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Cronaca

Ricerca, fatigue nell’EPN sintomo cruciale ma sottovalutato dai pazienti

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MILANO (ITALPRESS) – La fatigue (stanchezza cronica) è uno dei sintomi più invalidanti rilevati dai pazienti affetti da Emoglobinuria Parossistica Notturna (EPN), una malattia rara del sangue che colpisce spesso i pazienti giovani. Il 64% dei pazienti sperimenta la fatigue ‘Spessò o ‘Quasi semprè: è un dato emerso dal Global PNH Patient Registry, che aveva coinvolto 173 pazienti con EPN. Il peso della fatigue è stato confermato anche da una recente ricerca qualitativa sull’impatto quotidiano della fatigue nei pazienti con EPN”, condotta da IQVIA per Novartis.
I risultati della ricerca evidenziano come la fatigue legata all’EPN non sia solo una semplice stanchezza, ma un sintomo persistente e debilitante, che non migliora con il riposo, con un impatto trasversale nella quotidianità. Secondo i dati raccolti, 9 su 10 dei pazienti (con diagnosi di EPN da almeno due anni e in trattamento con inibitori del complemento da almeno sei mesi) hanno valutato il peso della fatigue con un punteggio compreso tra 6 e 10 su una scala da 1 (pochissimo) a 10 (moltissimo).
La ricerca evidenzia, inoltre, come solo la metà dei pazienti riferisca la fatigue al proprio medico, per timore di non essere creduti o perchè la ritengono una condizione inevitabile dell’EPN.
Eppure, comunicare la fatigue al proprio medico è importante, come spiega Eros Di Bona, Direttore UOC di Oncoematologia Ospedale di Bassano del Grappa: “La fatigue non è solo un sintomo debilitante, ma può anche essere un campanello d’allarme di un controllo non ottimale della patologia. E’ una conseguenza diretta dell’emolisi cronica, la distruzione precoce dei globuli rossi che, ad oggi, non sempre è completamente controllata con gli standard di cura. Con le nuove opzioni di trattamento all’orizzonte, sarà cruciale prendere in considerazione come obiettivi terapeutici anche la normalizzazione del livello di emoglobina, la risoluzione della fatigue e, come conseguenza, il miglioramento della qualità della vita”.
Per rispondere alla necessità di una migliore consapevolezza e supporto, nasce il canale online “Cosa sapere sull’EPN? Informati per un Migliore Controllo” dedicato ai pazienti e ai loro familiari, realizzato da MypersonalTrainer e supportato da Novartis. Il progetto si rivolge non solo a chi è affetto dalla patologia, ma anche a chi, come familiari e caregiver, si trova ad affrontarla indirettamente. Gli utenti hanno accesso a contenuti specialistici per approfondire le caratteristiche della malattia e il suo impatto nella quotidianità.
“Per Novartis, è fondamentale ascoltare i bisogni dei pazienti e rispondere con soluzioni concrete che aiutino loro a gestire al meglio la propria vita. Crediamo che essere informati, condividere esperienze e confrontarsi su come affrontare la patologia siano elementi chiave per favorire un dialogo più aperto e collaborativo con i medici – afferma Chiara Gnocchi, Country Comms & Advocacy Head di Novartis Italia -. Il nostro impegno non è solo quello di sviluppare soluzioni terapeutiche efficaci e sicure che possano rispondere ai bisogni clinici insoddisfatti, ma anche di accompagnarli in un migliore percorso di malattia, in cui ogni paziente si senta supportato e possa vivere una vita migliore”.

– foto ufficio stampa Novartis –
(ITALPRESS).

Cronaca

Banca del Fucino investe nel settore idrico e acquisisce il 30% W.E.E

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ROMA (ITALPRESS) – Banca del Fucino acquisisce il 30% delle quote societarie di W.E.E., azienda italiana fondata nel 2010, specializzata in servizi di ingegneria, nel settore del ciclo integrato dell’acqua.
L’operazione segna l’ingresso della Banca del Fucino nel settore idrico, rafforzandone il ruolo nel sostegno all’economia dell’ambiente, in linea con uno degli obiettivi strategici di posizionamento distintivo in Italia.
La W.E.E., fondata e gestita dagli ingegneri Massimo Fontana e Gianmarco Fontana, rappresenta un’eccellenza imprenditoriale nazionale nel campo dell’ingegneria e dei servizi, opera su tutto il territorio italiano e collabora con i principali gestori del mondo acqua, avendo coperto con i propri servizi di mappatura, digitalizzazione, ricerca perdite ed efficientamento oltre 30.000 km di reti di adduzione e distribuzione. In particolare, W.E.E. collabora con i principali Soggetti Gestori italiani, sia sulle reti di acqua potabile sia sulle reti dei reflui.
L’ampia gamma dei servizi offerti comprende attività nel campo dell’approvvigionamento, del trattamento e distribuzione acque, della raccolta e depurazione delle acque reflue, dei sistemi di monitoraggio e tariffazione, dell’idraulica e delle sistemazioni idrauliche, dell’idrologia e dello studio dei fenomeni di dissesto idrogeologico. Il piano di sviluppo di W.E.E. prevede inoltre l’ingresso in nuovi mercati, con obiettivi di crescita molto ambiziosi.
La W.E.E. impiega circa 35 dipendenti, nelle sedi di Napoli e Roma, prevalentemente figure professionali altamente qualificate: ingegneri, architetti, progettisti, tecnici e specialisti. L’azienda svolge servizi e lavori di campo con l’impiego di attrezzature mobili innovative e dispone di certificazioni tecniche e di tecnologie che la collocano ai vertici del settore. Inoltre, si è altamente concentrata sull’ottenimento di numero certificazioni di qualità e di gestione, dalla parità di genere alle certificazioni ambientali.
Lo sviluppo dell’attività’ aziendale nell’ultimo triennio è ben riflesso nei bilanci positivi della società che evidenziano negli anni una consistente crescita economica con una rilevante redditività e una stabile solidità finanziaria. Tali risultati si affiancano alle importanti proiezioni contenute nel piano industriale, che potranno beneficiare del supporto attivo della Banca del Fucino.
“Quest’investimento è coerente con il nostro obiettivo strategico di essere, oltre che una banca del territorio, anche una banca per l’ambiente. Nella realizzazione di questa operazione abbiamo valutato le molteplici opportunità che può generare: dall’ingresso in un mercato altamente dinamico e in espansione, alla possibilità di attivare relazioni con i principali operatori del settore e le loro filiere, fino alle sinergie con i settori dell’energia e dell’agricoltura in cui il Gruppo è già impegnato”, ha spiegato Francesco Maiolini, Amministratore Delegato di Banca del Fucino.
Lo Studio legale Gianni & Origoni ha assistito Banca del Fucino in qualità di advisor legale nell’operazione, con la partner Gabriella Covino per gli aspetti corporate, affiancata da Niccolò Lavorano e Flavia Alinei, e con la partner Cristina Capitanio per gli aspetti di diritto del lavoro, coadiuvata da Alessio Tuccini. W.E.E. è stata assistita da Linklaters, con un team guidato da Pietro Belloni e da Matteo Tabellini, affiancati da Federica Barbiero e Maddalena Vallino coadiuvati da Fabrizio Santoni e dallo Studio Signoriello per gli aspetti contabili e fiscali.
-foto ufficio stampa Banca del Fucino –
(ITALPRESS).

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“Cuori Olimpici” tocca Lodi, tappa all’insegna dell’inclusione

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LODI (ITALPRESS) – Un weekend all’insegna dello sport e dell’inclusione a Lodi, con la 4° tappa del progetto “Il Cuore dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali Milano – Cortina 2026”. Lodi infatti, con i XIX Laus Open Games, ha ospitato i “Play the Games” di Special Olympics per atleti con e senza disabilità intellettiva ed ha rappresentato l’unica tappa del progetto voluto da Regione Lombardia, “Cuori Olimpici”, interamente dedicata alla disabilità.
Durante la tre giorni di Lodi sono stati oltre 500 gli atleti provenienti da tutta Italia che si sono sfidati in diverse discipline, dall’atletica leggera al triathlon, dal badminton a beach volley alla ginnastica artistica e ritmica. “Sicuramente Lodi manda un messaggio chiaro e bellissimo: la vera bellezza dello sport è la sua capacità di unire, di includere e di valorizzare ogni persona”, ha detto a Italpress Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia. “La tappa di Lodi del nostro progetto che tocca tutti i capoluoghi di provincia lombardi, con una staffetta che mira a mettere in luce le loro eccellenze, la loro storia e cultura, ha un valore simbolico e umano straordinario. Qui – ha continuato l’assessore Mazzali – lo sport diventa davvero un linguaggio universale.
Racconta storie di coraggio, di determinazione e anche sicuramente di riscatto. In questa tappa si sente tutto l’orgoglio di una Milano-Cortina 2026, con questi ragazzi che rappresentano il vero valore della nostra regione”.
Durante l’evento inaugurale dei Laus Games è stato consegnato al sindaco di Lodi, Andrea Furegato, il cuore di marmo, simbolo del progetto “Cuori Olimpici”.
“Credo che essere all’interno del progetto “Cuori Olimpici” significhi dare davvero concretezza a quelli che sono i valori più profondi e più veri delle Olimpiadi e far vivere i valori dello sport, dell’inclusione della comunità”, ha detto il Sindaco a Italpress. Presente a Lodi, durante l’inaugurazione, anche Vittorio Brumotti, campione di bike trial, conduttore tv e testimonial del progetto “Il Cuore dei giochi olimpici e paralimpici invernali di Milano – Cortina 2026”: “Io penso – ha detto Brumotti – che qui, con questa manifestazione e con le imprese di questi ragazzi, parliamo di un esempio di vita, di persone che guardano avanti. Iniziative come questa ci ricordano che lo sport non è solo prestazione ma anche partecipazione, cuore e condivisione. Sono orgoglioso di essere al fianco di Regione Lombardia in “Cuori Olimpici”.
“Con il progetto regionale “STAI 2″, realizzato in collaborazione con l’assessore Elena Lucchini – ha detto ancora Barbara Mazzali – abbiamo già stanziato 6 milioni di euro per rendere le province di Sondrio e Pavia più accessibili in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2026. L’eredità che vogliamo lasciare è una Lombardia che non si accontenta di buone intenzioni, ma che agisce”.
La prossima tappa del progetto è prevista a Cremona il 17 e 18 maggio mentre, con delibera della Giunta regionale, è stata di recente estesa la possibilità di aderire a “Cuori Olimpici” anche ai Comuni non capoluogo che fossero interessati per i quali è stato stanziato un contributo di 480.000 euro totali.
-foto f03/Italpress-
(ITALPRESS).

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I pazienti dell’IRCCS Policlinico San Donato allo stadio per Atalanta-Roma

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MILANO (ITALPRESS) – Lunedì è stato, senza dubbio, un giorno davvero speciale per i pazienti in cura presso il reparto di Cardiochirurgia Adulti e Cardiochirurgia Pediatrica dell’IRCCS Policlinico San Donato (Gruppo San Donato). Grazie all’organizzazione di GSD Foundation ETS e al supporto di AICCA (Associazione Italiana dei Cardiopatici Congeniti Adulti), 18 pazienti cardiopatici, di cui sette bambini, hanno potuto assistere dal vivo alla partita di Serie A Atalanta-Roma, una delle partite più attese e importanti della stagione.

Ogni paziente è stato accompagnato da personale sanitario specifico e dedicato, per vivere in sicurezza ed entusiasmo l’emozione dello stadio. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di offrire ai giovani pazienti un momento di svago e normalità, lontano dalle corsie ospedaliere, promuovendo al tempo stesso il valore terapeutico dello sport e dell’inclusione.

“Per questi bambini anche una semplice partita può trasformarsi in un’esperienza indimenticabile, un momento di gioia autentica e di spensieratezza che resta nel cuore – ha dichiarato Giovanna Campioni, responsabile nazionale AICCA – Poter assistere alla partita Atalanta-Roma dallo stadio, rappresenta per loro molto più che un evento sportivo: è un segnale forte, un messaggio di speranza e normalità. È un modo concreto per dire che la vita continua, anche durante un percorso di cura, e che ogni bambino ha il diritto di sognare, sorridere e sentirsi parte del mondo, anche al di fuori dell’ospedale. La vicinanza della comunità, del personale medico e delle associazioni è fondamentale per nutrire questa speranza”.

GSD Foundation ETS desidera ringraziare di cuore la squadra dell’Atalanta Bergamasca Calcio per l’accoglienza e la disponibilità che ha riservato e che ha permesso ai pazienti dell’IRCCS Policlinico San Donato e ai loro accompagnatori, di vivere un’esperienza emozionante e positiva. Un gesto di grande sensibilità che conferma quanto lo sport possa farsi veicolo di solidarietà, inclusione e benessere. L’Atalanta ha dimostrato ancora una volta come lo sport, con la sua forza aggregante, possa rappresentare un’opportunità di crescita e di speranza anche per chi vive in un contesto di cura.

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Un ringraziamento particolare va anche al nuovo stadio dell’Atalanta, Gewiss Stadium, che ha accolto i piccoli pazienti in un ambiente sicuro, moderno e attento alle esigenze di tutti. La struttura, con i suoi spazi confortevoli e accessibili, ha permesso ai bambini di vivere questa esperienza con serenità, senza rinunciare alla sicurezza e al comfort. L’iniziativa si inserisce nel più ampio impegno della Fondazione a favore del benessere globale dei pazienti, con particolare attenzione al mondo pediatrico e alle patologie cardiache congenite.

– foto ufficio stampa IRCCS Policlinico San Donato –

(ITALPRESS).

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