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Inter e Lega A con Lukaku “Fuori il razzismo dagli stadi”

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MILANO (ITALPRESS) – “Siamo fratelli e sorelle del mondo. Dal 9 marzo 1908 è questa la nostra storia. Vogliamo ribadire con fermezza che ci schieriamo compatti contro il razzismo e ogni forma di discriminazione”. L’Inter fa sentire la sua voce dopo gli insulti ricevuti ieri sera da Romelu Lukaku all’Allianz Stadium. “Il calcio e lo sport devono essere non solo un veicolo di emozioni ma anche di valori chiari e condivisi, che nulla hanno a che fare con quanto visto ieri sera negli ultimi minuti della semifinale di coppa Italia a Torino, Juventus-Inter – puntualizza la società nerazzurra – Per questo ribadiamo tutto il nostro appoggio, il nostro affetto e la nostra solidarietà a Romelu Lukaku, come il mondo del calcio sta facendo da più parti in queste ore. Forza Rom, siamo con te!”. Fra i primi attestati di solidarietà all’attaccante belga quello di Michael Yormark, presidente di Roc Nation Sports International, la società che gestisce il giocatore. “Gli insulti razzisti rivolti a Romelu Lukaku dai tifosi della Juventus sono stati più che spregevoli e non possono essere accettati. Lukaku ha segnato un rigore nel finale di partita – si legge in una nota diffusa su Instagram – Prima, durante e dopo il rigore è stato oggetto di insulti razzisti ostili e disgustosi. Romelu ha esultato come ha fatto in altre occasioni. Ma la risposta dell’arbitro è stata mostrargli un cartellino giallo. Romelu merita delle scuse da parte della Juventus e mi aspetto che la Lega condanni immediatamente il comportamenti di questo gruppo di tifosi della Juventus”. “Le autorità italiane devono usare questa opportunità per lottare contro il razzismo piuttosto che punire la vittima degli insulti – conclude Yormark – Sono certo che il mondo del calcio condivide lo stesso sentimento”. E la Lega Serie A ha subito risposto, condannando “con fermezza ogni episodio di razzismo e ogni forma di discriminazione. Pochi personaggi presenti sugli spalti non possono rovinare lo spettacolo del calcio e non rappresentano il pensiero di tutti i tifosi e appassionati allo stadio, che per fortuna condividono i valori più alti dello sport. Le Società di A, come sempre hanno fatto, sapranno individuare i colpevoli, escludendoli a vita dai propri impianti. La campagna ‘Keep Racism Out’ e l’accordo siglato due settimane fa con Unar sono passi concreti di impegno in questa battaglia, lunga e incessante, che porterà al risultato fissato senza indugi: fuori i razzisti e i loro insulti dagli stadi”. Su Twitter è intervenuto anche il ministro dello Sport, Andrea Abodi: “Il razzismo è insopportabile ovunque, tanto più su un campo di calcio, su qualunque campo di calcio, a partire dagli stadi di Roma, Torino, Milano, Monza, Bergamo, Cremona, Verona, Udine, Genova, La Spezia, Bologna, Sassuolo, Firenze, Empoli, Napoli, Salerno, Lecce. Rispetto!”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Conte resta sulla panchina del Napoli, sui social il video ufficiale

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NAPOLI (ITALPRESS) – Antonio Conte difenderà il titolo di campione d’Italia in carica sulla panchina del Napoli. Dopo il vertice di questa sera e il tweet presidenziale di Aurelio De Laurentiis (“Avanti tutta, più forti di prima”), arriva anche l’annuncio ufficiale del club partenopeo con un video diffuso sui canali social.

“Con Te Ag4in” si legge nella didascalia mentre scorrono le immagini accompagnate dalle parole che il tecnico salentino aveva pronunciato prima della gara con il Cagliari. “Possono cambiare i calciatori, possono cambiare gli allenatori, possono cambiare i proprietari del club, ma quello che non cambia, non cambierà mai, è la passione, la passione di questo popolo, la passione di questa città” aveva detto Conte e viene riportato nel video che si conclude con le iconiche immagini della festa scudetto prima al Maradona, venerdì, dopo il successo sul Cagliari, e poi sul lungomare di Napoli in occasione della sfilata con i bus scoperti dello scorso lunedì pomeriggio.

– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Allegri firma col Milan e torna dopo undici anni, manca solo l’annuncio

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ROMA (ITALPRESS) – Prima Tare, poi Allegri: nello spazio di due giorni il Milan ha sistemato le due questioni più urgenti. E’ cavallo di ritorno in casa rossonera. Il neo direttore sportivo rossonero non ha perso tempo e nel giro di poche ore ha chiuso la trattativa per riportare Allegri in rossonero 11 anni dopo l’ultima volta. Ieri sera le parti si erano sensibilmente avvicinate, complici le notizie provenienti da Napoli a proposito di Conte (del quale Allegri sarebbe stato il sostituto più probabile), con il Milan scaltro ad approfittare della situazione di stallo per fare la sua mossa.

In mattinata sono stati limati gli ultimi dettagli e nel pomeriggio il tecnico livornese ha raggiunto in pieno centro a Milano gli uffici del suo procuratore Branchini, dove poco dopo sono arrivati anche l’amministratore delegato rossonero Giorgio Furlani, il presidente Paolo Scaroni e lo stesso Tare. Allegri ha firmato un contratto di due anni con opzione per il terzo e dovrebbe guadagnare circa 5.5 milioni di euro a stagione. Manca soltanto l’annuncio ufficiale, che arriverà nelle prossime ore, ma di fatto il Milan ha un nuovo allenatore, e nel frattempo in serata è arrivato il comunicato del club con cui i rossoneri annunciano la separazione da Conceicao.

Ufficiale l’addio a Conceicao

Finisce l’avventura di Sergio Conceicao sulla panchina del Milan. Lo ha ufficializzato in serata il club rossonero con una nota. “AC Milan e Sérgio Conceição non proseguiranno il loro percorso insieme nella prossima stagione sportiva. Il Club desidera ringraziare Sérgio e il suo staff per l’impegno, la professionalità e la dedizione dimostrati alla guida della Prima Squadra in questi mesi. La famiglia rossonera saluta l’allenatore che ha contribuito alla conquista del 50° trofeo della storia del Milan, augurandogli il meglio per il suo futuro” si legge nella nota della società milanista.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Nessun gol allo Zini nella finale playoff, tra Cremonese e Spezia si deciderà tutto al ritorno

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CREMONA (ITALPRESS) – Il primo round della finale playoff non ha vincitori né vinti. Il pareggio a reti inviolate avvicina più lo Spezia alla meta mentre la Cremonese è costretta a dare tutto e vincere il ritorno in programma domenica sera allo stadio Picco.

In uno stadio Zini che registra il record di spettatori della stagione, la squadra di casa ci prova ma non trova la via del gol, mentre quella di D’Angelo sfrutta la solidità e fisicità per gestire il risultato. Partenza contratta della Cremonese che, obbligata a vincere, si rivela morbida nei duelli individuali e nel controllo della palla. Lo Spezia resta coperto e vive di ripartenze e al 15′ si vede annullare un gol. Aurelio intercetta una palla vagante in area e calcia, Fulignati in uscita respinge, quindi Aurelio ribadisce in rete ma prima aveva toccato con il braccio. Gol dapprima convalidato e poi tolto dal Var. La frazione prosegue con la Cremonese che fatica a presentarsi verso l’area spezzina favorendo l’assetto coperto della squadra di D’Angelo. L’unico vero sussulto arriva quando Pairetto assegna tre minuti di recupero. Sugli sviluppi di una punizione, Antov in area scarica dietro per Collocolo che calcia a colpo sicuro ma trova quasi sulla linea di porta Wisniewski che respinge.

Nella ripresa spavento per lo Spezia quando Bandinelli su un contrasto allunga la mano su Collocolo e Pairetto lo espelle. Dopo il check al Var il cartellino diventa giallo e Bandinelli può proseguire la sua gara. All’8′ sugli sviluppi di un corner palla lunga per Vazquez che calcia al volo di sinistro ma la traiettoria è centrale e Gori controlla. E’ sempre la Cremonese a tentare qualcosa e al 20′ ci prova Gelli su punizione ma la palla è alta. Altissime invece quelle calciate dalla distanza da Collocolo e poi da Johnsen che interviene su un cross dello stesso Collocolo senza trovare lo specchio della porta da buona posizione. Alla mezzora Stroppa si gioca l’ultimo slot per i cambi con tre ingressi in una volta ma il copione del match non cambia. Cremonese che mantiene il possesso palla ma che si schiaccia troppo contro la difesa spezzina senza trovare varchi. Termina quindi senza reti una gara che nel finale ha visto salire la tensione e il verdetto è rimandato alla gara di ritorno con la Cremonese che andrà nuovamente alla ricerca del successo per ottenere la promozione in Serie A.

IL TABELLINO

CREMONESE (3-5-2): Fulignati 6; Folino 6, Ceccherini 6.5, Antov 6; Barbieri 5.5 (30’st Zanimacchia 6), Collocolo 6.5, Castagnetti 6 (35’pt Gelli 6), Vandeputte 5.5 (11’st De Luca 6), Azzi 5.5 (30’st Pickel 6); Vazquez 7 (30’st Valoti 6), Johnsen 5.5. In panchina: Drago, Tannander, Majer, Moretti, Bonazzoli, Nasti. Allenatore: Stroppa 6.

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SPEZIA (3-5-2): Gori 6; Wisniewski 6, Hristov 6, Mateju 6; Elia 6.5, Nagy 6, Cassata 6 (38’st Falcinelli sv), Bandinelli 6 (24’st S. Espoito 6), Aurelio 6 (38’st Reca sv); Di Serio 6 (24’st Kouda 6), F. Esposito 6. In panchina: Chichizola, Ferrer, Lapadula, Colak, Candelari, Benvenuto, Giorgeschi, Djankpata. Allenatore: D’Angelo 6.

ARBITRO: Pairetto di Nichelino 5.

NOTE: serata calda, terreno in buone condizioni. Spettatori 14100. Ammoniti: Antov, Azzi, Nagy, Bandinelli, Cassata, Collocolo. Angoli 4-1 per la Cremonese. Recupero 3′; 4′.

– foto IMAGE –

(ITALPRESS).

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