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Politica

Meloni “Vogliamo Europa forte e autorevole, che faccia meno ma meglio”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo alla vigilia di un voto decisivo, nel quale i cittadini saranno chiamati a scegliere tra due modelli d’Europa. Da una parte, un super-Stato burocratico ipercentralista e nemico delle specificità nazionali, costruito sul trasferimento di nuove competenze e quote sempre maggiori di sovranità dai governi e dai parlamenti legittimati dai popoli alla Commissione europea; dall’altra, una confederazione di Nazioni sovrane, unite sui grandi temi ma libere di affrontare questioni di stretta rilevanza nazionale, garantendo quel principio di sussidiarietà sancito dai Trattati dell’Unione Europea”. Lo scrive il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un messaggio a Mauro Ronco, presidente del Centro Studi “Rosario Livatino”, in occasione dell’incontro “Ripartire dall’Europa, ripensare l’Unione”, nella Sala capitolare di Santa Maria sopra Minerva al Senato.
“Noi crediamo in questo secondo modello e stiamo lavorando per costruirlo. Non vogliamo, cioè, un’Europa che pretenda di imporci cosa dobbiamo mangiare, quale auto guidare, in che modo ristrutturare la nostra casa, quali abiti indossare e magari anche come scrivere e pensare – ha aggiunto -. Questa è un’Europa arrogante e invasiva, contraria alla libertà dei suoi cittadini.
Noi vogliamo un’Europa forte e autorevole, che faccia meno ma meglio. Far meglio vuol dire avere un’Europa che si occupi dei grandi temi, a partire dalla politica estera e di sicurezza comune, che sia protagonista nel mondo e negli scenari di crisi, ma che lasci tutto il resto alla libertà e alla sovranità delle Nazioni”.
“Chi ha a cuore il futuro dell’Europa ha un altro dovere a cui adempiere: risvegliare quest’Europa dal sonno in cui è piombata e che le ha fatto dimenticare da dove proviene e quali sono le sue radici. L’Europa è la terra nella quale fede, ragione e umanesimo hanno trovato una sintesi straordinaria, che ha fertilizzato il terreno sul quale sono sorte le grandi cattedrali, è nato lo Stato sociale, è cresciuta la separazione tra Stato e Chiesa, si è sviluppata una società che mette al centro la persona e che ha nella persona il suo fine ultimo – conclude Meloni -. Questa è l’Europa che amiamo. Questa è la vera Europa, che vogliamo consegnare, vitale e prospera, ai nostri figli e nipoti.
E’ una sfida che, per essere vinta, non può prescindere dalla riflessione intellettuale e dall’elaborazione culturale. Il Centro Studi Livatino si è assunto questa responsabilità e io non posso che ringraziarvi e chiedervi di proseguire in questo cammino. Con la costanza, la tenacia e il coraggio che, da sempre, contraddistinguono il vostro impegno”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Urso “Pronti a nuove misure per il caro energia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Occorre guardare al futuro su almeno tre fronti. Uno: l’energia, che è a fondamento di ogni competitività. Due: le materie prime critiche, che servono alla tecnologia green e digitale, e per le quali occorre garantire l’autonomia strategica europea. E tre: l’intelligenza artificiale e i data center. Sul nucleare di nuova generazione abbiamo presentato in Parlamento il disegno di legge per autorizzare la produzione nel nostro Paese ed è nata Nuclitalia, la startup a guida Enel, con Ansaldo Nucleare e Leonardo, che studierà nuove soluzioni tecnologiche adatte al mercato italiano, esplorando da subito le necessarie partnership industriali anche per il mercato globale”. Così, a un’intervista al quotidiano “La Stampa”, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

“E’ necessario dare risposte strutturali per modificare il mix energetico e renderlo sostenibile – prosegue il ministro -. A fine febbraio abbiamo comunque approvato il decreto bollette, che prevede una serie di misure a sostegno di famiglie e imprese vulnerabili. A Confindustria abbiamo assicurato piena disponibilità a perseguire altre soluzioni transitorie, ove necessarie. Lo ha detto la stessa Giorgia Meloni all’Assemblea di Bologna”.

Sul fronte degli aiuti alle imprese per far fronte alle conseguenze dei dazi, il ministro assicura: “Siamo fiduciosi si concluda positivamente, come quella fatta nel 2023, quando riuscimmo a destinare 14 miliardi di euro in più a favore del sistema delle imprese. Questa volta l’obiettivo è più ambizioso”, conclude.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Referendum, Conte “Meloni imbroglia i cittadini”

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ROMA (ITALPRESS) – “Che senso ha l’imbroglio di Giorgia Meloni, vado ma non ritiro la scheda? Così imbroglia i cittadini. Va al seggio perchè deve fare la furba. Non sarà un reato ma è un imbroglio, come tanti ne fa. Tipo promettendo di abbassare le tasse per poi abbassarle solo alle imprese e alle banche, mentre per per i lavoratori la pressione fiscale aumenta”.
Così il presidente M5S, Giuseppe Conte, a “Un giorno da pecora” su Rai Radio1. “Io voterò cinque sì, anche al referendum sulla cittadinanza sul quale abbiamo lasciato libertà di voto perchè stiamo portando avanti da anni la proposta dello Ius Scholae sulla quale penso possa esserci maggiore convergenza, anche con Forza Italia. Spero si raggiunga il quorum, se vinceranno i sì si amplieranno le tutele dei lavoratori e delle lavoratrici“, ha aggiunto.

-Foto: Ipa Agency-

(ITALPRESS).

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Politica

Referendum, Schlein “Meloni ha paura dell’esito del voto”

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ROMA (ITALPRESS) – “Io capisco che Giorgia Meloni, non riuscendo a governare il Paese, sia nostalgica di quando era all’opposizione, ma non può non vedere la differenza. Oggi abbiamo tra le massime cariche dello Stato, la presidente del Consiglio e il presidente del Senato, che stanno facendo una vergognosa campagna per far disertare le urne. Erano gli stessi che nel giugno dell’anno scorso, quando alle Europee hanno votato meno del 50% degli italiani si lamentavano del fatto che c’è un’astensione forte in Italia: sentano su di sè la responsabilità di ricostruire una fiducia dei cittadini nel voto”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, ospite a “Tagadà” su La7.

“Quello che sta facendo Giorgia Meloni è una campagna per l’astensione, perchè non ritirare le schede al seggio è esattamente uguale a non votare, ha così tanta paura della partecipazione da aver paura dell’esito di quel voto”, ha aggiunto. Quanto alla contrarietà della preier al dimezzamento dei tempi per poter chiedere la cittadinanza, “se è così contraria, perchè non ha il coraggio di andare a votare no a quel referendum? Il fatto che faccia campagna per l’astensione vuol dire che non le interessa il voto dei cittadini” ha sottolineato Schlein.

-Foto: Ipa Agency-

(ITALPRESS).

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