Economia
Iren, nei primi nove mesi ricavi +16,4% a 4,8 miliardi. Dal Fabbro “Conferma dell’efficacia strategica”
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REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Iren ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2025. I Ricavi consolidati al 30 settembre 2025 si attestano a 4.839,8 milioni di euro, in aumento del +16,4% rispetto ai 4.156,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024. I principali fattori di incremento del fatturato sono riferibili ai ricavi energetici, influenzati per circa 90 milioni di euro dall’aumento dei prezzi delle commodities e per circa 160 milioni di euro dai maggiori volumi energetici venduti. Contribuisce positivamente il consolidamento, a far data dal 1° gennaio 2025, del gruppo EGEA Holding per 313 milioni di euro e le attività di efficienza energetica per circa 59 milioni di euro. Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) ammonta a 1.003,5 milioni di euro, in aumento del +8,7% rispetto ai 923,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024. L’incremento del margine di periodo è attribuibile prevalentemente al consolidamento del gruppo EGEA Holding (+43 milioni di euro), alla crescita organica (+18 milioni di euro) e al piano di sinergie (+16 milioni di euro). Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a 401,5 milioni di euro, in aumento del +6,6% rispetto ai 376,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2024.
Nel periodo si sono registrati maggiori ammortamenti per 45 milioni di euro relativi all’entrata in esercizio di nuovi investimenti e all’ampliamento del perimetro di consolidamento (25 milioni di euro), riconducibili al Gruppo EGEA Holding, maggiori accantonamenti al fondo svalutazione crediti per 9 milioni di euro, maggiori accantonamenti al fondo rischi per 2 milioni di euro ed un minor rilascio di fondi di 2 milioni di euro. L’Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti è pari a 219 milioni di euro, in aumento (+12,2%) rispetto al risultato dei primi nove mesi del 2024. La crescita riflette l’andamento dell’EBITDA e beneficia della riduzione del risultato di terzi legata all’acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua e di un tax rate al 28% in riduzione per effetti straordinari non replicabili. L’Indebitamento Finanziario Netto si attesta a 4.287,4 milioni di euro al 30 settembre 2025, in aumento di 204,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2024. Al riguardo, il flusso di cassa operativo si attesta a 566 milioni di euro coprendo quasi interamente gli investimenti tecnici effettuati pari a 613 milioni di euro, mentre i 500 milioni di euro raccolti con l’emissione dei bond ibrido sono stati, come previsto, interamente impiegati per gli investimenti finanziari del periodo pari a 511 milioni di euro.
Gli investimenti complessivi realizzati nel periodo ammontano a 1.124 milioni di euro, in crescita rispetto al 2024, di cui 613 milioni di euro di investimenti tecnici (+9,5%) e 511 milioni di euro di investimenti finanziari riconducibili all’acquisizione della quota di minoranza di Iren Acqua (283 milioni di euro), all’esercizio della call e al consolidamento di EGEA Holding (238 milioni di euro) e alla cessione del ramo d’azienda inerente al servizio idrico integrato di Imperia (-11 milioni di euro). Si segnala inoltre che il 68% degli investimenti è allineato alla Tassonomia europea e sono destinati a progetti di sostenibilità, in linea con le previsioni di piano industriale.
“I risultati del periodo sono molto positivi e testimoniano l’efficacia della nostra strategia e della qualità della gestione con un Ebitda in crescita del 9% e un Utile netto del 12%. Abbiamo saputo mantenere un equilibrio solido tra crescita organica e inorganica, valorizzando le sinergie tra le diverse aree di business. Confermiamo la guidance per l’esercizio in corso, prevedendo – come già anticipato – una crescita più moderata nella restante parte dell’anno. In particolare, ci attendiamo un Ebitda 2025 di 1.350 milioni di euro, un utile netto di 300 milioni di euro e investimenti tecnici superiori ai 900 milioni di euro”. Lo afferma Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren.
“I risultati del periodo confermano la solidità del nostro modello industriale e la capacità del Gruppo di generare valore in modo sostenibile, grazie alla messa a terra di un piano di investimenti tecnici per oltre 610 milioni di euro, destinati principalmente ai business regolati – spiega Gianluca Bufo, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo -. La crescita di 80 milioni di euro del periodo è stata trainata dal contributo positivo di tutte le linee di business e dall’attuazione del piano di sinergie, che sta producendo effetti concreti in termini di efficienza operativa e marginalità (+16 milioni di euro). I risultati ottenuti rappresentano una base solida per proseguire nel percorso di sviluppo e nel raggiungimento degli obiettivi del nuovo piano industriale sostenuti anche da un miglioramento del rapporto IFN/EBITDA atteso a fine anno a 3,1x”.
“I risultati in crescita confermano l’impegno e la professionalità delle quasi 12.000 persone che lavorano nel Gruppo Iren e che sono il vero motore dei successi che stiamo riportando – sottolinea Moris Ferretti, Vice Presidente del Gruppo -. Prosegue, inoltre, con determinazione il nostro percorso di crescita sostenibile, con il 68% di investimenti destinati principalmente a progetti ambientali e sociali, che rappresentano un fondamento strategico in grado di dare ulteriore forza e solidità al modello di sviluppo dell’azienda. In particolare, nel periodo registriamo un incremento del +12% nelle volumetrie teleriscaldate per effetto del consolidamento di Egea e lo stabilizzarsi del 70% della raccolta differenziata grazie all’estensione delle best practice anche negli altri territori serviti”.
– foto ufficio stampa Iren –
(ITALPRESS).
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Economia
Bee Hive, modello Elevion accelera decarbonizzazione imprese a investimento zero
Pubblicato
10 minuti fa-
13 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Coniugare innovazione tecnologica, competenze trasversali e fiducia tra partner pubblici e privati per accelerare la decarbonizzazione delle industrie e del terziario: è l’obiettivo di Elevion Group, gruppo europeo leader nelle soluzioni per la transizione energetica, che in Italia presenta il proprio modello ESCo “bee hive”, un ecosistema che orchestra partner tecnologici, industriali e finanziari per ridurre il time to impact e guidare le imprese verso la neutralità climatica.
“Il nostro approccio si basa su relazioni di fiducia e su contratti a investimento zero per il cliente – spiega Claudio Sanna, CEO di Elevion Group Italy -. Grazie al network di oltre 80 aziende specializzate, offriamo soluzioni integrate di efficienza energetica, bioenergie, tecnologie digitali e sostenibilità ambientale, in piena logica di servitization. L’obiettivo è costruire partnership di lungo periodo, su misura per le esigenze di ciascun cliente”.
Elevion Group è oggi tra i protagonisti della produzione di biometano in Italia e gestisce sette cluster di impianti destinati alla riconversione energetica. L’obiettivo è immettere in rete 22 milioni di Smc nel 2026 e raggiungere una produzione di oltre 70 milioni di Smc entro il 2030, destinati alla decarbonizzazione dei processi industriali.
“Il biometano – sottolinea Sanna – rappresenta una delle leve più concrete per la transizione energetica, poichè è un gas rinnovabile e immediatamente utilizzabile nei processi industriali ad alta temperatura, senza richiedere aggiornamenti tecnologici. E’ immagazzinabile, distribuito in base alla domanda e adatto a diversi usi finali: dall’industria ai trasporti, fino alla generazione elettrica. Con un piano d’investimenti da oltre 250 milioni di euro entro il 2030, Elevion Group intende consolidare la propria presenza in Italia, puntando su un mercato dell’efficienza energetica che, nei prossimi cinque anni, potrà raggiungere un valore di 50 miliardi di euro. L’Italia – conclude Sanna – è il secondo Paese manifatturiero d’Europa e un laboratorio ideale per la transizione energetica. Con il nostro approccio integrato e la forza di un gruppo internazionale, siamo pronti a giocare un ruolo decisivo nella decarbonizzazione del sistema produttivo”.
Tra le ultime operazioni annunciate in Italia, Elevion Group ha completato l’acquisizione del cluster di tre impianti biogas a Cremona (convertiti alla produzione di biometano), ha siglato un accordo quadro con AB Group per la realizzazione di cinque nuovi impianti biometano tra Emilia-Romagna e Lombardia, e ha avviato una partnership strategica con RDR S.p.A. Società Benefit per integrare le competenze nel water treatment industriale all’interno dell’offerta Bee Hive. Queste operazioni rafforzano la presenza del gruppo nel settore delle bioenergie e della sostenibilità industriale, consolidando il modello di integrazione tra energia e acqua come pilastro della strategia end-to-end di decarbonizzazione.
– Foto ufficio stampa Elevion Group –
(ITALPRESS).
Economia
Per Poste Italiane ricavi record in nove mesi a 9,6 miliardi, Del Fante “Risultati straordinari”
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6 ore fa-
13 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Poste registra ricavi record nei primi nove mesi del 2025 pari a 9,6 miliardi, in crescita del 4% anno su anno (3,2 miliardi nel terzo trimestre, +4% anno su anno), grazie al contributo di tutte le divisioni di business. Lo comunica Poste Italiane in una nota in merito ai risultati finanziari del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2025. L’utile netto è pari a 1,8 miliardi, in crescita dell’11% anno su anno (603 milioni nel terzo trimestre, +6,1% anno su anno.
Nei primi 9 mesi Poste registra redditività a livelli record, con il risultato operativo (ebit) adjusted che si attesta a 2,5 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2025, in crescita del 10% anno su anno (856 milioni di euro nel terzo trimestre, +8,5% anno su anno), e l’utile netto pari a 1,8 miliardi di euro, in crescita dell’11% anno su anno (603 milioni di euro nel terzo trimestre, +6,1% anno su anno). Si tratta dei risultati dei primi nove mesi migliori dalla quotazione in Borsa: ricavi, risultato operativo (ebit) adjusted e utile netto ai massimi storici. Lo riferisce una nota di Poste Italiane.
“Dopo cinque trimestri consecutivi con una performance a livelli record, abbiamo nuovamente raggiunto risultati straordinari, con ricavi nei primi nove mesi pari a 9,6 miliardi, in crescita del 4% su base annua, e un Risultato operativo (EBIT) adjusted in crescita del 10%, a 2,5 miliardi. La solidità dei risultati raggiunti conferma ancora una volta la nostra capacità di generare una crescita sostenibile e redditizia in tutti i segmenti di business, grazie a una solida esecuzione commerciale e a un’efficace gestione dei costi”. Lo afferma Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane. “Confermiamo, pertanto – aggiunge- la piena fiducia nel raggiungimento della guidance aggiornata per l’intero esercizio 2025, che prevede un Risultato operativo (EBIT) adjusted pari a 3,2 miliardi e un utile netto pari a 2,2 miliardi. La crescita dei ricavi nel settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è stata trainata dall’aumento dei volumi dei pacchi e sostenuta da una maggiore diversificazione della base clienti, con ricavi superiori a 2,8 miliardi nei primi nove mesi. I Servizi Finanziari hanno registrato un aumento dei ricavi da terzi del 5% anno su anno, raggiungendo 4,2 miliardi nei primi nove mesi, sostenuti da una consistente performance del portafoglio di investimenti e da una solida performance commerciale. I Servizi Assicurativi hanno registrato una solida redditività sia nel comparto assicurativo Investimenti e Previdenza che nel business della Protezione, con ricavi in crescita del 10% nei primi nove mesi, che si attestano a 1,4 miliardi”.
“I Servizi Postepay – prosegue – confermano la loro capacità di generare una crescita sostenibile dei ricavi e una solida accelerazione della redditività, con ricavi in crescita del 5% a 1,2 miliardi e il Risultato operativo (EBIT) adjusted in crescita del 9% a 416 milioni nei primi nove mesi, sostenuti dall’aumento del transato del 9,3% e dalla crescita del numero complessivo di transazioni dell’ecosistema pari al 12,8%. La base clienti relativa all’offerta retail di Poste Energia per luce e gas ha raggiunto circa 950.000 clienti, in linea con il raggiungimento dell’obiettivo di 1 milione di clienti entro la fine dell’anno. Sono lieto di annunciare che la migrazione dei nostri clienti alla Super App è stata completata con successo. Ad oggi la Super App è utilizzata da 15 milioni di clienti, con 4,1 milioni di utenti attivi su base giornaliera nel mese di novembre 2025, un dato che supera il numero complessivo di utenti delle nostre precedenti app considerate insieme. Manteniamo un bilancio di gruppo solido, con un basso livello di indebitamento e un coefficiente di solvibilità assicurativa Solvency II pari al 312%, ben al di sopra delle nostre ambizioni manageriali, che ci garantisce una notevole flessibilità finanziaria. Il 26 novembre distribuiremo un acconto sul dividendo record di 0,40 per azione, equivalente a 518 milioni totali, in crescita di un consistente 21% rispetto all’anno scorso. Stiamo accelerando sulle iniziative che valorizzano le sinergie con TIM. Nel primo trimestre del 2026 Poste Mobile avvierà la migrazione verso l’infrastruttura mobile di TIM, a seguito della firma del contratto MVNO. Inoltre, il 29 settembre abbiamo lanciato “TIM Energia powered by Poste Italiane” in oltre 750 punti vendita TIM, con risultati iniziali che mostrano un andamento commerciale solido e promettente. Stiamo, inoltre, lavorando attivamente su ulteriori opportunità di cross-selling e iniziative di ottimizzazione dei costi, attraverso attività di procurement congiunto. Comunicheremo gli sviluppi al mercato in modo graduale, man mano che i relativi accordi verranno finalizzati. Abbiamo, inoltre, compiuto un nuovo passo decisivo verso l’innovazione digitale con la firma di una lettera di intenti, per dare vita a una joint venture con TIM Enterprise, dedicata ai servizi IT basati sul cloud. Ancora una volta, questi eccellenti risultati testimoniano la dedizione e la professionalità di tutti i nostri dipendenti, il cui impegno quotidiano rimane al centro del nostro successo”.
– foto ufficio stampa Poste Italiane –
(ITALPRESS).
Economia
BCE, nel terzo trimestre l’economia dell’Eurozona è cresciuta dello 0,2%
Pubblicato
6 ore fa-
13 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Secondo la stima rapida preliminare di Eurostat, pubblicata il 30 ottobre, l’economia è cresciuta dello 0,2 per cento nel terzo trimestre del 2025. E’ quanto si legge nel bollettino economico della Banca Centrale Europea. Il settore dei servizi ha continuato a crescere, stimolato dal vigore del comparto turistico e in particolare dell’espansione dei servizi digitali. Le indagini rivelano che tale crescita riflette i maggiori sforzi compiuti da molte imprese per modernizzare le proprie infrastrutture informatiche e integrare l’intelligenza artificiale nella propria operatività. Al tempo stesso, il settore manifatturiero è stato frenato dall’aumento dei dazi, dall’incertezza ancora elevata e dal rafforzamento dell’euro.
L’inflazione sui dodici mesi è aumentata al 2,2 per cento a settembre 2025, dal 2,0 di agosto, principalmente per effetto della minore diminuzione dei prezzi dei beni energetici rispetto al passato. A settembre l’inflazione dell’energia si è collocata al -0,4 per cento, dal -2,0 di agosto, mentre quella dei beni alimentari è scesa al 3,0 per cento a settembre, dal 3,2 di agosto. L’inflazione, al netto dei beni energetici e alimentari, è cresciuta al 2,4 per cento, dal 2,3 di agosto; quanto ai servizi, ha registrato un lieve incremento, dal 3,1 al 3,2 per cento, mentre è rimasta nuovamente invariata allo 0,8 per cento per i beni. Gli indicatori dell’inflazione di fondo restano coerenti con l’obiettivo del 2 per cento a medio termine perseguito dal Consiglio direttivo.
Il Consiglio direttivo sottolinea l’urgente necessità di rafforzare l’area dell’euro e la sua economia nell’attuale contesto geopolitico e accoglie con favore la riaffermazione di tale ambizione da parte dei leader dell’Ue nell’ambito del Vertice euro del 23 ottobre 2025. Le politiche di bilancio e strutturali dovrebbero stimolare la produttività, la competitività e la capacità di tenuta dell’economia. È fondamentale dare pronta attuazione al piano per la competitività della Commissione europea. Per la Bce i governi dovrebbero dare priorità alle riforme strutturali e agli investimenti strategici che favoriscono la crescita, assicurando al tempo stesso la sostenibilità delle finanze pubbliche. È inoltre d’importanza cruciale promuovere ulteriormente l’integrazione dei mercati dei capitali, portando a compimento l’unione dei risparmi e degli investimenti e l’unione bancaria, secondo una tabella di marcia ambiziosa, nonché adottare in tempi rapidi il regolamento relativo all’introduzione dell’euro digitale.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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