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Spareggio Champions all’Atalanta, Bologna sconfitto 2-0

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BERGAMO (ITALPRESS) – L’Atalanta torna a vincere in casa, col Bologna finisce 2-0 grazie alle reti di Retegui e Pasalic, entrambe arrivate nel primo tempo. Successo importante per i bergamaschi, il primo del 2025 in campionato: scavalcata la Juventus, i nerazzurri sono terzi a -4 dal Napoli. Brusca frenata in chiave Champions per quanto riguarda la squadra di Italiano, la Lazio questa sera potrebbe agganciare o superare i rossoblù.

L’assenza di De Ketelaere (il belga salterà molto probabilmente anche la sfida col Milan) non ha complicato i piani di Gian Piero Gasperini, la mossa Pasalic ha creato parecchi problemi alla squadra di Italiano: a cambiare l’inerzia della gara è stata la rete di Mateo Retegui, l’italo-argentino ha toccato quota 23 grazie al pallone filtrante arrivato dal suggerimento rasoterra di Bellanova.

La prima rete ha frastornato il Bologna, il raddoppio nerazzurro è arrivato al 21′ quando ancora Retegui, dopo aver lottato con Lucumì, si è inventato il cross perfetto per lo stesso Pasalic, arrivato al momento giusto per superare una difesa rossoblù praticamente immobile. Ndoye ha provato a superare Carnesecchi con una girata di prima intenzione, ma il portiere dei bergamaschi si è superato con un intervento istintivo, da due passi poi Hien ha deviato in calcio d’angolo.

Allo scadere del primo tempo Gasperini ha perso Kolasinac a causa di un trauma distorsivo al ginocchio sinistro che verrà valutato nei prossimi giorni.
Nella ripresa Italiano ha stravolto la squadra con tre cambi, Dominguez – entrato al posto di uno spento Orsolini – si è reso pericoloso, ma l’argentino ha trovato davanti a sé ancora il portiere dei bergamaschi.

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Il doppio vantaggio ha permesso ai padroni di casa di controllare senza rischiare troppo, il Bologna ha gestito il possesso senza mai trovare la giocata pericolosa: nel prossimo turno ci sarà la sfida contro il Milan mentre il Bologna accoglierà l’Inter, con la voglia di poter cancellare un pomeriggio in cui i felsinei non sono riusciti ad esprimere il solito calcio.

IL TABELLINO 

ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 7; Djimsiti 6.5, Hien 7, Kolasinac 7 (45’pt Toloi 6); Bellanova 6.5 (36’st Cuadrado sv), De Roon 7, Ederson 6.5, Zappacosta 6.5 (40’st Ruggeri sv); Pasalic 7.5; Lookman 6 (36’st Brescianini sv), Retegui 8 (35’st Maldini sv).

In panchina: Rui Patricio, Rossi, Kossounou, Sulemana, Samardzic.

Allenatore: Gasperini 7

BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia 5; De Silvestri 5 (26’st Holm 6), Beukema 4.5, Lucumì 4.5 (1’st Casale 6) (32’st Erlic 6), Miranda 4; Pobega 5, Freuler 5; Orsolini 4.5 (1’st Dominguez 6), Fabbian 5 (1’st Cambiaghi 6), Ndoye 5; Dallinga 5.

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In panchina: Bagnolini, Pessina, Moro, Castro, El Azzouzi, Aebischer, Odgaard, Lykogiannis, Pedrola.

Allenatore: Italiano 5

ARBITRO: Mariani di Aprilia 5.5

RETI: 3’pt Retegui, 21’pt Pasalic

NOTE: terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori: 23.156.

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Ammoniti: Hien, Zappacosta, Retegui, Toloi, Miranda.

Angoli: 4-5.

Recupero: 4′; 6′.

– foto Image –
(ITALPRESS).

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Malagò “Orgoglioso del Coni, ora un profilo che eviti spaccature”

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ROMA (ITALPRESS) – Non ha ancora espresso la sua preferenza verso un possibile successore, ma Giovanni Malagò al termine del suo ultimo Consiglio nazionale da presidente del Coni ha colto l’occasione per tracciare un bilancio fatto di “risultati sportivi straordinari” e per togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

“Abbiamo vinto l’inimmaginabile”, afferma. “E mi sento di dire che il prestigio è molto alto: io mi sento orgoglioso, quando vado all’estero, di essere italiano e di essere presidente del Coni”. Poi il passaggio sul limite ai mandati, ostacolo insormontabile per la ricandidatura: “Prendo atto, anche se oggettivamente non è giusto, che non è possibile avere un mandato in più per completare un percorso che abbiamo ricostruito. La risposta è stata pubblica: c’è una legge. Mi inchino alla legge, ma deve valere sempre”. All’orizzonte c’è Milano-Cortina 2026: “Non cambia nulla, lavoriamo come matti dalla mattina alla sera. Ma voglio vedere cosa combinano all’interno del Cda”. Il riferimento è al decreto legge n.115 del 9 agosto del 2022 che disciplina la governance della fondazione con la riduzione da 26 a 14 membri (7 della componente sportiva e 7 degli enti territoriali).

“Quella legge e quello statuto sono in evidente contraddizione con le scelte normative fatte recentemente. È un dato di fatto”, le parole di Malagò che per ora non spende l’endorsement sul successore:Non trovo giusto dire oggi che sostengo un candidato rispetto a un altro. Non so chi siano i candidati. Da qui al 26 giugno farò le mie valutazioni”.

Di certo, la sua influenza non sarà di poco conto. Lo sa bene Gianni Petrucci: “Agli amici del Consiglio dico che il prossimo presidente del Coni deve avere il numero di voti di Malagò – le parole del numero 1 della Federbasket -. È chiaro che Giovanni condizionerà la prossima elezione perché i voti ce li ha. È sempre stato una persona corretta e ha ottenuto grandissimi risultati”, ha aggiunto.

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Dopo il Consiglio, si è tenuta una riunione informale nella Sala Giunta tra Malagò e i presidenti federali. Una “chiacchierata molto bella, con un clima propositivo, ci rivedremo dopo Pasqua per fare una riflessione e trovare una persona che ricompatti il movimento ed eviti appunto spaccature”, le parole del numero 1 dello sport italiano.

Presente anche Angelo Binaghi, presidente Fitp, al quale Petrucci aveva rivolto un invito alla rappacificazione: “Se ci saranno le garanzie credo che anche il presidente Barelli (l’altro destinatario dell’appello del presidente Fip, ndr) sarà il primo a farlo, ma serve una persona che dia quelle garanzie che evidentemente sono mancate”, le parole di Binaghi. Appuntamento al 26 giugno per le elezioni. 

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Fagioli si sfoga “Rimesso alla gogna, ma ho pagato il debito con la giustizia”

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FIRENZE (ITALPRESS) – “Ho pagato il mio debito con la giustizia. Con una condanna e una sacrosanta squalifica, con umiliazioni continue e giustificate, con la vergogna provata e con il rischio di non rialzarmi più. Ho raccontato della mia patologia, seria, nelle scuole, ai miei familiari, agli amici e alla stampa. Quella stessa stampa che affronta spesso le problematiche gravi della mia malattia e come affrontarle, ma che oggi mi rimette alla gogna. Ancora una volta”. Nicolò Fagioli rompe il silenzio e si sfoga sui social dopo essere tornato suo malgrado alla ribalta per il caso scommesse, con tanto di intercettazioni pubblicate sui media.

“Ho sopportato il peso di aver commesso qualcosa di brutto – ha aggiunto Fagioli – Di aver deluso tutte le persone che credevano in me. Ormai non è certo una novità: senza alcun vittimismo, ho passato un periodo buio, ho sofferto di una brutta patologia e questa non è assolutamente una giustificazione. Ma vedere ora tutto questo accanimento mediatico mi sta facendo rivivere quei fantasmi. No, stavolta tutto questo non è giusto”. Fagioli poi ha puntualizzato: “Ho sbagliato, ho pagato, senza aver fatto male a nessuno se non a me stesso e alle persone accanto a me”.

 “E come ogni persona che sbaglia e paga, ho tutto il diritto di rialzarmi – ha scritto ancora il centrocampista della Fiorentina – Tutti, anche chi scrive oggi, possono cadere e commettere errori. L’importante è saperlo riconoscere e credo che la forza di un uomo stia nel sapersi rialzare. Avevo 19 anni all’epoca dei fatti e la ludopatia aveva preso il sopravvento su di me. Me ne sono pentito, ma la vita mi ha dato una seconda opportunità e la vorrei cogliere, avendo già scontato tutto ciò che dovevo scontare”. “Chiedo rispetto adesso, dopo aver affrontato un processo, preso una giusta condanna – l’appello di Fagioli – Chiedo scusa a tutti i colleghi, a tutti gli amici che, a causa dei miei errori si trovano, loro malgrado coinvolti o nominati – anche se solamente in una riga di giornale – in questa situazione solo per avermi aiutato. E ringrazio la Fiorentina, la Juventus, gli amici e la mia famiglia, che non hanno mai smesso di supportarmi e aiutarmi in un momento diffcile. Anche se li ho sicuramente delusi. Non ritornerò più sull’argomento, adesso devo solo pensare a dare il massimo sul campo”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Milano Cortina 2026, presentate le torce olimpiche e paralimpiche

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MILANO (ITALPRESS) – Sono state presentate le torce di Milano Cortina 2026 durante due eventi simultanei alla Triennale di Milano e all’Expo 2025 di Osaka, in Giappone. A Milano hanno accompagnato le torce Stefania Belmondo, leggenda Olimpica e ultima tedofora di Torino 2006, insieme alla campionessa paralimpica Bebe Vio. A Osaka, invece, c’erano Martina Caironi, medaglia d’oro a Parigi 2024, e Carolina Kostner, stella del ghiaccio e bronzo alle Olimpiadi di Sochi 2014.

“La torcia è spettacolare, è bellissima, l’incarnazione del design italiano, è essenziale, diventa stile” le parole di Giovanni Malagò, in videocollegamento da Roma. “Non è di certo qualcosa sopra le righe, saprà accompagnare benissimo questo percorso. È un lungo spot che toccherà tutte le province italiane, è un gigantesco giro d’Italia che accompagnerà questo meraviglioso percorso. Grazie perché oggi credo sia un altro di quei momenti simbolo”.

La loro forma essenziale esalta la centralità della fiamma ed è il perfetto equilibrio tra tecnologia, innovazione e sostenibilità. “Essential” rappresenta dunque un tributo all’eccellenza del design italiano: “Ogni dettaglio è pensato per rappresentare la forza e la determinazione degli atleti – si legge nella nota ufficiale -, così come la loro capacità di unire le persone attraverso lo sport. Non sono un semplice oggetto, ma un’icona, una parte fondamentale della storia che Milano Cortina 2026 desidera scrivere e della legacy che intende lasciare al Movimento Olimpico e Paralimpico”.

Circa 1.060 grammi (bombola esclusa), le torce sono composte prevalentemente da materiali riciclati, in particolare da una lega di alluminio e ottone. La sostenibilità è al centro di questo iconico oggetto: le torce sono state dotate di un sistema che permette di riutilizzarle e ricaricarle per ben dieci volte, riducendo così il numero di torce richieste per entrambe le staffette.

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“Sono torce molto belle, siamo i migliori designer del mondo e non potevamo che fare le migliori fiaccole del mondo. Ora i simboli sono stati tutti realizzati – ha aggiunto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana -. L’idea delle Olimpiadi diffuse è arrivata in sede di candidatura, anche perchè all’epoca il governo non era con noi come ora. Più territori fu deciso per rispettare un criterio di sostenibilità, cosa che si sta realizzando in modo perfetto”.

“Il viaggio della torcia è un evento molto importante, che girerà l’Italia. Milano-Cortina 2026 è un grande evento, ma non solo sportivo, attraverso le Olimpiadi si unisce. È importante per una promozione turistica, farà il giro di tutta Italia, potremo parlare delle nostre bellezze, dei nostri paesaggi, è un grande evento identitario” ha dichiarato il ministro del turismo Daniela Santanchè.

-Foto ufficio stampa Milano Cortina-
(ITALPRESS).

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