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TORNA “PAVIA BAROCCA”, DAL 28 MAGGIO AL 5 LUGLIO 2022

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di Emanuele Bottiroli

Come ogni primavera, anche quest’anno il Centro di Musica Antica della Fondazione Ghislieri organizza la rassegna Pavia Barocca, che per oltre un mese porta la musica storicamente informata non solo nelle sale del Collegio ma anche in alcuni dei luoghi più affascinanti della città.

Apre la stagione l’ensemble Tamuz, che sta svolgendo in quest’anno accademico la propria residenza presso il CMA. Sabato 28 maggio, alle ore 21 presso l’Aula Goldoniana del Collegio Ghislieri, è in programma CelloX2=5. Una serata il cui programma ruota attorno al quintetto per archi con due violoncelli: genere che vede la luce grazie all’opera del compositore e violoncellista lucchese Luigi Boccherini nella seconda metà del Settecento, e che trova probabilmente una delle sue espressioni più alte a inizio Ottocento, in Franz Schubert. Il concerto sarà introdotto da un intervento (venerdì 27 maggio alle ore 18:30 presso il Collegio Castiglioni) di Clive Brown, Professore emerito presso la School of Music di Leeds, che affronterà alcuni aspetti cruciali dell’interpretazione che emergono dai manoscritti, dalle prime edizioni e dalle fonti d’epoca. L’ensemble Tamuz è costituito dai violini Hed Yaron-Meyerson e Diego Castelli, dalla viola Avishai Chameides e dai violoncelli Bruno Hurtado Gosalves e Constance Ricard.

Il giorno successivo, domenica 29 maggio alle ore 17, tocca invece al Coro Universitario Ghislieri, che quest’anno sta svolgendo la propria residenza artistica presso la Fondazione Toscanini di Parma. Insieme all’ensemble di fiati Into the windsrising ensemble del progetto Eeemerging+, il nostro Coro Universitario diretto dal M° Luca Colombo si esibirà all’Oasi di Sant’Alessio nel concerto Udite la vittoria!, rappresentazione rinascimentale delle tipologie di composizione legate all’azione militare.

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“Nel settembre 1515, nell’attuale Melegnano, si combatte una cruenta battaglia che vede fronteggiarsi l’esercito dell’alleanza franco-veneta, capeggiato da Francesco I di Valois, e l’esercito svizzero coi soldati del Ducato di Milano, guidato da Massimiliano Sforza”, spiegano gli organizzatori. “In un’epoca in cui la musica era uno degli strumenti prediletti per la celebrazione di tutti gli eventi di rilievo, Clément Janequin diede alle stampe la chanson La Bataille, che descrive la battaglia di Marignano in tutte le sue fasi, come fosse una cronaca. Questa battaglia musicale avrà un tale successo nell’Europa rinascimentale da essere utilizzata come melodia di riferimento per la composizione di moltissimi brani, anche sacri”.

Il Coro Universitario torna a esibirsi poi lunedì 6 giugno alle ore 21, nuovamente in Aula Magna del Collegio Ghislieri (e non nella chiesa di San Salvatore come indicato in una precedente versione del programma), per un concerto in collaborazione con l’Associazione musicale CrescendoInMusica Pavia e la sua Orchestra Hemiola, nonché con il Conservatorio Franco Vittadini. In programma la sinfonia n.40 in Sol minore di Mozart e la Missa Sancti Nicolai di Haydn. Alla direzione il giovanissimo Davide Missaaglia, già tenore del nostro Coro Universitario e in via di affermazione presso diverse formazioni orchestrali di pregio in Italia.

A concludere il cartellone principale, due concerti inseriti nel progetto europeo Eeemerging+. Il primo è un rising ensemble del progetto: La Palatine, normalmente dedito alla musica francese, che quest’anno affronta il repertorio italiano affrontando il tema delle passioni e dei sentimenti. Il n’y a pas d’amour heureux – in programma martedì 21 giugno alle ore 21 nel Salone San Pio del Collegio Ghislieri – prevede musiche di Monteverdi, Rossi, Savionoi, Kasberger. L’ensemble è costituito dal soprano Marie Théoleyre insieme a Nicolas Wattinne alla tiorba e alla chitarra barocca, Luciana Elizondo alla viola da gamba, Loris Barrucand al clavicembalo e organo.

Infine, nella splendida basilica di San Michele, alle ore 21 di martedì 5 luglio, è la volta della Ambronay Eeemerging+ Academy, l’orchestra laboratoriale di alta formazione per giovani musicisti che quest’anno vede come preparatore la violoncellista Ophélie Gaillard. A collaborare al laboratorio un altro gruppo Eeemerging+, l’ensemble d’archi olandese Butter QuartetThe Explorers ha un programma che permette di esplorare un periodo affascinante della storia della musica, dove la razionalità dell’Illuminismo e il fuoco del primo Romanticismo alimentano un discorso musicale in piena mutazione nel momento in cui la nascita della democrazia sconvolgeva le corti europee.

Le informazioni per partecipare agli eventi e acquistare i biglietti sono disponibili nelle specifiche pagine dedicate di Ghislieri.it.

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A ciò si aggiungono, come ormai d’abitudine, i momenti musicali della rassegna Barocco Fuori, che grazie alla preziosa collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pavia, i brevi interventi saranno tutti eseguiti nella bellissima cornice del Castello Visconteo, che riapre a uso della cittadinanza il suo fossato, completamente ristrutturato e rimesso a nuovo. Nel fossato si terrà il primo dei due incontri – domenica 26 giugno alle ore 19 – mentre il secondo è previsto nel loggiato venerdì primo luglio alle ore 18; entrambi saranno affidati alla Ophélie Gaillard e al Butter Quartet.

Gli eventi di Pavia Barocca si svolgeranno nell’ambito dell’iniziativa comunale “La città come palcoscenico”. L’assessore alla cultura, Mariangela Singali, ha infatti dichiarato che “la partecipazione dell’Assessorato alla Cultura conferma la parntership con un soggetto che prosegue il suo tenace percorso per offrire una proposta musicale di alto livello qualitativo: un’offerta rivolta alla città e che al contempo esporta il nome di Pavia quale centro di eccellenza nella ricerca artistica. Al senso della conferma si aggiunge anche quello della vivificazione di una collaborazione che vede la rassegna fare tappa, oltre che in spazi cittadini di grande suggestione, anche in luoghi della cultura cui il Comune di Pavia sta prestando particolare attenzione nell’ambito di una rinascita urbanistico-culturale in senso più lato”.

“Sono molto felice di questa ripresa”, conclude Giulio Prandi, direttore artistico del Centro di Musica Antica. “Significa ripartire da alcuni principii fondamentali per Pavia e per la musica in genere. La nostra città è tradizionalmente un luogo dove nascono carriere e questa sarà un’edizione interamente dedicata ai giovani, che si incontreranno venendo da contesti molto differenti, non solo geograficamente”.

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