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Cronaca

“Top Companies”, Amazon per la prima volta nella classifica italiana

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MILANO (ITALPRESS) – LinkedIn ha pubblicato oggi la classifica annuale “Top Companies”: i luoghi più ambiti in cui lavorare e far crescere la propria carriera. Amazon è entrata per la prima volta nella classifica italiana nel 2023 e ha subito raggiunto il secondo posto. La graduatoria, realizzata utilizzando i dati dei 900 milioni di utenti di LinkedIn, è stata progettata per aiutare i professionisti a identificare le migliori aziende in cui far crescere la propria carriera.
“In Amazon lavoriamo con persone di ogni provenienza, entusiaste e ossessionate dai clienti, che contribuiscono a costruire il futuro – afferma Mariangela Marseglia, VP Country Manager Italia e Spagna -. Siamo orgogliosi di questo importante risultato conseguito in Italia, paese in cui lavoriamo da più di 10 anni grazie al contributo di migliaia di migliaia di dipendenti. Per questo continuiamo ad ascoltare, investire e inventare per rendere l’esperienza dei nostri dipendenti ancora migliore. Continueremo a impegnarci per la loro crescita professionale attraverso numerosi progetti di formazione volti ad offrire opportunità di carriera e di aggiornamento. Continueremo a lavorare per migliorare l’esperienza che offriamo ai i nostri dipendenti, clienti e partner”.
In Italia Amazon conta oltre 17.000 dipendenti a tempo indeterminato, in rappresentanza di oltre 100 nazionalità diverse. Ogni dipendente di Amazon riceve uno stipendio competitivo insieme a benefit e opportunità di crescita professionale, all’interno di un ambiente di lavoro sicuro, inclusivo e moderno.
Con Career Choice Program, Amazon vuole rendere più facile, per i propri dipendenti, perseguire le aspirazioni personali e professionali. Il programma prevede il pagamento anticipato del 95% delle tasse scolastiche, delle spese e il rimborso dei libri necessari fino a un massimo annuale per un periodo fino a quattro anni, per consentire ai dipendenti di conseguire certificati e diplomi associati in professioni ad alta domanda. A differenza dei programmi di studio tradizionali, Career Choice finanzia le qualifiche professionali necessarie per le professioni più richieste oggi. I percorsi di studio previsti sono: contabilità/economia, informatica e tecnologia dell’informazione, servizi sanitari, trasporti e logistica, ingegneria, pubblica amministrazione, meccanica ed elettrotecnica ed edilizia.
Inoltre, Amazon “offre un pacchetto di benefit completo a tutti i dipendenti a tempo pieno, che comprende l’assicurazione sanitaria dal primo giorno di lavoro, un innovativo programma di congedo parentale di 6 settimane rivolto sia alle neomamme che ai neopapà, sia biologici che adottivi, supporto gratuito per la salute mentale e accesso a opportunità di formazione professionale – spiega l’azienda in una nota -. I dipendenti di Amazon sono inoltre incoraggiati a ricoprire ruoli diversi per cogliere nuove sfide e apprendere nuove competenze. Le opportunità di trasferimento interno e altri programmi di sviluppo professionale in espansione aiutano tutti i dipendenti a costruire la propria carriera. Questa è un’altra parte dell’impegno dell’azienda a valorizzare i dipendenti attraverso opportunità di carriera e mobilità”.

– foto ufficio stampa Lifonty&Company –

(ITALPRESS).

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Cronaca

MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

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eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

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Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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