Cronaca
In Myanmar si scava tra macerie alla ricerca di sopravvissuti al terremoto
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2 giorni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – In Myanmar si continua a scavare tra le macerie sperando di trovare persone vive. L’Onu informa che sono circa 20 milioni le persone colpite dal terremoto che ha devastato il Paese. I morti accertati, al momento, sono 1.600. Ed intanto, una nuova scossa di magnitudo 5.1 è stata registrata nei pressi di Mandalay, la seconda città più grande del Myanmar. Si tratta dell’ultima di una serie di scosse di assestamento dopo il devastante terremoto di venerdì di magnitudo 7.7.
“Il sisma ha interessato un’area in cui vivono 18 milioni di persone, senza contare gli sfollati. Sulle vittime, facciamo riferimento alle cifre ufficiali, ma siamo certi che aumenteranno ancora”, spiega, intervistata da la Repubblica, Francesca Capoluongo, delegata della Federazione Internazionale della Croce Rossa, che si trova a Yangon, a 600 chilometri da Mandalay. “Dalle nostre squadre – dice – arrivano racconti dell’orrore. Palazzi, strade, ponti, templi crollati. Quartieri cancellati”. L’emergenza per adesso, sottolinea, è “la ricerca dei sopravvissuti. Ma mancano mezzi, risorse, persino la corrente elettrica”. Solo nel Mandalay si calcola ci siano quasi 7 milioni di bambini: “Abbiamo già avviato i nostri protocolli per tentare di riunire le famiglie che il sisma ha diviso, come per capire il numero di dispersi – rende noto -. I minori soli potrebbero aumentare esponenzialmente in un Paese in cui molti nuclei sono stati già spezzati dallo sfollamento dovuto al conflitto. Anziani, bambini e donne sono nelle città, molti giovani sono nelle foreste”. “Ci sono migliaia di feriti e milioni di persone senza casa, senza accesso all’acqua, potabile e non – aggiunge -. Serve tutto il necessario per dare riparo a chi è rimasto senza. E la situazione andrà a peggiorare perchè i prossimi mesi saranno quelli del gran caldo”. “Come Federazione internazionale lavoriamo con la Croce rossa locale, più delegazioni di altri Paesi. Noi abbiamo mobilitato 400 operatori e più di 7 mila volontari, ma non sono neanche lontanamente sufficienti”. Ed alla domanda se c’è qualche piccolo miracolo che abbia risollevato il morale, risponde: “Purtroppo no. Stiamo tirando fuori soprattutto vittime. I soccorritori sono allo stremo. L’apertura della Giunta agli aiuti umanitari è un segnale positivo. Abbiamo bisogno di rinforzi”.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Dazi, Von der Leyen “Vogliamo negoziare ma da una posizione di forza”
Pubblicato
41 minuti fa-
1 Aprile 2025di
Redazione
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Deve essere chiaro: l’Europa non ha iniziato questo confronto. Non vogliamo necessariamente reagire, ma abbiamo un piano forte per reagire se necessario”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, nel suo intervento a Strasburgo alla plenaria del Parlamento Ue, in merito all’aumento del 25% delle tariffe sulle importazioni di acciaio, alluminio, automobili e componenti per auto annunciato dall’amministrazione Trump.
“La nostra risposta immediata è unità e determinazione. Sono già stato in contatto con i nostri Capi di Stato e di Governo sui prossimi passi. Oggi abbiamo il dibattito parlamentare. E valuteremo attentamente gli annunci di domani (degli Stati Uniti, ndr) per calibrare la nostra risposta – ha spiegato Von der Leyen -. Il nostro obiettivo è una soluzione negoziata. Ma ovviamente, se necessario, proteggeremo i nostri interessi, la nostra gente e le nostre aziende. Voglio essere molto chiari sullo scopo della nostra risposta. Pensiamo che questo confronto non sia nell’interesse di nessuno. Il flusso di beni e servizi tra noi è quasi in equilibrio. Siamo disposti a lavorare sulla bilancia commerciale di beni e servizi. Questa è la più grande e prospera relazione commerciale al mondo. Staremmo tutti meglio se potessimo trovare una soluzione costruttiva”.
“La nostra strategia si basa su tre pilastri. Primo, siamo aperti ai negoziati, ma ci avvicineremo a questi negoziati da una posizione di forza – ha sottolineato la presidente della Commissione Ue -. L’Europa ha molte carte in mano. Dal commercio alla tecnologia alle dimensioni del nostro mercato. Ma questa forza si basa anche sulla nostra prontezza ad adottare contromisure ferme. Tutti gli strumenti sono sul tavolo. Secondo, continueremo a diversificare il nostro commercio con altri partner. E terzo, raddoppieremo gli sforzi sul nostro Mercato unico. E’ il nostro potente catalizzatore per la crescita, la prosperità e la solidarietà”.
“Ci sono gravi problemi nel mondo del commercio. Sovraccapacità, squilibri, sussidi ingiusti, negazione dell’accesso al mercato, furto di proprietà intellettuale – ha spiegato Von der Leyen -. Gli americani dicono che altri hanno approfittato delle regole. Sono d’accordo. Anche noi ne soffriamo. Quindi lavoriamoci. Ma le tariffe peggiorano le cose, non le migliorano. Sono tasse che saranno pagate dalla gente. Sono tasse per gli americani sui loro generi alimentari e sui loro farmaci. Alimenteranno solo l’inflazione. Esattamente l’opposto di ciò che vogliamo ottenere. Le fabbriche americane pagheranno di più per i componenti prodotti in Europa. Ciò costerà posti di lavoro. Creerà un mostro burocratico di nuove procedure doganali. E oggi nessuno ne ha bisogno, nè negli USA nè in Europa”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Milano-Cortina sbarca negli States, roadshow fa tappa a New York
Pubblicato
3 ore fa-
1 Aprile 2025di
Redazione
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – La Fondazione Milano-Cortina 2026 ha fatto tappa a New York per presentare le opportunità economiche, infrastrutturali e culturali legate ai prossimi Giochi Olimpici Invernali. L’evento, ospitato dal Consolato Generale d’Italia a Park Avenue, si inserisce in un roadshow internazionale che tocca otto capitali strategiche, da Berlino a Pechino, passando per Parigi, Vienna e Seul. La missione è chiara: attrarre attenzione, investimenti e collaborazione internazionale verso un Olimpiade che si prefigge non solo di celebrare lo sport, ma di lasciare un’impronta concreta sul territorio, a livello economico, ambientale e culturale.
Ad aprire la serata il console generale Fabrizio Di Michele, che ha sottolineato il valore geopolitico e simbolico dell’iniziativa: “Questi Giochi uniscono tre regioni in un unico progetto. Un messaggio forte, anche alla luce del contesto globale, dove pace, cooperazione e uguaglianza diventano risorse strategiche, non solo ideali”. Il CEO della Fondazione Milano-Cortina Andrea Varnier, ha evidenziato i numeri e il potenziale dell’evento: “Mancano 312 giorni e siamo già a metà dei biglietti venduti. Milano-Cortina rappresenta un nuovo modello per i Giochi: distribuito, sostenibile, radicato nel patrimonio culturale italiano. E’ una sfida operativa, ma anche una straordinaria opportunità per innovare e costruire valore duraturo”.
Un concetto ripreso dal vicepresidente della Regione Lombardia, Marco Alparone, che ha definito Milano-Cortina “un laboratorio di eccellenza italiana, capace di coniugare sport e sviluppo. Stiamo puntando su infrastrutture intelligenti, riuso degli impianti esistenti, tecnologie verdi: vogliamo che ogni euro investito produca un ritorno concreto per i cittadini, oggi e domani”. Nicola Polito, Coo di Trentino Marketing, ha ricordato il peso dell’economia turistica e sportiva nel tessuto produttivo locale: “Il Trentino è pronto ad accogliere il mondo. Lo sport non è solo passione, è motore economico, è lavoro, è qualità della vita”.
L’INTERVISTA AL CONSOLE DI MICHELE
La serata, moderata dal giornalista Mario Calvo-Platero, profondo conoscitore dell’economia transatlantica, ha messo in luce come i Giochi possano diventare volano per rilanciare l’immagine dell’Italia nel mondo, rafforzando partnership commerciali e investimenti esteri. Hanno portato la loro testimonianza anche Gene “Tiger” Sykes, presidente del Comitato Olimpico e Paralimpico statunitense, e due stelle dello sport americano: la campionessa olimpica di pattinaggio Sarah Hughes e il tre volte oro paralimpico di ice sledge hockey Declan Farmer. Due esempi concreti di come lo sport possa trasformarsi in leva di ispirazione e inclusione. Milano-Cortina 2026 si presenta quindi oltreoceano non solo come un evento sportivo, ma come una vetrina dell’Italia che investe, innova e guarda al futuro.
– Foto xo6/Italpress –
(ITALPRESS).
Cronaca
Vendita di smartphone usati, acquistare da privati può essere rischioso
Pubblicato
3 ore fa-
1 Aprile 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il mercato italiano della compravendita di dispositivi elettronici usati vive una fase di grande espansione, con il 60% degli italiani che dichiara di aver già acquistato uno smartphone ricondizionato o di avere intenzione di farlo, secondo un recente studio Ipsos. Tuttavia, con questa crescita aumentano anche i rischi per i consumatori che scelgono transazioni dirette tra privati, soprattutto in relazione alla sicurezza dei pagamenti e alla rimozione dei dati personali.
“I dati personali, se non correttamente cancellati, possono trasformarsi in una miniera d’oro per i criminali informatici, con conseguenze che vanno ben oltre il valore del dispositivo stesso”, avverte Walter Ruggeri, responsabile di WeFix.it, booking dei migliori centri di assistenza per smartphone in Italia. Il fenomeno interessa principalmente le piattaforme marketplace, dove le transazioni avvengono direttamente tra privati spesso senza intermediari che garantiscano la sicurezza dell’operazione.
L’assenza di garanzie e mediazione in caso di controversie rappresenta un elemento critico, con tempi di risoluzione che possono protrarsi per settimane. La ricerca ha evidenziato, inoltre, che il 50% degli acquirenti sceglie dispositivi rigenerati per il risparmio economico, mentre il 44% considera l’acquisto una scelta ecologica. Questi stessi fattori motivano anche chi vende, ma spesso senza la consapevolezza dei rischi associati alle transazioni non intermediate. Particolarmente significativo è il dato sui giovani tra 18 e 24 anni, la fascia più attiva nel mercato dell’usato con il 76% che ha già acquistato o intende acquistare un dispositivo ricondizionato, ma anche potenzialmente la più esposta ai rischi di transazioni non sicure.
Diversa è la situazione con operatori specializzati e punti vendita fisici. I negozi di riparazione e assistenza smartphone offrono servizi di valutazione e ritiro dell’usato che garantiscono pagamenti sicuri e immediati, oltre alla completa cancellazione professionale dei dati personali. La rete italiana di centri di assistenza WeFix.it (oltre 300 in tutta Italia) ha recentemente ampliato la propria offerta con un servizio di ritiro dell’usato che permette ai consumatori di ottenere una valutazione professionale del proprio dispositivo, anche se danneggiato, con pagamento immediato in contanti o bonifico istantaneo. Un servizio particolarmente rilevante considerando che l’83% degli acquirenti di smartphone ricondizionati si dichiara soddisfatto dell’esperienza.
“La valutazione di uno smartphone usato richiede competenze tecniche specifiche – sottolinea ancora Ruggeri -. Rivolgersi a un negozio fisico specializzato permette di ottenere una quotazione equa e, soprattutto, di avere la certezza che i propri dati vengano completamente rimossi, anche nei casi in cui il dispositivo presenti problemi che ne impedirebbero il reset da parte dell’utente”. Gli esperti consigliano quindi di preferire i canali ufficiali o i negozi specializzati per la vendita di dispositivi usati, specialmente per smartphone con dati sensibili, dove una valutazione anche leggermente inferiore è ampiamente compensata dalla sicurezza della transazione e dalla protezione della propria identità digitale.
-foto ufficio stampa WeFix.it-
(ITALPRESS).


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