Cronaca
Airbnb, le zone turistiche rurali crescono 8 volte più delle città
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3 anni fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – In Italia le città dove si prenota maggiormente “in valore assoluto sono quelle grosse: Roma, Milano e Firenze sono tornate al vertice della classifica dopo la pandemia. La cosa interessante, però, è che le città che crescono di più rispetto al periodo pre-pandemico sono Palermo, Pisa e Como. Ancora più interessante è confrontare la crescita delle zone rurali, non cittadine, che è otto volte superiore a quella delle città. Questo fenomeno di dispersione del turismo iniziato con la pandemia sta proseguendo nel periodo post-pandemico probabilmente perchè le persone amano trovarsi in zone meno trafficate”. Lo ha detto Giacomo Trovato, amministratore delegato di Airbnb, in un’intervista all’Italpress.
Si registra anche un cambiamento sul tipo di servizi richiesti. “Nel periodo pandemico andavano fortissimo le piscine e il wi-fi. Nel periodo post-pandemico, dove lo smart working cresce di popolarità, oltre alla presenza del wi-fi – ha spiegato – c’è anche la presenza di spazi di lavoro dedicati, oltre alle case che accettano gli animali domestici. Questo è un altro filtro tra i più richiesti in assoluto”.
Per Trovato, “le ricerche di case che accolgono animali sono aumentate del 65% rispetto al periodo pre-pandemico e l’Italia è il paese che ha la maggiore concentrazione di case che accettano animali, un terzo circa del totale, 130 mila”.
Inoltre, secondo l’ad di Airbnb, in Italia per “la grande maggioranza” si affittano “case intere”. “Le stanze – ha spiegato – sono state particolarmente impattate in periodo pandemico perchè si preferiva non portare persone in casa. Adesso, però, stiamo assistendo a una crescita delle stanze ed è un tema importante perchè può essere spesso il fattore abilitante di una vacanza per la popolazione più giovane”.
Per quanto riguarda il fisco “non c’è stato un cambiamento di regole”. “Il quadro – ha continuato – è abbastanza chiaro. Quello che per noi è importante, per promuovere una totale legalità del settore, è fare in modo che l’Italia implementi la legge che istituisce un codice unico nazionale. Dovremmo essere in dirittura d’arrivo. Con questa legge le autorità fiscali saranno in grado di ricevere da noi i dati su chi ha una casa e l’affitta e valutare se è in regola con tutti gli adempimenti”, ha evidenziato.
Per quanto riguarda gli affitti, talvolta in città si fatica a trovare immobili per periodi lunghi. “In questo momento è vero che i costi stanno un pò aumentando. La crisi energetica incide molto – ha sottolineato – e incide anche il fatto che è aumentata la domanda di alloggi brevi. Su un sito che ha più di 400mila annunci come Airbnb – ha proseguito – c’è una tale scelta che c’è una soluzione per ogni tasca. Stiamo vedendo che le famiglie affittano case più grandi perchè possono anche prenotare per più persone in modo tale che il costo pro capite possa essere addirittura in diminuzione”.
Con il caro bollette, bisogna trovare l’accordo tra affittuari e inquilini. “Posto che il prezzo è deciso dai proprietari di casa – ha spiegato Trovato -, noi favoriamo un prezzo onnicomprensivo così chi cerca un alloggio sa che paga quella cifra e non c’è nessun extra. E’ chiaro che i proprietari si trovano a dover fronteggiare l’aumento del costo delle bollette e si pongono qualche problema su come inserirlo nel prezzo giornaliero”.
In campo ci sono anche progetti per il futuro. “Un’iniziativa di cui siamo molto felici – ha affermato – è cavalcare il trend del lavoro in remoto. L’Italia storicamente mancava di un visto per i nomadi digitali provenienti da paesi extra Ue e si è dotata di questo visto. Mancano i decreti attuativi ma speriamo di arrivarci presto. Noi stiamo collaborando con tante regioni italiane – ha continuato – per creare centri di attrazione dei nomadi digitali. Noi facciamo in modo che i prezzi siano adeguati a soggiorni più lunghi però anche le regioni, come il Friuli Venezia Giulia, stanno lavorando per rendersi più attraenti, per esempio creando una comunità di nomadi digitali, esperienze dedicate e spazi di coworking, oltre che carte per visitare gratuitamente le attrazioni della regione”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).
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Cronaca
All’Università degli Studi di Bergamo si concludono i lavori di imprenditività di Creo
Pubblicato
6 minuti fa-
6 Giugno 2025di
Redazione
BERGAMO (ITALPRESS) – Con l’evento finale ospitato oggi in Fondazione Dalmine, si è conclusa la seconda edizione dei Creo-lab, i laboratori innovativi, partecipativi e multidisciplinari promossi nell’ambito di Creo – Competencies and Resources for Entrepreneurial Orientation, il percorso formativo dell‘Università degli studi di Bergamo che promuove la crescita personale, la creatività e la capacità di innovazione. Un successo confermato anche dai numeri: 94 studentesse e studenti che, da marzo a giugno, hanno preso parte ai quattro laboratori tematici dedicati a ‘Tourism and creative industries’, ‘Sustainability’, ‘Salute’, ‘Tecnologie digitali e Intelligenza Artificiale’; oltre 192 ore di formazione accademica, tra lezioni frontali, lavori di gruppo, analisi di casi concreti e visite tecniche in aziende e sul territorio; 26 docenti UniBg impegnati sul progetto, e sempre più forte il coinvolgimento dell’ecosistema territoriale (imprese, fondazioni, cooperative, associazioni).
Le aziende coinvolte hanno lavorato a stretto contatto con le studentesse e gli studenti, confrontandosi su sfide concrete legate ai propri ambiti di attività. Dal dialogo tra mondo accademico e realtà produttive sono nati progetti innovativi, concepiti per offrire soluzioni applicabili a contesti reali e contribuire allo sviluppo di idee e competenze spendibili nel mondo del lavoro.
Le imprese hanno invitato le studentesse e gli studenti del Creo-lab ‘Tecnologie digitali e Intelligenza Artificiale’ a misurarsi, partendo da bisogni concreti e sfidanti. Per il Creo-lab ‘Tourism and Creative Industries’, il lavoro si è concentrato sulla co-progettazione di idee innovative per valorizzare le risorse culturali e creative della Valle Brembana attraverso il turismo. Punto di partenza del percorso è stato l’ascolto diretto degli attori territoriali, incontrati in Valle, a cui sono poi stati restituiti gli esiti principali durante l’evento conclusivo che si è tenuto presso l’Infopoint di Altobrembo. In questo contesto, sono nati progetti significativi, sviluppati in collaborazione con realtà locali, con l’obiettivo di attivare reti, rafforzare l’identità territoriale e promuovere nuove forme di fruizione sostenibile del patrimonio. Anche il Creo-lab ‘Salute’ ha toccato temi estremamente attuali e concreti; il percorso ha affrontato alcune delle sfide più rilevanti della società, focalizzandosi in particolare sulla longevità come trend globale che modifica i bisogni e richiede la progettazione di soluzioni innovative per aggiungere qualità di vita agli anni. Per il Creo-lab ‘Sustainability’ il percorso è stato dedicato alla trasmissione di una metodologia puntuale per l’innovazione “guidata dai bisogni” in tema di sostenibilità ambientale e sociale.
Le opportunità formative offerte da Creo proseguono con l’avvio della XV edizione di Start Cup Bergamo, il programma UniBg di formazione e accompagnamento alla creazione di imprese dall’alto contenuto innovativo. L’iniziativa si rivolge a studenti, laureati, dottorandi, ricercatori, docenti e personale tecnico-amministrativo UniBg, con un’idea imprenditoriale o un reale interesse a fare impresa. Il percorso – che unisce formazione imprenditoriale, accompagnamento personalizzato e attività di prototipazione – culminerà, nel mese di dicembre 2025, nella tradizionale business plan competition, che premierà le idee più promettenti e innovative, maturate durante il programma. L’edizione 2025 introduce nuovi elementi pensati per aiutare i team a rafforzare la propria idea e a crescere nel corso del programma. Ogni gruppo sarà affiancato da un mentore con esperienza nel settore e riceverà un supporto pratico per sviluppare il progetto e il prototipo, anche grazie a incontri periodici con i partner industriali e accademici coinvolti.
Sergio Cavalieri, Rettore Università degli studi di Bergamo: “Il progetto CREO e le esperienze formative dei CREO-LAB consentono di completare il percorso accademico dei nostri studenti e delle nostre studentesse sviluppando e rafforzando competenze trasversali legate all’area dell’innovatività, della creatività e del problem solving. Attraverso il progetto CREO, il nostro Ateneo si pone come fulcro di una rete di conoscenze, competenze e attitudini che mette in relazione diversi attori del territorio, includendo studenti, docenti, imprese ed enti, rendendo l’Università degli studi di Bergamo un partner proattivo e pioniere nella costruzione di ponti per rendere il territorio sempre più foriero di opportunità per i talenti”.
Tommaso Minola, Direttore scientifico CREO, Università degli studi di Bergamo ha aggiunto: “Siamo entusiasti dell’impegno, della creatività e della qualità che le nostre studentesse e i nostri studenti hanno messo in campo durante questa seconda edizione dei CREO-LAB. I quattro laboratori tematici hanno rappresentato un vero e proprio terreno di sperimentazione per idee imprenditoriali ad alto potenziale, affrontando sfide reali in ambiti strategici per il nostro territorio e per il futuro del lavoro. Siamo anche grati per la disponibilità delle colleghe e dei colleghi dell’Ateneo: un coinvolgimento trasversale, generoso e appassionato, che ha contribuito a rendere questo percorso ancora più ricco e significativo. Guardiamo con fiducia alla collaborazione con le imprese partner: la loro partecipazione attiva ha dato concretezza e respiro ai progetti degli studenti, dimostrando ancora una volta quanto l’alleanza tra università e mondo produttivo sia decisiva per generare innovazione e coltivare talento imprenditoriale.
Il prossimo appuntamento è Start Cup Bergamo: un’occasione straordinaria per valorizzare ulteriormente le competenze imprenditoriali emerse nei CREO-LAB”. Davide G. Orabona, Corporate Chief Information & Digital Officer, Gewiss ha concluso: “La collaborazione con CREO-LAB rappresenta per Gewiss un passaggio importante nel nostro percorso di innovazione digitale, che punta a valorizzare idee e competenze provenienti dall’esterno, in particolare dal mondo accademico, come l’Università degli studi di Bergamo. I due progetti realizzati, dedicati alla governance dei sistemi informativi e alla diffusione della cultura digitale, ci hanno permesso di esplorare nuove opportunità per migliorare i nostri processi interni, contribuendo così a far crescere il cammino di Gewiss verso una piena maturità digitale”.
– foto ufficio stampa UniBg –
(ITALPRESS).
In questa edizione: Femminicidio di Sueli, per il pm “un rogo pianificato” – Nascondeva droga in un bouquet di fiori, arrestato 51enne – Travolse e uccise il maestro Marchi a Pavia, condannata a 2 anni – Musica alta, minaccia con fucile clienti locale Tromello – Al via in Lombardia bodycam sui treni di Fs – Lago di Como esonda per le piogge, chiuso tratto Lungolago – Pronto Meteo Lombardia per il 7 Giugno.
Cronaca
Europei di scherma a Genova, Mazzone “Italia punta sempre a vincere”
Pubblicato
3 ore fa-
6 Giugno 2025di
Redazione
GENOVA (ITALPRESS) – Sei giorni di eventi sportivi di altissimo livello, 450 atleti, oltre 2mila presenze complessive da più di 40 nazioni, 18mila spettatori attesi. Sono i numeri degli Europei di scherma in programma al Waterfront di Levante di Genova da sabato 14 giugno a giovedì 19 giugno, presentati oggi della sede della Regione Liguria e realizzati sotto l’egida dell’European Fencing Confederation con il patrocinato da Coni e Sport e Salute. In cabina di regia, il comitato organizzatore locale presieduto da Beppe Costa che si avvale della collaborazione della Federazione Italiana Scherma. Testimonial di questa edizione degli Europei è la pluricampionessa olimpica Valentina Vezzali. Con lei anche Bianca Del Carretto, Toni Terenzi, Michele Maffei, Benedetta Durando, Stefano Carozzo, Roberto Cirillo, Giacomo Falcini e Marco Pistacchi. “In Italia in questo momento e fino alle Olimpiadi di Cortina è la manifestazione in assoluto più importante – ha spiegato Luigi Mazzone, presidente della Federazione Italiana Scherma -. La nostra federazione è la più medagliata che c’è in Italia. Avremo tutti i nostri olimpionici che hanno vinto le medaglie a Parigi, le squadre al gran completo e le nostre stelle. I ragazzi si stanno allenando, in questo momento ci sono gli Assoluti e la settimana prossima saremo qua”. Sono 28 gli schermidori che compongono la delegazione della scherma italiana. Quartetto base, lo stesso dell’argento olimpico di Parigi 2024, per il fioretto maschile che schiera Guillaume Bianchi, Alessio Foconi, Filippo Macchi e Tommaso Marini il quale arriva da campione europeo e iridato in carica. Le fiorettiste convocate sono la campionessa uscente Arianna Errigo, Martina Favaretto, Anna Cristino, Martina Batini che gareggerà solo nell’individuale e l’iridata Alice Volpi che prenderà il suo posto nella prova a squadre. Staffette anche tra gli sciabolatori: doppio impegno per Luca Curatoli, Michele Gallo e Pietro Torre, solo competizione individuale per Dario Cavaliere mentre Matteo Neri gli subentrerà nella prova a squadre. Nella sciabola femminile (dove è out per infortunio Eloisa Passaro) le quattro prescelte sono Michela Battiston, Chiara Mormile, Manuela Spica e Mariella Viale. Indicata come riserva Alessia Di Carlo. La spada maschile punta su cinque elementi: Davide Di Veroli, Matteo Galassi, Andrea Santarelli, Valerio Cuomo (che disputerà solo la prova individuale) e Gianpaolo Buzzacchino (che sarà invece impiegato soltanto a squadre). Tra le spadiste, infine, doppio impegno per Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi e Alberta Santuccio. Individuale per Sara Maria Kowalczyk mentre Lucrezia Paulis gareggerà nella prova a squadre. La Liguria potrà applaudire ben 12 medagliati olimpici. “Quando la Federazione Scherma scende in campo si punta sempre a vincere – aggiunge Mazzone -. Abbiamo dei campioni del mondo in carica, campioni europei in carica. Anche se è l’anno post-olimpico, io ho detto a tutti i tecnici che tengo tantissimo a far sì che questo sia un Europeo storico”. Le aspettative sono alte anche per quanto riguarda il pubblico: “La scherma si deve abituare a palcoscenici importanti – ha aggiunto il numero uno della Fis -. Non possiamo venir fuori solo una volta ogni quattro anni quando ci sono le Olimpiadi, o magari una volta all’anno quando ci sono i Mondiali o gli Europei. Dobbiamo abituare i nostri ragazzi, che poi sono quelli che veramente portano le medaglie allo sport italiano, a questi palcoscenici. Se i genovesi, tutti i liguri ma non solo verranno a vedere non se ne pentiranno perchè la scherma non vale meno del tennis o del calcio, sarà veramente un grande spettacolo”. Gare al via sabato 14 giugno con le eliminatorie di fioretto femminile e sciabola maschile dalle ore 9 presso il Jean Nouvel (Padiglione Blu), con la cerimonia d’apertura (17:45) e le fasi finali (18:15) presso il nuovo Palasport di Genova.
– Foto Comitato Organizzatore Genova 2025 –
(ITALPRESS).


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