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DICEMBRE 2021: NATALE SPERANZOSO
Pubblicato
4 anni fa-
di
Redazione
Novembre è ormai passato ed ora già si intravede il Natale.
La vendemmia 2021 è ormai un ricordo, i mosti hanno terminato la fermentazione ed in cantina si stanno iniziando i travasi per mettere il vino “sul pulito”.
Nei giorni scorsi ho avuto modo di degustare il vino novello prodotto da due aziende, una Oltrepadana, l’altra Piemontese: li ho trovati gradevoli all’olfatto ed al gusto, buon preludio per una produzione di qualità.
Se penso al vino Novello ottenuto da uve Pinot Nero mi viene “il magone”: vent’anni di feste presso l’azienda dove ho operato per trentaquattro anni!
La festa del vino novello che si celebrava la prima domenica di Novembre,come la organizzavamo noi a TORREVILLA, era diventata un vero e proprio appuntamento annuale per gli appassionati di questo vino e per tutti coloro che volevano trascorrere una giornata “particolare” nei reparti visitabili della cantina, dove nell’ambiente era ancora diffuso “l’aspro odor dei vini”. Grazie all’apporto appassionato delle organizzazioni no profit dei Comuni di Torrazza Coste e Codevilla (Pro Loco, Protezione Civile, Auser) e con l’indispensabile supporto della Croce Rossa di Voghera, i reparti produttivi dell’azienda venivano trasformati in un maxi ristorante in grado di ospitare (seduti al tavolo e serviti) settecento persone. E poi la festa, la musica, le visite ai reparti produttivi ed al museo delle attrezzature contadine ….che nostalgia. La giornata si concludeva con le vendite del vino Novello che veniva esaurito dopo pochi giorni dalla messa in bottiglia
Il vino Novello, profumato, dall’aroma intenso e dal gusto morbido e dal retrogusto piacevolissimo … che fine ha fatto o almeno ….sta facendo ?
Complice il fatto che da due stagioni non sono più possibili le feste, gli appuntamenti stagionali che permettevano di proporre agli interessati il vino della nuova annata nel modo in cui si festeggia una natività, anche l’interesse dei consumatori è andato scemando. In più il vino Novello non è riuscito a far breccia nell’immaginario del consumatore attento in quanto, come succede in Italia con molti altri vini Spumante Classico in primis, ogni territorio si è prodotto il proprio vino partendo dalle più svariate tipologie di uve ed adottando “personali” sistemi di vinificazione delle stesse, al contrario di come invece intendono i Francesi. Per loro il vino Novello è il Beaujolais prodotto con uve gamay provenienti dai vigneti di una specifica regione rappresentata dalla Borgogna e vinificate unicamente con il metodo della “macerazione carbonica”.
Questa lunga premessa riguardo ad un vino nel quale ho “creduto molto” e per significare che in quest’ultimo quinquennio le situazioni nel settore vitivinicolo sono cambiate molto.
I lunghi mesi in cui il mondo produttivo si è praticamente fermato per colpa del maledetto coronavirus, hanno prodotto alle aziende danni ingentissimi, alcuni irreparabili, ed al tempo stesso hanno indotto i titolari ed i dirigenti delle stesse ad escogitare altri sistemi, non tradizionali, per mantenere i contatti con la clientela e contenere entro limiti accettabili i pericolosi cali di fatturato. Soprattutto anche le piccole aziende hanno “scoperto” le vendite attraverso il web che però comportano una buona organizzazione aziendale non solo riguardo all’acquisizione degli ordinativi ma soprattutto al metodo razionale della logistica aziendale ed i sistemi di spedizione. Molti clienti ormai ricorrono agli acquisti on line ed hanno acquisito dimestichezza sul sistema non facendo differenza tra i giganti delle vendite per corrispondenza (uno su tutti Amazon) che consegnano la merce entro tre giorni e le piccole aziende che, dovendo ricorrere a corrieri terzisti, non sono assolutamente in grado di pareggiare l’efficienza. Comunque ormai il sistema delle vendite è in fase talmente evolutiva che anche i gruppi della Grande Distribuzione, quelli che hanno fatto spegnere le luci ai negozi di prossimità, ora sono in allarme e già stanno creando le loro organizzazioni vendita attraverso le consegne al domicilio del cliente, che sta forse (diciamo noi) diventando un po’ troppo pigro e viziato. Ciò comporta però un grande rischio: l’incremento dei prezzi !!
Le spese di consegna chi le paga? La propaganda dice: “tutto gratuito”. Di gratuito nel commercio, come ben sappiamo, non può esserci nulla, quindi le spese di spedizione o sono a carico del venditore o del compratore oppure divise fra le parti. Di solito in questi casi a farne le spese sono soprattutto i soggetti fornitori di servizi, soprattutto i trasporti, che vengono letteralmente “spremuti” e, nei piccoli tragitti, quasi schiavizzati (vedi i ragazzi che consegnano le varie cibarie in paesi e città)!! Un sistema “spietato” che sfrutta la manodopera che non dispone di alcuna tutela sindacale ed assistenziale.
Come sarà dunque questo Natale 2021 visto dall’ambiente vitivinicolo ?
Tempo fa in un articolo dedicato, ho definito la vendemmia 2021 “rassegnata”, nel senso che si è provveduto naturalmente alla raccolta dell’uva ma senza particolari entusiasmi: un lavoro che si è fatto perchè si doveva fare …e basta !
Ormai da settimane le aziende stanno provvedendo ad allestire nelle botteghe l’ambiente natalizio proponendo le confezioni finalizzate alle festività. Gli spumanti in questo caso rappresentano ciò che più richiama l’evento, la festa, l’allegria ma per i pranzi e le cene non devono mancare gli ottimi vini bianchi e gli eccellenti vini rossi.
Certo che, ascoltando in questi giorni le notizie trasmesse dalle varie reti televisive ed attraverso la lettura dei quotidiani, dove gli argomenti che tengono banco sono: l’arrivo delle nuove varianti di coronavirus, l’efficacia dei vaccini, le manifestazioni dei no vax, la possibilità di arrivare a nuove chiusure, la sensazione che possiamo trarre non induce all’ottimismo.
E se poi si pensa al “caro vita”, rappresentato dagli aumenti energetici per la casa e per l’autotrazione, il morale nelle famiglie scende ancora di più !
Però ….però comunque una certezza l’abbiamo: anche quest’anno Natale arriverà e presto inizierà l’anno di grazia 2022 !
Dobbiamo a questo punto raschiare in fondo della botte per ritrovare parte dell’ottimismo decantato, convincendoci che il 25 dicembre prossimo sarà un NATALE SPERANZOSO !!!!
Guerrino Saviotti


L’articolo DICEMBRE 2021: NATALE SPERANZOSO proviene da PAVIA UNO TV.
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L’analisi riguarda i principali parcheggi del centro e delle aree limitrofe. In viale Gorizia gli stalli sono pieni nelle prime ore del mattino, mentre nel tardo pomeriggio l’occupazione scende. Il parcheggio Oberdan, appena ristrutturato, arriva al picco tra mezzogiorno e le due con circa il 90 per cento dei posti occupati. Situazione simile per l’area della Buca e viale Nazario Sauro, mentre il piazzale del collegio Cairoli sfiora il tutto esaurito nelle ore serali.
Diverso il quadro nell’area Cattaneo, oggi la meno utilizzata nonostante la vicinanza al centro. Più equilibrata la situazione davanti al Ghislieri, mentre il parcheggio del Ticinello registra livelli molto alti nelle ore centrali della giornata. Nel complesso, su oltre 2.300 stalli censiti, l’occupazione media si attesta attorno al 75 per cento.
«Questi sono i dati», sottolinea Moggi, spiegando che lo studio completo sarà presentato in un incontro pubblico dopo le festività. Secondo la vicesindaca, i numeri indicano che nel centro storico l’offerta è sufficiente, con picchi legati a periodi particolari come il Natale, segnale di una città ancora attrattiva.
La situazione però può migliorare. L’obiettivo dichiarato è potenziare i parcheggi a corona del centro, investire in strutture dedicate, liberare spazio sulle strade e rafforzare il trasporto pubblico come vera alternativa all’auto privata. La sosta gratuita in centro non viene considerata una soluzione sostenibile, mentre resta centrale il tema dei collegamenti con i parcheggi esterni, già al centro del piano industriale di Asm.

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