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Politica

La Kermesse politica ‘La Piazza’ torna in Puglia dal 28 al 30 agosto

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CEGLIE MESSAPICA (BRINDISI) – L’appuntamento con La Piazza – Il Bene Comune torna ad accendere il dibattito politico e culturale del Paese. L’ottava edizione, dal titolo “La Piazza fa rumore”, in programma dal 28 al 30 agosto, si preannuncia come la più ricca di sempre: sul palco di Piazza del Plebiscito saliranno figure chiave della politica italiana ed europea, insieme a volti di primo piano del giornalismo nazionale.

“Siamo entusiasti di questo nuovo corso – commenta Marcello Antelmi, Presidente dell‘Associazione La Piazza ed Editore di Affaritalianiche vede l’ingresso sul palco di figure autorevoli come Paolo Mieli e Francesco Giorgino. È un salto di qualità editoriale che consolida La Piazza come spazio di confronto libero, credibile e profondamente legato ai temi dell’interesse collettivo. Vogliamo offrire al pubblico un evento sempre più istituzionale, ricco di contenuti e di pensiero. Come ogni anno, La Piazza pone l’attenzione sulle nuove generazioni, da quest’anno sempre più centrali nella kermesse con l’intervento dei giovani rappresentanti dei maggiori partiti”.

Anche il passaggio di testimone alla direzione di Affaritaliani segna un momento simbolico. “Ricevere il testimone da Angelo Maria Perrino è per me un onore e una grande responsabilità – afferma Marco Scotti Direttore di Affaritaliani-. La Piazza rappresenta il luogo ideale per costruire un’informazione viva, che non rincorre le polemiche ma le analizza, che non si accontenta delle apparenze ma scava nella sostanza. Far parte di questa nuova fase è motivo di grande emozione personale e professionale”.

Sul palco interverranno i protagonisti della politica italiana ed europea. Ci sarà Raffaele Fitto, Vicepresidente della Commissione europea e figura centrale per le politiche di coesione; i due Vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini; Maria Elvira Calderone, Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali; Tommaso Foti, Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione; Nello Musumeci, Ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del mare; Paolo Zangrillo, Ministro per la Pubblica amministrazione; Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Michele Emiliano Presidente Regione Puglia; Marcello Gemmato, Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute; Alessandro Morelli, Sottosegretario alla presidenza del Consiglio; Giovanni Donzelli, Responsabile nazionale dell’organizzazione Fratelli D’Italia; Antonio Decaro Presidente della commissione ENVI al Parlamento Europeo; Matteo Renzi, Presidente Italia Viva; Carlo Calenda, fondatore di Azione e Giosy Romano, Coordinatore della struttura di missione ZES. Tra gli altri interverranno Gabriele Fava, Presidente INPS, Marco Mezzaroma, Presidente Sport e Salute, Gianpiero Strisciuglio, Amministratore Delegato di Trenitalia.

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Attesi anche Giuseppe Conte, Andrea Orlando, Antonella Sberna, Ettore Prandini, insieme ai giovani leader dei principali partiti. Un parterre che garantisce un confronto serrato, diretto e senza mediazioni, in pieno stile La Piazza.

L’anteprima della kermesse, in collaborazione con la Fiorio Cup, il 27 agosto, darà vita alla prima edizione del Premio La Piazza, che celebrerà due figure emblematiche dell’Italia che costruisce: Angelo Maria Perrino, per una vita spesa in nome dell’informazione libera e Cesare Fiorio, leggenda dell’automobilismo e cittadino onorario di Ceglie Messapica. Inoltre sarà offerto un corso sulla sicurezza stradale a 20 ragazzi in memoria di Federica Annese vittima della strada.

Ospiti della serata saranno: Alberto Tosti Direttore Generale Sara Assicurazioni; Riccardo Scamarcio, attore e produttore cinematografico, protagonista del lungometraggio Race of Glory; Antonio Giovinazzi, terzo pilota della scuderia Ferrari in Formula 1 e pilota ufficiale Ferrari Campionato WEC – World Endurance Championship; Andrea Crugnola, quattro volte campione italiano Rally e tre volte vincitore della Fiorio Cup e Andrea Adamo vincitore, come Team Principal della scuderia Hyundai, del titolo costruttori nel campionato del mondo di Rally nelle stagioni 2019 e 2020.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Politica

Arianna Meloni “Fratelli d’Italia è già il partito della Nazione, avanti con il Premierato”

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MILANO (ITALPRESS) – “Noi crediamo di essere già il partito della Nazione, ma è chiaro che possiamo ancora crescere. Sempre con la stessa bussola: difendere l’interesse degli italiani, senza guardare a categorie o appartenenze. Ci siamo presentati agli elettori con un programma chiaro e ci stiamo impegnando ad attuarlo. Questa è la nostra idea di politica”. Lo dice in un’intervista al “Corriere della Sera” Arianna Meloni, capo della segreteria politica del partito. Giorgia Meloni “è fantastica e può contare su un partito che lavora incessantemente. Abbiamo le nostre idee, i nostri valori, ma non ci chiudiamo. Svolgiamo tanti congressi, incontriamo persone, abbiamo centinaia di migliaia di iscritti, dal basso traiamo idee e linfa”. “Questo continuo agitare lo spauracchio del fascismo funziona forse per qualche monotematico talk show, ma è totalmente sganciato dalla realtà – assicura -. Chi va in giro a distruggere le città, sfascia tutto, assalta le redazioni, non sono certo ragazzi di FdI ma gente che si definisce antifascista. Agli italiani interessa l’oggi, il nuovo milione di posti di lavoro, lo spread ai minimi dal 2009, l’abbassamento delle tasse, la credibilità internazionale e un valore prezioso come la stabilità”.

Ad Atreju sono venuti tutti i leader, tranne Schlein. “Tutti quelli che hanno partecipato si sono confrontati in un clima più che civile, mai scomposto. Atreju è il luogo del confronto per antonomasia, chi è forte delle proprie idee non ha mai paura del confronto. E Schlein ha perso un’occasione per dimostrare di avere proposte da contrapporre alle nostre”, afferma Arianna Meloni secondo cui “il centrodestra è garanzia di buon governo da oltre 30 anni. In una coalizione è fisiologico che ci siano delle differenze, ma la nostra forza è che siamo sempre stati coesi, uniti da un programma votato dagli italiani. Per questo portiamo avanti le riforme, tra cui il premierato accompagnato da una legge elettorale che garantisca a chi vince di poter governare per tutta la legislatura”. Ad Arianna Meloni non interessa “la prima fila. Il presidente del partito è e resta Giorgia e non credo ci sia nessuno che voglia sfidarla, sinceramente”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Arianna Meloni “Fratelli d’Italia è già il partito della Nazione, avanti con il Premierato”

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MILANO (ITALPRESS) – “Noi crediamo di essere già il partito della Nazione, ma è chiaro che possiamo ancora crescere. Sempre con la stessa bussola: difendere l’interesse degli italiani, senza guardare a categorie o appartenenze. Ci siamo presentati agli elettori con un programma chiaro e ci stiamo impegnando ad attuarlo. Questa è la nostra idea di politica”. Lo dice in un’intervista al “Corriere della Sera” Arianna Meloni, capo della segreteria politica del partito. Giorgia Meloni “è fantastica e può contare su un partito che lavora incessantemente. Abbiamo le nostre idee, i nostri valori, ma non ci chiudiamo. Svolgiamo tanti congressi, incontriamo persone, abbiamo centinaia di migliaia di iscritti, dal basso traiamo idee e linfa”. “Questo continuo agitare lo spauracchio del fascismo funziona forse per qualche monotematico talk show, ma è totalmente sganciato dalla realtà – assicura -. Chi va in giro a distruggere le città, sfascia tutto, assalta le redazioni, non sono certo ragazzi di FdI ma gente che si definisce antifascista. Agli italiani interessa l’oggi, il nuovo milione di posti di lavoro, lo spread ai minimi dal 2009, l’abbassamento delle tasse, la credibilità internazionale e un valore prezioso come la stabilità”.

Ad Atreju sono venuti tutti i leader, tranne Schlein. “Tutti quelli che hanno partecipato si sono confrontati in un clima più che civile, mai scomposto. Atreju è il luogo del confronto per antonomasia, chi è forte delle proprie idee non ha mai paura del confronto. E Schlein ha perso un’occasione per dimostrare di avere proposte da contrapporre alle nostre”, afferma Arianna Meloni secondo cui “il centrodestra è garanzia di buon governo da oltre 30 anni. In una coalizione è fisiologico che ci siano delle differenze, ma la nostra forza è che siamo sempre stati coesi, uniti da un programma votato dagli italiani. Per questo portiamo avanti le riforme, tra cui il premierato accompagnato da una legge elettorale che garantisca a chi vince di poter governare per tutta la legislatura”. Ad Arianna Meloni non interessa “la prima fila. Il presidente del partito è e resta Giorgia e non credo ci sia nessuno che voglia sfidarla, sinceramente”.

– foto IPA Agency –

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Tajani “Faremo di tutto per impedire che anche in Italia accada ciò che abbiamo visto in Australia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il governo, insieme a forze dell’ordine e servizi segreti, sta facendo di tutto per impedire che anche in Italia accada ciò che abbiamo visto in Australia: l’antisemitismo è un fenomeno pericoloso, con rigurgiti in tutto il mondo e tanti cattivi maestri sulla questione palestinese che portano a confondere il governo israeliano con i cittadini di religione ebraica”. A dirlo è il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Tg2 Post. “Gli ebrei di tutto il mondo non devono pagare per una guerra che si sta combattendo in Medio Oriente – prosegue Tajani, – Credo che ogni cittadino italiano di origine ebraica possa girare con la kippah, andare in sinagoga e manifestare la propria fede su tutto il territorio nazionale. Siamo alla vigilia della partenza della fase 2: purtroppo ci sono ancora azioni di Israele contro Hamas, che a sua volta non ha ancora lasciato le armi. Anche Abu Mazen, che abbiamo incontrato l’altra sera qui a Roma, condanna fermamente quello che fa Hamas: noi dobbiamo sostenere l’Autorità nazionale palestinese, che vuole restare lì senza armi e garantisce la pace molto di più di Hamas. L’Italia è ben vista sia dai palestinesi che dagli israeliani: siamo in prima fila per la costruzione di una pace, continueremo a essere all’avanguardia tra i paesi europei. Credo che in questo momento si debba dare un segnale forte contro l’antisemitismo: credo che non sarebbe sbagliato istituire un nuovo reato, visto che troppi cittadini ebrei vengono perseguitati ancora oggi nel mondo. Non possiamo dimenticare la Shoah: nessuno deve essere ucciso perché pratica una religione diversa o appartiene a un determinato popolo, perseguitare è una cosa indegna”.

LE PAROLE SUL CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA

“Si sono fatti molti passi in avanti, ma sui territori c’è ancora molto da discutere“, ha spiegato rispondendo a una domanda del direttore Antonio Preziosi, parlando dell’Ucraina. “In Ucraina sono stati fatti passi avanti su diverse questioni, ma sui territori c’è ancora molto da discutere perché Kiev non vuole assolutamente cedere il Donbass, che la Russia non ha conquistato per intero”, ha aggiunto.

“L’offensiva russa non ha avuto grandi risultati da un punto di vista militare, in quanto controllano circa il 19,5% del territorio ucraino compresa la Crimea – continua Tajani, – Colpiscono centrali elettriche e fonti di energia, ma non hanno conquistato troppo terreno. Tutti cercano di far capire alla Russia che servono una pace giusta e un accordo: questo gioverebbe pure a loro, perché perdono centinaia di migliaia di uomini sul campo e questo non è poco. Bisognerà poi riconvertire l’industria bellica in un’industria di pace: i problemi sono tanti, ma non bisogna perdersi d’animo e incoraggiare un accordo, sostenendo l’azione americana. Ieri c’è stata un’importante riunione a Berlino, cui ha partecipato anche Meloni: noi siamo costruttori di pace, ma non può essere una sconfitta per l’Ucraina e bisogna tenere sotto controllo il tema della sicurezza. Si era parlato di una presenza volontaria dei paesi europei sul territorio: quel che conta è che è stata accettata la proposta italiana di dar vita a una sorta di articolo 5 copia di quello della Nato per garantire la sicurezza”.

“È importante – aggiunge – che di quest’accordo facciano parte gli Stati Uniti, soprattutto per garantire la sicurezza aerea: noi siamo tutti d’accordo nel sostegno finanziario all’Ucraina, il vero tema riguarda l’utilizzo eventuale dei beni russi congelati perché la base giuridica è molto flebile; se la Corte di giustizia europea desse ragione alla Russia, oltre a fare una figuraccia politica, bisognerebbe restituire loro tutti i soldi. Un’altra soluzione a favore dell’Ucraina può essere l’utilizzo di parte del bilancio comunitario: anche la Bce ha espresso perplessità sull’utilizzo di questi beni congelati, non dobbiamo commettere errori. Le perplessità dell’Italia riguardano proprio l’assenza di una base giuridica: potrebbero esserci ripercussioni anche per le nostre aziende che hanno sede in Russia. Credo che la Lega voterà il decreto armi, abbiamo sempre votato insieme: Meloni è stata molto chiara, non credo ci saranno problemi da questo punto di vista e non sono preoccupato dalla posizione della Lega perché sono convinto che troveremo un accordo”.

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– Foto IPA Agency –

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