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Lebron James e Luka Doncic trascinano Lakers e Mavericks
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1 anno fa-
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RedazioneNEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Nove gare Nba nella notte italiana con due fuoriclasse sugli scudi: LeBron James e Luka Doncic. Si comincia dal primo che, in uno dei match più interessanti del programma, trascina i Lakers al successo sul parquet dei Suns con 32 punti, 11 rimbalzi e 6 assist, ma va di doppia doppia anche Anthony Davis che chiude con 18 punti e 11 rimbalzi. In doppia cifra anche Russell (19 punti e 9 assist), Reddish (17) e Reaves (15 dalla panchina). Il miglior realizzatore dell’incontro, però, è Kevin Durant che mette a referto 38 punti e 9 rimbalzi, ma a Phoenix non basta, così come non sono sufficienti neanche i 24 punti di Beal: vincono i Lakers.
Tornando a Doncic, il fuoriclasse sloveno sfodera una prestazione delle sue chiudendo con 44 punti (6 rimbalzi e altrettanti assist) nel netto successo che i Mavericks ottengono contro i Clippers, battuti 144-126. Sono 27 i punti di Irving e c’è anche la doppia doppia da 11 punti e 10 rimbalzi di Jones Jr, mentre tra gli ospiti sono 7 ad andare in doppia cifra con Leonard che ne fa 26, dalla panchina arrivano i 17 di Hyland, ne fanno 14 a testa Westbrook e Harden.
Due gli italiani in campo nella notte Nba: vincono i Jazz di Simone Fontecchio, perdono i Wizards di Danilo Gallinari. Utah spezza la serie di risultati negativi vincendo 127-121 sul parquet dei Memphis Grizzlies. Fontecchio gioca 12 minuti e mette a referto 6 punti, due rimbalzi e 1 assist. Sconfitta per Washington (la sesta in 8 gare) che cede in casa agli Hornets. Charlotte si impone 124-117 sui Wizards in un match in cui Danilo Gallinari gioca 18 minuti, facendo registrare al suo attivo 9 punti, un rimbalzo e 4 assist.
Nelle altre gare della notte vittorie per Philadelphia (114-106 sui Pistons), Celtics (121-107 sui Nets), Rockets (104-101 sui Pelicans), Timberwolves (117-110 contro San Antonio) e Kings (105-98 sui Thunder).
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
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Bocchetti “Monza triste ma unito, darò tutto per salvarlo”
Pubblicato
1 ora fa-
26 Dicembre 2024di
RedazioneMONZA (ITALPRESS) – “Darò tutto per la salvezza. Ho visto una squadra triste, ma con la voglia di ripartire già da Parma dove l’obiettivo è il risultato”. Si presenta così Salvatore Bocchetti, chiamato dal Monza a sostituire in corsa Alessandro Nesta e a ripetere in Brianza il ‘miracolò fatto a Verona. “Ero allo stadio di Verona quando il Monza ha fatto l’unica vittoria – ha detto Bocchetti in conferenza stampa – Quando ho salvato il Verona era un’altra storia, qui c’è una situazione diversa, sono convinto che qui a Monza centrerò l’obiettivo. C’è molto da lavorare, ma il gruppo c’è”. Non parla di mercato, il neo tecnico dei lombardi, che ha nel mirino la prossima sfida con il Parma: “Sul modulo ho in mente qualcosa, sto ancora analizzando quanto può mettere in difficolta il Parma. Mi aspetto dai ragazzi il ‘coltello fra i dentì a partire da questa partita. Solo lunedì mattina mi ha chiamato il mio procuratore ed ho detto subito di sì, non ci sono stati pre chiamate. Porterò la mia esperienza che ho ricevuto da tanti allenatori”. “In queste prime ore di allenamento, con una squadra che negli ultimi due anni ha navigato ad alti livelli, penso che sarà sufficiente toccare alcune corde per ottenere dei risultati – ha proseguito Bocchetti – Ho parlato con Palladino (ex mister del Monza ora alla Fiorentina, ndr), che mi ha dato alcuni suggerimenti. Non nascondo le responsabilità, anche nel nome di Berlusconi, ho una rosa che dovrebbe facilitare il compito. Lavorare in questo club è un grande onore. So che è una squadra malleabile, quindi non penso sia determinante il modulo. A Parma ci saranno 500 tifosi monzesi, noi cercheremo di dare il massimo per loro. Sarà una gara difficile, sono sicuro che faremo una grande partita. Il Parma è una squadra forte che non attraversa un buon momento”. Accanto a Bocchetti c’è il direttore sportivo del Monza, Mauro Bianchessi: “Questa squadra non merita l’ultimo posto, l’unico obiettivo è la salvezza – ha assicurato – Il mercato? L’acquisto migliore è fare i punti a Parma e a Cagliari, poi se ne parlerà. Lasciare Nesta non è stato facile, anche perchè Galliani ha un rapporto ultra decennale con lui, ma dobbiamo cambiare strada. Questa formazione non è da ultimo posto. Bocchetti è uno dei ‘Gasperini boys’, fra le sue caratteristiche la voglia di firmare un’impresa difficile ma non impossibile, perchè il Monza non vuole finire in B. Trova un gruppo di giocatori uniti, bravi, ci vuol una scintilla per fare ripartire questa squadra”, ha concluso il ds dei brianzoli.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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Alex Schwazer “La mia esperienza grande arma per il futuro”
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3 giorni fa-
23 Dicembre 2024di
RedazioneROMA (ITALPRESS) – “Ho fatto delle esperienze, ho vissuto tutto quello che una persona può vivere, dal massimo successo alle cose più brutte che possono succedere nel tuo campo. E non è detto che siano cose sempre negative. Ovviamente la sofferenza è stata parecchia, però bisogna essere oggettivi e dire che adesso ho un bagaglio di esperienza in un’età giovane che per il mio futuro è una grande arma”. Dall’oro di Pechino agli otto anni fermo per squalifica, dal paradiso all’inferno: 20 anni di carriera “in cui c’è dentro di tutto”, 20 anni che Alex Schwazer, a pochi giorni dal suo 40° compleanno (è nato il 26 dicembre 1984), ripercorre in un’intervista rilasciata all’Italpress. A partire dagli inizi: “Che la marcia fosse il mio sport l’ho capito tardi, a 18/19 anni. Da ragazzo ho subito tante squalifiche per marcia non corretta, quindi sono arrivato al punto di voler smettere. Poi le cose sono andare nel verso giusto: una volta che mi sono sbloccato poi ho fatto presto a vincere, in quattro anni sono arrivato a vincere le Olimpiadi”.
In mezzo anche il bronzo ai Mondiali di Osaka, nel 2007, un risultato che lo fa arrabbiare ancora oggi “non per il piazzamento, quanto per l’aver fatto una prestazione al termine della quale, una volta tagliato il traguardo, mi sono detto ‘sono molto lontano da quello che potevo darè. Il clima era molto pesante – ricorda Alex -, da quel punto di vista è stata la più dura della mia carriera. Non avevo esperienza nel caldo e umido e i tecnici per prudenza mi hanno frenato molto perchè si pensava che quelli davanti non arrivassero. Sono arrivato al traguardo molto vicino al primo, e dopo dieci mesi di preparazione durissima ero veramente molto arrabbiato”. Un anno dopo, appunto, il trionfo a Pechino nella 50 km con tanto di record olimpico: “Da Osaka mi sono portato questo grande insegnamento: non voglio più ascoltare nessuno in gara, solo le mie sensazioni, e le mie sensazioni sono sempre state quelle che se vuoi vincere devi stare davanti. E a Pechino sono stato davanti fin da subito”, ha spiegato l’altoatesino, che in quella gara ha dovuto fare i conti anche con “una periostite tibiale che mi faceva molto male”.
Una carriera chiusa a luglio, con l’ultima gara che “a livello simbolico voleva dire tutto. Mi sono preparato e ho sperato in tre Olimpiadi che non ho fatto, quindi ci tenevo tantissimo almeno a mettere il pettorale dopo tutti questi anni e a tornare a marciare davanti alla gente che mi ha sempre voluto bene e alla mia famiglia”. Negli anni, Schwazer ha raccontato a fondo la propria esperienza, tramite una docuserie, la partecipazione a due reality e numerosi incontri: “Il mio grande vantaggio è che sono da sempre un libro aperto, non ho problemi a parlare anche di cose brutte e delle mie debolezze – spiega -. Sono sempre contento se, tramite esse, posso dare una prospettiva interessante per far sì che si migliorino aspetti che sono migliorabili. Quello che ho vissuto l’ho vissuto sulla mia pelle, non racconto cose lette su un libro. Raccontarti sperando di insegnare qualcosa è bello e ti ripaga di tutto quello che hai vissuto”.
E poi il futuro, con l’obiettivo di entrare nel mondo del calcio per lavorare sulla condizione atletica dei singoli: “Questo è uno degli aspetti di uno sport che contiene tanti elementi – racconta Schwazer all’Italpress motivando la sua decisione -. Sono convinto che alcune cose si possano ottimizzare. Alcune cose le penso da atleta di una disciplina singola in cui se non sei al 100% non vinci, non posso giocare male e sperare di vincere con un gol al 90′. Negli anni impari le cose che in allenamento funzionano e quelle che non funzionano, quindi sono sicuro di poter essere utile soprattutto nell’aiutare il singolo a essere performante alla fine della partita come all’inizio. Sono convinto che, se una squadra e i giocatori sono disponibili a fare fatica, lì si possa intervenire”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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Il Monza esonera Nesta, Bocchetti il nuovo allenatore
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3 giorni fa-
23 Dicembre 2024di
RedazioneMONZA (ITALPRESS) – La sconfitta con la Juventus per 2-1 di ieri sera e l’ultimo posto in classifica con appena 10 punti dopo 17 giornate mettono fine all’avventura di Alessandro Nesta alla guida del Monza. Ufficiale l’esonero, con Salvatore Bocchetti che ne prenderà il posto, con contratto fino al 30 giugno 2027. Il 38enne ex difensore, che in carriera ha vestito fra le altre le maglie di Genoa, Rubin Kazan, Spartak Mosca, Milan e Verona, ha mosso i primi passi in panchina proprio all’Hellas nell’estate 2021: under 18, poi lo staff di Tudor e quindi la guida della Primavera. Nell’ottobre 2022, dopo l’esonero di Cioffi, è promosso ad allenatore della prima squadra, affiancato da Zaffaroni, e centra la salvezza grazie al successo nello spareggio contro lo Spezia. Ora il Monza, che trova ultimo con 10 punti dopo 17 giornate: esordio sabato al “Tardini” contro il Parma.
Con Bocchetti al posto di Nesta, salgono a cinque i cambi in panchina nella serie A 2024-25.
Il primo lo scorso 18 settembre, quando il pari col Genoa alla quarta giornata costa l’esonero a Daniele De Rossi: la Roma decide di affidare la guida della squadra a Ivan Juric. Che però dura solo due mesi (3 vittorie e 5 ko il bilancio in campionato), con la sconfitta interna col Bologna alla 12esima giornata che segna un punto di non ritorno: con i giallorossi a quota 13 punti, i Friedkin cambiano ancora e puntano su Claudio Ranieri. Lo stesso turno di serie A vede un cambio al timone anche in casa Lecce: dopo il pareggio con l’Empoli e con la squadra terz’ultima con 9 punti, via Luca Gotti e panchina a Marco Giampaolo. Il 12esimo turno è fatale anche ad Alberto Gilardino: quella pareggiata 1-1 col Como, col Genoa nei bassifondi a quota 10, è la sua ultima partita alla guida dei rossoblù, al suo posto ecco Patrick Vieira.
Lo scorso anno furono 12 in totale i cambi in panchina alla fine del campionato.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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