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Politica

Sinistra Italiana, dall’Assemblea nazionale via libera alla trattativa con il Pd

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ROMA (ITALPRESS) – L’Assemblea Nazionale di Sinistra Italiana ha dato mandato al Segretario Nazionale Nicola Fratoianni e alla Segreteria di verificare la possibilità di stringere un accordo con il Partito Democratico sui collegi uninominali, tale da contrastare con la massima efficacia possibile la forza elettorale della coalizione di destra. Un dispositivo alternativo ha raggiunto il 31,8%. “Di lavorare perchè tale accordo sia esteso anche al M5S, e porti alla candidatura di importanti personalità del mondo del lavoro, della cultura, dell’associazionismo e dei movimenti democratici, progressisti ed ecologisti; di confermare l’alleanza con Europa Verde-Verdi e di concludere con la massima celerità i passaggi necessari a trasformarla in una lista elettorale comune”. Lo si legge in una nota di Sinistra Italiana. Il dispositivo è stato approvato con il 61,% di voti favorevoli, il 5% di astensioni.
“Di garantire in questo contesto alla lista e al nostro Partito totale autonomia in termini di programma, lista e prospettiva politica; di presentare una proposta programmatica che parta dalla difesa e attuazione della Costituzione e abbia al centro la lotta per la giustizia sociale ed ambientale, a partire dalla lotta ai cambiamenti climatici; dal contrasto all’energia fossile a vantaggio di quella rinnovabile; dalla dignità, stabilità e giusta remunerazione del lavoro; dal rilancio del ruolo economico dello Stato; dall’estensione del welfare, compreso il reddito di cittadinanza; dall’investimento in scuola, sanità e trasporti pubblici e gratuiti; dai diritti civili, con il riconoscimento di pieni diritti per le persone lgbtqia+ e con il rilancio di una proposta di legge che garantisca l’uguaglianza e la pari dignità familiare, dalla legalizzazione di cannabis e eutanasia, dalla promozione dell’uguaglianza di genere; dall’impegno per la pace, il disarmo e il taglio della spesa militare” conclude la nota.

foto: agenziafotogramma.it

(ITALPRESS).

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Politica

Barachini “Gli Over the Top fanno gli editori, ma senza vincoli”

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TRENTO (ITAPRESS) – “Qualunque catena di supermercati nelle nostre città è in grado di sapere quali prodotti rifornire nei quartieri. Hanno perfettamente l’analisi di quanto rifornire in più, con grande precisione su aree piccolissime. Il dato è talmente raffinato che è possibile questa logica commerciale. È facile che la stessa logica valga per l’informazione, si può capire quale area è più sensibile a certe informazioni, ma la differenza è che l’informazione non è un prodotto, è un bene fragile, che ha un effetto sulla coscienza libera e democratica. Quindi va trattato in modo diverso”. Lo ha detto Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria, al Festival dell’Economia di Trento organizzato dal Gruppo 24 Ore e da Trentino Marketing.

“Quello che anche a livello europeo si sta tentando di fare – ha spiegato Barachini – non è un controllo, una deterrenza, o una limitazione dell’innovazione, ma servono dei guard rail etici per evitare che i dati sensibili diventino di proprietà di entità o persone che ne fanno un uso non corretto”, anche alla luce del fatto che gli Over the Top stanno facendo gli editori anche se non hanno la stessa tassazione e gli stessi vincoli che hanno gli editori tradizionali”.

“Le norme vanno sempre adattate alla realtà che cambia, e oggi tutto cambia rapidamente. Quando all’inizio del nostro lavoro andavamo ai vertici europei e presentavamo il nostro modello di sostegno all’editoria venivamo visti come atipici. Oggi invece in Europa, soprattutto in Francia e Germania, ci guardano con attenzione, perché viene compresa la necessità di difendere il sistema anche da potenziali influenze straniere. Ci si rende conto che senza un sistema di difesa, si viene narrati da realtà esterne al Paese, secondo logiche che possono essere politiche o commerciali”, ha aggiunto Barachini.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Delmastro in visita all’Ucciardone di Palermo “Dal Governo grande impegno sulle carceri”

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PALERMO (ITALPRESS) – “E’ una visita importante, abbiamo condiviso con uomini e donne della polizia penitenziaria e le sigle sindacali lo sforzo del governo, con numeri eclatanti, 10.250 assunzioni finanziate di agenti di polizia penitenziaria in due anni e mezzo di governo. È una cifra ciclopica mai vista prima per recuperare le carenze di organico spaventose ereditate da chi prima di me ha fallito la sua missione”. Così il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove, a margine di una visita ispettiva presso il carcere “Ucciardone” di Palermo.

“Abbiamo condiviso le dotazioni di forza di polizia che abbiamo messo in campo e gli interventi, oltre 255 milioni, sull’edilizia penitenziaria, con grande condivisione delle sigle sindacali. Poi abbiamo parlato anche di problemi più relativi all’Ucciardone rispetto al quale avremo interventi rapidi entro questo mese”. Il sottosegretario ha poi parlato del caso specifico della Sicilia: “La Corte dei Conti si è focalizzata sul decennio precedente e quindi quella impietosa fotografia e quella clamorosa chiamata di responsabilità della politica riguarda chi mi ha preceduto”. 

Quanto a casi di arresti di agenti penitenziari, “mi sento di dire che ci sono sempre delle mele marce ovunque e che bisogna avere gli anticorpi. Stiamo lavorando moltissimo sull’antigetto, sulla sicurezza, sugli antidroni. Abbiamo acquistato antidroni da dare in dotazione a tutti gli istituti penitenziari, dopodiché abbiamo la capacità di avere gli anticorpi anche per quei rari casi dove qualche volta qualche uomo o donna della polizia penitenziaria non si comporta nella maniera più corretta e specchiata”.

Delmastro si è soffermato anche dei permessi premio per 200 boss, dopo il grido di allarme di ieri della presidente della Commissione dei Nazionale Antimafia: “Condivido il grido di dolore di Chiara Colosimo indirizzato a chi di competenza, cioè a coloro che ammettono i permessi premio, che non è certamente il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Se certamente il non il governo, non il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, ma altri concedono permessi premio, quantomeno irrituali noi siamo assolutamente contrari”.

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“Io ieri ho partecipato alla manifestazione del Quarto Savona 15 con Tina Montinaro per ricordare Falcone e Borsellino e i tanti angeli custodi della scorta, lì c’è stato un clima di splendida concordia che è quello che giustamente invochiamo nell’antimafia perché è stupido, puerile e controproducente dividersi”. Sul tema delle intercettazioni “credo che sia assolutamente infondata la protesta, il perimetro delle intercettazioni rimane identico a se stesso e non è stato minimamente ristretto l’uso di questo strumento. Semmai siamo intervenuti sul cortocircuito fra tribunali, procure e giornali, l’uso massmediatico delle intercettazioni – ha sottolineato Delmastro -. Mai noi priveremo la magistratura di uno strumento portentoso nel contrasto alla criminalità comune e soprattutto organizzata come quello delle intercettazioni. Quindi trovo una polemica pretestuosa che soprattutto non meritava di esprimersi il 23 maggio, perché il 23 maggio questa nazione dovrebbe trovare l’unità”. Sui dubbi espressi da alcuni esponenti della magistratura sulla riforma: “Il giorno dell’antimafia qualcuno critica una riforma che era stata indicata da Giovanni Falcone. Noi siamo dalla parte di Giovanni Falcone”. 

“Da palermitana provo sempre grande dolore quando il movimento antimafia si divide”. Così Carolina Varchi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Giustizia alla Camera, a margine di una visita ispettiva presso il carcere Ucciardone di Palermo. “Negli anni – ha aggiunto Varchi – sono stata animatrice di questo movimento, in particolar modo con le commemorazioni del 19 luglio e a prescindere dall’appartenenza politica di ciascuno di noi abbiamo sempre ritenuto che quelle piazze, quella del 23 maggio e quella del 19 luglio andassero condivise. La condivisione passa dal rispetto. Io concordo con quello che ha detto la professoressa Falcone, cioè che l’antimafia e il ricordo non sono legati a un cronometro (il riferimento è al fatto che il minuto di silenzio di ieri all’albero Falcone è avvenuto dieci minuti prima delle 17.58, ndr). Probabilmente c’è stato qualche disguido di natura organizzativa, nessuno impedirà mai ad alcuno di protestare, così come sono sicura che nessun appartenente a quel corteo avrebbe approfittato del minuto di silenzio per fare fischi o altro tipo di contestazioni. Quindi, credo che sia bene archiviare questa polemica e dall’anno prossimo tornare tutti uniti in piazza, perché così come la mafia colpisce come un solo uomo, lo Stato, le istituzioni, le associazioni, i movimenti devono stare uniti e colpire la mafia come un solo uomo”.

 “Questo carcere è una struttura storica che ha diverse criticità che sono state affrontate dal sottosegretario Delmastro verificando lo stato dei luoghi, sia interloquendo con i principali operatori delle forze di polizia penitenziaria, che sono i primi garanti della sicurezza e dei diritti dei detenuti quando possono lavorare in condizione adatte. Il sottosegretario ha promesso il suo impegno sia in termini infrastrutturali che generali”. Così il senatore di Fratelli d’Italia Raoul Russo, componente della Commissione nazionale antimafia. “Nello specifico questa struttura necessita di interventi importanti – ha aggiunto Russo -. La sezione nona sarà particolarmente oggetto di interventi corposi nei prossimi mesi. Ci troviamo in un carcere in centro città che merita di essere attenzionato in modo speciale dal Dipartimento”.

-Foto ufficio stampa Fratelli d’Italia-
(ITALPRESS).

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Politica

La Russa “Pronti a difendere la Costituzione con la vita”

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BERGAMO (ITALPRESS) – “Noi abbiamo maturato un rispetto assoluto per i valori della nostra Costituzione. Inutile venire a chiederci di fare l’esame di democrazia. La Carta Costituzionale, soprattutto nella prima parte, individua diritti umani e di libertà inalienabili che, se ci venissero tolti, noi ex giovani di destra saremmo pronti a scendere in piazza per difenderli con la vita. Da certe privazioni ci siamo passati negli anni ’70”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intervenendo a Bergamo al convegno “Marzio Tremaglia. Identità, politica, cultura”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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