IRIA INCONTRA, SHOW A VOGHERA DI MARIO GIORDANO: “COLTIVATE IL SENSO CRITICO ATTRAVERSO IL GIORNALISMO D’INCHIESTA, NON FATE IL COPIA-INCOLLA CHE PIACE AL MAINSTREAM”
Si è chiuso ieri sera in un Museo Storico Giuseppe Beccari affollatissimo il ciclo d’incontri con l’autore di Iria Incontra, sotto l’egida dell’assessorato Cultura del Comune di Voghera retto da Carlo Fugini. Ospite il giornalista, scrittore e saggista Mario Giordano, conduttore di Fuori dal Coro (Mediaset), con il suo libro “Maledette Iene”, edito da Rizzoli. L’appuntamento è stato presentato e moderato da Emanuele Bottiroli, giornalista di Pavia Uno TV e Lombardia Live 24. Giordano, con la sua preparazione e la sua verve ha consentito alla folta platea di riflettere e riaccendere il senso critico sulle storture italiane nell’ambito della sanità, della new economy e delle varie speculazioni sulle spalle dei cittadini che ha messo a nudo nel suo ultimo libro e che documenta ogni settimana con la sua trasmissione, una delle poche in Italia che antepone il giornalismo d’inchiesta al salotto al servizio dei poteri forti, del politico di turno o delle veline mainstream.
Giordano, alessandrino d’origine, ha ricordato che ha dedicato il libro alla sua mamma, Nadia, 86 anni, che spesso gli chiede perché si prenda la briga insieme al suo team giornalistico di denunciare puntualmente così tanti problemi e storture, prendendosi anche dei rischi nel farlo e facendo venire il mal di testa ai telespettatori. “Fare il giornalista per me è una missione, denunciare ciò che non funziona significa collaborare ad arginare malcostumi, a rimediare ad errori, ad accendere la luce su questioni che altrimenti sarebbero dimenticate. E’ difficile ma non bisogna girare la testa altrove”, ha ricordato Giordano. Che ha aggiunto: “La parte più importante è quella dei lettori e degli spettatori delle trasmissioni. Chi fa giornalismo libero va incontro al desiderio dei poteri forti di spegnere testate, programmi e voci scomode. Dev’esserci una comunità attenta e partecipe attorno a chi fa il giornalismo vero, cosa diversa e certamente più dispendiosa e impegnativa di quello del copia/incolla, delle conferenze nei teatri e di quello sotto braccio al politico forte”. Giordano ha ricordato l’insegnamento del suo papà, sepolto nel cimitero di Frascaro, in provincia di Alessandria, che era solito ripetergli: “Me la stai contando giusta?”. Il giornalista e volto tv ha detto: “Quello è lo spirito giusto. Bisogna interrogarsi su ciò che ci viene raccontato e non prendere tutto, passivamente, per vero. Dobbiamo aiutare anche i giovani a farlo, in un mondo popolato da veline di palazzo e fake news che circolano su molti social. Per fare il bene della società e del nostro pezzo di mondo dobbiamo ascoltare e coltivare le opinioni divergenti, non addormentarci sul pensiero unico con il quale ci fanno credere tutti quello che vogliono sulla base d’interessi”.
Si è chiuso così, con un invito al pensiero critico e con uno show di Giordano che ha entusiasmato il pubblico in sala, il ciclo di tre conferenze a Voghera, alla Biblioteca Civica Ricottiana e al Museo Storico Giuseppe Beccari, con protagonisti giornalisti di spessore per coinvolgere la popolazione sull’attualità nazionale. “Iria Incontra” si era aperta lo scorso settembre e si è conclusa ieri portando in città Fausto Biloslavo, Gian Micalessin, Francesco Borgonovo, Alberto Busacca e appunto Mario Giordano. Ieri sera in platea insieme al padrone di casa, Fugini, anche l’assessore ai Servizi Sociali, Federico Taverna, l’assessore ai Lavori Pubblici, Giancarlo Gabba, la vicepresidente del Consiglio Comunale, Gloria Chindamo, la consigliera comunale Laura Anselmi e il consigliere Michele Calabrò.
Al termine della trilogia d’incontri grandi complimenti agli organizzatori e all’assessore alla Cultura, Carlo Fugini, con la vibrante richiesta di rinnovare l’iniziativa nel 2024. Voghera ha voglia di uscire dal localismo e di confrontarsi, invece, con i grandi temi della cronaca nazionale.
SEPANG (MALESIA) (ITALPRESS) – Alex Marquez (Ducati Gresini) vince il Gran Premio della Malesia, sul circuito di Sepang, ventesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP. Il pilota spagnolo perde una posizione al via ma trova da subito grande velocità e un grande passo, che gli permettono di prendere la testa della corsa al secondo giro e di creare il vuoto. A completare il podio sono gli spagnoli Pedro Acosta (Ktm) a 2″676 e a Joan Mir (Honda) a 8″048. Si ritira a tre giri dalla fine Francesco Bagnaia (Ducati), che era in terza posizione ma deve arrendersi a causa di una foratura alla gomma posteriore. Subito giù dal podio Franco Morbidelli (Ducati VR46), davanti a Fabio Quartararo (Yamaha) e al compagno di squadra Fabio Di Giannantonio. Tra i migliori dieci anche Enea Bastianini (Ktm) 7° e Luca Marini (Honda) 8°, mentre Marco Bezzecchi (Aprilia) non riesce a ripetere la rimonta della Sprint e si ferma all’11° posto.
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