È bresciano il nuovo presidente di Coldiretti Lombardia. A ricevere l’incarico è Gianfranco Comincioli, 63enne imprenditore agricolo a Puegnago del Garda, erede di una famiglia di viticoltori ed olivicoltori da 14 generazioni. Comincioli, che ha un diploma da perito agrario, è al timone di un’azienda dove si coltivano 14 ettari di vigneto e 20 a oliveto che forniscono prodotti pregiati del territorio. Ad eleggere il gardesano è stata l’assemblea tenutasi a Milano, alla presenza, tra gli altri, del presidente nazionale Ettore Prandini, della ministra del Turismo Daniela Santanchè e del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. «Ringrazio per la fiducia che mi è stata concessa – ha commentato il presidente Comincioli-. Assumo questo incarico con riconoscenza e senso di responsabilità, garantendo il massimo impegno per promuovere, difendere e sostenere la nostra agricoltura e le nostre imprese. Sono consapevole che ci aspettano sfide importanti, ma lavoreremo con costanza per continuare a far crescere e rendere sempre più competitivi i nostri comparti produttivi. Mi piace pensare che il bello deve ancora venire». Gianfranco Comincioli sarà affiancato dal Consiglio della Federazione Coldiretti Lombardia di cui fanno parte: Laura Facchetti (Brescia), Gabriele Borella (Bergamo), Fabio Mantovani (Mantova), Pietro Luca Colombo (Varese), Silvia Garavaglia (Pavia), Sandro Bambini (Sondrio), Alessandro Rota (Milano, Lodi, Monza Brianza), Fortunato Trezzi (Como, Lecco), Simone Minelli (Mantova), Marcello Doniselli (Milano), Francesca Biffi (donne), Pierluigi Nava (pensionati), Giovanni Bellei (giovani).
ROMA (ITALPRESS) – “Sarebbe stata una bella occasione il confronto con Meloni, ma non è andata così: qualcuno ha preferito rinunciare pur di impedire alle due donne dei primi partiti del paese di confrontarsi tra loro. I punti fondamentali che contesto al governo sono sanità e lavoro: i dati Istat ci indicano un record di povertà assoluta negli ultimi dieci anni, che riguarda un italiano su dieci”. A dirlo è la segretaria del Pd Elly Schlein, intervenuta a Dritto e rovescio su Rete 4. “I salari sono cresciuti nel resto d’Europa e si sono abbassati in Italia: sotto i 9 euro non può essere definito lavoro – aggiunge Schlein, – Negli ultimi tre anni i prezzi sono saliti del 17%, mentre i salari reali sono nel 4.5%: abbiamo fatto proposte concrete sul caro vita, ma il governo non ci ha dato ascolto. Sul salario minimo stiamo lavorando per una legge di iniziativa popolare, perchè Meloni ha voltato le spalle alle nostre richieste: inoltre non avrei cancellato 330 milioni di fondo per l’affitto, perchè non fa bene nè ai cittadini nè all’economia. Al primo confronto con Meloni avevo proposto un congedo paritario non trasferibile, dieci giorni facoltativi sono decisamente pochi: la destra parla tanto di famiglia tradizionale, ma dove c’è amore bisogna tutelare i diritti di tutte le famiglie”. (ITALPRESS)
ROMA (ITALPRESS) – “Io faccio il ministro delle Infrastrutture e mi concentro sulle infrastrutture: ho preferito candidare nella Lega persone che andranno sicuramente al Parlamento europeo. A chi dice che ci vuole più Europa in Italia rispondo che ci vuole più Italia in Europa, perchè la burocrazia europea ha combinato di tutto contro gli italiani”. Così il leader della Lega Matteo Salvini a Dritto e rovescio, su Rete 4. “Il Ponte sullo Stretto creerà migliaia di posti di lavoro in terre che ne hanno davvero bisogno come Sicilia e Calabria: l’operazione antimafia più importante è la creazione del lavoro – prosegue Salvini -. Vado avanti anche su altre infrastrutture come l’alta velocità tra Torino e Lione, il tunnel del Brennero, il Mose a Venezia: l’Italia è rimasta ferma per troppi anni e il mio lavoro è aprire i cantieri, se una minoranza vuole tenere il paese bloccato io vado avanti e punto ad aprire i cantieri entro il 2024”. (ITALPRESS)
La DG Istruzione, Formazione, Lavoro di Regione Lombardia in collaborazione con il Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane, organizza un seminario per approfondire diverse tematiche dalla cultura, al lavoro inclusivo.
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