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Economia

Dal fisco rimborsi per 22,4 milioni a famiglie e imprese, 2023 anno record

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ROMA (ITALPRESS) – Supera i 22,4 miliardi di euro la somma complessivamente rimborsata quest’anno dal Fisco a famiglie e imprese. Il 2023 si chiude dunque con il miglior risultato di sempre: 2,5 miliardi in più erogati rispetto al 2022, quando furono rimborsati 19,9 miliardi (+12%) e un record anche per il numero dei pagamenti, che superano l’asticella dei 3,4 milioni (55mila più dello scorso anno) mai raggiunta finora. Dei 22,4 miliardi di rimborsi fiscali complessivamente pagati nel 2023 (dati al 21.12.23), più di 4 miliardi riguardano rimborsi di imposte dirette: 2,7 miliardi di Irpef ritornati nella disponibilità delle famiglie e oltre 1,3 miliardi di Ires restituiti alle imprese. Dei 2,7 miliardi di euro accreditati a persone fisiche, 1,5 miliardi sono stati pagati (con bonifico o assegno) direttamente dall’Agenzia delle Entrate a quasi 2 milioni di cittadini che hanno presentato il modello 730 entro la fine di settembre senza indicare un datore di lavoro per ricevere l’accredito in busta paga. In pratica, sottolinea l’Agenzia delle Entrate, anche chi ha perso il lavoro ha comunque ricevuto in tempi brevi il rimborso spettante. Ai titolari di partita Iva (imprese, artigiani e professionisti) sono stati invece riconosciuti rimborsi dell’Imposta sul valore aggiunto per quasi 18 miliardi. Restituiti alla collettività anche 439 milioni relativi ad altre imposte (registro, concessioni governative, imposte dirette derivanti dalla deducibilità Irap). Se invece degli importi si considera il numero dei pagamenti effettuati, sono oltre 3,4 milioni le richieste di rimborso chiuse positivamente dall’Agenzia quest’anno: i rimborsi Irpef sono stati poco meno di 3,3 milioni (circa il 96% del totale) e 100mila i rimborsi Iva. Nell’ordine di qualche decina di migliaia (48mila in tutto), infine, i rimborsi Ires e quelli relativi ad altre imposte gestiti dall’Agenzia. (ITALPRESS).

foto: agenzia Fotogramma

Economia

A novembre cala la fiducia di consumatori e imprese

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ROMA (ITALPRESS) – Cala la fiducia di consumatori e imprese a novembre. Lo rende noto l’Istat. Sia l’indice del clima di fiducia dei consumatori sia l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese sono quindi stimati in diminuzione (da 97,4 a 96,6 e da 93,4 a 93,1 rispettivamente). Tra i consumatori, si evidenzia un peggioramento soprattutto delle opinioni sulla situazione economica generale e su quella futura: il clima economico cala da 99,7 a 97,8 e quello futuro si riduce da 95,0 a 93,8. Più contenuto il calo del clima personale (da 96,6 a 96,2) e di quello corrente (da 99,2 a 98,7). Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia aumenta nella manifattura (da 85,8 a 86,5) e, soprattutto, nel commercio al dettaglio (da 103,8 a 106,7) mentre diminuisce nelle costruzioni (da 103,9 a 101,5) e nei servizi di mercato (l’indice passa da 95,2 a 93,7).
Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura i giudizi sul livello degli ordini migliorano mentre le aspettative sul livello della produzione diminuiscono; le scorte sono giudicate in decumulo rispetto al mese scorso. Nelle costruzioni, il saldo dei giudizi sugli ordini si rafforza in presenza di un deciso deterioramento delle aspettative sull’occupazione presso l’azienda. Passando al comparto dei servizi di mercato, si evidenzia un diffuso peggioramento di tutte le componenti; invece, nel commercio al dettaglio giudizi e aspettative sulle vendite registrano un’evoluzione positiva e il saldo dei giudizi sulle scorte rimane sostanzialmente stabile.
“A novembre 2024 il clima di fiducia delle imprese scende per il terzo mese consecutivo rimanendo su un livello minimo da aprile 2021. Il calo è dovuto al peggioramento nel comparto dei servizi di mercato e in quello delle costruzioni – è il commento dell’Istat -. L’indice di fiducia dei consumatori evidenzia un’evoluzione sfavorevole dovuta principalmente al peggioramento sia delle attese sulla disoccupazione sia delle opinioni sull’opportunità di acquistare beni durevoli nella fase attuale”.

– foto ufficio stampa Istat –
(ITALPRESS).

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Economia

Confprofessioni, Ancl “Il nuovo gruppo dirigente non ci rappresenta”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’elezione del presidente di Confprofessioni, Marco Natali, è stata organizzata e celebrata ieri all’insaputa del precedente organo esecutivo dirigenziale. Di conseguenza, all’attuale vertice della conferenza oggi siede un organo esecutivo e presidenziale non rappresentativo della eterogeneità delle professioni, e delle associazioni di categoria, che invece costituiscono la vera essenza dell’organizzazione. Questo blitz, qualifica in modo inequivocabile le persone che lo hanno portato avanti. La democrazia è il sale delle organizzazioni e il cambiamento rappresenta un segnale di crescita per qualunque associazione, ma la trasparenza nei comportamenti e la dignità delle persone devono sempre avere la priorità e non devono mai mancare. Per questo, voglio precisare che nessun componente del gruppo dirigente di Confprofessioni eletto è espressione della dirigenza nazionale di ANCL”. Così, in una nota, il presidente dell’Associazione nazionale dei Consulenti del lavoro, Dario Montanaro.

– foto ufficio stampa Associazione nazionale dei Consulenti del lavoro –
(ITALPRESS).

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Economia

Sciopero, Bombardieri “Grande giornata di democrazia, Salvini abbia più rispetto”

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ROMA (ITALPRESS) – “Lo sciopero continua, saranno 50 piazze in tutta Italia e sarà una grande giornata di democrazia, di libertà, pacifica dove tante persone chiederanno al governo di fare più attenzione ad alcuni temi, tra questi quelli dei salari, c’è tanta gente che chiederà di fare di più sulla sicurezza sul lavoro e in manovra non ci sono interventi, di intervenire sulla sanità”. Così il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, ad Agorà su Rai3. “Riempire 50 piazze è un impegno importante, io sarò a Napoli e Landini a Bologna, in tutte le piazze ci saranno segretari confederali e nazionali che chiuderanno i comizi”, spiega.
“A Salvini dico che forse dovrebbe avere più rispetto per un diritto costituzionale esercitato dalle persone che pagano e per le tante persone che domani saranno in piazza”, aggiunge Bombardieri ricordando al ministro delle Infrastrutture che “chi fa sciopero paga di tasca propria: so che per Salvini è complicato fare una relazione tra lavoro e busta paga, però chi fa la protesta non la fa solo per chi lavora. Salvini dovrebbe spiegare cosa ha fatto per far rinnovare i contratti, per garantire sicurezza per lavoratori e utenti, per garantire un trasporto pubblico decente. Salvini dovrebbe viaggiare meno in auto blu e di più su metropolitane e mezzi, a lui dico che chi fa lo sciopero non lo fa solo per chiedere il miglioramento delle proprie condizioni ma per tutti gli utenti”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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