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Cronaca

Acqua, Pichetto “Dobbiamo costruire nuove dighe e fare aree di raccolta”

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ROMA (ITALPRESS) – In occasione della 32a Giornata Mondiale dell’Acqua, Earth Day Italia ha organizzato un digital talk dal titolo “Water for Peace”, per fare il punto sull’importanza dell’acqua e sulla gestione sostenibile delle scarse risorse, con il fine di affrontare la crisi idrica globale. Le Nazioni Unite, che quest’anno saranno fortemente presenti anche a Torino in preparazione del G7 Ambiente, Clima ed Energia guidato dal Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, hanno dedicato questa 32a edizione al tema della Pace.
“Noi siamo un Paese del Mediterraneo, il punto di raccordo del continente europeo con quello africano – ha detto il ministro intervenendo al digital talk -. Questo governo ha introdotto il Piano Mattei, che comprende azioni per far crescere e unire le nostre realtà con quelle africane. Bisogna accompagnare il continente africano sul fronte della produzione e dell’uso razionale dell’acqua. Guardando al nostro G7, il tema acqua ci porta alla necessità di intervenire contro l’inquinamento marino e per l’uso razionale della risorsa, grazie a nuove tecnologie come quelle dei dissalatori che permettono di avere acqua potabile, usando quella di mare come accade in Israele”. Secondo Pichetto Fratin “c’è bisogno di razionalizzare il sistema idrico, visto che oggi esistono 2.391 gestori, ma anche quello irriguo, con tecniche che utilizzino meno risorsa possibile e prevedendo il riutilizzo delle acque reflue, delle quali in Italia utilizziamo meno del 5 per cento”. Sul tema dell’uso razionale della risorsa, il ministro ha ricordato che “si consumano pro-capite 230 litri al giorno di acqua, a fronte di una media europea di 160. Dobbiamo costruire nuove dighe e fare aree di raccolta, per raccogliere acqua quando piove e rilasciarla nei momenti di siccità, evitando danni durante le alluvioni”.
Tra le priorità l’impegno di Earth Day per il G7 di Torino verso le nuove generazioni con gli Stati Generali dell’Ambiente per Giovani che coinvolgeranno ragazzi e ragazze provenienti da diversi Paesi in tavoli di lavoro su clima, energia, acqua ed economia circolare. Le istanze e le proposte dei giovani saranno portati all’attenzione dei 7 Ministri dei Paesi più industrializzati del mondo. Significativa, in questo senso, la partecipazione al talk odierno di una delegazione di ragazzi del Liceo Augusto di Roma che saranno coinvolti negli Stati Generali in occasione dell’Earth Day.
Secondo Pierluigi Sassi, Presidente Earth Day Italia e moderatore dell’evento, “il G7 Ambiente, Clima ed Energia di Torino rappresenta un’importante occasione per la comunità internazionale per riflettere sul pericoloso percorso che l’umanità ha intrapreso negli ultimi decenni. Stiamo osservando un’adesione senza opposizione a modelli di sviluppo che sacrificano la qualità della vita sull’altare del mero profitto. Le conseguenze di questa tendenza sono evidenti a tutti: crisi climatica, finanziaria, sanitaria e geopolitica. E’ essenziale ritrovare un senso di equilibrio e collaborare per garantire alle attuali e future generazioni la possibilità di una vita soddisfacente. La chiave per raggiungere una pace stabile e duratura risiede in uno sviluppo autenticamente sostenibile, che ponga l’essere umano al centro delle relazioni con i suoi simili e con l’ambiente naturale di cui fa parte”.
“Tra poche settimane Torino e il Piemonte ospiteranno il G7 dell’ambiente, un appuntamento che conferma la centralità del nostro territorio anche come un luogo di grandi eventi, come già era accaduto ad esempio per il Festival delle Regioni – ha sottolineato Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte -. In vista di questo appuntamento la Regione, la Città e Envipark, con Earth day, organizzano una giornata di ascolto e di lavoro al centro della quale ci sono i giovani. Parlare di ambiente oggi non può prescindere dal confronto con le giovani generazioni e con le loro sensibilità costruttive per riuscire tutti insieme ad affrontare le sfide dei cambiamenti climatici e costruire un futuro più sostenibile e più giusto”.
Intervenuto con un video messaggio Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino e della Città Metropolitana: “Oggi il tema dell’acqua è una questione di rilevanza globale e di giustizia climatica e sociale – ha sottolineato -. Accendere i riflettori su questo costringe tutti i decisori pubblici a prendere coscienza di quanto e come aiutare a una corretta gestione delle risorse idriche e a un’accessibilità dell’acqua di buona qualità per tutti i popoli. Tra un mese, il 22 aprile, celebreremo l’Earth Day, un altro momento simbolo che porterà all’intera comunità accademica e scientifica e tutti i cittadini l’attenzione sui temi dell’ambiente, un pianeta in sofferenza, dentro il quale sta cambiando il clima, e di cui dobbiamo farci carico attraverso politiche pubbliche, ma anche attraverso il nostro comportamento privato. E’ proprio da questo cambiamento culturale che passa infatti la possibilità che abbiamo di dare il nostro contributo a fronteggiare questa tragedia, che sta producendo in molte parti del mondo delle vere e proprie catastrofi umanitarie. La tutela del nostro pianeta è un gioco di squadra, che vede coinvolti tutti i livelli e deve diventare un punto prioritario nell’agenda globale”.
Come rilevato da Giacomo Portas, Presidente dell’Environment Park, “oggi nel periodo dell’abbondanza non riusciamo più a scorgere l’importanza dell’acqua. L’appuntamento del G7 a Torino riveste un ruolo centrale per mandare un forte messaggio sull’importanza di realizzare progetti concreti sulla sostenibilità ambientale. Portare in una città migliaia di giovani che possono dare un contributo essenziale ai grandi della Terra su come sarà il futuro dal 2030 in avanti è un’iniziativa importante e ambiziosa. Nella giornata dell’acqua che celebriamo oggi è essenziale ribadire che occorre consumare meglio e consumare meno per salvaguardare un bene preziosissimo”.
Tra gli altri, hanno preso parte all’evento: Francesca Bernardini, Capo della Cooperazione Transfrontaliera presso la Commissione Economica delle Nazioni Unite per l’Europa (UNECE); Francesco Corvaro, Inviato Speciale per il Cambiamento Climatico; Chiara Foglietta, Assessora transizione ecologica e digitale e mobilità del comune di Torino; Elena Eva Maria Grandi, Assessore all’Ambiente e Verde del Comune di Milano; Paola Aloi, Comitato direttivo per l’organizzazione delle celebrazioni italiane dell’Earth Day.
Ha partecipato Moby Dick, street artist di fama internazionale fortemente impegnato nella difesa del mondo animale, che ha realizzato un’opera live per sottolineare l’importanza dell’acqua nella prospettiva One Health: una sola salute per l’uomo, gli animali, il pianeta.

– foto ufficio stampa ItalCommunications –
(ITALPRESS).

Cronaca

Tajani “Pizzaballa a Gaza con aiuti, Israele fermi operazioni”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono in contatto con il Cardinale Pizzaballa che assieme al patriarca Teofilo sta entrando a Gaza con un carico di 500 tonnellate di aiuti per la popolazione civile”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani che aggiunge: “Il Governo italiano chiede a Israele di interrompere le azioni militari e di garantire in maniera totale la sicurezza dei due inviati nella loro importante missione. Israele e Hamas devono raggiungere un cessate il fuoco, la guerra a Gaza deve cessare, bisogna scegliere definitivamente la via del negoziato diplomatico per interrompere gli attacchi che coinvolgono la popolazione civile, per liberare tutti gli ostaggi israeliani, per far entrare al più presto gli aiuti necessari”.

-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Forte scossa di terremoto ai Campi Flegrei, magnitudo 4.0

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NAPOLI (ITALPRESS) – Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.0 è stata registrata alle ore 9:14 nell’area dei Campi Flegrei, a una profondità di circa 2,5 chilometri, tra le località di Pozzuoli e Bagnoli. Il sisma è stato avvertito anche a Napoli.
-foto screenshot sito Ingv-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Imprese, Rampino “Tra Italia e Paesi arabi cresce l’interscambio”

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MILANO (ITALPRESS) – Le incertezze sui dazi statunitensi stanno spingendo le aziende italiane che esportano a valutare possibili mercati di sbocco alternativi, come i Paesi arabi. Ne ha parlato Pietro Paolo Rampino, presidente della Joint Italian Arab Chamber of Commerce, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
Il susseguirsi di annunci e trattative “non sta facendo altro che spingere le esportazioni verso i Paesi arabi, perchè le aziende italiane che hanno perso export negli Usa sono obbligate a trovare nuovi mercati di sbocco, e tra questi i Paesi arabi – afferma Rampino -. Alcuni sono già solidi e consolidati, altri stanno crescendo a dismisura, come per esempio l’Arabia Saudita che per i prossimi 10-15 anni rappresenterà uno dei principali mercati al mondo”.
La Camera di Commercio Italo Araba è nata “per soddisfare le esigenze delle aziende italiane nel mondo arabo, ma anche per soddisfare le esigenze delle aziende del mondo arabo in Italia – spiega il presidente -. E’ un ponte tra le due realtà, che fornisce formazione, informazione, networking e tutta una serie di servizi per agevolare l’export delle aziende italiane presso questi paesi e attrarre investimenti e aziende straniere in Italia”.
Lo scambio tra Italia e Paesi arabi “è importante”, prosegue Rampino che ricorda “gli ultimi accordi siglati dal presidente del Consiglio Meloni, a gennaio a Riad, intese per 10 miliardi, e nei mesi successivi il presidente emiratino è venuto in Italia per siglare intese per 40 miliardi. Sicuramente lo scambio è interessante. Noi esportiamo circa 7,5 miliardi negli Emirati Arabi, un pò meno oggi in Arabia Saudita, ma è un mercato destinato a crescere. Potremmo e attrarre capitali maggiori. Non siamo attrattivi in termini di grandi corporation, ma lo siamo con il nostro Made in Italy, con le nostre medie aziende che sono interessanti per il mondo arabo”. L’Italia potrebbe diventare quindi più attrattiva per una parte di quei 4.500 miliardi di dollari all’anno che è il mondo della finanza islamica del mondo.
“Per religione e per legge i soldi islamici non possono essere prestati perchè l’interesse è vietato, ma al contempo non possono restare fermi, improduttivi sui conti correnti – spiega Rampino -. Oggi accade che che nelle banche londinesi, ogni anno ci sono depositati oltre 1.200-1.300 miliardi di dollari che cercano investimenti in giro per il mondo e non li trovano”.
Per le aziende italiane che vogliono investire nei Paesi arabi “il consiglio prima di tutto è di informarsi, di non essere attendisti, ma essere pionieri, soprattutto in certi mercati, bisogna avere il coraggio di andare, visitarli, informarsi, puntare su questi Paesi e avere quella pazienza per poter creare un futuro – sottolinea il presidente della Joint Italian Arab Chamber of Commerce -. Ci sono tanti Paesi molto interessanti, non solo gli Emirati Arabi e l’Arabia Saudita”.
“La prima cosa è viaggiare informati, cioè essere consapevoli di quello che si sta facendo e soprattutto farsi aiutare dalle istituzioni. Noi per esempio abbiamo aperto desk in molti Paesi arabi per aiutare le aziende”, prosegue.
Rampino dà un giudizio molto positivo del Piano Mattei. “E’ molto importante, uno degli elementi che dovranno caratterizzare il futuro. L’Italia non può prescindere dal fatto di essere al centro del Mediterraneo”. Ed è decisivo l’aspetto della formazione, “è un approccio win-win”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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