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Cronaca

“Omaggio a Milva”, così Giovanna si distingue dalla massa dei tributi alla Rossa

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Un anno dalla scomparsa di Milva, l’eterna rossa della canzone italiana. Un anno in cui assistiamo a spettacoli di ogni genere in sua memoria, ognuno differente dall’altro ma il cui denominatore comune è lo stesso: Omaggiare Milva. E, proprio durante un omaggio, ovvero quello tenuto a Milano al Teatro Franco Parenti dalla Professoressa e critico d’arte Martina Corgnati (figlia di Milva), con l’asta benefica dei suoi abiti, quest’ultima spende anche parole per esprimere il proprio pensiero a questi spettacoli presentati nell’ultimo anno: “Tutti gli spettacoli sono ovviamente ben accetti e ringrazio gli artisti che li stanno facendo. Alcuni sono stati amici di mia madre, altri conoscenti o addirittura anche estranei, li ringrazio tutti. Però Milva è una cosa unica, non può essere imitata.”
Ed ha perfettamente ragione Martina.
Nel corso dell’ultimo anno siamo stati spettatori di show di ogni tipo, abbiamo visto uomini cantare con mantelli lunghi e scenici le canzoni della rossa, attori interpretare le performance di Milva, donna di grande teatro, trasformate in una imitazione da “Tale e Quale Show” e ancora, cantanti che non guardano oltre il loro contributo dato a Milva in vita.
Ma Milva, con buona pace di tutti i fan e non, è stata tante cose, non solo “Alexander Platz” o il tango di Piazzolla o le canzoni di Merini.
Certamente ricordare i momenti inconici di Milva porta un grande prestigio a ogni performer, soprattutto a chi le rende un tributo ma, bisogna avere un intelligenza unica e raffinata per mettere in scena uno spettacolo completo su Milva.
Lo sa bene Giovanna, che Milva la incontrò tante di quelle volte che se ne perdono i momenti a contarle una ad una. Da “Settevoci” a “Canzonissima” da “Ci vediamo in Tv” alle tournée teatrali.
E proprio forse in virtù del fatto di averla vista tante volte esibirsi, Giovanna sa rendere bene omaggio a Milva perché segue la sua storia dalle origini alla fama mondiale, da quella valigia piena di sogni che partiva da Goro alle foci del Po per cercare di vivere cantando. Da quando nelle balere si faceva chiamare Sabrina e cantava musica popolare sino alla conquista della fama nel 1961.
Giovanna ripercorre le origini ed estrae da quegli anni delle vere perle che diedero grande fama alla Pantera di Goro come “Flamenco Rock”  arrivando ai primi Festival di Sanremo in cui Milva domina le classifiche di vendita e della gara con “Tango Italiano”, “Canzone”, “Mediterraneo”, momenti molto nostalgici.
C’è poi spazio anche per la poesia, quella che Alda Merini ha scritto per Milva e quelle che Giovanna ha dedicato alla diva, intervalli che avvengono tra un brano di Ennio Morricone, “Quattro vestiti”, e le canzoni di Edith Piaf che Milva rese sue “Milord”, “Je Ne Regrette Rien” e ancora vi è tempo e musica per i canti della libertà tanto amati dalla pantera, “Bella Ciao” nella versione dei partigiani e il mondo del teatro di Strheler e Brecht con “Moritat Von Mackie Messer” e le canzoni del tabarin anni ’30 con “Gastone” e “La Java rossa”. Solo Giovanna probabilmente decide di percorrere queste canzoni perché sono le più difficili nel raccontare un’artista inimitabile come Milva.
Arriva ad un momento dello spettacolo anche il tempo per la canzone napoletana, amatissima da Milva, e per il tango di Piazzola, attimo di grande spessore musicale in cui un superbo Maestro Walter Bagnato si distacca dal pianoforte e si avvicina a Giovanna per interpretare “Libertango” e “Yo Soy Maria”, la Maria de Buenos Aiers che Giovanna ha studiato attentamente ed ha interpretato anche in un videoclip diretto scrupolosamente da Domiziano Cristopharo, regista perfetto per questo brano. Nessuno imita Milva, nessuno imita la sua voce, le sue espressioni o movimenti e tantomeno i duetti, Giovanna è padrona del palco e della sua voce unica così come il Maestro è in perfetta sintonia con la cantante.
Fisarmonica in mano, si può non cantare “La filanda”? Canzone che dal 1971 tutti conoscono e tutti cantano e soprattutto la canzone che tutti i cantanti dovrebbero fare per omaggiare Milva ma che non fanno perché forse “poco colta”. Grave errore, “La filanda” ripercorre la storie delle lavoratrici femministe per cui Milva si batteva apertamente e lanciava pubblicamente una riflessione sulla società, non così differente da oggi nonostante siano passati 40 anni. Andrebbe ricordato a chi ne eredità il patrimonio.
Ma a concludere oltre un’ora di spettacolo, dove trova spazio anche il buon Jannacci con la sua “mia bella rossa dammi l’allegria” e la controversa “Uomini addosso”, arriva il mito, il solo e unico Battiato che con Milva scrisse la storia della musica italiana anni ’80.
“E di colpo venne il mese di febbraio” entra Giovanna delicatamente aprendo la strada proprio alla rossa, perché a chiudere lo spettacolo “Giovanna Omaggio a Milva” è proprio lei con il suo inconfondibile “Ti piace Schubert?”.
“Chi canta sa bene di non appartenersi” dicono i versi di una poesia di Giovanna sul mestiere del cantante. E poi conclude L’artista con un ricordo personale alla collega:
“Milva si è ammalata per il suo lavoro a cui ha dato tutta sé stessa, tutto il suo corpo e la sua mente. Noi artisti lo sappiamo bene cosa vuol dire lavorare tanto e duramente. Spero che finalmente ora abbia trovato Il luogo dove appartenersi, perché se lo merita. Ciao Milva, ti ho amato molto, sei stata la più grande.”

Pubblico in ovazione al Teatro Mazzacorati 1763 di Bologna
Giovanna, al secolo Giovanna Nocetti, si è esibita con due spettacoli consecutivi sold out

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Pole di Leclerc in Ungheria, preceduti Piastri e Norris

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BUDAPEST (UNGHERIA) (ITALPRESS) – Strepitosa pole position di Charles Leclerc. Il pilota del Ferrari realizza un clamoroso 1’15″372 e conquista la prima casella sulla griglia di partenza del Gran Premio di Ungheria di Formula 1. Alle sue spalle le McLaren di Oscar Piastri a +0.026 e di Lando Norris a +0.41. Quarto tempo per la Mercedes di George Russell, mentre Max Verstappen (Red Bull) deve accontentarsi soltanto dell’ottava piazza. Ottima risposta dal parte delle Aston Martin che, dopo una stagione difficile, centrano la quinta e sesta posizione rispettivamente con Fernando Alonso e Lance Stroll. Completano la top tep Gabriel Bortoleto (Kick Sauber) settimo, Liam Lawson (Racing Bulls) nono e Isack Hadjar (Racing Bulls) decimo. L’altro ferrarista Lewis Hamilton partirà dalla 12esima posizione.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Logistica, F.lli Di Martino presenta il primo Bilancio di Sostenibilità

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CATANIA (ITALPRESS) – F.lli Di Martino, tra le realtà leader nel settore della logistica integrata e del trasporto intermodale nell’area euro-mediterranea, presenta il suo primo Bilancio di Sostenibilità, “redatto su base volontaria per consolidare un percorso fatto di trasparenza, innovazione e responsabilità sociale e ambientale”, si legge in una nota.
Fondata nel 1968, l’azienda “si distingue per l’offerta di servizi logistici ad alto valore aggiunto, con una rete che copre 12 sedi operative tra Italia ed estero e un fatturato 2024 di circa 200 milioni di euro – continua la nota -. Un’impresa ancora familiare con uno sguardo sempre più rivolto al futuro”.
“Questo primo Bilancio di Sostenibilità rappresenta “non” un punto di arrivo, ma l’inizio di un percorso strutturato di miglioramento continuo – afferma il Presidente del CdA, Mario Di Martino -. L’azienda intende proseguire su questa strada, integrando in modo sempre più profondo i principi della sostenibilità nelle proprie strategie ed operazioni quotidiane.
Riteniamo che la trasparenza e la responsabilità sociale siano la base di una impresa moderna e lungimirante”.
I risultati più rilevanti del 2024 tra sostenibilità ambientale, efficienza digitale, attenzione alle persone.
Transizione ecologica ed efficienza energetica. 35.000 tonnellate di CO2 risparmiate, grazie all’adozione massiva del trasporto intermodale (oltre il 90% delle merci movimentate); introduzione di veicoli LNG ed elettrici 100% per l’ultimo miglio urbano; 95% del parco mezzi composto da veicoli Euro VI o a gas naturale liquefatto; rinnovamento costante della flotta con veicoli a bassa rumorosità e ridotte emissioni (-15% CO2, -70% NOx).
Sviluppo fotovoltaico e autoproduzione energetica. Impianti fotovoltaici installati nei principali hub: oltre 100 kWp già operativi; +5% di energia autoprodotta rispetto al 2023; piano di espansione fino a 10 MW, con ulteriori 2 MW già previsti entro fine 2025.
Digitalizzazione dei processi e riduzione della carta. Utilizzo della piattaforma proprietaria Track&Link per il monitoraggio in tempo reale di spedizioni e veicoli; automazione logistica avanzata nei magazzini; archiviazione documentale elettronica e ottimizzazione dei flussi, per un minore impatto ambientale.
Le persone al centro. 263 dipendenti (+20 rispetto al 2023), di cui 89% con contratto a tempo indeterminato; +18% di under 30 nel team e 50 nuove assunzioni; family Day aziendale in 4 sedi, per rafforzare il senso di comunità e appartenenza; survey periodiche sul clima aziendale (85% di partecipazione) con indicatori positivi su benessere e crescita interna; implementazione del Manuale del Dipendente e nuovi percorsi formativi; impegno sul territorio e iniziative sociali; 12 iniziative benefiche a favore delle comunità locali; collaborazione costante con enti pubblici e stakeholder locali, con una visione condivisa di sviluppo sostenibile.
Abstract dei principali dati 2024. Circa 200 milioni euro di fatturato; 3.000 unità di carico intermodali; 250.000 m² di magazzini; 77.000 spedizioni intermodali; 95% del parco mezzi Euro VI o LNG; 10% del fatturato investito in R&S, innovazione e sostenibilità.
“Con questo documento, F.lli Di Martino lancia un messaggio chiaro: la sostenibilità è una leva strategica di crescita e un dovere verso le nuove generazioni – conclude la nota -. La roadmap aziendale per il futuro prevede ulteriori investimenti in mobilità elettrica, bio-carburanti, ricerca tecnologica e certificazioni ambientali. Un impegno concreto per costruire una logistica a misura di ambiente, persone e territorio”.

– news in collaborazione con F.lli Di Martino –
– foto ufficio stampa F.lli Di Martino –
(ITALPRESS).

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Pellacani bronzo mondiale individuale dai 3 metri, 3° podio a Singapore

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SINGAPORE (ITALPRESS) – Dopo il bronzo dal metro e lo storico trionfo nel sincro misto con Matteo Santoro, Chiara Pellacani si regala anche il bronzo individuale dal trampolino 3 metri ai Mondiali di Singapore. L’azzurra mette a referto il punteggio di 323.20 e precede la tedesca Lena Hentschel (321.60). Oro alla cinese Yiwen Chen (389.70), che chiude la finale davanti alla connazionale Jia Chen (356.40). Sesta posizione invece per l’australiana Maddison Keeney, che vede sfumare il podio: due punti di penalità per lei nell’ultima rotazione che porta solamente il punteggio di 44.20 per un totale di 310.60. Decimo posto invece per l’altra azzurra Elisa Pizzini con 280,80 punti. “Sono molto emozionata per questa medaglia, ci tenevo tantissimo. Dal quarto posto di Parigi me l’ero legata al dito e ho lavorato tanto. Ha un valore molto importante per me”, ha detto a Rai Sport Pellacani. Salire sul podio è “sempre la stessa emozione, non ci si fa l’abitudine. Vedere le due bandiere cinesi insieme a quella italiana è un’emozione indescrivibile”, ha aggiunto l’azzurra, che pensa già al futuro: “So qual è il lavoro da fare in vista delle Olimpiadi, sono pronta a farlo. Alla fine i risultati arrivano nel momento giusto, continuerò a lavorare fino al 2028 con lo stesso obiettivo”. Poi è il momento delle dediche: “Ribadisco che ci sono tante persone dietro questa medaglia, ringrazio le Fiamme Gialle che mi hanno sostenuto tantissimo in questo percorso, lasciandomi studiare e allenarmi negli Stati Uniti. E’ anche grazie a loro se sono qui. Poi la dedica va alla mia famiglia e al mio allenatore”. L’unico precedente di tre medaglie conquistate in un’unica edizione iridata risale a Kazan 2015 quando Tania Cagnotto vinse dal metro e conquistò i bronzi dai tre metri e nel trampolino 3 metri misto con Maicol Verzotto.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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