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Cronaca

Barilla e Fondazione Bullone, al via il progetto “Brigante in handbike”

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PARMA (ITALPRESS) – Prosegue la storica alleanza tra Barilla e Fondazione Bullone, nata dieci anni fa da un legame profondo tra i fratelli Barilla e Bill Niada, fondatore della non profit milanese che attraverso il coinvolgimento e l’inclusione lavorativa di ragazzi che hanno vissuto o vivono ancora il percorso della malattia, promuove la responsabilità sociale di individui, organizzazioni e aziende. Una sinergia che, nel tempo, ha trasformato l’incontro tra impresa e terzo settore in un percorso condiviso di responsabilità sociale, inclusione e valorizzazione del potenziale umano.
“La collaborazione – fortemente voluta da Luca Barilla, vicepresidente del Gruppo – si fonda su una visione comune: portare all’interno e all’esterno dell’azienda i valori umani trasmessi dal fondatore Pietro Barilla, intrecciandoli con le iniziative promosse da Fondazione Bullone. Un esempio concreto di contaminazione positiva tra mondo produttivo e impegno civile, che si traduce in progetti reali e duraturi”, si legge in una nota.
All’interno del progetto EGR di Barilla, sono attivi gruppi di volontari che operano su tematiche specifiche. Il gruppo EGR Thisability si occupa di inclusione e opportunità con persone che hanno varie forme di disabilità.
Barilla, in collaborazione con giovani giornalisti de “Il Bullone” – il mensile realizzato dalla Fondazione omonima – ha scelto di affidare il compito di raccontare con sensibilità e competenza, le iniziative dell’azienda attraverso una newsletter mensile. Proprio a loro che conoscono da vicino le sfide, le tematiche e l’impatto che queste esperienze hanno sulle proprie vite e su quelle degli altri. Esperienze che l’azienda incontra e aiuta mettendo a fattor comune i valori di Barilla e di Fondazione Bullone.
“Una redazione ad hoc di giornalisti della Fondazione, che riflettono, descrivono e creano una Newsletter mensile in cui trattano i temi della disabilità raccontati da un punto di vista proattivo e mai pietistico – prosegue la nota -. Descrivendo in modo autorevole e autorizzato ciò che l’impresa fa nelle sue tante attività sociali, portano punti di vista profondi e illuminanti. I ragazzi sono diventati totalmente autonomi nella concezione dei testi e delle illustrazioni incrementando passo dopo passo competenza e autostima e condividendo con i dipendenti Barilla relazioni umane che alimentano valori, rispetto e amicizia in un percorso di crescita reciproco”.
Un progetto pilota che segna un nuovo traguardo nel percorso verso l’accessibilità e l’inclusione. Barilla, in collaborazione con Fondazione Bullone, ha avviato, lo scorso anno, la sperimentazione del primo Kit di Comunicazione Inclusiva pensato per i visitatori dei suoi stabilimenti. “Si tratta di un’iniziativa del tutto inedita, nata dall’idea di offrire un’esperienza informativa accessibile e coinvolgente per persone con abilità differenti – sottolinea Barilla -. Il kit, ancora in fase sperimentale, è stato ideato e sviluppato dai B.Liver – i giovani della community di Fondazione Bullone – insieme agli studenti del Liceo Artistico Preziosissimo Sangue di Monza, all’interno di un articolato percorso di coprogettazione multidisciplinare”.
Hanno contribuito al progetto anche il collettivo di architetti Ghigos, con Barbara Di Prete e Davide Crippa, oltre a docenti e dottorandi del Politecnico di Milano e dell’Università Iuav di Venezia. L’obiettivo è chiaro: testare un nuovo modello di comunicazione capace di abbattere le barriere sensoriali e cognitive. Il kit si presenta come un oggetto tridimensionale, multimediale e multisensoriale, che integra contenuti audio, video e digitali, progettato per coinvolgere contemporaneamente persone con diverse abilità sensoriali e cognitive e superando i limiti dei supporti cartacei tradizionali. Il kit diventa così uno strumento capace di accogliere tutti, senza esclusioni, nei luoghi simbolo della produzione Barilla.
“CICATR/CI: l’arte di ripartire” è un’esperienza artistica e formativa ideata e realizzata da Fondazione Bullone per i team aziendali, con l’obiettivo di lavorare sulle fragilità proprie e del gruppo, favorendo la costruzione di legami autentici in ambito lavorativo. Attraverso un percorso che combina arte, condivisione e confronto, i partecipanti collaborano alla rielaborazione di due icone classiche, la Venere di Milo e il David di Michelangelo, per trasformare le fragilità in punti di forza e creare un simbolo concreto di unione, identità e orgoglio collettivo. Fondazione Bullone da sempre crede nell’importanza di supportate le imprese per restituire al lavoro il suo volto umano e promuove una prospettiva sulla società dove la trasformazione della fragilità è un valore. Fondazione Bullone e Barilla hanno anche creato, immediatamente dopo la pandemia, una statua raffigurante la Venere di Milo, dove un gruppo di dipendenti ha riflettuto insieme a Fondazione e l’artista Giuditta Ravalli, sulle cicatrici lasciate dal Covid-19 in un’ottica di condivisione di aiuti e valori messi in campo dall’azienda durante il lock down. E’ stato un percorso che ha visto nascere un’opera d’arte esposta alla Triennale di Milano ed ora negli uffici di Pedrignano del Gruppo.
Prenderà il via il 1° giugno il progetto “Il Brigante in Handbike”, l’ultima iniziativa promossa da Fondazione Bullone con il sostegno di Barilla in qualità di Main Partner. Protagonista dell’impresa è Salvatore Cristiano Misasi, giovane calabrese affetto fin dall’infanzia da tetraparesi spastica e membro attivo della community di Fondazione Bullone: i B.Liver. A bordo della sua handbike elettrica, Misasi percorrerà la Calabria da nord a sud, in un viaggio simbolico e reale che mira ad abbattere ogni ostacolo fisico e culturale legato alla disabilità. Il percorso si snoda in 12 tappe per altrettanti giorni, coprendo 545 chilometri da Laino Borgo a Reggio Calabria. L’impresa attraversa quattro parchi naturali – il Pollino, la Sila, le Serre e l’Aspromonte – affrontando un dislivello positivo di 10.240 metri e uno negativo di 10.510 metri. L’idea nasce quando Salvatore Cristiano scopre una brochure su un itinerario ciclabile lungo la dorsale calabrese. Così nasce “Il Brigante in Handbike”, un nome che omaggia le radici storiche e culturali della regione, un tempo terra di briganti e lupi.
“Barilla conferma il suo impegno concreto per l’inclusione sociale e la valorizzazione delle diversità, accompagnando Misasi lungo un percorso che è molto più di un’impresa sportiva: è un viaggio sociale che trasmette messaggio potente – conclude la nota -: la malattia non deve essere vissuta come un limite insormontabile, ma come un’esperienza che può trasformarsi in forza e consapevolezza. Un esempio concreto di come sia possibile cambiare prospettiva, abbattere pregiudizi e contribuire alla costruzione di una società più equa, sostenibile e inclusiva”.

– News in collaborazione con Barilla –
– Foto ufficio stampa Barilla –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Riciclaggio e reati tributari, perquisita la sede del Brescia Calcio

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BRESCIA (ITALPRESS) – Eseguite perquisizioni nei confronti del Brescia Calcio e di altri 24 soggetti indagati per riciclaggio e reati tributari connessi all’indebito utilizzo di crediti fiscali per oltre 4 milioni di euro. Le Fiamme gialle di Brescia, in collaborazione con i reparti territorialmente competenti, hanno eseguito nelle province di Brescia, Milano, Arezzo, Massa Carrara, Roma, Napoli, Benevento, Avellino, Caserta, Potenza e Taranto, provvedimenti di perquisizione personale e locale, emessi dalla Procura distrettuale, nei confronti di 25 soggetti (11 persone fisiche e 14 persone giuridiche), a diverso titolo coinvolti nella commercializzazione di crediti inesistenti e alle conseguenti condotte riciclatorie.

L’indagine delle Fiamme Gialle avrebbe permesso di disvelare l’esistenza di un articolato schema fraudolento atto a consentire a diverse figure imprenditoriali di beneficiare indebitamente di crediti IVA inesistenti. In particolare, gli indagati, avvalendosi di società fiscalmente inadempienti, prive di sedi operative e rappresentate da soggetti gravati da numerosi precedenti di polizia in materia di reati fiscali, avrebbero generato crediti fiscali fittizi per un importo quantificato, allo stato, in oltre quattro milioni di euro.

Tali crediti sarebbero stati successivamente ceduti, tramite una ulteriore società “veicolo” a diverse persone giuridiche, tra le quali il Brescia Calcio, al fine di consentire un abbattimento del carico fiscale e contributivo. All’esito dei riscontri investigativi, la società “veicolo”, con sede dichiarata a Milano, sarebbe risultata priva delle necessarie autorizzazioni per l’esercizio della specifica attività finanziaria nonché sprovvista di un’effettiva e idonea struttura imprenditoriale. In tale contesto, sarebbe altresì emerso il coinvolgimento di uno studio di professionisti operanti prevalentemente nel territorio bresciano. Nel corso delle attività di perquisizione, infine, è stata sottoposta a sequestro anche la documentazione necessaria per verificare la responsabilità amministrativa delle società coinvolte, in ordine all’esistenza e attuazione dei modelli organizzativi.

– foto IPA Agency –

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Cronaca

Riciclaggio per 20 milioni in Lombardia, in due finiscono ai domiciliari

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CREMONA (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Cremona ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un italiano residente in Austria, indagato per il riciclaggio di oltre 20 milioni di euro derivanti dalla commissione di reati tributari, e di un imprenditore edile della provincia di Brescia quale responsabile dell’auto-riciclaggio e dei reati tributari commessi quale amministratore di fatto di 7 imprese edili intestate a prestanome.

Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Bolzano, che ha disposto anche il sequestro preventivo, a carico di 8 società di capitali e 4 persone fisiche, di 15 immobili, 7 rapporti finanziari, quote societarie e denaro contante, per un valore complessivo pari ad oltre 5 milioni di euro. L’attività investigativa ha riguardato il sistema di riciclaggio posto in essere da due italiani, residenti in Austria ed originari delle province di Padova e Treviso, che facevano transitare, dal 2020 al 2024, oltre 20 milioni di euro su di un conto corrente aperto presso una filiale bancaria di Bolzano ed intestato ad una società austriaca agli stessi riconducibile per poi trasferire le risorse finanziarie in altri paesi esteri (Austria, Lituania e Repubblica Popolare Cinese) trattenendo quale profitto dell’operazione di money laundering il 5%, oltre ad un ulteriore 1% per commissioni e costi bancari.

Le somme riciclate venivano poi restituite periodicamente in contanti – nella misura del 94% del totale – all’imprenditore della provincia di Brescia, amministratore di fatto di 7 imprese edili intestate a prestanome che, nel tempo, avevano evaso imposte dirette ed IVA per oltre 28 milioni di euro e dai cui conti correnti erano stati trasferiti gli importi da riciclare. Le indagini bancarie eseguite ed i prospetti extracontabili rinvenuti nel corso delle perquisizioni eseguite presso l’abitazione dell’imprenditore edile indagato per auto-riciclaggio nonché presso il domicilio italiano di uno dei due “riciclatori”, in provincia di Padova, consentivano una puntuale ricostruzione dei flussi di riciclaggio, della quota di profitto trattenuta dai riciclatori e degli importi restituiti in contanti.

Il gip del Tribunale di Bolzano ha disposto il sequestro preventivo dei profitti dei reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, pari, rispettivamente, a 1 milione di euro e 18 milioni di euro, e dei profitti dei reati tributari perpetrati attraverso le 7 imprese edili intestate a prestanome. Con il medesimo provvedimento è stata, inoltre, data applicazione alla normativa in materia di responsabilità amministrativa da reato delle società, essendo stato accertato che le imprese edili non avevano adottato modelli organizzativi idonei a prevenire la commissione dei reati tributari di dichiarazione fraudolenta ed indebita compensazione di crediti fittizi. Conseguentemente il gip ha disposto anche il sequestro preventivo a carico delle imprese edili. Nel corso dell’esecuzione del provvedimento cautelare, è emerso che l’imprenditore bresciano avrebbe fraudolentemente alienato in favore del figlio quote societarie aventi una consistenza patrimoniale – in ragione dei numerosi beni immobili intestati a tali persone giuridiche – per un valore di oltre 600 mila euro, con ciò integrando il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte. A tal riguardo il gip del Tribunale di Bolzano ha emesso un ulteriore provvedimento di sequestro a valere su tali quote societarie e sui beni immobili intestati alle società.

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L’esecuzione dei provvedimenti di sequestro, curata dal Gruppo della Guardia di finanza di Cremona, ha consentito di sottoporre a vincolo ablativo 15 immobili, 7 rapporti finanziari, quote societarie e denaro contante, per un valore complessivo pari ad oltre 5 milioni di euro, a carico di 4 persone giuridiche ed 8 persone fisiche. Il gip del Tribunale di Bolzano ha disposto l’applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari a carico dell’indagato per riciclaggio residente in Austria e domiciliato in provincia di Padova, nonché dell’imprenditore bresciano in relazione alle condotte di auto-riciclaggio e di frode fiscale.

La guardia di finanza di Cremona oltre a procedere alla constatazione delle connesse violazioni amministrativo- tributarie a carico delle diverse imprese coinvolte, ha proceduto anche al recupero a tassazione dei proventi illeciti personalmente conseguiti dall’imprenditore della provincia di Brescia. Complessivamente sono state formulate oltre 60 ipotesi di reato a carico di 14 indagati, di cui 2 sottoposti a misura cautelare personale, oltre a 4 persone giuridiche.

– foto ufficio stampa Guardia di Finanza –

(ITALPRESS).

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Los Angeles, proteste e arresti di massa. Trump “Manifestanti animali”

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Nel corso di un suo intervento alla base militare di Fort Bragg, il presidente americano Donald Trump ha definito i manifestanti di Los Angeles “animali” e “nemici stranieri”, giustificando l’impiego dell’esercito contro i dimostranti che si opponevano ai suoi raid sull’immigrazione.

Il tycoon ha poi giurato di “liberare” la città della costa occidentale. Trump ha utilizzato la platea del 250° anniversario dell’esercito americano per denunciare i manifestanti. Il presidente repubblicano, che considera l’esercito uno strumento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi nazionali, ha sfruttato le recenti proteste di Los Angeles come un’opportunità per schierare la Guardia Nazionale e i Marines statunitensi, nonostante le obiezioni del governatore democratico della California. A Los Angeles, i manifestanti hanno bloccato un’importante autostrada e incendiato auto durante il fine settimana, ma le manifestazioni si sono concentrate principalmente in diversi isolati del centro. Il Dipartimento di Polizia di LA ha annunciato che sono stati effettuati “decine di arresti” all’interno di gruppi di manifestanti radunati nella zona designata per il coprifuoco imposto dalla sindaca Karen Bass.

“Non permetteremo che una città americana venga invasa e conquistata da un nemico straniero. Ecco cosa sono”, ha affermato Trump, che ha definito poi Los Angeles “un cumulo di spazzatura” con “interi quartieri sotto il controllo” dei criminali e ha affermato che il governo federale “utilizzerà ogni risorsa a disposizione per sedare la violenza e ripristinare la legge e l’ordine”.

“Libereremo Los Angeles e la renderemo di nuovo libera, pulita e sicura”, ha affermato Trump. Il tycoon ha autorizzato fino ad adesso l’invio di 4000 soldati della Guardia Nazionale in città, contro la volontà del governatore della California Gavin Newsom. Circa 700 Marines sono stati inviati nell’area.

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Martedì il governatore della California Gavin Newsom ha chiesto a un tribunale federale di impedire a Trump di utilizzare l’esercito nella sua città. I leader della California hanno accusato Trump di fomentare la rabbia e i disordini dei manifestanti.

– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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