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Cronaca

MONDO DEL GIORNALISMO IN LUTTO. ADDIO AD ANTONIO AIRÒ, PADRE NOBILE DEL GIORNALE DI VOGHERA

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Mondo del giornalismo, della politica e della cultura locale in lutto per la morte di Antonio Airò, classe 1936. Sindaco della città di Voghera dal 1967 al 1970, Airò sarà per sempre ricordato come il direttore e il padre nobile del Giornale di Voghera, come brillante firma del quotidiano cattolico Avvenire e per essere stato per anni curatore della pagina politica del quotidiano Il Giorno. Per questa sua elevata vitalità culturale era stato insignito nel 2019 della benemerenza civica “Summa Viqueria”. Airò si è distinto anche nell’ambito della CEO (Cooperativa Editoriale Oltrepò) per aver promosso informazione e letteratura locale con una visione sempre appassionata, battagliera e indipendente. Cordoglio unanime è espresso dal mondo giornalistico locale oltre che dagli esponenti delle istituzioni vogheresi. La nostra redazione si stringe attorno a familiari e amici del defunto.

Un altro ex sindaco di Voghera, Carlo Scotti, era uno dei suoi più cari amici e oggi, commosso, lo ricorda così: “Per me ha dell’incredibile vivere questo lutto, mi sembrava impossibile… Siamo sempre vissuti insieme politicamente e amichevolmente. Io ho i suoi scritti e tutti i resoconti delle riunioni che facevamo insieme e con l’amico, recentemente scomparso, Pietro Para. Questa scomparsa lascia un vuoto di pensiero, di contenuti, di progetti. Airò pensava, progettava, era sempre proiettato al futuro. Organizzativamente delegava, specie negli ultimi anni, ma lui c’era sempre con il suo acume e la sua visione. Ricorderò per sempre il suo valore”.
LA SUA ULTIMA INTERVISTA A PAVIA UNO TV – 26 Maggio 2022

Cronaca

West Nile, da inizio anno 173 casi e 11 decessi in Italia

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ROMA (ITALPRESS) – Salgono a 173 in Italia, dall’inizio dell’anno i casi confermati di infezione da West Nile Virus nell’uomo (89 nel precedente bollettino) con undici decessi. E’ quanto si legge nel quarto bollettino della sorveglianza pubblicato oggi dall’Istituto Superiore di Sanità. Tra i casi confermati 72 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (2 Piemonte, 2 Lombardia, 4 Veneto, 1 Friuli-Venezia Giulia, 2 Emilia-Romagna, 37 Lazio, 21 Campania, 1 Basilicata, 1 Sardegna), 14 casi asintomatici identificati in donatori di sangue, 85 casi di febbre, 1 caso asintomatico e 1 caso sintomatico.
Tra i casi confermati sono stati notificati 11 decessi (1 Piemonte, 4 Lazio, 6 Campania). La letalità, calcolata sulle forme neuro-invasive fin ora segnalate, è pari al 15% (nel 2018 20%, nel 2024 14%). “La situazione è monitorata con attenzione da tutte le istituzioni competenti, sia a livello centrale che a livello territoriale. Al momento non emergono particolari segnali di allarme”, sottolinea Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento di malattie infettive dell’Iss.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Cronaca

E’ morto Gianni Berengo Gardin, maestro della fotografia

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morto, all’età di 94 anni, il fotografo e fotoreporter Gianni Berengo Gardin. Nato a Santa Margherita Ligure, inizia a dedicarsi alla fotografia agli inizi degli anni Cinquanta accumulando un archivio fotografico considerevole e documentando l’evoluzione del paesaggio e della società italiana fin dal dopoguerra. Fin dall’inizio focalizza la sua attenzione su una varietà di tematiche, spaziando dal sociale, alla vita quotidiana, al mondo del lavoro fino all’architettura e al paesaggio. Considerato un fotografo eclettico e apprezzato a livello internazionale, viene spesso accostato a Henri Cartier-Bresson per il lirismo della sua fotografia.
Il suo modo caratteristico di fotografare e il suo occhio attento al mondo e alle sue diverse realtà gli permettono di spaziare dal reportage umanista all’architettura e al paesaggio, dall’indagine sociale alla foto industriale.
-foto Ipa Agency
(ITALPRESS).

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Cronaca

‘Ndrangheta, confisca da 21 milioni a gruppo imprenditoriale reggino

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REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – Il Comando Provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria ha dato esecuzione a una sentenza emessa dalla Corte di Appello di Reggio Calabria, divenuta irrevocabile a seguito di pronuncia della Suprema Corte di Cassazione, con la quale è stata disposta la confisca definitiva di beni, per un valore complessivo di oltre 21 milioni di euro, nei confronti di appartenenti a un gruppo imprenditoriale reggino contiguo alla ‘ndrangheta. Tale provvedimento ablativo porta definitivamente a conclusione l’istruttoria che, già nel 2020, aveva condotto a un primo sequestro patrimoniale disposto dal tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di prevenzione, su proposta della Procura Direzione Distrettuale Antimafia, sulla scorta di quanto riscontrato nell’ambito delle indagini del Gruppo della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e nel corso dell’operazione “Heliantus” (eseguita sempre nel 2020).
-foto Gdf-
(ITALPRESS).

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