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Maignan “Lavoro ogni giorno per essere il migliore”

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MILANO (ITALPRESS) – “Mi sveglio ogni mattina per lavorare, per essere il migliore. Quando finisce l’allenamento devo essere migliore dei miei compagni. Quando c’è una partita, la mia squadra deve vincere, se non lo fa è un problema. E’ così che penso di potermi mantenere a certi livelli”. Mike Maignan, portiere del Milan, si racconta in una chiacchierata col rapper francese Ninho a “ESN Talks”, partendo dall’infanzia (“Non volevo fare il portiere, era noioso, guardi gli altri giocare, non ti diverti e ti fa rabbia”) fino al presente, al suo modo di gestire la pressione: “Entro in campo determinato, so che devo fare il mio lavoro e che se do il massimo non mi può succedere nulla, blocco tutto, i commenti negativi, quello che dice la stampa”. “La gente dice che sono il migliore? Onestamente per quanto mi riguarda non è cambiato nulla, anzi, lavoro tre volte più di prima – continua – Mi concentro sui dettagli, e poi diventa più un lavoro mentale in cui in ogni situazione cerco di essere due-tre secondi avanti. Quando un giocatore ha la palla so di avere tutte le soluzioni: o tira sul palo, o crossa, o dribbla. E non mi metto sotto pressione più di tanto”. “Nelle partite in cui possiamo perdere 2-1, prendo due gol e non posso fare nulla ma penso sempre a cosa avrei potuto fare – è la filosofia di Maignan – Se ho commesso un errore, mi siedo davanti al pc e guardo il video, guardo ogni dettaglio e, una volta analizzato il mio errore, guardo dove è stato commesso l’altro errore, se ha sbagliato qualcun altro e penso a cosa avrei dovuto dirgli perchè non lo commettesse. Sono questi piccoli dettagli che fanno di me quello che sono oggi”. Le critiche “mi infastidiscono, alle 23 mi alzo e vado in palestra e mi alleno anche se è il terzo allenamento della giornata. Quello che dice di me la gente non mi interessa ma non mi piace dare ragione”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Roberto Mancini “Mi manca allenare. Speravo di essere io il dopo Spalletti per la Nazionale”

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TRENTO (ITALPRESS) – “Era difficile ma anche facile accettare l’incarico di allenare la Nazionale. Quella con l’Italia è stata l’esperienza più bella e più importante, quella che ho sentito di più. Siamo riusciti a fare un qualcosa di impossibile e impensabile, ma sempre con merito. Speravo di vincere anche il Mondiale oltre all’Europeo e di poter essere il dopo Spalletti. Il sogno Mondiale resta sempre. L’addio? Ci sono state un po’ di incomprensioni che forse andavano chiarite”. Queste le parole di Roberto Mancini, ex calciatore e ct della Nazionale, nel suo intervento al Festival dello Sport di Trento. “Pafundi? È un giocatore giovane e talentuoso. A 18 anni giocava i Mondiali Under 20. È un mistero il perché non giochi in Serie A”, aggiunge Mancini su Pafundi, attualmente calciatore della Sampdoria.

“Mi manca il campo e mi manca vivere quell’ambiente, come manca a tutti gli ex calciatori. Vorrei tornare ad allenare, ma le proposte che avevo non mi davano stimoli adeguati. Vorrei chiudere la carriera da allenatore alla Sampdoria. Entrare in corsa? L’ho già fatto al Manchester City”, ha aggiunto.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Paolini sconfitta in semifinale a Wuhan, in finale ci va Gauff

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WUHAN (CINA) (ITALPRESS) – Jasmine Paolini si ferma nelle semifinali del “Dongfeng-Voyah Open”, ultimo torneo Wta 1000 della stagione, dotato di un montepremi totale pari a 3.654.963 dollari, che si sta disputando sui campi in cemento di Wuhan, in Cina. La tennista azzurra, numero 8 del mondo e settima forza del seeding, si è arresa in due set alla statunitense Coco Gauff, numero 3 Wta e del tabellone, vincente con il punteggio di 6-4 6-3.

Nella seconda semifinale in campo la bielorussa Aryna Sabalenka e la statunitense Jessica Pegula, rispettivamente numero 1 e 6 del ranking mondiale e del torneo cinese.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Inter sconfitta ai rigori dall’Atletico Madrid nell’amichevole a Bengasi / Foto

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BENGASI (LIBIA) (ITALPRESS) – Sconfitta ai rigori per l’Inter in un’amichevole disputata a Bengasi, in Libia, contro l’Atletico Madrid, avversario dei nerazzurri in Champions il prossimo 26 novembre. Chivu ha approfittato dell’occasione per utilizzare i giocatori meno impegnati: la linea a tre davanti a Martinez era formata da Bisseck, Acerbi e Palacios, con Darmian e Luis Henrique esterni, Diouf, Bovo e Mkhitaryan in mezzo e la coppia Bonny-Spinaccè in attacco.

Nel primo tempo (iniziato con 20 minuti di ritardo per questioni logistiche) è stato l’Atletico Madrid a iniziare meglio (gol annullato a Griezmann per fuorigioco, occasioni per Carlos Martin e Almada), con gli spagnoli che hanno trovato la rete del meritato vantaggio al 35′ grazie a Carlos Martin, che con un bel sinistro ha sorpreso Martínez sul primo palo. Nel secondo tempo l’Inter ha trovato il pareggio al 59′ con Bisseck di testa su calcio d’angolo, ma le occasioni sono state poche e la sfida è terminata ai rigori, con l’Atletico vittorioso per 4-2 grazie agli errori dal dischetto di Luis Enrique e Acerbi.

LA FOTOGALLERY DELL’AMICHEVOLE DI BENGASI

– foto ufficio stampa Governo libico dell’Est –

(ITALPRESS).

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