Seguici sui social

Cronaca

Consap, Giacomoni “Sosteniamo Paese con oltre 40 tra fondi e attività”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “Tutela, garanzia e protezione dei cittadini”. Così Sestino Giacomoni, presidente di Consap, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy, sintetizza il lavoro della Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici.
“Abbiamo iniziato 30 anni fa con poche attività – ha sottolineato -, oggi siamo a oltre 40 tra fondi e attività che gestiamo. Il core business è il fondo vittime della strada ma gestiamo anche quello per le vittime della mafia, dell’usura”.
Un aiuto va anche agli studenti meritevoli. “Grazie a un’intuizione che il presidente Meloni, all’epoca ministro della Gioventù, ebbe nel 2010 – ha spiegato il presidente di Consap -, fu istituito il fondo per l’accesso al credito bancario dei giovani studenti meritevoli. Un fondo che elargisce un prestito a un giovane che vuole svolgere studi universitari e la famiglia non può mantenerlo. Consap dà una garanzia del 70% e il giovane, purchè meritevole, va in banca e ottiene il finanziamento che altrimenti non avrebbe perchè non lavora. In dieci anni questo fondo aveva lavorato molto poco: c’erano state soltanto 4 mila domande, fatte duemila, e avevano aderito a questa convenzione solo 23 banche”. Per questo, secondo Giacomoni, occorre “semplificare”. “Stiamo valutando di fare un’app”, ha detto. “Il giovane attraverso l’app dialoga con Consap, che verifica i requisiti e il giovane può andare in banca. Stiamo, poi, individuando una società che possa seguire il giovane”, ha aggiunto.
Consap interviene anche a favore dei giovani che vogliono acquistare casa se hanno un lavoro precario. “Grazie alla garanzia della Consap – ha evidenziato – il giovane può andare in banca e ottenere il mutuo. E’ fondamentalmente rivolto alle giovani coppie che iniziano a formare la famiglia. L’iniziativa ha avuto molto successo ed è diventato il fondo Consap per antonomasia. Dalla sua istituzione abbiamo erogato 458 mila mutui, con un controvalore di 53 miliardi. Il 75% è rivolto ai giovani sotto i 36 anni. Il governo crede in questo strumento, lo ha prorogato per tutto il 2024 rifinanziandolo con 280 milioni”.
Giacomoni si è soffermato anche sul tema del cosiddetto “algoritmo della denatalità”. “Lo dobbiamo sterilizzare – ha detto – con la garanzia di Consap. Dobbiamo fare in modo che anche le famiglie numerose possano rientrare nelle fasce prioritarie a cui Consap dà una garanzia dell’80%. Le banche, con la garanzia di Consap all’80%, potranno concedere il mutuo. Porterò questa proposta al ministero – ha affermato – nella speranza che si possa modificare la normativa per consentire alle famiglie numerose di poter rientrare in questa garanzia pubblica”.
Poi c’è anche il fondo di sospensione dei mutui. “E’ un fondo con cui possiamo intervenire – ha spiegato – per far sì che le persone in difficoltà possano sospendere il pagamento del mutuo per 18 mesi. Poi interviene Consap che pagherà il 50% degli interessi a fondo perduto alle banche. E’ stato molto utilizzato durante la pandemia. Però oggi il vero problema – ha continuato Giacomoni – sono i tassi di interesse cresciuti a dismisura. Grazie a Consap molti giovani, anzichè pagare l’affitto, hanno acceso un mutuo. Ora si stanno trovando con la rata raddoppiata e non riescono a pagarla. Va bene che questo fondo per la sospensione prevede che si debba perdere il lavoro ma valutiamo insieme al ministero anche il caso di questi giovani. Dobbiamo intervenire e sono convinto che il governo sarà sensibile a questo appello”.
Per il Fondo vittime della strada, istituito presso la Consap, è stata accolta la richiesta di estromissione dal processo relativo alla tragedia di Cutro. Tale fondo è “privato, alimentato dai soldi di coloro che pagano la Rc auto”, ha spiegato Giacomoni. “Se uno di noi ha un incidente con una persona non assicurata o un pirata della strada – ha proseguito -, interviene il fondo. In Italia le macchine non assicurate che circolano sono 2,6 milioni. Lo scorso anno sono stati coinvolti 35 mila veicoli per danni per 250 milioni. Questo fondo in 30 anni ha tutelato un milione di persone e ha sborsato 9 miliardi di euro. Serve a tutelare chi ha un incidente con la macchina o anche con un natante. Adesso, con la tragedia che sta avvenendo nel Mediterraneo, alcuni avvocati hanno pensato – ha continuato – di chiamare in causa Consap. Il Tribunale di Crotone aveva inizialmente accettato la tesi che vedeva come responsabile civile la Consap. Spiegando le motivazioni, anche tecniche – ha affermato -, al momento siamo riusciti a uscire da questa situazione. E’ un paradosso. Non può un fondo privato essere chiamato a risarcire una disgrazia collettiva e che sta riguardando il Mediterraneo”. Altrimenti “per mantenere il fondo in vita – ha aggiunto – avremmo dovuto aumentare la percentuale che i cittadini pagano e, se ci fosse questo tipo di risarcimenti, rischiamo che qualcuno usi queste imbarcazioni come imbarcazioni della morte”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

Advertisement

Cronaca

Intesa Comune Milano-Prefettura a sostegno figli vittime femminicidio

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – Con l’obiettivo di creare una rete di sostegno che fornisca un supporto coordinato alle vittime di violenza assistita e per i figli e le figlie delle donne uccise dai loro partner, il Comune di Milano ha siglato il ‘Protocollo d’intesa a favore dei figli di vittime di femminicidiò.
Il documento, promosso dalla Prefettura di Milano, è stato sottoscritto dall’Amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolè, e dalla Regione Lombardia e il suo Garante per i minori e le fragilità, Città Metropolitana, Tribunale per i Minorenni, Questura, Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Ufficio scolastico territoriale, Ats, casa pediatrica dell’ASST Fatebenefratelli Sacco, Ordine degli avvocati, Ordine degli psicologi della Lombardia, Ordine degli assistenti sociali della Lombardia, Caritas Ambrosiana, Associazione Telefono Donna onlus, Centro Antiviolenza Cerchi d’Acqua, Casa di accoglienza delle donne maltrattate (CADMI), Associazione Olga, Fondazione Stelle di Marisa e Associazione per l’EMDR in Italia.
Partendo dal presupposto che l’impegno contro la violenza domestica deve avvalersi di un approccio multidisciplinare che veda la partecipazione dei diversi target potenzialmente coinvolti – dalle donne ai loro figli, dagli uomini autori di violenza alle categorie particolarmente fragili o in condizioni di svantaggio -, il protocollo mira a favorire una sinergia tra tutti gli attori impegnati in azioni di prevenzione e contrasto, in modo da garantire alle vittime l’accesso alle stesse possibilità di aiuto e supporto: dall’assistenza sanitaria per monitorare l’equilibrio fisico e psicologico dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze che subiscono violenza assistita all’orientamento legale, dal supporto formativo all’orientamento al lavoro, dal sostegno economico all’azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Per farlo, i firmatari si impegnano a garantire assistenza e protezione alle vittime di violenza assistita e sostegno alle famiglie affidatarie che le accolgono, elaborando buone prassi omogenee e condivise.
In particolare, il Comune di Milano si impegna a partecipare, anche attraverso il coordinamento della Rete Antiviolenza cittadina, a percorsi formativi specifici che verranno promossi nell’ambito del protocollo, a orientare le famiglie affidatarie all’accesso alle misure di sostegno previste a livello nazionale e regionale, a organizzare, sempre con l’ausilio del sistema dei centri antiviolenza, laboratori educativi diffusi di prevenzione, iniziative per promuovere lo sviluppo della capacità di chiedere aiuto e percorsi dedicati ad adolescenti per aumentare la consapevolezza sui ruoli e sulla violenza di genere e, infine, ad accogliere i figli e le figlie delle vittime di femminicidio nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali con posti a disposizione. I centri antiviolenza cittadini si impegnano, tra le altre cose, a offrire interventi in emergenza post evento traumatico a favore dei minori coinvolti e percorsi per migliorare il rapporto tra gli orfani e le famiglie affidatarie.
“Nell’ambito delle azioni di contrasto alla violenza di genere – dichiara l’assessore Bertolè – non dobbiamo dimenticare che le vittime molto spesso non sono solo le donne. I dati che provengono dalla Rete antiviolenza cittadina, infatti, ci dicono che il 55% delle persone supportate nel 2023 ha figli, che nel 48% dei casi sono minori e, quasi sempre, hanno assistito agli abusi nei confronti della madre. Una situazione che ha bisogno di ancora più attenzione quando la violenza degenera fino alle estreme conseguenze: ai sopravvissuti deve essere garantito il supporto necessario per affrontare il trauma, la possibilità di ricominciare all’interno di una famiglia affidataria che li aiuti a crescere in un ambiente libero dalla violenza e il sostegno psicologico e materiale per vivere una vita serena. Il protocollo firmato oggi, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ratifica un impegno da parte del Comune e di tutti gli attori coinvolti per andare proprio in questa direzione”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Cronaca

Inzaghi “Continuare come nelle ultime undici partite”

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – “Dobbiamo continuare come nelle ultime undici partite, in cui abbiamo raccolto nove vittorie e due pareggi, ma anche le altre squadre stanno correndo come noi. Sarà un lungo viaggio, tutte si sono rafforzate e come noi vorranno arrivare in alto”. Lo ha detto il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, alla vigilia della sfida di Champions League a San Siro contro i tedeschi del Lipsia. “Gli arbitri? Bisogna che tutti diano loro una mano, io compreso – ha aggiunto il mister nerazzurro in conferenza stampa – Il Lipsia? E’ una squadra che fa la Champions da sei anni, ha giocato una semifinale e fino a sabato aveva la miglior difesa in Bundesliga. E’ una squadra riconoscibile e di qualità, molto organizzata, e la classifica di Champions non rispecchia il suo valore”. “Il nostro cammino deve proseguire guardando poco lontano, pensando al Lipsia e non al campionato – ha proseguito Inzaghi – Frattesi? Si sta trascinando un problemino alla caviglia da dieci giorni, sarà da valutare perchè oggi non era tranquillo e non si sentiva a posto. Speriamo di non perderlo, è determinante e lo sarà per questa Inter. Lautaro e Calhanoglu hanno fatto due buoni allenamenti e domattina valuterò il da farsi per la formazione; per Acerbi è una contrattura e non una lesione, vedremo se recuperarlo entro domenica”. “San Siro è uno stadio che trascina, spero di rimanere a lungo all’Inter per respirare questa atmosfera. Taremi? Sono molto contento di come sta lavorando e come si è inserito. Sapeva che avrebbe trovato concorrenza e così è stato, ho grande fiducia in lui – ha aggiunto il mister nerazzurro in conferenza stampa – Bastoni? Domenica ha giocato sessanta minuti nonostante le due partite con la Nazionale e penso che possa partire titolare, però non ho ancora deciso”, ha concluso Inzaghi.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Cronaca

IN DIFESA DEGLI ANIMALI DEL CIRCO PRESIDIO IN PIAZZALE FERMI A VOGHERA

Pubblicato

-

Da giorni la presenza del circo Orfei in piazzale Fermi a Voghera sta suscitando proteste, anche via social, da parte di numerosi animalisti. Ieri si sono dati appuntamento proprio nei pressi dell’area dove si svolgono spettacoli quotidiani, per fare sentire la loro voce.

Da tempo la querelle è vivace attorno alla presenza degli animali nei circhi. A Voghera da alcuni giorni si è focalizzata attorno all’area di piazzale Fermi, dove staziona il circo Orfei. Lì, ma anche sui social, sui vari gruppi cittadini, e anche attraverso molti volantini affissi per le vie, la protesta si è fatta vita da parte degli amanti degli animali, capitanati da Paola Gatti e con l’appoggio dell’associazione L’Arca degli Animali, con Enpa che ha avviato una raccolta firme su change.org. In molti accusano anche il Comune di essersi reso responsabile dell’arrivo dello spettacolo, di non averlo bloccato per tempo. Ma, come ha già spiegato il sindaco Paola Garlaschelli sui suoi profili social, pubblicamente, pur non condividendo la presenza degli animali nei circhi, non si è potuto fare nulla, dal punto di vista legale, sia perché gli animali durante i controlli sono risultati a norma, sia perché i numerosi ricorsi intentati anche in altre situazioni non hanno portato all’esito sperato. E’ invece importante, ha sottolineato il primo cittadino, sensibilizzare Regione e Governo (che poi è l’organo che legifera in materia) per cambiare le regole tanto discusse in questo settore. La proprietà, dunque la famiglia Orfei, ha replicato che gli animali non sono assolutamente maltrattati e che sono tenuti secondo la legge: si tratta, hanno spiegato, di animali per la quasi totalità provenienti da allevamenti e che non possono essere rilasciati in natura perchè altrimenti morirebbero. Domenica alcuni amanti degli animali si sono radunati attorno all’area di Piazzale Fermi, a pochi metri dal tendone del circo, per fare sentire la loro voce.

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano