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Economia

Snam, nel 2022 ricavi salgono a 3,3 mld

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SAN DONATO MILANESE (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Snam, che si è riunito sotto la presidenza di Monica de Virgiliis, ha approvato all’unanimità il bilancio consolidato e il progetto di bilancio di esercizio per il 2022 e la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022 (DNF). Il Consiglio, inoltre, ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,2751 euro per azione, di cui 0,1100 euro per azione già distribuiti a titolo di acconto nel mese di gennaio 2023.
I ricavi totali, al netto degli energy costs, si sono attestati a 3.317 milioni di euro, in aumento di 331 milioni di euro (+11,1%). Sono cresciuti i ricavi dei business della transizione energetica (+325 milioni di euro; +87,8%), principalmente per lo sviluppo dell’efficienza energetica, in particolare in ambito residenziale.
L’EBITDA adjusted dell’esercizio 2022 si è attestato a 2.237 milioni di euro, sostanzialmente in linea (-13 milioni di euro; -0,6%), rispetto al corrispondente valore del 2021.
L’utile operativo adjusted dell’esercizio 2022 è stato pari a 1.364 milioni di euro, in riduzione di 66 milioni di euro (-4,6%) rispetto al corrispondente valore dell’esercizio 2021, a seguito della variazione dell’EBITDA adjusted e dei maggiori ammortamenti (-53 milioni di euro, pari al 6,5%), per effetto principalmente dell’entrata in esercizio di nuovi asset.
Gli oneri finanziari netti si sono attestati a 123 milioni di euro, in aumento di 21 milioni di euro
(+20,6%), rispetto all’esercizio 2021.
I proventi netti da partecipazioni ammontano a 308 milioni di euro, in aumento di 14 milioni di euro (+4,8%) rispetto all’esercizio 2021.
L’utile netto adjusted di Gruppo dell’esercizio 2022 è stato di 1.163 milioni di euro, in riduzione di 55 milioni di euro (-4,5%), rispetto all’utile netto adjusted del 2021, per effetto del minor utile operativo, controbilanciato dalla positiva performance delle società partecipate.
L’utile netto reported di Gruppo dell’esercizio 2022 si è attestato a 671 milioni di euro, in riduzione di 825 milioni di euro (-55,1%), rispetto all’utile netto reported del 2021.
Nel 2022, gli investimenti totali sono risultati pari a 1.926 milioni di euro, in crescita del 52% rispetto all’anno precedente.
Il positivo flusso di cassa dell’attività operativa (4.109 milioni di euro), attribuibile principalmente alla dinamica del capitale circolante connessa all’attività di bilanciamento, unitamente agli incassi per il rimborso del credito finanziario da parte di OLT e alla dismissione di una quota in Industrie De Nora, hanno consentito di finanziare interamente gli investimenti tecnici e in partecipazioni e di generare un free cash flow di 2.741 milioni di euro.
“Consuntiviamo questo 2022 con soddisfazione e un pizzico di orgoglio, ma al tempo stesso con la consapevolezza che il percorso per dotare il Paese delle infrastrutture capaci di garantire la piena sicurezza energetica è appena iniziato”, commenta Stefano Venier, amministratore delegato di Snam.
“Ci siamo confrontati negli ultimi 12 mesi con uno scenario estremamente volatile che ha introdotto profondi mutamenti nei mercati energetici e nell’assetto del sistema nazionale, imponendoci di reagire con rapidità ed efficacia per garantire la disponibilità di gas nell’immediato e nel medio termine – prosegue -. Abbiamo presentato oggi al Consiglio di Amministrazione solidi risultati economici e finanziari, realizzando al contempo investimenti superiori del 50% rispetto all’anno precedente, per la maggior parte allineati alla Tassonomia europea e ai Sustainable Development Goals. Nel 2022 sono anche stati conseguiti significativi progressi sui principali indicatori di performance operativa e ESG, sia per l’infrastruttura del gas che nei business della transizione energetica. L’impegno di Snam nel contribuire a ricomporre il trilemma energetico è stato disegnato nell’ultimo Piano strategico e questo 2022 si è chiuso con un passo importante in quella direzione”.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Economia

Unicredit, via libera con prescrizioni dal Cdm a OPS su Banco BPM

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei ministri ha deliberato di esercitare, a tutela di interessi strategici per la sicurezza nazionale, i poteri speciali nella forma dell’imposizione di specifiche prescrizioni, in relazione all’offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di Banco BPM da parte di UniCredit. Lo rende noto Palazzo Chigi.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Aspi, Cda nomina Arrigo Giana nuovo amministratore delegato

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ROMA (ITALPRESS) – Il consiglio di amministrazione di Autostrade per l’Italia, riunitosi sotto la presidenza di Antonino Turicchi, ha nominato Arrigo Giana quale amministratore delegato e Andrea Valeri vicepresidente.

Il consiglio, inoltre, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, ha confermato Piergiorgio Peluso come dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari sino all’approvazione del bilancio della Società al 31 dicembre 2027.

-Foto Aspi-
(ITALPRESS).

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Economia

Confindustria “Incertezza e dazi deteriorano il quadro economico”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Pil italiano è atteso in crescita modesta nel 1° trimestre 2025: i servizi frenano e l’industria rallenta il calo. Prosegue il taglio dei tassi ma l’ondata di incertezza generata dai continui annunci sui dazi e i dazi stessi frenano scambi e, con l’instabilità dei mercati finanziari, decisioni di spesa e investimento. Unico effetto collaterale positivo: scende il costo dell’energia”. E’ l’analisi dell’ultima congiuntura flash del Centro studi di Confindustria.A marzo si è deteriorato per il secondo mese il clima di fiducia, scendendo sotto la media del 2024. È aumentata l’incertezza di politica economica, che frena le scelte di investimento delle imprese. I giudizi sulle condizioni per investire nel 1° trimestre 2025 peggiorano rispetto a fine 2024, sia nei servizi che nelle costruzioni, mentre restano quasi invariati nell’industria”, prosegue l’analisi.

Inoltre “nel 4° trimestre 2024 si è avuta una correzione al ribasso del reddito reale delle famiglie (-0,6%), limitando l’espansione annua a +1,2%; è scesa verso valori pre-pandemia la quota di risparmio (8,5% da 9,1%), favorendo i consumi. Indicatori negativi a inizio 2025: a febbraio le vendite al dettaglio sono rimaste ferme (+0,1% gli alimentari); a marzo è caduta la fiducia delle famiglie”. Secondo il Csc “a febbraio la produzione è calata (-0,9%), dopo il rimbalzo a gennaio (+2,5%). La variazione acquisita nel 1° trimestre è positiva (+0,4%) dopo 5 trimestri in calo. RTT indica un calo profondo del fatturato a febbraio, il PMI segnala ancora flessione a marzo (46,6 da 47,4), la fiducia peggiora. I dazi agiranno negativamente principalmente sul manifatturiero”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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