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Economia

Protocollo Abi-ministero Pari opportunità contro la violenza di genere

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ROMA (ITALPRESS) – Prevenzione e contrasto della violenza contro le donne e supporto all’inclusione finanziaria e al superamento delle differenze legate al genere. Con questi obiettivi la ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella; e il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, Antonio Patuelli; hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa tra il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Abi. Si rafforza così l’impegno volto alla sensibilizzazione dei cittadini riguardo alla prevenzione e al contrasto alla violenza, anche economica, contro le donne, e per la cultura del rispetto anche di genere. L’intesa sottoscritta è finalizzata a favorire iniziative di formazione e informazione sugli strumenti pubblici e privati disponibili per sostenere i diritti delle donne e della parità di genere e per supportare la consapevolezza che le donne in termini economici, finanziari, lavorativi sono elemento di rilievo. “Solo attraverso l’indipendenza economica le donne sono libere di andarsene e di fuoriuscire dalla violenza. La violenza economica spesso è il primo segnale di un atteggiamento violento che poi può sfociare in altri gesti di violenza fisica, è quindi un reato spia a cui bisogna dare la giusta attenzione”, afferma la ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, spiegando che il protocollo “prevede una collaborazione essenziale per diffondere le informazioni presso le donne che consentono di gestire in autonomia i propri risparmi, il proprio stipendio, di aprire un conto corrente perchè sappiamo che esiste una altissima percentuale di donne che non ha un conto corrente intestato solo a se stessa. E’ prima di tutto una questione di accesso agli strumenti che già ci sono, quindi di informazione e sensibilizzazione”, aggiunge.
Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, nel sottolineare l’importanza del contrasto alla violenza di genere e l’impegno dell’associazione in questo senso, spiega che “l’iniziativa di oggi è solo una di una lunga serie che si sono sviluppate negli anni. Tutte le banche hanno delle formule gratuite di tenuta di conto corrente per un numero limitato di operazioni, non vi è un ostacolo di natura economica nell’accedere – evidenzia -, in più con la possibilità di avere l’estratto conto online, la tutela della privacy è un elemento che chiaramente offre maggior tutela”. Il Protocollo prevede che la ministra per la Famiglia con il supporto del Dipartimento per le pari opportunità, promuoverà, in particolare, le attività di comunicazione e di sensibilizzazione volte alla prevenzione e al contrasto di tutte le forme di violenza e discriminazione nei confronti delle donne, anche in ambito domestico, nelle possibili declinazioni (fisica, economica, psicologica). Abi si impegna a sviluppare e implementare soluzioni condivise per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di violenza contro le donne; a prevedere iniziative dedicate di formazione e informazione, anche in sinergia con la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (costituita su iniziativa dell’Abi) e con le banche aderenti al Protocollo; a contribuire a dare diffusione e visibilità alle campagne di comunicazione e di pubblica utilità realizzate dal Dipartimento per le pari opportunità sui temi connessi agli obiettivi del Protocollo, anche con iniziative associative dedicate a questi temi, nonchè attraverso i canali di comunicazione dell’Abi e degli Associati aderenti al Protocollo; a promuovere l’adesione al Protocollo da parte dei propri Associati nonchè l’aggiornamento e il confronto tra le parti.
Il Protocollo, della durata triennale, prevede l’adesione volontaria da parte delle banche associate, che potranno declinare, in base alle proprie specificità, le attività volte a valorizzare questa progettualità secondo gli obiettivi condivisi nell’Accordo. L’Intesa sottoscritta è in linea con il Piano strategico nazionale sulla violenza contro le donne 2021-2023 che costituisce lo strumento per costruire interventi trasversali, organici e coerenti in materia di politiche rivolte al contrasto della violenza sulle donne. Inoltre, si inserisce nell’ambito delle attività che ABI e le banche stanno realizzando in coerenza anche con il quadro più ampio delle attività informative e divulgative realizzate dalla Fondazione per l’Educazione Finanziaria e il Risparmio in materia, e in sinergia con l’attuazione degli impegni promossi dall’Agenda 2030 dell’Onu. Per questo impegno comune, le iniziative già in essere sviluppate in accordo con il settore bancario sono: il “Microcredito di libertà” per le donne vittime di violenza: protocollo di intesa tra ministra per la Famiglia, ABI, Federcasse, Caritas italiana, Ente Nazionale Microcredito, quale strumento finanziario dedicato alle donne vittime di violenza, finalizzato all’emancipazione da forme di sudditanza economica; la Carta “Donne in banca: valorizzare le diversità di genere”, con la quale abi focalizza l’attenzione sul valore delle differenze di genere come risorsa chiave per lo sviluppo dell’attività d’impresa e della comunità di riferimento; il Protocollo d’intesa in favore delle donne vittime di violenza di genere, promosso insieme da ABI, Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin Falcri Silcea Sinfub, per la sospensione del pagamento della quota capitale dei mutui ipotecari in favore delle donne inserite in percorsi certificati di protezione, che si trovino in difficoltà economica. Infine, l’impegno promosso di concerto con la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, nella valorizzazione di percorsi formativi e informativi sui temi del risparmio e dell’educazione finanziaria e nel contrasto alle differenze anche di genere in economia, facendo leva sul potenziamento delle competenze economiche femminili.

– Foto: xb1/Italpress –
(ITALPRESS).

Economia

L’8 aprile a Miami la diciottesima edizione dell’Oscar dei Porti

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ROMA (ITALPRESS) – È giunta alla diciottesima edizione l’Oscar dei Porti, kermesse ideata e condotta da Roberto Onofri che il prossimo 8 aprile andrà in scena a Miami, nella suggestiva cornice di “The Villa” – Casa Casuarina, meglio conosciuta come Villa Versace.

Per questa edizione speciale, Onofri sarà affiancato da Gloria Zanin, ex Miss Italia e già conduttrice di una passata edizione dell’evento. L’appuntamento non celebrerà solo il mondo dei porti italiani, ma anche le storie e i protagonisti che li animano, premiando le eccellenze della Blue Economy italiana che si sono distinte per innovazione e leadership nel settore marittimo.

Tra i premiati più attesi, Raf, amatissimo cantautore simbolo di più generazioni, autore di successi intramontabili come Gente di Mare. Riconoscimenti anche per Maria Giovanna Elmi, Arianna, il “singer chef” Nuccio Giannino, e il programma Rai “Paparazzi”. Premi speciali, inoltre, per due icone dello spettacolo italiano: Francesco Totti e Carlo Conti. Non mancheranno i premi dedicati alle Autorità Portuali, ai protagonisti del cluster portuale italiano che si sono distinti durante l’ultimo anno, e alle aziende italiane che portano alto il nome del Made in Italy nel mondo.

“L’Oscar dei Porti, per me, rappresenta una delle più grandi soddisfazioni – dichiara Roberto Onofri -. È un progetto nato nella mia città, Civitavecchia, che ho sempre amato. Crescere in una città portuale mi ha permesso di osservare da vicino l’evoluzione del porto e il suo impatto sulla vita della comunità. Oggi, essere l’ideatore di un premio così importante, trasmesso dalla RAI e riconosciuto a livello nazionale, è per me motivo di profondo orgoglio”.

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Anche quest’anno, il programma sarà trasmesso da Rai Italia. L’Oscar dei Porti, prodotto da 50′ Group Italian Television Srl, è un programma di Roberto Onofri, scritto con gli autori Tommaso Martinelli, Sacha Lunatici e Luigi Migliucci.

-Foto ufficio stampa Oscar dei Porti-
(ITALPRESS).

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Dazi, Urso “Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto le regioni più colpite”

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ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo fatto una stima previsionale già prima che fossero annunciati i dazi, individuando i settori maggiormente colpiti, alimentazione e meccanica, le Regioni che potrebbero risentirne di più, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, le dieci aziende che avrebbero le maggiori difficoltà in ciascun comparto e le filiere produttive con il maggiore impatto. Già sei mesi fa abbiamo ingaggiato una battaglia in Europa perché fossero rimosse le folli regole del Green Deal che avevano già portato al collasso dell’industria dell’auto europea. Ed lo ribadiamo oggi con ancora più forza. Perché l’Europa deve agire, ancor prima di reagire”. Lo dice, al quotidiano Il Tempo, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

-Foto IPA Agency-
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Economia

Dazi, Orsini “Abbiamo la necessità di dialogare con gli Stati Uniti”

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FIRENZE (ITALPRESS) – “Mi collego un po’ con quello che ha detto il ministro Giorgetti ieri, non facciamoci prendere dal panico perché da un certo punto di vista vedere che Wall Street brucia 5000 miliardi, Piazza Affari ne brucia 47 miliardi di capitalizzazione. Attenzione, e lo dico ai risparmiatori, ai piccoli risparmiatori che qualcuno sta facendo dei grandi interessi, quindi cerchiamo di usare la testa, fermiamoci”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, intervenendo al congresso federale della Lega in svolgimento a Firenze parlando del tema dei dazi.

“La verità è che il grande lavoro che noi stiamo facendo con gli Stati Uniti per noi è importante, 65 miliardi di esportazioni, un saldo positivo di 42 miliardi, quindi noi abbiamo la necessità di dialogare con gli Stati Uniti. Quindi è anche per questo che noi abbiamo detto che serve lavorare e negoziare tutti assieme in Europa con gli Stati Uniti, ma usando anche i rapporti che esistono – ha proseguito Orsini – Abbiamo visto ieri Elon Musk che comunque ha fatto citazioni interessanti, quindi io credo che oggi chi ha rapporti li deve saper usare, ma l’Europa tutti insieme deve negoziare” ha aggiunto Orsini che poi ha spiegato: “Noi esportiamo il 52% del nostro prodotto in Europa e non è che se l’Italia va bene e la Germania va male, noi non abbiamo un problema. Il negoziato” con gli Usa “lo si può fare giustamente sul Big Tech, lo possiamo fare sull’acquisto del gas, anche se siamo consapevoli che comunque il gas liquido che stiamo comprando costa di più, e l’altra cosa che possiamo fare è che non dobbiamo scordarci che l’80% della difesa europea l’acquistiamo dagli Stati Uniti. Dobbiamo crescere, vogliamo crescere, abbiamo aziende che lo possono fare, però oggi questa è la realtà”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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