Cronaca
Fintech e banche, amici o nemici?
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3 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il fintech rappresenta uno dei settori a maggiore crescita degli ultimi anni. Il report ‘Pulse of Fintech H2 2021’, analisi semestrale dei trend e degli investimenti nel settore fintech a livello globale pubblicata da KPMG, evidenzia la rapida espansione del settore della tecnofinanza.
Come puntualizza Fabio Marras, fondatore e CEO di Fintastico, portale specializzato nel mondo fintech, ‘la ricerca KPMG evidenzia che a livello globale nel 2021 gli investimenti in questo settore hanno toccato un nuovo record, facendo registrare 5.684 operazioni per un totale di 210 miliardi di dollari, con interventi di Venture Capital, Private Equity e Merger & Acquisitions. Questo trend sembra mantenersi positivo anche nei primi mesi del 2022, nonostante i destabilizzanti avvenimenti internazionali. L’interesse per imprese e soluzioni innovative è vivo anche nel nostro Paese – prosegue Marras -. Ne è una prova, ad esempio, la nuova call del programma di accelerazione Fin+Tech, lanciato dal Fondo Nazionale Innovazione Cdp Venture Capital per startup italiane e straniere attive in ambito fintech e insurtech che intendano aprire una sede in Italia. Ecco perchè come Fintastico continueremo con sempre più convinzione nella nostra azione di informazione e nella creazione di strumenti che permettano a consumatori e imprese di orientarsi nel mondo fintech, capendone i vantaggi e le caratteristiche utili a soddisfare le proprie esigenzè.
I segmenti che hanno attratto i maggiori investimenti nel settore sono stati quelli dei pagamenti (51,7 miliardi di dollari raccolti nel 2021 contro i 29,1 miliardi del 2020) e quello della blockchain e delle criptovalute (30,2 miliardi di investimenti nel 2021 contro i 5,5 miliardi nel 2020). Si tratta di numeri che attestano lo straordinario sviluppo della tecnologia nel settore finanziario, capace di apportare innovazione in un settore chiave dell’economia.
Ma cosa si intende esattamente per fintech? Quali innovazioni rientrano nel concetto di ‘tecnologia finanziarià? In che modo si concretizza il rapporto tra finanza e tecnologia?
Generalmente, l’espressione fintech (nasce dalla crasi delle parole inglesi finance e technology) indica qualunque tipo di innovazione finanziaria partorita da un’innovazione tecnologica. Tale innovazione può riguardare i processi produttivi, i prodotti e/o servizi proposti sul mercato, oppure nuovi modelli di business.
La rivoluzione tecnologica del fintech ha avuto un impatto su tutti gli attori economici coinvolti: banche e intermediari finanziari, consumatori, piccole e medie imprese, startup, investitori, trader, banche centrali e autorità di vigilanza.
Il Fintech: la rivoluzione della finanza
Come detto, la crescita esponenziale del fintech consiste in una vera e propria rivoluzione, capace di ridisegnare le logiche di business dell’intero settore finanziario.
La tecnologia come motore dell’innovazione finanziaria si presenta sotto diversi nomi: intelligenza artificiale, machine learning, big data, NFT e molti altri. Si tratta di soluzioni che hanno accelerato la digitalizzazione di prodotti e processi, con immensi vantaggi in termini di esperienza del cliente (user experience o UX) e soddisfazione del cliente (customer satisfaction).
Di seguito, elenchiamo quattro mercati verticali in cui la rivoluzione tecnologica targata fintech ha apportato i cambiamenti più significativi: raccolta di capitale, pagamenti, insurtech e servizi bancari.
Raccolta di capitale
Il modo in cui la tecnologia ha ridisegnato l’accesso alla raccolta di capitale si è concretizzato principalmente con l’avvento e la crescita del crowdfunding.
Il crowdfunding è un metodo di raccolta fondi che consiste in piccoli contributi forniti da un elevato gruppo di soggetti (la folla o ‘crowd’, per l’appunto) che decidono di supportare un progetto o un’idea imprenditoriale innovativa. Il crowdfunding rappresenta una valida alternativa alle modalità tradizionali di raccolta fondi che, spesso, sono precluse a privati e aziende sprovvisti di documentazioni pregresse o specifiche garanzie patrimoniali e finanziarie. Le piattaforme di crowdfunding possono offrire una o più tra le seguenti opzioni di crowdfunding:
– donation-based crowdfunding: raccolta fondi mediante donazioni;
– reward-based crowdfunding: raccolta fondi tramite sistema di ricompense;
– crowdinvesting (anche ‘equity crowdfunding’ o ‘equity-based crowdfunding’): raccolta fondi tramite cessione di quote di capitale a ciascun contributore, in proporzione alla cifra investita;
– crowdlending: raccolta fondi consistente in un prestito di denaro disintermediato.
Pagamenti
Come abbiamo visto all’inizio dell’articolo, il segmento dei pagamenti è attualmente l’ambito più attraente agli occhi degli investitori.
La digitalizzazione dei pagamenti promossa dal fintech ha reso le transazioni più veloci, sicure e semplici. La tecnologia applicata ai pagamenti rappresenta probabilmente il più grande esempio di come il fintech abbia semplificato la vita di milioni di consumatori.
Ma non è solo il cliente finale ad aver beneficiato di una tale rivoluzione: pensiamo agli e-commerce. Le aziende del commercio elettronico hanno tratto vantaggio dalla tecnologia fintech garantendo ai propri clienti un’esperienza d’acquisto accessibile, rapida e trasparente. Negli ultimi anni si è imposto il fenomeno del ‘compra ora, paga dopò (buy now, pay later in inglese), una modalità di pagamento maggiormente economica rispetto al pagamento rateale, in quanto permette ai clienti dei negozi online di acquistare beni di consumo dilazionando il pagamento in tre o più rate uguali, senza però pagare interessi o costi aggiuntivi.
Insurtech
‘Fratello gemellò del fintech, l’insurtech fa riferimento all’applicazione della tecnologia nel settore assicurativo. Nello specifico, parliamo della digitalizzazione dell’intero processo di stipula polizze, la gestione dei sinistri, l’offerta di prodotti di investimento e risparmio, etc.
Interessante è il ‘caso italianò relativo all’insurtech: secondo un’indagine dell’Osservatorio Fintech & Insurtech, il 27% degli utenti internet italiani tra i 18 e i 74 anni ha già acquistato una polizza assicurativa in digitale, mostrando un livello di soddisfazione medio-alto.
Servizi bancari
I servizi bancari sono forse il segmento i cui cambiamenti generati dal fintech e dal suo apporto tecnologico sono stati maggiormente discussi dagli osservatori economici.
Per servizi bancari intendiamo quell’universo composto da prestiti personali e d’impresa, servizi legati al conto corrente, al risparmio, carte di debito e di credito, servizi di deposito, private banking (consulenza finanziaria, assicurativa, immobiliare, gestione fondi fiduciari, etc.).
Questo segmento è tuttora caratterizzato dal boom del cosiddetto mobile banking, un servizio fornito dalle banche o da altre istituzioni finanziarie che permette al cliente di accedere a vari servizi finanziari direttamente attraverso il proprio dispositivo mobile (smartphone o tablet). Le principali realtà operanti sul mercato italiano sono HYPE, Illimity e Revolut, banche 100% online che si sono imposte rapidamente, lanciando la sfida alle istituzioni finanziarie che operano ancora con filiali presenti sul territorio con costi operativi più elevati.
Il fintech per le banche: rischi e opportunità
Abbiamo visto come le fintech attive nel segmento della raccolta di capitale e dei servizi bancari propongono un modello disintermediato di erogazione dei servizi, che permette di offrire soluzioni completamente digitali caratterizzate da rapidità, burocrazia snella, assistenza dedicata e velocità di erogazione.
La tecnologia ha dunque permesso una digitalizzazione dei principali servizi finanziari come la gestione dei conti corrente, la richiesta di finanziamenti, la gestione del risparmio, etc.
E’ proprio su questo terreno che si gioca gran parte della competizione tra le banche e le imprese fintech. L’innovazione tecnologica finanziaria, infatti, sta mettendo in discussione il modello bancario tradizionale e il suo metodo di impostare le relazioni con una clientela sempre più esigente e digitalizzata. Da qui il nostro quesito: le fintech sono nemiche delle banche?
Dal report 2021 ‘Indagine fintech nel sistema finanziario italianò pubblicato dalla Banca d’Italia emerge un’interessante verità sul rapporto tra le banche e le imprese fintech.
La ricerca, infatti, evidenzia la tendenza da parte delle banche a ricorrere a partnership con società terze: 330 accordi di partnership nel 2021 riferibili a 199 imprese. Secondo la banca centrale, le banche si affidano a società terze per assicurarsi livelli avanzati di tecnologia nonchè velocizzare la finalizzazione dei progetti. I progetti fintech, spiega infatti la Banca d’Italia, sono generalmente caratterizzati da tempi lunghi di profittabilità: oltre un quarto dei progetti fintech è ancora in fase di realizzazione.
Pertanto, la parola chiave che emerge dal report della Banca d’Italia è coopetition: una collaborazione tra soggetti teoricamente concorrenti, in questo caso le banche e le startup fintech. Meno del 20% dei progetti fintech sono infatti sviluppati completamente in house dalle banche. Il resto è frutto di una collaborazione tra banche e società terze (il 33% dei progetti) e quasi il 50% consiste in una completa esternalizzazione delle operazioni di sviluppo del progetto.
A favorire la cooperazione tra banche e fintech vi è la cosiddetta finanza incorporata (in inglese embedded finance), ovvero l’unione tra un servizio finanziario e un fornitore di servizi non finanziari, iniziata con l’apertura delle API bancarie (un fenomeno che è conosciuto anche come open banking) per l’accesso di dati finanziari da parte di terzi.
Conclusione
La rivoluzione tecnologica promossa dal fintech ha rappresentato uno tsunami che ha scosso l’intero settore finanziario.
Le banche sono nate per adempiere a un’importante funzione sociale: il trasferimento di risorse finanziarie da unità tradizionalmente in surplus (le famiglie) a unità tradizionalmente in deficit (le imprese). Grazie a questa funzione sociale svolta dagli istituti di credito, le imprese possono investire, assumere personale e creare beni e servizi per i consumatori.
Per la prima volta nella storia, la loro utilità viene messa in discussione da un modello, quello del fintech, che prevede un’ampia offerta di servizi disintermediati. Niente più filiali e sportelli, niente più scartoffie: tutto adesso è digitalizzato e, pertanto, rapido e veloce.
Ma è davvero la fine delle banche? Proprio il concetto di coopetition evidenziato dal report della Banca d’Italia ci dimostra come le banche possono essere alleate delle fintech. La tecnologia, insomma, potrebbe aiutare le banche a sopravvivere a un mercato sempre più digitalizzato, costruendo un approccio orientato al cliente,capace di durare nel tempo.
(ITALPRESS).
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Cronaca
Europei di scherma a Genova, Mazzone “Italia punta sempre a vincere”
Pubblicato
12 minuti fa-
6 Giugno 2025di
Redazione
GENOVA (ITALPRESS) – Sei giorni di eventi sportivi di altissimo livello, 450 atleti, oltre 2mila presenze complessive da più di 40 nazioni, 18mila spettatori attesi. Sono i numeri degli Europei di scherma in programma al Waterfront di Levante di Genova da sabato 14 giugno a giovedì 19 giugno, presentati oggi della sede della Regione Liguria e realizzati sotto l’egida dell’European Fencing Confederation con il patrocinato da Coni e Sport e Salute. In cabina di regia, il comitato organizzatore locale presieduto da Beppe Costa che si avvale della collaborazione della Federazione Italiana Scherma. Testimonial di questa edizione degli Europei è la pluricampionessa olimpica Valentina Vezzali. Con lei anche Bianca Del Carretto, Toni Terenzi, Michele Maffei, Benedetta Durando, Stefano Carozzo, Roberto Cirillo, Giacomo Falcini e Marco Pistacchi. “In Italia in questo momento e fino alle Olimpiadi di Cortina è la manifestazione in assoluto più importante – ha spiegato Luigi Mazzone, presidente della Federazione Italiana Scherma -. La nostra federazione è la più medagliata che c’è in Italia. Avremo tutti i nostri olimpionici che hanno vinto le medaglie a Parigi, le squadre al gran completo e le nostre stelle. I ragazzi si stanno allenando, in questo momento ci sono gli Assoluti e la settimana prossima saremo qua”. Sono 28 gli schermidori che compongono la delegazione della scherma italiana. Quartetto base, lo stesso dell’argento olimpico di Parigi 2024, per il fioretto maschile che schiera Guillaume Bianchi, Alessio Foconi, Filippo Macchi e Tommaso Marini il quale arriva da campione europeo e iridato in carica. Le fiorettiste convocate sono la campionessa uscente Arianna Errigo, Martina Favaretto, Anna Cristino, Martina Batini che gareggerà solo nell’individuale e l’iridata Alice Volpi che prenderà il suo posto nella prova a squadre. Staffette anche tra gli sciabolatori: doppio impegno per Luca Curatoli, Michele Gallo e Pietro Torre, solo competizione individuale per Dario Cavaliere mentre Matteo Neri gli subentrerà nella prova a squadre. Nella sciabola femminile (dove è out per infortunio Eloisa Passaro) le quattro prescelte sono Michela Battiston, Chiara Mormile, Manuela Spica e Mariella Viale. Indicata come riserva Alessia Di Carlo. La spada maschile punta su cinque elementi: Davide Di Veroli, Matteo Galassi, Andrea Santarelli, Valerio Cuomo (che disputerà solo la prova individuale) e Gianpaolo Buzzacchino (che sarà invece impiegato soltanto a squadre). Tra le spadiste, infine, doppio impegno per Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi e Alberta Santuccio. Individuale per Sara Maria Kowalczyk mentre Lucrezia Paulis gareggerà nella prova a squadre. La Liguria potrà applaudire ben 12 medagliati olimpici. “Quando la Federazione Scherma scende in campo si punta sempre a vincere – aggiunge Mazzone -. Abbiamo dei campioni del mondo in carica, campioni europei in carica. Anche se è l’anno post-olimpico, io ho detto a tutti i tecnici che tengo tantissimo a far sì che questo sia un Europeo storico”. Le aspettative sono alte anche per quanto riguarda il pubblico: “La scherma si deve abituare a palcoscenici importanti – ha aggiunto il numero uno della Fis -. Non possiamo venir fuori solo una volta ogni quattro anni quando ci sono le Olimpiadi, o magari una volta all’anno quando ci sono i Mondiali o gli Europei. Dobbiamo abituare i nostri ragazzi, che poi sono quelli che veramente portano le medaglie allo sport italiano, a questi palcoscenici. Se i genovesi, tutti i liguri ma non solo verranno a vedere non se ne pentiranno perchè la scherma non vale meno del tennis o del calcio, sarà veramente un grande spettacolo”. Gare al via sabato 14 giugno con le eliminatorie di fioretto femminile e sciabola maschile dalle ore 9 presso il Jean Nouvel (Padiglione Blu), con la cerimonia d’apertura (17:45) e le fasi finali (18:15) presso il nuovo Palasport di Genova.
– Foto Comitato Organizzatore Genova 2025 –
(ITALPRESS).
Cronaca
La BCE taglia di nuovo i tassi, il mutuo variabile torna conveniente
Pubblicato
12 minuti fa-
6 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “I recenti dati sull’inflazione, uniti alla debolezza dell’economia europea, hanno dato margine alla Banca Centrale Europea per avviare un nuovo taglio dei tassi d’interesse a breve termine. Questa riduzione potrebbe contribuire a dare un profilo più razionale alla curva dei tassi, con il famoso “incrocio delle linee”, ossia con tassi a breve che stanno in territorio più basso rispetto a quelli a lungo termine”. A dirlo Fabio Femiani, responsabile di idealista/mutui Italia, commentando il nuovo taglio dei tassi operato dalla Bce, che ha portato il costo del denaro a scendere di altri 25 punti base.
“Come avvenuto in passato, ci aspettiamo benefici significativi per i consumatori che possiedono un finanziamento a tasso variabile indicizzato all’Euribor 1 o 3 mesi – aggiunge -. Per chi invece sta pensando di accendere un nuovo mutuo, l’effetto sarà quello di rimettere in dubbio la scelta tra fisso – fino ad oggi padrone assoluto del mercato delle nuove erogazioni – e variabile, che dopo essere stato tanto trascurato, potrebbe tornare di appeal. In ultimo, questa mossa potrebbe ridurre i margini di guadagno delle banche derivanti dalla giacenza non remunerata dei conti correnti, e ciò potrebbe tradursi in un mantenimento degli attuali livelli di tasso o addirittura in un lieve aumento del costo dei nuovi mutui”.
Ma quanto costa oggi la rata di un mutuo da 200 mila euro? Secondo le simulazioni di idealista/mutui, “se consideriamo un finanziamento trentennale a tasso variabile con spread allo 0,75 per cento si scende dai 1026 euro di gennaio 2024 agli 811 euro di oggi, con un tasso all’1,95 per cento dal 2,25 di aprile, per un risparmio rispetto a un anno e mezzo fa di 215 euro mensili, per un totale di 2580 annuali”, si legge nella nota. “Immaginando che il taglio dei tassi Bce sia completamente assorbito dal tasso Euribor a un mese – secondo Femiani – il tasso di riferimento scenderebbe all’1,70% con una rata da 785 euro mensili e un risparmio di 241 euro mensili e 2892 euro annuali. Invece per i costi dei mutui trentennali a tasso fisso con spread dello 0,50%, la rata si rivela più costosa 856 euro al mese in media, rispetto agli 843 di gennaio 2024 e agli 841 di aprile 2025.
Quale influenza avranno i movimenti dei tassi sui mutui casa?
“Come dico ogni volta: il mercato arriva sempre prima! Analizzando la dinamica dell’Euribor, possiamo affermare che il mercato aveva anticipato e assorbito la decisione odierna della BCE. E già ieri il valore dell’indice dell’Euribor a 1 mese si era abbassato per la prima volta sotto il 2%”, segnala Femiani. “E’ la prima volta dal 2022 che un mutuo a tasso variabile standard (pertanto, al netto di eventuali offerte commerciali specifiche delle banche) diventa più economico del “gemello” a tasso fisso. Nella simulazione di idealista/mutui, con degli spread medi di mercato, si risparmierebbero addirittura 45 euro scegliendo il variabile. Rimarrei cauto invece su una eventuale sensibile ribasso dell’IRS, che al contrario nell’ultimo mese si è apprezzato mediamente di 5-10 bp. Questo – conclude – è abbastanza normale, esprimendo l’IRS una “previsione” dell’andamento di lungo periodo, ma nel breve si traduce una rata flat se non addirittura in aumento rispetto ai mesi precedenti. Oggi la stessa rata risulta più cara di 15 rispetto alla precedente rilevazione di aprile scorso”.
– News in collaborazione con idealista –
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Dal 14 al 20 giugno su Tivusat opera, danza, pianisti e jazz
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12 minuti fa-
6 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Dal 14 al 20 giugno, il canale Mezzo, al numero 49 di Tivusat, offrirà una programmazione dedicata agli amanti della grande musica. Una settimana che spazia dalla lirica alla danza contemporanea, passando per recital pianistici e jazz d’autore.
La settimana si apre con l’opera “Thaìs” di Jules Massenet (sabato 14, ore 20:30), in una produzione firmata Jean-Louis Grinda. Marina Rebeka incarna una Thaìs magnetica accanto a Ludovic Tèzier nel ruolo di Athanaèl, con l’Orchestra Filarmonica e il Coro dell’Opèra di Monte-Carlo. Un viaggio musicale nel cuore del simbolismo francese.
La serata del 15 giugno è interamente dedicata al pianoforte.
Alle 20:30, Evgeny Kissinesegue Bach, Mozart, Chopin e Rachmaninov dal Musikverein di Vienna. A seguire, alle 22:10, il giovane talento Yunchan Lim propone Bach e Beethoven in un recital poetico e rarefatto dalla Fondation Louis Vuitton.
Martedì 17 giugno (ore 20:30), spazio al balletto con “Don Quichotte” di Josè Carlos Martìnez. Questa produzione del Ballet de l’Opèra National de Bordeaux, con musiche di Ludwig Minkus, restituisce la vitalità del classico. Il Grand Thèàtre de Bordeaux si trasforma in un palcoscenico di sogno e movimento.
Mercoledì sera alle 20:30, la musica barocca prende il centro della scena con “Les Fètes d’Hèbè” di Jean-Philippe Rameau. William Christie dirige Les Arts Florissants in una produzione firmata Robert Carsen. Il cast vocale – tra cui Ana Vieira Leite e Marc Mauillon – ci accompagna in un viaggio tra danza, poesia e canto, in puro stile Opèra Comique.
Mezzo dedica la serata del 19 giugno all’etichetta ECM, con due prime esclusive. Alle 20:30, il quartetto di Avishai Cohen infonde energia e lirismo tra tromba, piano, contrabbasso e batteria. A seguire, alle 21:30, l’oud di Anouar Brahem incontra il contrabbasso di Dave Holland e il pianismo poetico di Django Bates. Entrambi i concerti sono registrati alla Philharmonie de Paris
La settimana si chiude con un evento tanto musicale quanto concettuale: “Suites for a suffering world” (venerdì 20, ore 20:30), con la violoncellista Tanja Tetzlaff. Esegue le Suite n.4 e n.5 di Bach accostate alla composizione contemporanea “Cracks, Clouds” di Encke. Un concerto che parla al cuore e alla coscienza, in nome della sostenibilità e dell’impegno civile
– News in collaborazione con Tivusat –
– Foto ufficio stampa Tivusat –
(ITALPRESS).


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