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Cronaca

L’Assemblea di Acea approva il bilancio 2021 e il dividendo

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ROMA (ITALPRESS) – L’Assemblea degli Azionisti di Acea SpA, ha approvato il Bilancio di Esercizio e ha presentato il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 che evidenzia un utile netto di 313,3 milioni di euro. E’ stata presentata agli Azionisti la Dichiarazione Consolidata non Finanziaria.
L’Assemblea ha, inoltre, nominato il nuovo Collegio Sindacale e il Consigliere di Amministrazione Francesca Menabuoni.
Al momento dell’apertura dei lavori risultava rappresentato in Assemblea il 90,56% circa del capitale sociale.
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) consolidato aumenta dell’8,7% a 1.256,1 milioni di euro (1.155,5 milioni nel 2020). Alla performance positiva hanno contribuito tutte le aree di business. Il Risultato Operativo (EBIT) cresce dell’8,6% a 581,1 milioni di Euro.
L’Utile netto di competenza del Gruppo raggiunge 313,3 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto all’anno precedente (284,9 milioni nel 2020).
Gli Investimenti realizzati nel 2021, al netto di quelli legati alle attività da dismettere (fotovoltaico) e di quelli finanziati, sono pari a 931 milioni di euro (+5,1%) e sono destinati per l’83% alle attività regolate.
L’Indebitamento finanziario netto del Gruppo è pari a 3.977,2 milioni di euro, rispetto a 3.528 milioni del 31 dicembre 2020. La variazione risente dei maggiori investimenti realizzati, delle modifiche del perimetro di consolidamento e dell’assorbimento del capitale circolante. L’andamento del circolante è prevalentemente condizionato dall’aumento del fatturato di Acea Energia legato alla forte accelerazione del PUN e dalla riduzione degli oneri generali di sistema decisa dal Governo per contenere l’impatto dell’aumento del prezzo dell’energia sui cittadini.
L’Indebitamento finanziario netto coerente con il nuovo orientamento ESMA è pari a 3.988,4 milioni di euro.
L’Assemblea ha deliberato di destinare l’utile di Acea relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 pari a 177.039.964,93 euro in questo modo: 8.851.998,25 euro, pari al 5% dell’utile, a riserva legale; 168.187.966,69 euro, unitamente agli utili portati a nuovo per 12.477.754,26 euro, ai Soci per un ammontare totale pari a 180.665.720,95 euro.
Il dividendo complessivo (cedola n. 23) di 180.665.720,95 euro, pari a 0,85 euro per azione, sarà messo in pagamento a partire dal 22 giugno 2022, con stacco cedola il 20 giugno e record date il 21 giugno.
Alla data di approvazione del bilancio, le azioni proprie sono pari a 416.993.
L’Assemblea ha, inoltre, approvato la prima Sezione e deliberato in senso favorevole sulla seconda Sezione della Relazione sulla politica in materia di Remunerazione e sui compensi corrisposti.
L’Assemblea degli Azionisti ha nominato il nuovo Collegio Sindacale, definendone i relativi compensi. Il Collegio Sindacale resterà in carica per tre esercizi e precisamente fino all’approvazione del Bilancio 2024. L’elezione dei componenti dell’Organo di controllo è avvenuta con voto di Lista, secondo le modalità stabilite agli articoli 15 e 22 dello Statuto Sociale.
Nel nuovo Collegio Sindacale risultano eletti: Sindaci effettivi Maurizio Lauri (Presidente), Claudia Capuano e Leonardo Quagliata.
Sindaci supplenti Rosina Cichello e Vito Di Battista.
Claudia Capuano, Leonardo Quagliata e Rosina Cichello sono tratti dalla lista n. 1 presentata dall’azionista Roma Capitale, titolare del 51% del capitale sociale di ACEA SpA e votata dalla maggioranza degli azionisti che hanno partecipato all’Assemblea (il 67,80% circa delle azioni ammesse al voto);
Maurizio Lauri e Vito Di Battista sono tratti rispettivamente dalla lista n. 2 presentata dall’azionista Fincal SpA, titolare del 3,193% del capitale sociale di ACEA SpA e dalla lista n.
3 presentata da un gruppo di società di gestione del risparmio e investitori istituzionali titolare complessivamente dell’1,495% del capitale sociale di ACEA SpA.
L’Assemblea degli Azionisti, su proposta presentata dal socio Suez International SAS, ha nominato Consigliere di Amministrazione Francesca Menabuoni. Il nuovo Consigliere di Amministrazione resterà in carica sino alla scadenza dell’attuale Consiglio, ossia con l’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2022.

– foto ufficio stampa Acea –

(ITALPRESS).

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Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Sicilia, Schifani “Quasi ripianati i conti della Regione, un record”

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MILANO (ITALPRESS) – Aveva promesso un cambio di passo per l’Isola e quasi a metà legislatura, l’obiettivo sembra essere compiuto. E’ quanto riconosce il quotidiano Milano Finanza al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. Lo certificano, secondo l’articolo, i dati del consuntivo del 2023 presentato dall’amministrazione, ma anche i numeri della Banca d’Italia, che vedono il pil crescere dell’1%, e di Unioncamere, che confermano la crescita di valore aggiunto prodotto dai territori e le agenzie internazionali hanno messo la Sicilia sotto una luce nuova: BBB con outlook stabile per Fitch, lo stesso di Standard & Poor’s, mentre Moody’s ad aprile lo ha alzato da Ba1 a Baa3. Alla base di ciò, dice l’ultimo aggiornamento della Banca di Italia di metà novembre, ci sono un settore delle costruzioni che riesce a crescere nonostante la fine del Superbonus, un’espansione del turismo e dell’occupazione in generale, anche se la manifattura segna il passo. Il disavanzo regionale da ripianare, inoltre, è stato pertanto ridotto dai 7,3 miliardi del 2018 agli attuali 897 milioni di euro. “Si tratta di un record – commenta Schifani a Milano Finanza – che ci pone a un passo dal conseguimento di un risultato storico: il risanamento dei conti della Regione. Grazie alla crescita e alle prudenziali politiche di bilancio volute dal mio governo, e di questo va dato merito al precedente assessore all’Economia Marco Falcone, abbiamo ripianato il disavanzo riducendo di più di 3 miliardi le passività. Al contempo con il via libera sblocchiamo le risorse per la firma del rinnovo contrattuale dei regionali, che confidiamo avvenga nei prossimi giorni. Un altro impegno che abbiamo mantenuto”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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