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Allianz presenta “Sognando Parigi 2024: 7 atleti, un solo traguardo”
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2 anni fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – “Sognando Parigi 2024: 7 atleti, un solo traguardo”. E’ questo il nome del progetto presentato oggi da Allianz, Worldwide Insurance Partner dei Movimenti Olimpico e Paralimpico fino al 2028. Il progetto è stato presentato con un evento nell’Auditorium della Torre Allianz a Milano, alla presenza dei sette atleti che saranno gli ambassador della Compagnia in Italia fino ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024. La nuova partnership rafforza quelle già esistenti a livello internazionale e nel nostro Paese. Il Gruppo Allianz ha infatti dato inizio alla partnership globale con i Movimenti Olimpico e Paralimpico nel 2021 con un accordo di otto anni fino al 2028, dopo essere stata partner del Movimento Paralimpico dal 2006. In questo quadro internazionale, in Italia Allianz ha già al suo attivo importanti partnership con il Coni e con il Comitato Italiano Paralimpico (Cip) a fianco dell’Italia Team. Dal 2020 ospita la Fondazione Milano Cortina 2026 nella propria sede di Torre Allianz a Milano e dal 2022 è Top partner delle Fiamme Oro, gli atleti del Gruppo Sportivo della Polizia di Stato. Oggi la presentazione dei sette atleti della Polizia di Stato, giovani ma già affermati campioni dello sport italiano. Giacomo Campora, amministratore delegato di Allianz ha commentato: “Allianz è partner assicurativo globale dei Movimenti Olimpico e Paralimpico e in Italia siamo al fianco del Coni e del Cip, oltre ad ospitare in Torre Allianz la Fondazione Milano Cortina 2026. Dallo scorso anno siamo partner anche delle Fiamme Oro, atleti straordinari tra cui abbiamo individuato i nostri nuovi ambassador: giovani campioni che sono già modelli di ispirazione per tanti fan e tanti atleti di ogni età, background e abilità. Sosterremo le loro ambizioni mentre si preparano a competere per i Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024”.
Questi i sette campioni, i nuovi ambassador Allianz, tutti atleti delle Fiamme Oro: Thomas Ceccon, fuoriclasse del nuoto, classe 2001, già medagliato olimpico a vent’anni, è il nuovo volto del nuoto italiano, campione del mondo nei 50m farfalla ai Mondiali 2023, medaglia d’argento e di bronzo nelle staffette 4×100 stile libero e 4×100 misti ai Giochi Olimpici di Tokio 2020. Talento puro, è già un’icona del lifestyle sportivo italiano; Antonio Fantin, nato nel 2001, è la dimostrazione di come si possa superare una malattia difficile anche iniziando l’attività sportiva e proseguendola con grande successo. Campione paralimpico a Tokyo 2020, nonchè dieci volte campione mondiale e otto volte campione europeo. Campione in vasca come nella vita, è inarrestabile; Giulia Ghiretti, da giovane promessa azzurra, dopo un incidente sul trampolino elastico nel 2010 è divenuta una nuotatrice paralimpica vincente, con 24 medaglie internazionali tra Paralimpiadi, Mondiali ed Europei, medagliata a Rio 2016 e argento nella rana ai Giochi Paralimpici di Tokio 2020. Da vera “farfalla”, con il nuoto riassapora giorno per giorno la libertà che aveva in aria quando volava; Aziz Abbes Mouhiidine, giovane quanto già affermata promessa del pugilato italiano, classe 1998, vicecampione nella categoria dei pesi massimi ai Campionati mondiali di Tashkent nel 2023, detiene anche un oro continentale. Cresciuto nel mito dei mostri sacri della boxe internazionale, è il nuovo gigante buono della boxe italiana; Sofia Raffaeli, la prima italiana nella storia a vincere un oro individuale ai Campionati del Mondo nella ginnastica ritmica e campionessa mondiale all-around 2022. Ai recenti Campionati mondiali di ginnastica ritmica di Valencia è divenuta Vicecampionessa del mondo, oltre ad aggiudicarsi alle finali l’argento alla palla e al cerchio. A soli 19 anni, Sofia ha già riscritto la storia: nessuna ginnasta italiana prima di lei era riuscita a vincere 5 ori su 5 in una World Cup; Giorgia Villa, medaglia d’oro nella trave ai Mondiali di ginnastica artistica 2023 di Baku oltre che vincitrice della medaglia di bronzo a squadre ai Campionati mondiali di Stoccarda 2019 e medaglia di argento a squadre agli Europei 2022. Ventenne, dopo aver mancato la partecipazione ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 per una distorsione alla caviglia, ora punta alla sua rivincita a Parigi 2024; Alice Volpi, protagonista assoluta ai Mondiali di scherma 2023 a Milano, vincitrice nel fioretto femminile e bronzo a squadre ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, ha vinto in carriera 5 ori mondiali e 4 titoli europei. Trentuno anni, la sua serie tv preferita è “Il Trono di Spade”: Parigi l’aspetta.
Questi atleti, già bandiere dello sport azzurro, sono stati scelti tra gli sportivi delle Fiamme Oro per creare un team di ambassador bilanciato e ben assortito tra diverse discipline sportive, età, riconoscibilità e criteri di diversità ed inclusione, oltre che per affinità con alcuni dei valori sportivi in cui Allianz si riconosce, come la positività, la resilienza e la capacità di andare oltre gli ostacoli. Le loro storie personali, le loro gesta atletiche, il loro palmarès, le probabilità di successo ai prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici fanno di questi sette uomini e donne degli straordinari testimonial con cui Allianz intende affermare la propria riconoscibilità in ambito sportivo verso Parigi 2024.
Allianz, attraverso una campagna di comunicazione multimedia ed un progetto televisivo ad-hoc, farà ancor di più per far conoscere a tutti le personalità, le storie e le ambizioni di questi giovani talenti e promettenti atleti nella loro “Road to Paris”. La nuova partnership con Allianz vedrà infatti la realizzazione di un vero e proprio piano editoriale e di comunicazione: interviste e registrazioni nei loro luoghi di allenamento che saranno raccontati in una docuserie dal titolo “Sognando Parigi 2024: 7 atleti, un solo traguardo”, trasmessa da Rai nel primo semestre del prossimo anno. Parallelamente sarà promossa una campagna social e digital legata a questa iniziativa. Maurizio Devescovi, Direttore Generale di Allianz ha detto:”Grazie ad una piena condivisione dei valori fondamentali dello sport che ci accomunano, siamo entusiasti di affiancare questi atleti e i loro sogni per il 2024. La docuserie a loro dedicata racconterà le storie di forza, impegno e resilienza di questi grandi atleti, a cui ogni appassionato di sport, potrà ispirarsi per essere più ottimista e fiducioso verso il futuro, comprendendo l’importanza del prepararsi al meglio per la vita”.
Attraverso un progetto che intercetta le potenzialità multipiattaforma Rai, sono 7 gli episodi da 24′ ciascuno di “Sognando Parigi 2024: 7 atleti, un solo traguardo” che verranno trasmessi nell’ambito dell’offerta Olimpica dell’Editore. La serie, con la regia di Katia Bernardi, si articola infatti in 7 puntate in cui si intrecciano le storie dei 7 atleti, ciascuna delle quali “racconta” in stile documentaristico cosa accade ai protagonisti, quali sono le persone chiave che ruotano intorno alla loro vita sportiva e non nel corso dei mesi precedenti la partenza per Parigi. I valori Olimpici e Paralimpici sono valori universali. Per questo la serie si snoderà proprio intorno a 7 principali valori che saranno messi in relazione con le storie degli atleti: talento, responsabilità, dinamismo, impegno, inclusione, cura/condivisione, ambizione. In ciascun episodio uno dei sette atleti sarà seguito un pò più in dettaglio rispetto agli altri. Parallelamente saranno prodotte anche 28 clip da 1′ che approfondiranno un protagonista alla volta nelle diverse fasi di preparazione verso le Olimpiadi e le Paralimpiadi. Al termine del percorso un documentario di 90′ sarà la raccolta dei ritratti più belli e significativi dei singoli giovani atleti. Voce narrante di tutte le storie del piano editoriale sarà Gianfelice Facchetti, autore e attore di grande sensibilità narrativa.
– foto ufficio stampa Allianz –
(ITALPRESS).
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Velasco “Felice di aver visto le azzurre forti dentro. Sappiamo che da adesso sarà ancora più dura”
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12 Ottobre 2025di
Redazione
TRENTO (ITALPRESS) – “L’obbligo di vincere è la cosa più difficile da gestire per una squadra o per un atleta. A inizio stagione ho detto che il modo in cui abbiamo vinto le Olimpiadi era l’eccezione, la regola è giocare punto a punto. L’abbiamo ripetuto molte volte che è difficile ripetersi e che dovevamo essere pronte. Soprattutto perché si era fatta male Fahr e dopo un po’ dall’inizio della partita è uscita Orro. Bisogna essere forti dentro e sono molto felice di questo, molto di più di quando abbiamo vinto facilmente”. Così il ct della Nazionale femminile di volley, Julio Velasco, al Festival dello Sport di Trento. “Alle ragazze avevo posto obiettivo di essere autonome e autorevoli a inizio biennio. E questo lo hanno dimostrato. Nei momenti difficili la squadra non sembrava né impaurita né persa. Dico che bisogna saper giocare male, ovvero bisogna saper giocare quei momenti in cui giochiamo peggio degli avversari. Bisogna tenere duro, evitare che loro prendano controllo della partita. Ma non lo hanno fatto perché l’ho insegnato io, io cerco di tirare fuori cose che hanno già dentro”.
“La Nazionale maschile viveva molto emozioni per diversi fattori. Un po’ per l’infortunio di Lavia e un po’ perché hanno ricevuto molte critiche, e questo lascia il segno. Non solo nelle sconfitte precedenti, sempre in finale tranne alle Olimpiadi, ma anche dopo la partita contro il Belgio. Accumulavano tensione e rabbia. Ogni momento ha un’emozione speciale, lo sport è bello perché è emozione, non è calcolo”, ha aggiunto.
“Sappiamo benissimo che ora sarà ancora più dura. Infatti, dopo aver letto il titolo di oggi, ‘Le invincibili’, ho toccato tutto per scaramanzia. Non avrei messo quel titolo, porta una sfortuna tremenda perché prima o poi perderemo. Non alimentiamo questa cosa per cui si vince e allora la cosa più normale è vincere di nuovo, perché, invece, per un discorso di probabilità la cosa più normale è perdere. Quando si iniziano i campionati partiamo tutti da zero punti”, ha concluso.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Sport
Spinazzola e la Nazionale ritrovata “Sono felice, ora dare tutto per il Mondiale”
Pubblicato
1 ora fa-
12 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Sono un altro giocatore. Sono felice dell’uomo e del giocatore che sono diventato”, così Leonardo Spinazzola ha parlato di sé in una lunga intervista concessa a Radio1 Rai. Tornato in Nazionale dopo oltre due anni, il terzino attualmente in forza al Napoli di Conte, si gode il momento e spiega di essere diverso rispetto al giocatore dell’Europeo del 2021, quando era un incontenibile esterno di fascia prima dell’infortunio grave, la rottura del tendine d’Achille sinistro durante la partita con il Belgio nei quarti di finale. Meno esplosivo sì, ma più maturo, più esperto. “Sono un altro giocatore rispetto all’Europeo”, ha detto Spinazzola, “sono andato avanti, ho oltrepassato quell’immagine dell’Europeo. Spero che lo facciano anche gli altri”. Dopo l’infortunio Spinazzola ha attraversato momenti difficili, ha avuto bisogno di un sostegno psicologico. “Succede”, ha spiegato al microfono di Radio1, “non c’è nulla di sbagliato. Ognuno di noi ha dei traumi, ha delle cose che ti tengono intrappolato. A me è successo e con questo aiuto ho fatto un grande percorso. Soprattutto per me uomo, ben più importante del me giocatore”.
Tra i tanti allenatori avuti, Spinazzola vede somiglianze tra Gattuso e De Rossi, compagni nell’Italia campione del mondo nel 2006: “Sono ex giocatori che con il loro carisma, anche con la loro simpatia, mettono in primo piano il gruppo e la serenità all’interno di questo”. Spinazzola si definisce un giocatore fortunato. “Ma la fortuna va cercata anche attraverso le sconfitte. E la fortuna più grande è la salute, quella della propria famiglia”. Gli scudetti con la Juventus e con il Napoli, la Conference League con la Roma e l’Europeo con la Nazionale. Manca la partecipazione al Mondiale. “Cosa rappresenterebbe? Tanto, tutto. Dobbiamo mettercela tutta per arrivarci”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Spalletti “In Nazionale ho sbagliato. Questa Italia ai Mondiali ci va”
Pubblicato
8 ore fa-
12 Ottobre 2025di
Redazione
TRENTO (ITALPRESS) – “L’Italia va ai Mondiali. I calciatori sono forti e Gattuso ha qualità di spessore, è stato molto bravo a far giocare insieme le due punte e trovare la grinta. La sua ricerca del carattere e del fisico è stata decisiva contro Israele, quella partita l’ha vinta lui senza dover per forza lavorare dal basso e ha delle soluzioni interessanti”. Così l’ex ct della Nazionale, Luciano Spalletti, ospite del Festival dello Sport di Trento. “Ogni volta che vedo l’Italia ripenso alle mie qualificazioni e alla Norvegia – sottolinea l’ex mister di Roma, Inter e Napoli – Siamo andati a giocare quella partita al termine di un campionato che ci aveva logorato, con l’Inter che aveva preso cinque gol tre giorni prima (nella finale di Champions col Psg, ndr) e tanti giocatori infortunati. Bastoni era in dubbio nella gara che ho giocato da esonerato, avevamo pochissimi calciatori e ha finito con grande sofferenza. Giocare quella gara in quel momento lì, non è la stessa cosa che avere la possibilità di scelta di venti giocatori di livello. Se non credessi nel movimento Italia, non sarei diventato ct”.
“In Nazionale ho commesso l’errore di trasferirgli troppo questo mio sentimento e questo mio amore per il calcio. Ci sono successe delle cose e ho sentito dire delle cose, ma ho tentato di trasferirgli quel mio modo di vivere lo sport e la professione e lì ho sbagliato”, ha ammesso raccontando il suo esonero dall’Italia dai microfoni del Festival dello Sport di Trento. “Li ho un po’ intasati tra cose dette e richieste, mentre ai calciatori ora serve essere leggeri perché le pressioni sono tante – spiega l’ex allenatore di Roma, Inter e Napoli – Devono arrivare alla partita e sentire la musica dentro lo spogliatoio, ormai coi social nel calcio tutti possono vedere tutto. Ho cercato di fargli capire che il calcio è una cosa seria, mi sono capitate subito due situazioni antipatiche con dei calciatori (Tonali e Zaniolo, ndr) che sono stati prelevati nel ritiro per il gioco… Però probabilmente gli sono entrato troppo negli ingranaggi e questo non ha fatto bene”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).


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