Seguici sui social

Economia

Festival dell’Economia Civile, 6^ edizione al via dall’Ateneo di Firenze

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Le aree urbane occupano il 3% della superficie terrestre, ma ospitano la metà della popolazione mondiale: per questo motivo devono essere considerate il punto di partenza per i provvedimenti volti ad affrontare la crisi climatica, la pandemia o la transizione digitale. Il Festival Nazionale dell’Economia Civile giunto alla sua sesta edizione apre i lavori all’Università degli Studi di Firenze, Campus di Novoli per parlare di città e dei suoi giovani abitanti, e di come essere protagonisti nel disegnare un sistema economico sempre più a misura delle persone.
Il modello per una città europea inclusiva e solidale lavora su tre diversi problemi sociali o ambientali, come propone il Premio Nobel Mohammed Yunus ospite di questa edizione del Festival, per lo sviluppo equo delle comunità locali: Zero Esclusione, Zero Disoccupazione e Zero Inquinamento.
L’Economia Civile attraverso la Carta di Firenze si impegna ad agire per promuovere la diversità e l’inclusione sociale, sostenere il valore del lavoro e delle persone, coltivare il rispetto e la cura dell’ambiente.
Grazie alla collaborazione con l’Ateneo fiorentino, che festeggia i 100 anni dalla sua fondazione, il Festival Nazionale dell’Economia Civile si apre sempre di più agli studenti proponendo una giornata dedicata a loro e alle loro idee per la crescita di una società a misura d’uomo e rispettosa dell’ambiente e delle comunità. Gli studenti e i dottorandi dell’Università degli Studi di Firenze possono iscriversi per partecipare alla giornata di Hackathon del 3 ottobre e presentare le proprie idee per trasformare Firenze in una Civil and Social Business City (vedi www.festivalnazionaleeconomiacivile.it/civil-social-business-city/ ).
“E’ un’occasione importante per lavorare concretamente con i giovani – dichiara Leonardo Becchetti, Direttore del Festival e co-fondatore NeXt Economia – per sviluppare le loro idee sulla città che vogliono abitare, sui valori e i principi su cui basare la crescita sostenibile delle nostre comunità urbane”.
“Le politiche dell’Università degli Studi di Firenze sono il risultato di una visione che mette al centro i temi dell’inclusione e della sostenibilità nella didattica, nella ricerca e nel public engagement – spiega la delegata all’inclusione e alla diversità dell’Università degli Studi di Firenze Maria Paola Monaco – La collaborazione con il Festival Nazionale dell’Economia Civile si inserisce pienamente in questa prospettiva e si pone l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni a progettare la società su basi nuove, secondo questo paradigma”.
“L’idea della Civil Social Business City è fondamentale per mettere a frutto con azioni concrete e sistemiche il lavoro e l’esperienza maturata nell’ambito del Festival Nazionale dell’Economia Civile e l’esperienza delle Social Business City legate dallo Yunus Social Business Center dell’Università degli Studi di Firenze – dice Mario Biggeri, professore di economia all’Università degli Studi di Firenze -. La forza di questa proposta sta nell’incontro tra nuove idee e azioni per uno sviluppo umano integrale dove la generatività sta nel dialogo, nella collaborazione attiva tra i giovani (operatori/operatrici, studenti/studentesse e ricercatori/ricercatrici) e il territorio, e dove i giovani sono i protagonisti con la loro energia e le loro idee del cambiamento. In sintesi genera un processo di trasformazione e transizione verso un futuro inclusivo sostenibile”.
“Con la CSBC – Civil Social Business City di Firenze, il punto di partenza è quello di realizzare un modello di città universale europea – afferma Luca Raffaele, Coordinatore del Festival e direttore generale NeXt Economia -. Le attività del CSBC si focalizzano su fattori locali, tra cui l’identificazione e la soluzione di problemi sociali in chiave glocale e la proposta di nuovi modelli di imprenditoria civile, sociale e di comunità; il coordinamento con gli attori locali attraverso alleanze di scopo e patti di comunità e percorsi di valutazione d’impatto sociale e ambientale in grado di avviare un percorso di trasformazione per Firenze Social Impact City.
Il progetto della Civil and Social Business City di Firenze si colloca all’interno del Festival Nazionale dell’Economia Civile, l’evento promosso da Federcasse BCC e Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt Economia, con il contributo di Fondosviluppo, Assimoco, Federazione Toscana delle BCC, Assicooper e Coopersystem e la collaborazione della SEC e di MUS.E.

– foto ufficio stampa Next Economia –
(ITALPRESS).

Economia

Poste e Cdp celebrano con Mattarella i 150 anni del risparmio postale

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Il risparmio postale compie 150 anni, un secolo e mezzo in cui le risorse raccolte hanno permesso di realizzare opere infrastrutturali strategiche, finanziare gli Enti locali e contribuire a rendere l’Italia un Paese economicamente e socialmente avanzato. La ricorrenza è stata celebrata oggi a Roma da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Poste Italiane che, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, hanno festeggiato i 150 anni dal lancio dei Libretti postali e i 100 anni dall’istituzione dei Buoni fruttiferi postali: strumenti finanziari garantiti dallo Stato che uniscono modernità, sicurezza e rendimento, emessi da CDP e distribuiti da Poste Italiane e che sono diventati autentici simboli della fiducia riposta dai cittadini nello Stato e motori di progresso sociale. Libretti e Buoni fruttiferi postali hanno contribuito a formare una vera e propria cultura del risparmio, che rappresenta uno dei punti di forza del sistema-Italia.
Oggi si celebra “una pacifica armata del risparmio che mobilita risorse per il bene comune, inoltre, alcuni risparmiatori detengono azioni di Poste italiane. Capillarità e innovazione hanno caratterizzato e contrassegnano ancora oggi il servizio reso ai cittadini. Siamo qui per parlare dell’Italia, di quel che
l’Italia unita ha saputo produrre e promuovere, unita non solo
territorialmente ma che con iniziative e strutture come quelle che celebriamo hanno unito le popolazioni”, ha spiegato Mattarella.
All’evento hanno partecipato il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè; il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti; il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso; i presidenti di Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane, Giovanni Gorno Tempini e Silvia Maria Rovere; l’Amministratore Delegato di CDP, Dario Scannapieco; l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante; il Direttore Generale di Poste Italiane, Giuseppe Lasco; rappresentanti delle istituzioni politiche, finanziarie italiane, ecclesiastiche e oltre 200 sindaci. La storia inizia nel 1875: il Libretto postale diventa lo strumento con cui milioni di italiani iniziano a depositare i risparmi in prodotti sicuri, accessibili e garantiti dallo Stato. Le Poste diventano l’alternativa alle banche, soprattutto per i piccoli risparmiatori, grazie a una rete capillare di uffici collocati anche in Comuni in cui l’accesso ai servizi finanziari era più limitato. Cinquant’anni dopo il debutto dei Libretti nascono i Buoni fruttiferi postali, accolti con grande favore perchè un investimento conveniente e che poteva essere rimborsato in ogni momento. La tutela del risparmio postale diventa il legame più significativo tra Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane. Un successo certificato dai numeri: oggi si contano circa 27 milioni di sottoscrittori di Buoni e Libretti postali per un ammontare complessivo che, al 30 giugno 2025, ha raggiunto i 320 miliardi di euro. “Oggi celebriamo una partnership storica, tra Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane, tra le istituzioni e i cittadini italiani che negli anni hanno affidato a CDP il proprio risparmio perchè fosse salvaguardato, ma anche perchè si trasformasse in crescita tangibile per le persone, le comunità, i territori. Queste risorse – ha evidenziato il presidente di CDP, Giovanni Gorno Tempini – hanno contribuito a costruire, sviluppare e ammodernare le grandi reti infrastrutturali creando basi per il progresso del Paese. E’ una storia che dimostra che non serve clamore per lasciare un segno profondo. Che il valore del pubblico si costruisce ogni giorno, nella concretezza delle scelte e nel rispetto della fiducia ricevuta”. La presidente di Poste Italiane, Silvia Maria Rovere, si dice orgogliosa di celebrare i 150 anni dei Libretti postali e il centenario dei Buoni fruttiferi “che, nel corso di questi anni, hanno accompagnato la storia del nostro Paese e degli italiani che, in ogni epoca, hanno dato e continuano a darci fiducia, investendo i loro piccoli e grandi risparmi in prodotti affidabili, sicuri, redditizi e garantiti. Il risparmio postale rappresenta da sempre una voce molto importante dell’economia nazionale, un volano fondamentale per lo sviluppo del Paese che ha creato e continuerà a creare benessere per la collettività”, aggiunge. L’Amministratore Delegato di CDP, Dario Scannapieco, evidenzia che da “quasi due secoli il risparmio postale rappresenta una leva fondamentale per lo sviluppo del Paese, grazie alla fiducia di 27 milioni di cittadini che scelgono Buoni e Libretti postali. Cassa Depositi e Prestiti impiega queste risorse con responsabilità, sostenendo investimenti ad alto impatto economico, sociale e ambientale con un approccio che ha come obiettivo primario i benefici generati per la collettività. Questo è il significato più profondo della missione di tutte le donne e gli uomini che lavorano in CDP: trasformare il risparmio in futuro, con la consapevolezza che lavorando con impegno possiamo rendere più forte l’economia e la società italiana”, conclude. L’Amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, ricorda che “il risparmio postale è stato il potente motore che in 150 anni ha dato all’Italia la forza e la velocità per trasformarsi da Paese essenzialmente agricolo a potenza industriale. Sin da allora si è creato l’indissolubile legame tra Cassa depositi e prestiti e Poste Italiane, un binomio che si è rivelato sinonimo di sviluppo. Il sentimento profondo che unisce l’attitudine al risparmio dei cittadini, le risorse custodite nei prodotti di risparmio postale e gli investimenti che Cassa Depositi e Prestiti compie a beneficio dei territori, rappresentano un vero e proprio ‘patto socialè che rimane saldissimo anche dopo un secolo e mezzo di storia”, conclude. Grazie al risparmio postale milioni di italiani hanno potuto portare a termine i propri progetti di vita e quelli dei loro familiari. Il denaro raccolto è stato utilizzato da Cassa Depositi e Prestiti per finanziare la crescita del Paese contribuendo a realizzare infrastrutture di trasporto come strade, ferrovie, porti, e le reti energetiche e di telecomunicazione, così come i principali luoghi del vivere e dell’abitare sociale, come scuole, ospedali e altre opere orientate a migliorare la qualità della vita dei cittadini. Nel corso degli anni a queste attività si è aggiunta anche quella di sostegno alle imprese di piccole, medie e grandi dimensioni e l’impegno per promuovere lo sviluppo sostenibile all’estero, in particolare nelle economie emergenti. Con la raccolta del risparmio postale Cassa Depositi e Prestiti ha potuto finanziare – solo per fare alcuni esempi – la bonifica delle campagne alla fine del diciannovesimo secolo; la ricostruzione di Messina e Reggio Calabria dopo il terremoto del 1908; la costruzione della Ferrovia Maremmana; l’ampliamento della rete telefonica, ferroviaria e la costruzione di autostrade; la ricostruzione del Palazzo delle Esposizioni a Roma; contribuire alla ricostruzione dopo le grandi emergenze, come ad esempio il disastro del Vajont, l’alluvione di Firenze del 1966 e il terremoto del Belice nel 1968.

– Foto ufficio stampa Poste Italiane –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Economia

L’Eurosistema passa alla fase successiva del progetto sull’euro digitale

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso di passare alla fase successiva del progetto sull’euro digitale. Questa decisione fa seguito al riuscito completamento della fase di preparazione, che è stata avviata dall’Eurosistema nel novembre 2023 e ha gettato le basi per l’emissione di un euro digitale. La decisione del Consiglio direttivo è in linea con la richiesta dei leader europei di accelerare i progressi sull’euro digitale, come dichiarato di recente al Vertice euro di ottobre 2025. Un euro digitale preserverà la libertà di scelta e la privacy dei cittadini europei e proteggerà la sovranità monetaria e la sicurezza economica dell’Europa. Promuoverà l’innovazione nei pagamenti e contribuirà a rendere i pagamenti competitivi, resilienti e inclusivi in Europa.

L’Eurosistema realizzerà i preparativi in maniera flessibile, in linea con l’invito a esso rivolto dai leader dell’area dell’euro a predisporre un’eventuale emissione dell’euro digitale prima possibile, ancorché l’iter legislativo non sia stato ancora completato. Nell’ipotesi che i colegislatori europei adottino il regolamento relativo all’istituzione dell’euro digitale nel corso del 2026, l’esercizio pilota e le operazioni iniziali potrebbero essere condotti a partire dalla metà del 2027. Tutto l’Eurosistema dovrebbe quindi essere pronto a un’eventuale prima emissione dell’euro digitale nel 2029.

“L’euro, la nostra moneta comune, è un segno di fiducia dell’unità europea”, ha dichiarato la presidente della Bce Christine Lagarde. “Lavoriamo per rendere la sua forma più tangibile – il contante in euro – pronta per il futuro, riprogettando e modernizzando le nostre banconote e preparandoci all’emissione del contante digitale”, ha aggiunto.

“Non si tratta soltanto di un progetto tecnico, ma di uno sforzo collettivo per adeguare il sistema monetario europeo alle esigenze future”, ha dichiarato Piero Cipollone, membro del Comitato esecutivo della Bce e presidente della task force ad alto livello per un euro digitale. “Un euro digitale assicurerà che i cittadini godano dei vantaggi del contante anche nell’era digitale. Rafforzerà così la resilienza del panorama europeo dei pagamenti, ridurrà i costi per i commercianti e creerà una piattaforma in cui le imprese private possano innovare, espandersi e competere”, ha aggiunto.

Advertisement

Il costo finale di un euro digitale, sia per il suo sviluppo che per il suo funzionamento, dipenderà dalla sua configurazione definitiva, compresi le componenti e i servizi connessi che devono essere sviluppati. A seguito del lavoro svolto nella fase preparatoria, i costi totali di sviluppo, per le componenti messe a punto esternamente e internamente, sono stimati a circa 1,3 miliardi fino alla prima emissione, attualmente attesa per il 2029. Successivamente i costi operativi si collocherebbero intorno a 320 milioni l’anno a partire dal 2029.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Economia

Dario Crisci nominato nuovo Amministratore Delegato di Logista Italia

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Logista Italia S.p.A. riunitosi il 29 ottobre 2025 sotto la Presidenza di Íñigo Meirás Amusco, ha nominato Dario Crisci nuovo Amministratore Delegato della Società.

Dario Crisci lascia il precedente incarico di General Manager che ricopriva, a Madrid, in Logista Retail S.A.U. (Sociedad Anónima Unipersonal).

– Foto ufficio stampa Logista –
(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement

Italpress TV


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.