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Marotta “Per Pavard siamo messi bene, Lukaku? Una delusione”

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ROMA (ITALPRESS) – Ai microfoni della prima puntata del nuovo format della Lega Serie A, “Radio Serie A con Rds”, l’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, è un fiume in piena. In primis ha parlato del possibile acquisto di Benjamin Pavard: “Siamo messi bene. Non deve essere inteso come una illusione per i nostri tifosi”. Poi di Romelu Lukaku: “Ha lasciato tanta delusione. Sarà in Italia in un’altra squadra? Penso di no”. A ruota ha giudicato positivamente l’operato sul mercato di tutte le società del massimo campionato, nonostante le “sirene arabe”. “I club di Serie A hanno lavorato tutti bene. Il fenomeno arabo è arrivato improvvisamente. Di sicuro lo spettacolo e la qualità sono scesi: in questa estate hanno portato via circa 20 giocatori di livello. Ma dobbiamo considerare che è venuta meno la nostra competitività economica”, ha precisato Marotta, che è anche consigliere della Lega Nazionale Professionisti Serie A.
“Nel mercato devi sempre cercare di fare un giusto mix fra giovani e meno giovani. Siamo soddisfatti del nostro mercato ma dobbiamo poi sempre confrontarci sul campo con i nostri avversari. Partiamo alla pari con le altre squadre della vetta della Serie A”, ha aggiunto l’ad dell’Inter.
“Correa? Ha chiesto più spazio. Con lui sta dialogando Ausilio. Vedremo in questi giorni cosa vorrà fare il giocatore. Sanchez ha mandato segnali per un possibile ritorno e questo è di certo un fatto positivo. Onana? Lo abbiamo preso a parametro zero, grazie a una intuizione di Ausilio, e lo abbiamo venduto per circa 50 milioni. Queste sono le operazioni che rendono forti e solide le società”, ha detto ancora Marotta.
“Berardi resta al Sassuolo? Concordo con Carnevali: lui è indispensabile nel gioco del suo club ed è un pò tardi per sostituirlo”, ha poi spiegato l’ad dell’Inter, a proposito del possibile acquisto da parte della Juve dell’asso neroverde.
Infine, un giudizio su Sensi, un parere sul tecnico dell’Inter e un messaggio ai tifosi nerazzurri. “Sensi può darci molto. Ha grandi mezzi ma dobbiamo preservarlo perchè è reduce da problemi fisici. Con Simone Inzaghi ci sono sintonia e condivisione della strategia. I tifosi dell’Inter hanno una grande passione. Devono avere fiducia nel lavoro che stiamo facendo”, ha concluso Marotta.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Sinner a caccia del 1° titolo a Wimbledon, Alcaraz per il tris

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LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Domani calerà il sipario sul terzo torneo del Grande Slam del 2025. Gli Australian Open li ha vinti Jannik Sinner, il Roland Garros Carlos Alcaraz, battendo in finale proprio l’azzurro. Fra circa 24 ore a Wimbledon sarà nuovamente uno tra l’italiano e lo spagnolo a sollevare un trofeo Major.

Sarà la rivincita del recente ed epico ultimo atto di Parigi, che ha visto il 22enne iberico conquistare il Roland Garros per la seconda volta in carriera, dopo tre match point salvati e uno svantaggio di due set recuperato. Una superiorità netta quella dimostrata da Sinner e Alcaraz, che si sono spartiti equamente gli ultimi sei Slam. Due Australian Open (2024, 2025) e uno Us Open (2024) per il numero uno del mondo, due Roland Garros (2024, 2025) e un Wimbledon per il numero due (2024).

Domani sul Campo Centrale, sull’erba dell’All England Club, alle 17 italiane, andrà in scena la miglior partita che il tennis moderno possa offrire. Escluso il rocambolesco e “fortunato” match contro Dimitrov, terminato con il ritiro del bulgaro per infortunio, è stato percorso netto per Sinner, che ha concesso le briciole a Nardi, Vukic, Martinez, Shelton e Djokovic. Due prestazioni al limite della perfezione quelle messe in piedi nei quarti e in semifinale dall’altoatesino, sempre inscalfibile da fondocampo ma anche molto continuo al servizio.

Un cammino, quello di Sinner, riassunto, ai microfoni di SuperTennis, dal suo coach Simone Vagnozzi: “Noi abbiamo passato facilmente i primi turni, poi c’è stata una partita molto complicata contro Grigor (Dimitrov, ndr.) e in quell’occasione siamo stati fortunati, questo lo sappiamo, perchè Jannik non era al 100 per 100, però è stato bravo a cambiare un pò l’inerzia del torneo. Dopo la partita è salito ancora di livello con Shelton e poi contro Novak (Djokovic, ndr.) ha fatto una bellissima partita. Siamo quindi fiduciosi di poter fare una gara altrettanto positiva domani”.

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Prima apparizione all’ultimo atto di Wimbledon per Sinner, che domani diventerà il terzo italiano della storia a scendere in campo in una finale nel Major di Londra, dopo Berrettini (2021) e Paolini (2024), poi sconfitti rispettivamente da Djokovic e Krejcikova. Quarta finale Slam consecutiva per il 23enne di San Candido, un’impresa riuscita solamente a leggende del calibro di Federer, Djokovic, Nadal, Agassi e Laver. Per la nona volta in 100 anni esatti, la finale di Wimbledon sarà la rivincita di quella giocata poche settimane prima al Roland Garros. Non succedeva da Federer contro Nadal del 2008. In quel caso il maiorchino la spuntò sia a Parigi che a Londra. I precedenti tra Sinner e Alcaraz vedono lo spagnolo, campione a Londra nel 2023 e nel 2024, avanti (8-4) ma non su erba. Nell’unico confronto sui prati è stato l’azzurro ad avere la meglio (Wimbledon 2022). Domani il verdetto sul prestigioso Campo Centrale di Wimbledon.

– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Swiatek regina a Wimbledon, stesa Anisimova con un doppio 6-0

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LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – E’ Iga Swiatek la regina del singolare femminile di Wimbledon, terza prova stagionale del Grande Slam, andata in scena sui campi in erba dell’All England Club di Londra. La tennista polacca, 23enne, numero 4 del mondo e ottava forza del seeding, nella finale odierna ha sconfitto nettamente la 22enne statunitense di origini russe Amanda Anisimova, numero 12 del ranking internazionale e 13esima favorita del tabellone, col punteggio inequivocabile di 6-0 6-0.

Un match senza storia, durato appena 57 minuti. Solo nel 1911 c’era stato un precedente uguale, quando anche Dorothea Douglass Chambers aveva vinto la finale con un duplice 6-0. Per Swiatek, che da lunedì salirà al gradino numero 3 della classifica mondiale, è il sesto titolo Major della carriera, in sei finali disputate, ed è il primo successo sull’erba e quindi a Wimbledon, dove per l’ottava edizione consecutiva c’è un nome nuovo nell’albo d’oro femminile. La polacca ha già in bacheca quattro titoli del Roland Garros e uno degli Us Open. Per Anisimova, invece, era la prima finale a livello di Grande Slam: da lunedì ritoccherà il suo best ranking, approdando per la prima volta nella top ten Wta, piazzandosi al settimo posto.

LE PAROLE DI SWIATEK

“È un momento incredibile. Ringrazio il mio team. Abbiamo dimostrato a tutti che il lavoro paga. Penso che sia stata una delle migliori partite che abbia mai giocato. Sentivo un po’ la ‘pressione’ del Campo Centrale: mi sono resa conto, partita dopo partita, di potercela fare. Mi voglio congratulare con Anisimova per il grande lavoro fatto e sono sicura che giocherà presto altre finali Slam”. Queste le parole a caldo della polacca dopo il trionfo sull’erba londinese. La statunitense di origini russe, invece, ha detto poche parole e in breve, sopraffatta dal pianto, si è congratulata con la neo campionessa polacca e ha ringraziato la mamma.

– foto Ipa Agency –

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Milan vince l’ottava tappa del Tour de France, Pogacar in giallo

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LAVAL (FRANCIA) (ITALPRESS) – Jonathan Milan vince l’ottava tappa del Tour de France 2025, la Saint Meen le Grand-Laval Espace Mayenne di 171,4 km. Il friulano della Lidl-Trek domina in maglia verde la volata finale, mettendosi alle spalle il belga Wout Van Aert (Visma Lease a Bike) e l’australiano Kaden Groves (Alpecin Deceuninck), e riporta così l‘Italia al successo nella Grande Boucle a 6 anni di distanza dall’ultima volta.

La frazione resta piuttosto piatta per buona parte della giornata e, solo un velleitario tentativo di fuga della coppia della TotalEnergies, composta da Matteo Vercher e Mathieu Burgaudeau, riesce a dare una piccola scossa al gruppo. I due battistrada, però, vengono controllati dalle squadre dei velocisti e ripresi senza particolari problemi nel momento clou della corsa. Il campione del mondo sloveno Tadej Pogacar (Uae Emirates) resta in maglia gialla di leader della classifica generale. Domani la nona frazione, la Chinon-Chateauroux di 174,1 chilometri.

LE PAROLE DI MILAN

Così il velocista friulano a caldo: “Ancora non ho realizzato cosa abbiamo fatto. Siamo venuti con aspettative e sogni, ero molto fiducioso. Ci ero andato molto vicino nella tappa vinta da Merlier, forse l’altro giorno sono partito un po’ troppo presto, ma oggi ero concentratissimo. I ragazzi hanno fatto un grande lavoro fino all’ultimo chilometro, che è stato molto duro e stressante. Ho aspettato il più possibile, sapevo che era un finale in cui potevo esprimermi al meglio. Tutti vogliono vincere una tappa al Tour, sono molto felice per me e per tutta la squadra. Ora devo riposare il più possibile, domani ci riproveremo. Vincere con questa maglia verde vuole dire tanto per me e per l’Italia, sono felicissimo del risultato”.

L’ORDINE DI ARRIVO DELL’OTTAVA TAPPA

1. Jonathan Milan ITA (Lidl-Trek) in 3h50’26”
2. Wout Van Aert BEL (Visma Lease a Bike) s.t.
3. Kaden Groves AUS (Alpecin Deceuninck) s.t.
4. Pascal Ackermann GER s.t.
5. Arnaud De Lie BEL s.t.
6. Tobias Lund Andresen DEN s.t.
7. Bryan Coquard FRA s.t.
8. Alberto Dainese ITA s.t.
9. Vincenzo Albanese ITA s.t.
10. Stian Edvardsen-Fredheim NOR s.t.

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-Foto IPA Agency-

(ITALPRESS).

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