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Finisce in parità fra Bologna e Cremonese

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Il Bologna cerca in ogni modo la vittoria ma la Cremonese riesce a strappare un pareggio sudatissimo. I felsinei ci hanno provato con palla a terra, con tiri da fuori o con inserimenti degli esterni. Niente da fare. Con fortuna e bravura (specie di Carnesecchi), i ragazzi di Ballardini – all’esordio in panchina in campionato – si sono difesi con le unghie e con i denti, ripartendo coraggiosamente e prendendosi un punto.
Primo tempo noioso. Si comincia con un tiro di Orsolini, parato da Carnesecchi, poi Ciofani spizza per Okereke che attacca la profondità: Skorupski è pronto. Sassata, al 25′, di Posch dai 30 metri, destro potente ma centrale, mentre Chiriches salva su Orsolini prima e su Ferguson poi. Barrow non arriva su cross di Orsolini (35′) quindi, in chiusura di tempo, Barrow controlla e tira alto. Nella ripresa altra partita. Al 2′ Ciofani vince un rimpallo su Dominguez il quale mette in angolo in extremis. Il Var, però, sanziona un tocco di mano dell’argentino e l’arbitro assegna il penalty, realizzato da Okereke. Il Bologna reagisce. Orsolini (6′) e Dominguez (7′) sfiorano il gol quindi, al 10′, azione Lykogiannis-Ferguson, colpo di testa su cui si esibisce Carnesecchi con Zirkzee che cerca di intervenire ma risolve tutto Chiriches mettendo la palla nella propria porta. I rossoblù ci credono ed attaccano. Tiro di Moro parato da Carnesecchi, quindi la Cremonese punge con una discesa di Valeri per Afena-Gyan (16′) che, in scivolata, mette fuori. Ancora Carnesecchi vola a deviare una punizione di Lykogiannis poi è Orsolini a non trovare lo specchio. Cremonese pericolosa ad un quarto d’ora dalla fine con uno sbaglio di Lucumì che apre la strada ai grigiorossi, incapaci di raccogliere il gradito omaggio. Un destro di Ferguson fuori, quindi contatto fra Afena-Gyan e Lucumì in area bolognese. Rigore assegnato da Marchetti che, però, il Var cancella (39′). Nel finale un pallone scagliato da Zirkzee sembra entrato ma la difesa lombarda salva in extremis, poi l’ultimo dribbling di Cambiaso con pallone scagliato tra le braccia di Carnesecchi.
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(ITALPRESS).

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L’ultimo saluto a Pietrangeli, Binaghi “È stato il tennis italiano”

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ROMA (ITALPRESS) – Le musiche, la Coppa Davis del 1976 e il campo a lui intitolato: l’addio a Nicola Pietrangeli si è svolto rispettando in pieno le volontà della leggenda del tennis italiano e mondiale. Le note di Charles Aznavour hanno riempito il Foro Italico aprendo la camera ardente, chiusa poi da “My way”, la celebre canzone di Frank Sinatra. E c’era pure il sole sul cielo di Roma, perché “se piove, rimandiamo”, come recita il titolo della sua biografia.

Dal mondo dello sport a quello della politica, ma anche tanti appassionati e persone comuni: tutti hanno voluto omaggiare Pietrangeli. “Quello che ho visto in questi giorni non me l’aspettavo, è stata un’esplosione di affetto”, è il commento del figlio Filippo, presente insieme al fratello Marco, che ha voluto ricordare il padre come un uomo “che si è divertito tutta la vita e che ha voluto bene a tutti”. Commosso anche il ricordo della Fitp con il presidente Angelo Binaghi, che durante la commemorazione ha sottolineato che “è riduttivo dire che ha dato tanto al tennis italiano: Nicola è il tennis italiano. Ci ha dato coraggio, ci ha spiegato che avremmo potuto vincere. Ci ha sempre creduto molto più di noi, ha aspettato che terminassero i due mesi più straordinari del tennis italiano. Oggi, in Italia, nel tennis, siamo tutti figli di Nicola”.

Come detto, tante le personalità che hanno reso omaggio al feretro, compresi Adriano Panatta e Antonio Zugarelli, che erano in campo nella Davis vinta con Pietrangeli capitano. E poi il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio (“storie come la sua non muoiono mai”), e gli ex numeri uno dello sport italiano Giovanni Malagò (“era scanzonato e ironico, ma soprattutto un amico di famiglia”), Giovanni Petrucci (“sono contento di essere stato io a intitolargli questo campo. La sua classe e il suo stile erano sotto gli occhi di tutti”) e Franco Carraro (“oggi sarebbe stato ancora più forte”). “Era un’icona, ci ha insegnato ad amare la Davis e il valore di vestire la maglia azzurra”, è invece il ricordo del capitano della Davis, Filippo Volandri, mentre la capitana della Billie Jean King Cup, Tathiana Garbin, ha aggiunto che “ci ha dato tanti consigli divertenti, lo ricordiamo con tanto amore”. Tra i vari sportivi, c’erano anche il direttore degli Internazionali d’Italia, Paolo Lorenzi, e l’ex attaccante della Lazio, squadra del cuore di Pietrangeli, Bruno Giordano. Presente anche il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che ha descritto quella odierna come “una giornata di dolce tristezza, che è un po’ l’essenza di ciò che è stato Nicola e di cosa ha rappresentato”.

Dopo la commemorazione, il funerale si è tenuto in forma privata presso la chiesa Santa Maria della Gran Madre di Dio a Ponte Milvio, con la presenza di altre personalità come Fabio Fognini, Gianni Rivera e il principe Alberto di Monaco, che prima di entrare in chiesa ha ricordato: “Era un uomo splendido, era sempre presente nei momenti più importanti della mia vita”.

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– Foto mec/Italpress –
(ITALPRESS).

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L’Atalanta batte il Genoa 4-0 e avanza ai quarti di finale della Coppa Italia

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BERGAMO (ITALPRESS) – Terza vittoria consecutiva per l’Atalanta che vince 4-0 contro il Genoa e si qualifica per i quarti di finale di Coppa Italia dove incontrerà la Juventus. Gara a senso unico quella della New Balance Arena. Raffaele Palladino ha optato per un turnover ragionato, in attacco è stato confermato Scamacca supportato da De Ketelaere e Sulemana. De Rossi ha scelto un modulo speculare, con Carboni e Stanciu alle spalle di Ekhator. La scelta del nuovo tecnico dei rossoblù ha inizialmente pagato, pronti-via l’attaccante genoano ha spaventato Sportiello, tra i pali al posto di Carnesecchi. Dal quarto d’ora in poi – momento in cui è terminato lo sciopero della Curva Nord bergamasca per via della scelta di far giocare la gara alle 15 – è iniziato il monologo nerazzurro: prima la traversa di Pasalic, poi la rete del vantaggio di Djimsiti al 19′, che di testa ha superato Siegrist. Al 29′ è arrivato il palo su punizione di Daniel Maldini, vicino al gol anche Scamacca. A dieci minuti dal termine della prima frazione Fini è stato espulso per un fallo su Bellanova, lanciato verso la porta da De Ketelaere. Nel finale sono state due le occasioni non sfruttate dallo stesso Maldini.

Il secondo tempo ha rispecchiato quanto visto nella prima metà, Djimsiti – tra i migliori in campo – ha sfiorato la doppietta, al 9′ è stato De Roon a chiudere i conti con un tiro dalla distanza. Il Genoa ha provato a riaprire la gara, ma a pesare è stato l’uomo in meno: i padroni di casa hanno gestito senza affanno, al 37′ è arrivata la terza rete di Mario Pasalic, che ha chiuso sul secondo palo il suggerimento di Scamacca. In pieno recupero, sugli sviluppi di un corner, Ahanor ha segnato il classico gol dell’ex. Terza vittoria consecutiva sotto la gestione Palladino senza subire gol, sabato i bergamaschi affronteranno fuori casa l’Hellas Verona, i liguri torneranno in campo lunedì sera contro l’Udinese.

IL TABELLINO

ATALANTA (3-4-3): Sportiello 6; Djimsiti 7.5 (15’st Brescianini 6.5), Hien 7, Kolasinac 7 (15’st Ahanor 6.5); Bellanova 6 (29’st Bernasconi 6), De Roon 7, Pasalic 7, Zalewski 6.5; De Ketelaere 7 (15’st Samardzic 6), Scamacca 6.5, Sulemana 6 (21’pt Maldini 6). In panchina: Carnesecchi, Rossi, Kossounou, Musah, Lookman, Ederson, Scalvini, Krstovic. Allenatore: Palladino 7

GENOA (3-4-2-1): Siegrist 5.5; Norton-Cuffy 5 (33’st Venturino sv), Otoa 5, Vasquez 5.5; Ellertsson 5, Masini 5, Frendrup 5.5 (26’st Onana 6), Fini 5; Carboni 5 (1’st Marcandalli 6), Stanciu 5.5 (26’st Cuenca); Ekhator 5.5 (26’st Ekuban). In panchina: Leali, Sommariva, Thorsby, Martin, Ostigard, Vitinha, Messias, Colombo. Allenatore: De Rossi 5

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ARBITRO: Perri di Roma 1 6.5

RETI: 19’pt Djimsiti, 9’st De Roon, 37’st Pasalic, 46’st Ahanor

NOTE: terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori: 11.651. Al 36’pt espulso Fini per fallo su chiara occasione da gol. Angoli: 8-4. Recupero 4’pt, 3’st.

– foto IMAGE –

(ITALPRESS).

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Juventus, altra tegola: lesione al menisco per Gatti, dovrà essere operato

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TORINO (ITALPRESS) – Piove sul bagnato in casa bianconera. Dopo Vlahovic, infatti, si ferma anche Federico Gatti. Il difensore, sostituito durante il secondo tempo della gara contro l’Udinese vinta ieri sera in Coppa Italia per un trauma distorsivo a carico del ginocchio destro, questa mattina è stato sottoposto ad approfondimenti radiologici presso il J|medical.

“Gli esami strumentali hanno evidenziato una lesione del menisco mediale, tale da rendere necessario un intervento chirurgico che verrà eseguito nei prossimi giorni”, fa sapere la società in una nota. L’infortunio di Gatti riduce ancora di più le scelte in difesa di Spalletti, già costretto a rinunciare a Bremer e Rugani. 

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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