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Economia

Ricavi in crescita per Poste Italiane, Del Fante “Semestre record”

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ROMA (ITALPRESS) – Nella giornata odierna, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, presieduto da Silvia Maria Rovere, ha approvato i risultati finanziari per il primo semestre del 2025, caratterizzati da ricavi record, in crescita del 5% anno su anno e pari a 6,5 miliardi, con il contributo di tutte le aree di business. Redditività record con il risultato operativo adjusted pari a 1,7 miliardi, in crescita del 12% anno su anno, e utile netto pari a Ç 1,2 miliardi, in crescita del 14% anno su anno. Accelerazione della crescita dei volumi pacchi (+14% anno su anno nel secondo trimestre del 2025 e +11% anno su anno nel primo semestre 2025) nei diversi segmenti di clientela.

Solida performance nei servizi finanziari e assicurativi, sostenuta da un margine di interesse trimestrale a livelli record e da una solida performance commerciale dei prodotti di risparmio e investimento. Crescita significativa del business della protezione. ricavi dei servizi Postepay in crescita del 5% anno su anno nel primo semestre 2025, grazie all rapida crescita dei pagamenti digitali e ad un ottimo andamento nel business dell’energia. Bilancio di gruppo solido e solvency ii ratio pari a 315%. Revisione al rialzo della guidance per l’intero esercizio 2025: Ebit adjusted aumentato da 3,1 miliardi a 3,2 miliardi, utile netto rivisto al rialzo da 2,1 miliardi a 2,2 miliardi, confermata la dividend policy.

Matteo Del Fante, Amministratore Delegato di Poste Italiane, ha commentato: “Sono lieto di presentare nuovi risultati record in termini di crescita, mentre proseguiamo nel cammino che abbiamo tracciato con il nostro piano strategico. L’anno sta procedendo molto bene, con numeri che riflettono una posizione solida in tutti i settori, evidenziata da una crescita dei ricavi e della redditività nel primo semestre senza precedenti. Nei primi sei mesi di quest’anno abbiamo registrato ricavi consolidati record pari a 6,5 miliardi, in crescita del 5% anno su anno. Il Risultato operativo (EBIT) Adjusted è aumentato del 12% a 1,7 miliardi, mentre l’utile netto ha raggiunto 1,2 miliardi, in crescita del 14%. Si tratta del miglior primo semestre dalla nostra quotazione in Borsa risalente al 2015. I ricavi del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione hanno raggiunto 1,9 miliardi, sostenuti da solidi volumi nei pacchi e da efficaci azioni di repricing sulla corrispondenza. I Servizi Finanziari hanno registrato un aumento dei ricavi da terzi del 6% nei primi sei mesi, attestandosi a 2,8 miliardi, trainati dal Margine di interesse (NII) trimestrale a livelli record e da una solida performance commerciale. I Servizi Assicurativi hanno conseguito una forte redditività sia nel comparto Investimenti Vita e Previdenza che nel comparto Protezione, con ricavi semestrali pari a 0,9 miliardi. I Servizi Postepay proseguono lungo una solida traiettoria di crescita, con l’ecosistema che si conferma un potente motore di crescita, innovazione e coinvolgimento della clientela per l’intero gruppo. Il nostro business energia registra una crescita notevole, raggiungendo circa 900.000 clienti. La strategia di diversificazione del Gruppo è indubbiamente il pilastro sul quale abbiamo costruito l’eccezionale performance di questi ultimi otto anni, a cui abbiamo affiancato il nostro focus capace di garantire un’esecuzione disciplinata. Restiamo fermamente orientati a generare valore sostenibile nel lungo termine per tutti i nostri stakeholder. La solida performance a partire dall’inizio dell’anno ci consente di rivedere al rialzo la nostra guidance per l’intero esercizio 2025. Abbiamo deciso di aumentare la guidance del risultato operativo (EBIT) Adjusted per il 2025 da 3,1 miliardi 3,2 miliardi e la guidance sull’utile netto per il 2025 da 2,1 miliardi a 2,2 miliardi, con una maggiore remunerazione per gli azionisti in linea con la nostra politica dei dividendi basata su un payout ratio. Manteniamo un bilancio di Gruppo solido, con una leva finanziaria contenuta e un Solvency II Ratio del Gruppo Assicurativo Poste Vita pari al 315%, ben al di sopra della nostra ambizione manageriale, che ci garantisce un’ampia flessibilità finanziaria. Desidero, infine, esprimere la mia più sincera gratitudine a tutti i nostri dipendenti, per il loro spirito di dedizione e la loro professionalità. Il loro impegno costante continua a essere centrale per il successo e la solidità del nostro Gruppo”.

E in un’intervista a tutto campo concessa al TG Poste, l’AD di Poste Italianeha sottolineato che il Gruppo ha concluso “un ottimo semestre grazie al supporto di tutte le unità di business. Continuano a crescere i pacchi – ha spiegato il manager – c’è un’ottima performance delle assicurazioni, va molto bene PostePay. Il contributo più importante è stato dato da Bancoposta e dai servizi finanziari”. Uno sguardo anche al futuro di Poste Italiane per la seconda parte dell’anno. “Proseguirà un avvicinamento graduale a Tim – ha specificato Del Fante – perché nella prima metà dell’anno abbiamo fatto un investimento importante che è propedeutico a mettere in atto azioni di efficientamento reciproco, cogliendo sinergie. Inoltre – ha proseguito – vogliamo continuare con il grande lavoro fatto nel settore della logistica e negli uffici postali per continuare ad avere il miglior assetto possibile per servire al meglio i clienti”. Nell’ottica di una strategia omnicanale, per venire incontro alle esigenze della clientela, anche il successo della nuova super APP Poste Italiane, che, ha detto Del Fante, è già utilizzata da 8 milioni di persone.

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“Ci interessa – ha spiegato – la soddisfazione dei nostri clienti nell’utilizzo dell’app, che è ai massimi. Contemporaneamente siamo l’azienda che ha deciso di non chiudere gli uffici postali sul territorio. Anzi, con il progetto Polis abbiamo deciso di rientrare in maniera significativa in quelle aree interne a minor densità abitativa portando servizi della Pubblica Amministrazione importantissimi, come ad esempio il passaporto”.

– foto ufficio stampa Poste Italiane –

(ITALPRESS).

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Economia

Intesa Sanpaolo conferma il posizionamento ai vertici per impatto sociale

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MILANO (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo consolida nel primo semestre i risultati del suo impegno nel sociale superando già diversi obiettivi del Piano di Impresa 2022-2025 e confermando il ruolo di protagonista nell’impact banking. Il Gruppo guidato da Carlo Messina ha uno dei più articolati programmi per far fronte ai bisogni delle persone e per la riduzione delle disuguaglianze nel Paese. Il progetto “Cibo e riparo per le persone in difficoltà” ha realizzato 60,3 milioni di interventi nel periodo 2022-primo semestre 2025, superando del 20% l’obiettivo di 50 milioni previsto per l’intero Piano di Impresa che chiude a fine 2025. I risultati includono 49,1 milioni di pasti distribuiti, 4,3 milioni di posti letto nei dormitori sociali e la distribuzione di 6,3 milioni di farmaci e di 621 mila capi di abbigliamento. Il social lending ha erogato dal 2022 23,4 miliardi (94% dell’obiettivo di 25 miliardi), confermando il forte focus sull’inclusione finanziaria.

Nel primo semestre sono stati erogati 3 miliardi, includendo 143 milioni per il credito al terzo settore e 53 milioni attraverso il Fund for Impact per sostenere persone e famiglie in situazione di vulnerabilità. Il programma per l’occupabilità “Giovani e Lavoro”, volto a formare e introdurre i giovani nel mercato del lavoro italiano registra nel primo semestre 2025 oltre 2.200 candidature, con 480 giovani formati o in formazione. Dal 2019 ha interessato oltre 5.350 persone e più di 2.480 aziende partner. Altre iniziative per avvicinare studenti e disoccupati al mondo del lavoro sono state “Generation4Universities” e “Digital Restart”. Le iniziative di inclusione educativa nel primo semestre 2025 hanno coinvolto 2.600 scuole e 18.000 studenti, supportando il merito e la mobilità sociale; oltre 6.400 le scuole coinvolte dal 2022. “Futura”, iniziativa promossa da Save the Children, Forum Disuguaglianze e Diversità e Yolk, con la collaborazione di Intesa Sanpaolo ha realizzato percorsi di crescita ed autonomia per 350 ragazze e giovani donne, tra cui 50 giovani madri.

Intesa Sanpaolo si conferma uno tra i principali attori culturali europei, con un patrimonio artistico di 40 mila opere. I quattro musei della Banca, le Gallerie d’Italia a Milano, Napoli, Torino e Vicenza hanno accolto nel primo semestre del 2025 420 mila visitatori, 77 mila bambini e ragazzi nel programma didattico e 4.900 persone con disabilità nei 380 percorsi dedicati. L’attività di partnership con le principali istituzioni culturali italiane e straniere ha visto tra l’altro la concessione di 187 opere in prestito in 39 esposizioni in Italia e all’estero. Dal 2022 i musei del Gruppo hanno registrato 2,3 milioni di visitatori. L’impegno sociale e culturale di Intesa Sanpaolo rientra nel piano ESG, supportato da un contributo complessivo di circa 1,5 miliardi entro il 2027 e da circa mille persone dedicate alle iniziative di sostenibilità sociale e ambientale. Nel periodo 2023-primo semestre 2025 sono già stati investiti 0,8 miliardi.

– foto d’archivio ufficio stampa Intesa Sanpaolo –

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(ITALPRESS).

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Bankitalia, a maggio surplus di 2,6 miliardi per la bilancia dei pagamenti turistica

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ROMA (ITALPRESS) – Lo scorso maggio la bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un surplus di 2,6 miliardi, in lieve calo rispetto allo stesso mese del 2024; le entrate turistiche (5,2 miliardi) sono infatti marginalmente cresciute dello 0,5%, mentre le uscite (2,6 miliardi) sono aumentate del 10,5%. E’ quanto emerge dai dati sulle statistiche sul turismo internazionale dell’Italia della Banca d’Italia.

Nella media dei tre mesi terminanti a maggio, l’incremento delle entrate rispetto allo stesso periodo del 2024 è stato pari al 5,4%, mentre le uscite sono aumentate del 7,3%. La crescita della spesa in Italia dei viaggiatori provenienti dai paesi extra-UE è risultata ancora superiore a quella registrata dai turisti della UE (rispettivamente 6,8 e 4,2%). L’incremento della spesa degli italiani all’estero si è invece distribuito in misura più omogenea tra le due differenti aree (il 7,5% nelle destinazioni UE e il 7% nei paesi extra-UE).

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Inflazione in aumento a luglio dello 0,4%, +1,7% su base annua

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PALERMO (ITALPRESS) – Nel mese di luglio 2025, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% su base mensile e dell’1,7% su base annua (come nel mese precedente), confermando la stima preliminare. Lo rileva l’Istat.

La stabilità del tasso di variazione tendenziale dell’indice generale sintetizza andamenti differenziati dei diversi aggregati: accelerano i prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +4,2% a +5,1%), dei Beni alimentari lavorati (da +2,7% a +2,8%), dei Servizi vari (da +1,6% a +2,2%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,9% a +3,3%); decelerano i prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +22,6% a +17,1%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,2% a +2,7%); si accentua la flessione di quelli dei Beni energetici non regolamentati (da -4,2% a -5,2%).

Nel mese di luglio l’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta invariata (a +2,0%); quella al netto dei soli beni energetici accelera lievemente (da +2,1% a +2,2%). La crescita tendenziale dei prezzi si attenua moderatamente sia per i beni (da +0,9% a +0,8%) sia per i servizi (da +2,7% a +2,6%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni resta invariato a +1,8 punti percentuali.

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona mostrano una dinamica in accelerazione (da +2,8% a +3,2%), così come quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +2,0% a +2,3%). La variazione congiunturale positiva dell’indice generale è dovuta principalmente all’aumento dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+2,2%) e regolamentati (+1,2%), dei Servizi relativi ai trasporti (+0,9%), dei Servizi vari (+0,6%), degli Alimentari lavorati e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,3% entrambi); scendono invece su base mensile i prezzi degli Alimentari non lavorati (-0,6%) e quelli dei Beni durevoli (-0,3%). L’inflazione acquisita per il 2025 è pari a +1,7% per l’indice generale e a +1,9% per la componente di fondo.

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L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) a luglio 2025 registra una variazione pari a -1,0% su base mensile, a causa dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto, e a +1,7% su base annua (da +1,8% del mese precedente), confermando la stima preliminare. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una variazione congiunturale di +0,4% e una tendenziale del +1,5%.

– Foto Ufficio stampa Istat –

(ITALPRESS)

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