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Cronaca

Cgil, iscritti in crescita. Al via campagna verso i referendum di giugno

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ROMA (ITALPRESS) – Tesseramento, campagna referendaria, Futura 2025. Sono questi i temi al centro della conferenza stampa convocata dalla Cgil presso la sede nazionale della confederazione, in Corso d’Italia 25, a Roma. Presenti il segretario generale Maurizio Landini e il segretario organizzativo Luigi Giove. Ha aperto i lavori Giove, fornendo il resoconto del 2024: +2,65% di lavoratori e lavoratrici, +5,98% di tesseramenti fino ai 35 anni, +5,65% dai 51 ai 65 anni, +1,68% di nazionalità estera. Per quanto riguarda i tassi di iscrizione, si è registrato un aumento dello 0,45% (+22.959 mila). La distribuzione è piuttosto omogenea con il Nord-Est (27,3%) avanti rispetto a Nord-Ovest (26%), Centro (24,5%) e a Sud e Isole (22,2%). “Crescono le iscritte e gli iscritti di provenienza non italiana, ma anche dei giovani. Il nostro 2024 si chiude con quasi sei milioni di iscritti. In aumento rispetto al 2023, pari al +0.45%. Si è registrato un calo degli scritti al sindacato pensionati con una robusta crescita in quello di lavoratrici e lavoratori, pari al +2.5%. Non registravamo un aumento così alto da diversi anni”, le sue parole.
A proposito dei cinque quesiti referendari su lavoro e cittadinanza dell’8 e 9 giugno, Landini fa sapere che “l’11 e 12 aprile inizieremo la nostra campagna. Ci muoveremo in tutta Europa, a partire da Milano fino a città importanti come Parigi e Bruxelles. Gli italiani all’estero hanno diritto di poter votare e il nostro compito è far sapere alle persone che ci sarà un referendum”.
“Le persone hanno diritto ad avere tutele – prosegue Landini -. Le morti sul lavoro continuano a essere un dramma e i dati stanno aumentando. La responsabilità di quello che succede durante il lavoro, in termini di sanità e sicurezza, deve rimanere in capo all’azienda madre che decide di darne l’appalto”.
L’obiettivo dichiarato è ripartire seguendo un percorso di stretto contatto con il territorio e i cittadini: “In un paese che ha le difficoltà economiche che ha, lo Stato continua a prendere soldi dai lavoratori e dagli impiegati – evidenzia Landini -. Abbiamo chiesto un incontro a tutte le forze politiche, sia dell’opposizione che non. Chiediamo ai cittadini di andare a votare, non perchè lo dice il CGIL, ma per un fatto di coscienza comune. Abbiamo intenzione di ripartire nell’ottica di un lavoro a stretto contatto con il territorio e con rapporti veri con i cittadini”.
Nel corso della conferenza stampa è stata presentata la campagna Futura 2025, l’evento dell’11 e 12 aprile presso la Camera del Lavoro di Milano che avrà come titolo: “Il voto è la nostra rivolta”. Una “due giorni”, voluta dalla Cgil, per dare voce a idee, proposte e confronti su voto e partecipazione. L’appuntamento di fatto darà il via alla campagna in vista dei referendum dell’8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza. Futura ha l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza del referendum come strumento di coinvolgimento per decidere insieme il domani. A far sentire la loro voce e a confrontarsi saranno personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, dell’informazione e della società civile: visioni distanti che si incontrano e dialogano per porre al centro il cittadino e il lavoratore.
La due giorni si aprirà venerdì 11 aprile alle ore 10 con i saluti del segretario Landini, ai quali seguiranno cinque tavoli tematici dedicati ai referendum di giugno. La giornata di sabato 12 aprile vedrà l’evento arrivare in oltre 120 piazze italiane. Torino, Roma, Napoli e Bari si collegheranno con Milano per condividere idee e lanciare le iniziative dai territori; dall’Europa saranno in collegamento anche le piazze di Parigi, Bruxelles e Barcellona.

– foto spf/Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

Nuovi raid israeliani a Gaza, almeno 63 morti. Trump “Tregua non a rischio”

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ROMA (ITALPRESS) – Almeno 63 persone sono state uccise in seguito ai nuovi raid israeliani sulla Striscia di Gaza dopo la violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas. Lo riferisce l’emittente del Qatar Al-Jazeera citando fonti negli ospedali di Gaza, secondo cui tra le vittime ci sono anche 24 bambini. Nella notte, l’Aeronautica israeliana ha colpito Rafah e Khan Younis, nel sud di Gaza, e l’area di Gaza City. Israele afferma di aver lanciato gli attacchi a causa delle ripetute violazioni di Hamas, tra cui un attacco che ha ucciso un soldato a Rafah ieri, e della mancata restituzione da parte del gruppo terroristico dei 13 corpi rimanenti degli ostaggi, come concordato nell’accordo di cessate il fuoco. I funzionari israeliani sono fermamente convinti che Hamas conosca l’ubicazione della maggior parte dei corpi e che stia falsamente affermando il contrario per ritardarne la restituzione.
Due giorni fa Hamas ha consegnato resti di un corpo e in seguito Israele ha scoperto appartenere a un ostaggio recuperato dalle truppe israeliane nel dicembre 2023. Inoltre, l’esercito ha diffuso un filmato che mostra Hamas inscenare il falso recupero di quei resti, portandoli fuori da un edificio e posizionandoli in una grande buca scavata nel terreno dai miliziani nel quartiere di Shejaiya a Gaza City. I miliziani hanno poi ricoperto il sacco bianco per cadaveri di terra e hanno finto di scoprirlo per la prima volta davanti alla Croce rossa.
“Hamas è solo una piccola parte dell’accordo in Medio Oriente. Se non si comporta correttamente, verrà eliminato. Israele ha il diritto di rispondere” se viene attaccato, ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One. Trump ha dichiarato che “nulla metterà a repentaglio” il cessate il fuoco a Gaza, dopo uno scontro a fuoco tra Israele e Hamas, con Tel Aviv e il gruppo terroristico che si accusano a vicenda di aver violato l’accordo di cessate il fuoco entrato in vigore il 10 ottobre scorso. “Hanno ucciso un soldato israeliano. Quindi gli israeliani hanno reagito. E devono reagire”, ha detto Trump.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Lutto nel mondo della musica, morto a 80 anni James Senese

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NAPOLI (ITALPRESS) – Lutto nel mondo della musica. E’ morto a 80 anni James Senese, era ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cardarelli di Napoli da più di un mese per un’infezione polmonare. Pseudonimo di Gaetano Senese, nato a Napoli il 6 gennaio del 1945, è stato tra i sassofonisti italiani più noti a livello mondiale, tanto che nel 1990, all’Apollo Theater di New York, fu definito dagli statunitensi “Brother in soul”, appellativo riservato ai grandi artisti. Negli anni sessanta e settanta Senese è stato uno dei fondatori del movimento musicale Neapolitan power, periodo in cui fondò diversi gruppi musicali tra cui Napoli Centrale. Durante la sua lunga carriera ha collaborato con prestigiosi artisti come Bob Marley e Gil Evans, fino a Pino Daniele, di cui è stato lo storico sassofonista, Tullio De Piscopo ed Enzo Avitabile.
“Non bastano parole per un dolore così grande ma solo un GRAZIE! – ha scritto lo stesso Avitabile su Facebook -. Grazie per il tuo talento, la dedizione, la passione, la ricerca. Sei stato un esempio di musica e di vita. Un amico per fratello, un fratello per amico. Per sempre”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Sgominata rete di spacciatori nel Foggiano, 12 arresti

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FOGGIA (ITALPRESS) – I Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia stanno dando esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dall’Ufficio del Gip del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura, nei confronti di 12 persone di età compresa tra 21 e 46 anni, residenti nell’area sanseverese. L’ordinanza, in particolare, dispone la custodia cautelare in carcere nei confronti di 7 persone, la misura degli arresti domiciliari per altre 4 e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di uno soltanto degli indagati. I militari dell’Arma, partendo dal sequestro di una modica quantità di sostanza stupefacente per uso personale operata a carico di un acquirente del posto, sarebbero riusciti ad individuare un box prefabbricato destinato al deposito ed alla cessione di cocaina, hashish e marijuana.

Il box, opportunamente adibito a vera e propria base di spaccio, era dotato di un impianto di videosorveglianza perimetrale, che permetteva di avere contezza di cosa accadesse all’esterno, compreso quindi l’arrivo dei clienti e delle Forze di Polizia. Le cessioni, solitamente concordate telefonicamente con gli acquirenti, sarebbero state effettuate dagli indagati in modo da coprire l’intero arco della giornata. L’indagine ha permesso, inoltre, di far emergere che un sanseverese, già noto alle Forze dell’Ordine, avrebbe curato l’approvvigionamento dello stupefacente, ceduto poi di volta in volta a prezzi prestabiliti e compendiati in un listino affisso all’interno dell’immobile (con dosi pre-confezionate da 50 euro per la cocaina e da 5 o 10 euro per la marijuana e l’hashish).

– foto: screenshot video Carabinieri –

(ITALPRESS).

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