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Cronaca

Ghribi “Dialogo, cooperazione e rispetto per successo relazioni Euromed”

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ROMA (ITALPRESS) – Migliorare le condizioni di vita nei paesi poveri del Medio Oriente e dell’Africa attraverso il dialogo, la cooperazione e il rispetto reciproco con le economie occidentali. E’ questo l’obiettivo di Kamel Ghribi, non solo un investitore di successo, ma anche un costruttore di legami tra il suo paese d’origine, la Tunisia, l’Africa, il Medio Oriente e il mondo. Il presidente del gruppo GKSD Investment Holding è coinvolto in vari paesi in progetti infrastrutturali autostradali, aeroportuali, sanitari e in altri settori. In Tunisia, la sua patria d’origine, lavora anche per promuovere le esportazioni sui mercati internazionali, come ricorda Financial Afrik in un lungo articolo a lui dedicato.
Il suo obiettivo principale è fare di Tunisi un centro per le industrie e destinare i suoi prodotti al resto dei mercati africani e del Medio Oriente.
Nato in una modesta famiglia tunisina con nove fratelli e sorelle, ha imparato il commercio internazionale dal padre, un uomo d’affari di Sfax. Dopo la morte improvvisa di quest’ultimo, ha preso in mano le redini e ha sviluppare le attività grazie all’esperienza e alla competenza ereditate dal padre. All’età di ventinove anni, è stato nominato vicepresidente dell’Olympic Petroleum Corporation a New York e ha ricoperto il ruolo di presidente dell’Olympic Management in Italia. Nel 1994 è diventato CEO di Olympic Energy, una holding con sede in Europa attiva nel settore energetico. E’ stato anche presidente dell’Attock Oil Company prima della sua vendita nel 2005.
Attualmente, la sua principale ambizione è quella di favorire la creazione di un clima economico adeguato, in grado di migliorare le condizioni di vita in Medio Oriente e in Africa attraverso il dialogo, la cooperazione e il rispetto reciproco con le economie occidentali. Per Ghribi solo rafforzando la cooperazione e il dialogo con le nazioni più sviluppate sarà possibile promuovere la ricostruzione di economie povere e società frammentate. Si impegna in questo compito anche in Libia e ha fornito consulenza a imprenditori e governi, come ad esempio al Kenya sotto l’ex presidente Uhuru Kenyatta.
Da Sfax alla ristretta èlite della finanza internazionale, GKSD ha un portafoglio estremamente diversificato, che va dalla sanità e dalla consulenza legale e fiscale all’ingegneria.
Ghribi è vicepresidente del Gruppo Ospedaliero San Donato (GSD), il più grande gruppo ospedaliero privato in Italia. Dopo il terremoto che ha colpito la Siria, Ghribi e il suo gruppo hanno deciso, in coordinamento con le autorità italiane, di inviare attrezzature mediche, incluse ambulanze, per partecipare alle operazioni di soccorso.
Inoltre ha firmato accordi di partenariato con lo Stato egiziano per investire nel settore sanitario e in altri settori di questo paese. “Come tunisino e arabo fiero delle mie origini, considero l’Egitto come il cuore dell’arabismo, la porta dell’Africa e il ponte tra passato e futuro, e la Tunisia come la culla della storia, della cultura, delle arti e della patria, che merita tutto il sostegno, soprattutto in questo momento”, ha detto in un’intervista al giornale Kapitalis, sottolineando l’importanza di “rafforzare i legami storici tra i poli del Mediterraneo in modo che le due forze possano incontrarsi di nuovo e unirsi per tracciare un futuro unico per la regione del Nord Africa e il bacino del Mediterraneo”. Per questo il capitano d’industria ritiene necessario stabilire un ponte tra l’Egitto e la Tunisia, da valorizzare nella cooperazione arabo-mediterranea.

– Foto GKSD –

(ITALPRESS).

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Mattarella “Speranza di pace si estenda da Medio Oriente a Ucraina”

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Cronaca

M5S, Giuseppe Conte confermato presidente

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ROMA (ITALPRESS) – Giuseppe Conte è stato confermato presidente del Movimento 5 Stelle con l’89,3% dei voti.
Alle ore 18 di oggi si sono concluse le votazioni degli iscritti.
Su 101.783 iscritti aventi diritto al voto hanno votato in 59.720 pari al 58,67%.
Al quesito “Sei favorevole all’elezione di Giuseppe Conte quale presidente dell’associazione MoVimento 5 Stelle?” hanno votato sì 53.353, hanno votato no 6.367.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Mattarella “La speranza di pace si estenda dal Medio Oriente all’Ucraina”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le notizie giunte nei giorni scorsi da Gaza, dopo gli accordi di Sharm El-Sheikh, con i primi passi di intesa tra le parti in conflitto in Medio Oriente e con il rilascio degli ostaggi, ci ricordano che i processi di pace hanno bisogno di perseveranza, di pazienza, di lavoro di mediazione, di assunzione di responsabilità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento al convegno internazionale e interreligioso “Osare la pace”, organizzato a Roma dalla Comunità di Sant’Egidio.
“Istituzioni, diplomazie e numerosi altri “facilitatori di pace”, incluse le comunità religiose, svolgono quest’opera giorno dopo giorno, spesso lontano dai riflettori e senza ambire a superflui riconoscimenti esteriori – ha proseguito Mattarella -. Vorrei qui – anche come viatico per gli sviluppi futuri – richiamare una frase del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayeb che, parlando di pace e di fratellanza interreligiosa, ha ribadito la necessità per tutti di innalzare «lo stendardo della pace, anzichè quello della vittoria, e [sedersi] al tavolo del dialogo». Alla forza della prepotenza va contrapposta la forza tranquilla delle istituzioni di pace. L’auspicio è che la “scintilla di speranza”, come l’ha definita Leone XIV, innescata in Terra Santa si estenda anche all’Ucraina, dove le iniziative negoziali stentano ancora a prendere concretezza mentre le sofferenze di bambini, donne, uomini procurate dalla spietatezza dell’aggressione russa non accennano a diminuire”.
Per il capo dello Stato “quanto avviene ci impone di perseverare in una risposta comune, equilibrata, mossa dal senso di giustizia e di rispetto per la legalità internazionale, dalla vigenza universale dei diritti dell’uomo. Sono i principi in cui si riconosce la Repubblica Italiana”.
“Il contributo dei peace-maker, che costruiscono ponti e tessono relazioni tra comunità in conflitto, e dei peace-keeper, che vegliano sul rispetto dei cessate il fuoco e sulla protezione dei più vulnerabili, è inestimabile: far sorgere un principio di pace anche nei contesti più ostili – ha aggiunto il presidente della Repubblica -. Il messaggio è chiaro: alla violenza delle armi esiste sempre un’altra strada, un modo diverso e più conveniente per risolvere le contese, sottraendosi a rischi fatali di escalation incontrollate, i cui effetti pongono a rischio la sopravvivenza dell’umanità. Nella memoria dell’uomo rischiano di affievolirsi i ricordi delle tragedie che hanno caratterizzato l’ultima guerra mondiale: abbiamo fra noi Kondo Koko, un’Hibakusha, una sopravvissuta alla bomba nucleare che devastò Hiròshima. Persino quello che fu uno spartiacque nella storia, appare oggi in discussione. Non si può omettere di ricordare che osare la pace include e abbraccia altri aspetti: dalle ampie zone di grande povertà nel mondo, alle sofferenze dei migranti, alla crescente concentrazione della ricchezza in poche mani in luogo della sua diffusione. Di fronte alle guerre e per la pace parlano le religioni, con la forza della loro autorevolezza, con la definizione della pace come “santa”, nell’infaticabile ricerca di quel che unisce gli esseri umani, nella promozione della solidarietà globale”.
“Tutti noi siamo oggi chiamati a rinnovare la nostra fiducia nella causa della pace – ha concluso Mattarella -. Rendiamo comune e condiviso l’appello di questo incontro: continuiamo a osare la pace. Continuiamo a investire in percorsi di dialogo e di mediazione, a sostenere chi soffre, a costruire ponti tra i popoli, per contribuire a un mondo in cui la pace non sia un sogno per illusi, ma una realtà condivisa. Quella realtà in cui, come ricordava Papa Francesco, «si riconosce la dignità di ogni essere umano, quando la fratellanza diventa principio ispiratore di un ordine internazionale più giusto e sostenibile»”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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