filmato non mostri che sia stato commesso un ‘chiaro ed evidente errore’ o si sia in presenza di un ‘grave episodio non visto’.

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“Il desiderio di rendere il calcio sempre più moderno e attrattivo per un maggior numero di persone oltre al successo dei test portati avanti nel futsal grazie alla disponibilità dell’Aia e della Divisione Calcio a 5 – continua Gravina – ci hanno convinti ad ampliare il campo d’applicazione di uno strumento tecnologico di grande aiuto agli arbitri nelle competizioni dove l’investimento economico del VAR non è sostenibile”.

Il FVS può essere richiesto a discrezione dell’arbitro e anche dalle squadre, ciascuna non più di due volte a partita (la richiesta di revisione non viene conteggiata se comporta la modifica della decisione arbitrale originaria), per verificare, similarmente al protocollo Var, episodi relativi alla segnatura o meno di una rete, l’assegnazione o meno di un calcio di rigore, un’espulsione diretta o eventuali scambi d’identità.

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