Cronaca
Tumore della prostata, una campagna di Europa Uomo invita a giocare d’anticipo
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2 ore fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Prendersi cura della salute della propria prostata richiede meno tempo di quanto si pensi. E’ questo il messaggio diretto e immediato della campagna con cui anche quest’anno Europa Uomo Italia, l’associazione da anni in campo per la prevenzione e la cura del tumore della prostata, con il supporto incondizionato di Ipsen, esce nel mese di novembre.
La creatività, ambientata davanti allo stadio di San Siro, si rivolge prevalentemente agli uomini con un linguaggio familiare e quotidiano, quello della passione sportiva: se bastano pochi minuti per comprare un biglietto della Champions, allo stesso modo bastano pochi minuti per fare uno screening che può salvare la vita. Perchè giocare d’anticipo conviene: la diagnosi precoce è semplice e veloce.
Secondo il Global Action on Men’s Health (GAMH, rete globale delle organizzazioni che si occupano della salute maschile) il tumore della prostata è attualmente il tumore più diagnosticato negli uomini in 112 paesi e la principale causa di morte per cancro tra gli uomini in 48 paesi. A livello globale entro il 2040 si registreranno quasi 3 milioni di nuove diagnosi all’anno e il tasso di mortalità aumenterà dell’85%.
Nel 2024 in Italia sono stimati circa 40.192 nuovi casi. Nel nostro Paese il tumore della prostata rappresenta il 19% di tutti i tumori maschili e si prevede che aumenterà dell’1% ogni anno fino al 2040.
Il tumore della prostata è asintomatico nelle sue fasi iniziali: non dà segnali evidenti, ma può essere individuato facilmente grazie a controlli semplici e non invasivi. Il primo passo è un semplice esame del sangue, che misura il livello del PSA (antigene prostatico specifico); se superiore alla norma, è un campanello d’allarme da approfondire con una visita urologica.
“La diagnosi precoce del tumore della prostata, con l’esame del PSA seguito dalla visita urologica, deve diventare un’abitudine di tutti gli uomini a partire dai 50 anni (anche prima, a partire dai 40- 45 anni, se ci sono stati casi in famiglia) senza aspettare che compaiano sintomi – spiega Bernardo Rocco, Direttore della UOC di Urologia di Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma e presidente del Comitato Scientifico di Europa Uomo – Solo così aumentano le probabilità di intercettare un eventuale tumore nelle sue fasi iniziali, quando si può curare in modo più rapido e meno aggressivo”.
“La prevenzione non deve far paura nè richiedere tempo: basta la stessa rapidità con cui organizziamo la nostra vita di tutti i giorni – afferma Claudio Talmelli, Presidente di Europa Uomo Italia -. Il tumore della prostata, se diagnosticato in tempo, si può curare in modo efficace e con trattamenti poco invasivi. Non aspettare i sintomi e parlarne con il proprio medico è fondamentale perchè la diagnosi precoce potrebbe salvare la vita. Questa campagna si rivolge agli uomini invitandoli a includere la prevenzione tra le proprie abitudini periodiche di salute”.
La missione di Europa Uomo Italia è ricordare a ogni uomo l’importanza dei controlli periodici e assicurare a tutti i cittadini italiani l’accesso a diagnosi e cure di qualità perchè possano vivere più sani e più a lungo. Europa Uomo Italia si impegna da anni a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della diagnosi precoce e a sostenere coloro che vivono con il tumore della prostata.
“Il nostro impegno nel mondo della salute è costante e in particolare l’oncologia rappresenta per Ipsen un’area terapeutica di primaria importanza che ci vede presenti da circa un secolo. In questo ambito la sensibilizzazione è chiave perchè attraverso una corretta prevenzione si può davvero cambiare il corso di patologie come il tumore della prostata – dichiara Patrizia Olivari, Presidente e Amministratore Delegato di Ipsen Italia -. Siamo felici di supportare la campagna di sensibilizzazione promossa da Europa Uomo perchè una diagnosi precoce può comportare trattamenti più personalizzati, un recupero più rapido e la possibilità di continuare a vivere a pieno una vita di qualità”.
La campagna sarà protagonista per tutto il mese di novembre sui canali di Radio Sportiva e sulla app e sito Fantacalcio dal 21 al 28 novembre per sensibilizzare gli uomini sulla prevenzione del tumore della prostata.
– foto ufficio stampa Honboard –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Daniele De Rossi nuovo allenatore del Genoa
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10 minuti fa-
6 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Adesso è ufficiale: Daniele De Rossi è il nuovo allenatore del Genoa. Il Grifone ha scelto il successore di Patrick Vieira, via dopo la sconfitta interna contro la Cremonese arrivata alla nona giornata e un bilancio di sei sconfitte e tre pareggi. Si chiude, dunque, dopo una sola partita l’avventura della coppia formata da Mimmo Criscito e Roberto Murgita che ha portato i rossoblù alla prima vittoria in campionato, con il successo in casa del Sassuolo. In un comunicato stampa il club ha reso noto di “aver affidato a Daniele De Rossi la conduzione tecnica della prima squadra. Il nuovo allenatore ha già incontrato i giocatori in organico e dirigerà l’allenamento pomeridiano in agenda al Centro Sportivo Signorini. La presentazione ai media con Diego Lopez, chief of football del club, abbinata alla conferenza pre-gara, è prevista venerdì, nella sede di Villa Rostan, con inizio alle ore 14. Nel rivolgere un caloroso benvenuto a Daniele De Rossi e collaboratori, il Genoa ringrazia Roberto Murgita e Domenico Criscito per l’ennesima testimonianza di attaccamento ai nostri colori”. De Rossi, che da calciatore ha vestito le maglie di Roma e Boca Juniors oltre che quella della Nazionale (è uno dei campioni del mondo del 2006), da allenatore ha guidato Spal e Roma e vanta anche esperienze nello staff tecnico dell’Italia che ha vinto gli Europei del 2021 con Roberto Mancini ct. Debutterà domenica nel match casalingo contro la Fiorentina, ma non sarà in panchina, a causa della squalifica rimediata quando allenava la Roma.
Con quello del Genoa diventano tre i cambi in panchina dopo 10 giornate. Il primo si era registrato dopo l’ottavo turno alla Juve, con l’esonero di Igor Tudor e l’ingaggio di Luciano Spalletti col breve interregno di Massimo Brambilla per la gara vinta contro l’Udinese. Fatali al tecnico croato le tre sconfitte di fila fra campionato e Champions (Como, Real Madrid e Lazio) ma soprattutto un digiuno di vittorie che durava da un mese e mezzo, con la squadra precipitata al settimo posto con Atalanta e Udinese a quota 12. Il ko interno con la Cremonese alla nona giornata e appena 3 punti in classifica figli di altrettanti pareggi spingono invece il Genoa a cambiare: via Vieira e guida ad interim al duo Murgita-Criscito (che conquistano col Sassuolo il primo successo in campionato) prima di passare il testimone a Daniele De Rossi.
L’ex tecnico della Roma, che non sarà in panchina per una vecchia squalifica rimediata proprio in giallorosso, farà il suo debutto contro la Fiorentina che a sua volta, dopo la sconfitta interna col Lecce e un ultimo posto decretato da 4 punti in 10 partite senza nemmeno una vittoria, si è separata da Stefano Pioli affidando temporaneamente la squadra al tecnico della Primavera, Daniele Galloppa.
Nella scorsa stagione furono in tutto 9 i cambi in panchina in serie A, il primo dei quali dopo appena 4 giornate con la Roma che decise di esonerare proprio De Rossi ingaggiando Ivan Juric.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Universitas Mercatorum, nuovo anno accademico e laurea ad honorem a Ferretti
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10 minuti fa-
6 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – E’ stato inaugurato l’Anno Accademico 2025/2026 dell’Universitas Mercatorum, l’Università delle Camere di Commercio Italiane del Gruppo Multiversity. Un appuntamento dedicato all’innovazione, alla creatività e alla formazione come leve strategiche per la competitività del sistema produttivo, in un contesto di trasformazioni globali. L’evento, presieduto dal Rettore Giovanni Cannata, ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo accademico, istituzionale e imprenditoriale.
Durante la cerimonia è stata conferita la Laurea Magistrale Honoris Causa in Comunicazione Digitale e Marketing ad Alberta Ferretti, Cavaliere del Lavoro e imprenditrice della moda italiana, alla presenza della Preside della Facoltà di Scienze della Società e della Comunicazione Alessandra Micozzi, che ha tenuto la laudatio. La laurea riconosce il contributo di Alberta Ferretti alla valorizzazione del Made in Italy e alla costruzione di un modello di impresa fondato su creatività, cultura e responsabilità sociale.
“Ricevere questa Laurea Magistrale Honoris Causa è per me un riconoscimento che va oltre la mia persona: celebra il valore del Made in Italy, la forza della creatività e la responsabilità che abbiamo come imprenditori nel rappresentare la nostra cultura nel mondo – dichiara Alberta Ferretti -. Accolgo questo onore con profonda emozione, come un invito a continuare a dialogare con le nuove generazioni. La comunicazione digitale ha trasformato il modo di raccontare la moda, ma non i suoi valori fondamentali: autenticità, bellezza e rispetto per il lavoro umano. Credo profondamente che la moda sia un linguaggio universale capace di unire estetica, etica e visione”.
“Il conferimento di questa Laurea Honoris Causa rappresenta non solo un meritato riconoscimento personale per Alberta Ferretti, per il valore autentico e la bellezza che ha saputo generare attraverso le sue creazioni, ma anche un omaggio al grande patrimonio culturale, creativo e imprenditoriale che la moda italiana incarna nel mondo – le parole del Rettore Cannata -. L’Universitas Mercatorum consolida il suo ruolo di università digitale all’avanguardia, nata dalle imprese per le imprese, e impegnata nella riduzione delle disuguaglianze educative e sociali attraverso una formazione accessibile, di qualità e inclusiva. L’innovazione e il sapere sono strumenti fondamentali per promuovere una società più equa, competitiva e sostenibile. A tutti i nostri studenti, veri protagonisti del cambiamento, auguro di affrontare con entusiasmo questo nuovo anno accademico”.
Nel corso della cerimonia, Giuliano Amato, Professore Emerito dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e dell’Istituto Universitario Europeo, ha tenuto la Lectio Magistralis dal titolo “La formazione della classe dirigente”. Nel suo intervento ha riflettuto sul ruolo della conoscenza in tempi di cambiamenti accelerati e di come le università rappresentino un elemento fondante per la formazione di una classe dirigente competente e animata dal senso civico.
“Oggi mancano nella formazione della classe dirigente quei fondamentali processi che avvenivano nei partiti. Il disegno dei costituenti vedeva nella preparazione delle classi intermedie la chiave per la gestione degli interessi comuni – ha aggiunto Amato -. Meccanismo che si è appannato, perchè le formazioni intermedie vivono sovrastate dal cicaleccio dei social, che dominano la comunicazione. Rendendo i cittadini non classe dirigente, ma influencer. Sono ancora centrali i formatori di sapere, le università, le scuole di eccellenza, anche se le competenze fuggono verso le attività professionali o di impresa, lasciando ad altri la gestione degli affari comuni”.
I saluti istituzionali di Luciano Violante, Presidente di Multiversity, Fabio Vaccarono, CEO di Multiversity e Presidente di Universitas Mercatorum, e Andrea Prete, Presidente di Unioncamere, hanno sottolineato la missione condivisa di un sistema formativo aperto, dinamico e orientato all’innovazione.
“Noi di Mercatorum e di Multiversity potremmo rinchiuderci nei nostri successi, nei nostri prestigiosi risultati; ma verremmo meno a un dovere nei confronti del Paese. Il mondo delle Università non può considerarsi un sistema di monadi, un istituto sconnesso dagli altri. C’è bisogno di sinergia, di qualità e di spirito di servizio. Per essere presenti sulle frontiere dello sviluppo, energia, spazio, fondali marini, digitale, è richiesta una formazione del capitale umano adeguata – ha affermato Violante -. Pertanto, è necessaria una forte cooperazione tra tutte le università di qualità, pubbliche e private, analogiche e digitali, mettendo da parte le divisività e facendo leva su quello che ci unisce: dare una formazione adeguata alle giovani generazioni. Dobbiamo testardamente trovare il modo di dialogare e costruire insieme, ne abbiamo il dovere e la responsabilità”.
“Con l’intelligenza artificiale, coniugare creatività e competenze digitali pone le basi per un futuro sostenibile e inclusivo. E’ la sintesi tra ingegno e sensibilità che caratterizza il percorso di Alberta Ferretti, unione tra imprese e cultura, e la visione del Professor Giuliano Amato, con la formazione al centro di libertà e coesione sociale. L’Università Mercatorum interpreta questo dialogo tra innovazione e tradizione, per accompagnare studenti e imprese nella costruzione del domani”, ha evidenziato Vaccarono.
“Universitas Mercatorum è un punto di riferimento del sistema delle università telematiche e non solo. Siamo convinti, come Unioncamere, che in questa fase storica il possesso dei saperi conti più del possesso dei mezzi di produzione e la preparazione del capitale umano sia il fattore più importante all’interno delle imprese. Di qui la rilevanza di un ateneo come questo”, ha osservato Prete.
– foto ufficio stampa Universitas Mercatorum –
(ITALPRESS).
Cronaca
Difesa, Rauti “5% del Pil obiettivo graduale e non intaccherà la spesa sociale”
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10 minuti fa-
6 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Al 5 per cento del Pil per la difesa arriveremo gradualmente, in un arco di tempo di dieci anni. Oggi siamo al 2%. L’obiettivo può essere rinegoziato se, come ci auguriamo tutti, la situazione geopolitica migliorasse. Oggi la situazione geopolitica è caratterizzata da instabilità e conflitti, e questo richiede un impegno degli impegni militari”.
Lo afferma il sottosegretario di Stato alla Difesa, senatrice Isabella Rauti, in un’intervista a Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
Rauti sottolinea che “il 3,5% è dedicato ad aspetti legati alla difesa, penso al personale e a strumenti d’arma, l’1,5 a strumenti di sicurezza, come la difesa contro le minacce cyber, una difesa che riguarda tutti. Inoltre queste risorse non intaccano altre spese, come quelle per il sociale. Gli investimenti in difesa provengono da prestiti di un fondo europeo, il SAFE, spalmato su 45 anni, e che può essere rimodulato. L’Italia ha chiesto un prestito di 15 miliardi, sapremo alla fine di quest’anno se lo avremo”.
“L’Europa ha bisogno di rafforzare la sua difesa, come pilastro complementare a quello della Nato. Questo ci può dare un’architettura solida – spiega il sottosegretario -. Non possiamo pensare di non contribuire alla nostra difesa e sicurezza, e non possiamo neanche pensare di potere rimanere sempre sotto l’ombrello degli Stati Uniti. Per questo va rafforzato il pilastro europeo, non soltanto con spese, ma soprattutto con investimenti”.
“Noi abbiamo 40 missioni all’estero e due operazioni a livello nazionale, per un totale complessivo di 15 mila persone. In alcune operazioni siamo il maggiore contributore in termini di contingenti. Siamo in questi Paesi per garantire la stabilità e la pace – afferma Rauti -. Lavoriamo per introdurre modelli di cooperazione civile-militare, con supporto alla popolazione locale, con alcuni focus particolari ad esempio sulle donne in alcune latitudini. Un modello di peacekeeping tutto italiano. Alla professionalità e all’impegno gli italiani aggiungono caratteristiche di umanità, solidarietà, empatia”.
“Io sono appena tornata da una missione in Libano, non era la prima per me, ma ogni volta il Libano ti rivela un volto diverso.
Lì siamo presenti da oltre 40 anni, ci ringraziano sia la popolazione locale che gli alleati – prosegue il sottosegretario -. Siamo sul campo da una parte offrendo modelli di addestramento e formazioni delle forze armate libanesi, dall’altro proprio con quei modelli di cooperazione civile in cui, per esempio, facciamo corsi di formazione lavoro per le donne. Viviamo in un mondo globalizzato, se ci sono conflitti ci sono delle ricadute dirette e indirette. Le nostre sono missioni di peacekeeping, di costruzione dei processi di pace e di avvio all’autonomia”.
Rauti ha la delega, tra l’altro, all’ambiente artico, subartico e Antartide. “Eravamo abituati a pensare all’Artico come a qualcosa di favolistico, remoto, irraggiungibile. Non lo è più, con il cambiamento climatico e lo scioglimento dei ghiacci, oggi è raggiungibile, si aprono nuove rotte commerciali e marittime, con nuove opportunità ma anche rischi potenziali – spiega -.
All’Artico sono interessati tutti i maggiori player globali, perchè è ricco di risorse stategiche, come le terre rare. E’ diventata la frontiera delle frontiere in cui si riflettono le tensioni principali del mondo. Noi, attraverso la ricerca scientifica e la cooperazione, abbiamo il compito di difendere l’Artico, che è diventato un ecosistema fragile e una meta molto ambita. Noi siamo un paese osservatore nel Consiglio Artico. Siamo contrari a un atteggiamento predatorio, pensiamo che l’Artico debba rimanere pacifico e che non ci debbano essere dei monopoli da parte di politiche di potenza aggressiva”.
Sul fronte interno, “i report trimestrali confermano che l’operazione Strade Sicure, nata 17 anni fa, è di grande successo. E’ stata rafforzata due anni fa, con l’aggiunta del dispositivo Stazioni Sicure – evidenzia la senatrice -. C’è non solo un effetto di monitoraggio e di deterrenza, ma anche sulla sicurezza percepita. Parliamo di 6.800 persone, un onere impegnativo dal punto di vista economico e numerico – prosegue -.
Dovremo rivedere le regole di ingaggio, che sono state fissate 17 anni fa, ma l’operazione ha dato grandi risultati”.
La Difesa celebra un anniversario importante: 25 anni fa aveva inizio l’ingresso delle donne nelle forze armate. “Un modello totalmente paritario, in tutti i ruoli e nelle progressioni di carriera, che ha dato i suoi frutti. In questi 25 anni l’ingresso delle donne ha cambiato il volto delle forze armate. C’è un valore aggiunto anche in alcuni teatri operativi. Nei modelli di peacekeeping, in alcune latitudini solo le donne possono parlare alle donne. Si sviluppano così modelli di cooperazione civile e militare particolarmente utili per la popolazione femminile locale. Il bilancio è positivo”.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).

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