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Abodi ricorda Vialli “Ho imparato che il tempo non va sprecato”

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ROMA (ITALPRESS) – “In quarant’anni ho vissuto e ho preso tanto dalla vita. Con la malattia ho capito che non esistono solo le cose belle. Che il tempo non va sprecato, questo è sicuro”. A parlare, in un’intervista a “Il Foglio”, è Andrea Abodi. Il ministro dello Sport si racconta a 360 gradi, a partire dal tumore che lo ha costretto a declinare la candidatura a sindaco di Roma proposta da Giorgia Meloni. Nel gennaio 2021, toccandosi il collo, “ho sentito due ghiandole, due linfonodi, che mi facevano male. Si erano ingrossati. Seguiranno una biopsia, la scoperta della cellula primitiva tumorale nella parete tonsillare. Dunque un ciclo di chemio e uno di radio. Finito il ciclo di cure, ancora stavano lì. Lo diceva la Pet. Niente da fare: mi sono dovuto operare. Era il 3 agosto 2021. Nel frattempo avevo spiegato a Giorgia che non potevo candidarmi in Campidoglio, nonostante lei mi avesse aspettato il più possibile”. Il peggio è però alle spalle. “Credo di aver seminato l’ospite indesiderato. Certo, quando ti tolgono la catena linfonodale sei asimmetrico, sembra che ti manchi qualcosa”. Inevitabile che il pensiero vada a Gianluca Vialli, scomparso la scorsa settimana per un tumore al pancreas. “A volte riascolto i messaggi vocali di Gianluca. La sua morte mi ha addolorato e fatto pensare. Da presidente del Credito sportivo avevo organizzato la presentazione del suo libro, che però non siamo riusciti mai a finalizzare. Non c’è stato tempo. Il suo ultimo messaggio? Buona fortuna Andrea. Non solo per la nomina a ministro dello Sport, ma anche per il resto”. Per Abodi “tutte le sensibilità vanno rispettate. Nel caso di Vialli e Mihajlovic c’è stato un meccanismo importante: sono stati due grandi personaggi pubblici che hanno infuso coraggio a tanti malati. Penso all’abbraccio di Luca con Mancini agli Europei e al ritorno di Sinisa in panchina. Due riferimenti per chi, al di là della retorica, cerca la normalità nella malattia. Con Vialli avevo un rapporto personale. Al di là dei ruoli. Con me non si è mai lamentato della sua patologia. Mi spiegò che il suo caso era complicato. Nonostante la scienza e la ricerca possano fare tantissimo. Di Luca mi colpiva il non voler mai cercare compatimento”. Abodi era stato contattato da Giorgia Meloni anche dopo l’operazione alla gola, aveva declinato la candidatura (“mi sentivo un tecnico, nonostante non rinneghi il mio passato di attivista a destra”) e sembrava destinato al ruolo di ad per Milano-Cortina 2026 ma dopo le elezioni il pressing del premier ha avuto successo. “Ne ho parlato con mia moglie Maria Grazia. Mi ha detto: ‘Ora sei soddisfatto, ma nei tuoi occhi non c’è felicità’. E così sono restato a Roma”. Fra i progetti che Abodi sta portando avanti, quello del ritorno dei Giochi della gioventù. “Siamo un paese sedentario con molti giovani sovrappeso. Gli stili di vita sono indicatori importanti contro le patologie. Lo sport è una difesa immunitaria per la società”. Si parla anche di spoils system e della nomina in scadenza di Vito Cozzoli a Sport e Salute. “Sullo spoils system non bisogna avere un approccio ipocrita – le parole di Abodi – Occorre affidare ad altri le responsabilità che non hanno potuto avere per precedenti scelte politiche. Poi certo bisogna fare in modo che eventuali cambi siano il meno traumatici possibile. La forma è sostanza. Noto un’asimmetria morale in questa polemica: perchè se altri governi hanno cambiato e deciso noi non possiamo fare altrettanto?”. E sulla tenuta del governo Meloni chiosa: “Non voglio fare il furbo, ma le assicuro che in Consiglio dei ministri c’è la massima armonia. Io ho deleghe interdisciplinari e vado d’accordo con tutti. Giorgia ha un forte senso del dovere. La politica è veloce. Vedremo come si assesterà la maggioranza”.
– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).

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Gauff batte la Sabalenka e trionfa al Roland Garros

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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Per la prima volta in carriera, Coco Gauff conquista il titolo del Roland Garros femminile, secondo Slam stagionale andato in scena sulla terra battuta parigina.

La tennista statunitense, numero 2 della classifica Wta e del seeding, si è imposta in finale in rimonta sul rosso del Philippe-Chatrier sulla bielorussa Aryna Sabalenka, leader del ranking mondiale e del tabellone, in tre set con il punteggio di 6-7(5) 6-2 6-4, maturato in due ore e 38 minuti di gioco.

Per la 21enne giocatrice di Atlanta, reduce dalla finale persa agli Internazionali d’Italia contro Jasmine Paolini, si tratta del secondo torneo dello Slam messo in bacheca dopo l’Us Open del 2023 e del decimo titolo conquistato nel circuito, il secondo su terra battuta dopo Parma. Nell’albo d’oro Gauff subentra alla polacca Iga Swiatek, vincitrice a Parigi quattro volte, di cui tre consecutivamente (2020, 2022, 2023 e 2024).

Domani, domenica, tanta Italia al Roland Garros: alle 11, le campionesse olimpiche in carica Sara Errani e Jasmine Paolini, teste di serie numero 2, sfideranno per il trofeo del doppio femminile la coppia composta dalla kazaka Anna Danilina e dalla serba Aleksandra Krunic, mentre non prima delle 15 andrà in scena il match più atteso, lo scontro diretto per il titolo nel singolare maschile tra l’azzurro Jannik Sinner e lo spagnolo Carlos Alcaraz, rispettivamente numero 1 e 2 del mondo e del tabellone, fresca rivincita della finale degli Internazionali andata al murciano.

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(ITALPRESS)

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Marquez vince la gara sprint ad Aragon davanti a suo fratello Alex, 4° Morbidelli

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ARAGON (SPAGNA) (ITALPRESS) – Marc Marquez con la sua Ducati ha vinto la Sprint Race del Gran Premio di Aragon, ottavo appuntamento del Mondiale di MotoGP 2025. Il leader della classifica piloti sale a quota 208 punti e allunga a +27 sul fratello Alex Marquez (Ducati Gresini), oggi secondo. Completa il podio Fermin Aldeguer (Ducati Gresini). Ducati VR46 piazza Franco Morbidelli in quarta e Fabio Di Giannantonio in sesta posizione. Pecco Bagnaia termina 12esimo. 

LA GRIGLIA DI PARTENZA DEL GP DI DOMANI

L’ORDINE DI ARRIVO DELLA GARA SPRINT

  1. Marc Marquez
  2. Alex Marquez
  3. Fermìn Aldeguer
  4. Franco Morbidelli
  5. Pedro Acosta
  6. Fabio Digiannantonio
  7. Maverick Vinales
  8. Marco Bezzecchi
  9. Brad Binder
  10. Raùl Fernandez

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Marc Marquez in pole position ad Aragon, Morbidelli terzo

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ARAGON (SPAGNA) (ITALPRESS) – Marc Marquez in pole position nel Gran Premio di Aragon, ottavo appuntamento del Mondiale di MotoGP: 1’45″704 il tempo del pilota Ducati che firma il record della pista e precede di 0″260 il fratello Alex (Ducati Gresini) e di 0″280 Franco Morbidelli (Ducati VR46). Pecco Bagnaia (Ducati) quarto, ma lontano 0″603 dalla pole. Completano la seconda fila le Ktm di Pedro Acosta (+0″617) e Brad Binder (+0″629). Fabio Di Giannantonio decimo a 0″999 in sella alla Ducati VR46.

LE DICHIARAZIONI

Marc Marquez: “Non ho fatto un giro pulitissimo, ho esagerato troppo nel terzo e nel quarto settore. Dovremo scegliere la gomma ideale per la Sprint. Da mattina a pomeriggio le condizioni della pista cambiano molto”.

Alex Marquez: “Non era facile fare bene oggi. Sono caduto nelle libere e non era facile ritrovare fiducia. Molte moto hanno un ottimo passo, anche le Ktm di Acosta, Binder e Vinales. La Sprint sarà aperta, proverò a stare il più vicino possibile a Marc”.

Franco Morbidelli: “Abbiamo fatto un grandissimo lavoro. Siamo migliorati tantissimo rispetto a ieri. Mi sono sentito subito bene in moto. È importante partire davanti nella MotoGP di oggi. Abbiamo provato in mattinata entrambe le gomme, con la media ho fatto un po’ di fatica. La soft è la gomma da usare nella Sprint”.

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LA GRIGLIA DI PARTENZA

Prima fila
1. Marc Marquez (Esp) Ducati in 1’45″704 alla media di 172.9 km/h
2. Alex Marquez (Esp) Ducati Gresini in 1’45″964
3. Franco Morbidelli (Ita) Ducati VR46 in 1’45″984

Seconda fila
4. Francesco Bagnaia (Ita) Ducati in 1’46″307
5. Pedro Acosta (Esp) Ktm in 1’46″321
6. Brad Binder (Rsa) Ktm in 1’46″333

Terza fila
7. Fermin Aldeguer (Esp) Ducati Gresini in 1’46″360
8. Maverick Vinales (Esp) Ktm Tech3 in 1’46″434
9. Fabio Quartararo (Fra) Yamaha in 1’46″441

Quarta fila
10. Fabio Di Giannantonio (Ita) Ducati VR46 in 1’46″703
11. Joan Mir (Esp) Honda in 1’46″773
12. Johann Zarco (Fra) Honda LCR in 1’46″775

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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