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Cronaca

Ricerca Unibg, emisfero destro controlla percezione sequenza temporale

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BERGAMO (ITALPRESS) – Il campo visivo lo possiamo suddividere in tre parti: quello destro, quello centrale e infine quello sinistro. La sindrome di Neglect è una negligenza spaziale sinistra, cioè un’incapacità di un paziente nell’orientare, percepire o prestare attenzione a oggetti, persone e rappresentazioni nella metà sinistra del suo campo visivo. Ciò è dovuto, come riportano i principali manuali di neurologia e neuropsicologia, ad un’estesa lesione dei circuiti fronto-parietali dell’emisfero opposto (il destro). Infatti, è acclarato come l’emisfero cerebrale destro sia quello deputato ad elaborare lo spazio. Ritornando al Neglect, un paziente affetto da tale sindrome non percependo eventi posti sul lato sinistro del suo campo visivo, non mangerà il cibo sul lato sinistro del piatto, oppure non si raderà la parte sinistra del viso. Gli studi degli ultimi 25 anni hanno dimostrato che questi pazienti presentano aggiuntive difficoltà nell’orientare l’attenzione sui diversi eventi temporali che compongono una scena visiva (quindi non esclusivamente sul lato sinistro) facendo ipotizzare che il disturbo possa anche riguardare la dimensione temporale dell’attenzione al centro del loro campo visivo. Date queste premesse, la ricerca dal titolo “The Engagement of Temporal Attention in Left Spatial Neglect” pubblicata su “Cortex” dal team di ricercatori coordinati dalle Università di Bergamo e Padova si è focalizzata sullo studio del circuito neurale dell’emisfero destro che controlla l’orientamento automatico dell’attenzione visiva nell’emicampo di sinistra. Il team si è chiesto se anche la capacità di porre l’attenzione (ancoraggio) sugli eventi che si susseguono nel tempo al centro del campo visivo fosse legata a una lesione dello stesso circuito che controlla l’attenzione spaziale. Tre sono state le domande che si sono posti i ricercatori: se ai pazienti con Neglect venissero presentati in rapida successione due eventi nella regione dello spazio che stanno fissando, e quindi di massima capacità visiva, sarebbero comunque in grado di percepire il primo evento senza essere troppo “distratti” dalla comparsa del secondo? Se il secondo evento non si fosse spazialmente sovrapposto al primo, i pazienti avrebbero comunque un disturbo nel percepire il primo evento? Infine, la forza nel consolidare in memoria il primo evento, senza farsi distrarre dalla comparsa del secondo, predice una difficoltà nel rilevare e rispondere agli stimoli presentati a sinistra del campo visivo? “Abbiamo – spiega Simone Gori del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Bergamo, primo autore della ricerca – preso in esame tre gruppi di partecipanti. Il primo gruppo di controllo senza lesioni cerebrali, ma bilanciato per età e scolarizzazione con gli altri due gruppi di pazienti con lesione dell’emisfero destro, uno con e uno senza Neglect. Per ciascun gruppo abbiamo stimato l’intervallo temporale affinchè un primo evento potesse essere percepito prima della comparsa del secondo. In due distinti esperimenti abbiamo valutato quindi il tempo necessario affinchè l’attenzione si “ancorasse” al primo evento”. “Ci siamo poi chiesti quale fosse il “destino” del secondo evento quando l’attenzione non si fosse ancora fissata sul primo evento. Abbiamo notato un elemento: il paziente non vede il primo oggetto, ma dice di aver percepito un solo elemento, ovvero il secondo – aggiunge Milena Peverelli, Neuropsicologa del centro di Riabilitazione “Villa Beretta” (Costa Masnaga) dell’Ospedale Valduce di Como -. Questo significa che se l’attenzione temporale non riesce ad agganciarsi velocemente al primo evento questo “scompare” e la percezione cosciente verrà sostituita dal secondo oggetto. Tutti i pazienti con Neglect presentano grande difficoltà in questo ancoraggio attenzionale”. “Il fenomeno di sostituzione è noto da molti anni negli studi psicofisici, ma nessuno prima d’ora lo aveva misurato in questi pazienti che mostrano un tempo per ancorare l’attenzione per percepire in modo cosciente il primo oggetto estremamente rallentato, almeno 4 volte superiore ai soggetti con lesione destra, ma senza Neglect.Questo risultato – sottolinea Andrea Facoetti del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova e responsabile della ricerca – apre la cruciale questione se effettivamente il circuito dell’emisfero destro sia solamente spaziale o invece non abbia anche una gestione dell’attenzione temporale che regola la percezione della sequenza degli eventi”. Già negli anni Ottanta alcuni ricercatori hanno dimostrato che i bambini con disturbi evolutivi del linguaggio presentavano severe difficoltà nella percezione di rapide sequenze di suoni. Anche i bambini con disturbi specifici dell’apprendimento presentano un simile disturbo, sia con stimoli visivi che uditivi. Il secondo evento cancella il primo poichè l’ancoraggio dell’attenzione temporale è troppo lento. “Ma un risultato simile è stato rilevato dal nostro laboratorio all’Università di Padova anche nei bambini con disturbo dello spettro dell’autismo: un secondo oggetto che non si sovrappone spazialmente al primo oggetto è comunque in grado di sostituire la percezione cosciente del primo. Si potrebbe concludere, quindi, che diversi disturbi del neuro-sviluppo siano potenzialmente causati da una disfunzione dei meccanismi automatici di ancoraggio dell’attenzione temporale controllati da questo circuito lateralizzato nell’emisfero destro. La nostra scoperta – conclude Andrea Facoetti – porta ad ipotizzare che specifici training riabilitativi basati su videogiochi d’azione, capaci di migliorare i meccanismi temporali di ancoraggio dell’attenzione, potrebbero essere utilizzati nei pazienti con Neglect, riducendo la patologica disattenzione che affligge il loro emispazio sinistro”.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Università di Bergamo

Cronaca

Crampi per Sinner a Shanghai: si ritira al 3° contro Griekspoor

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ROMA (ITALPRESS) – Giornata amara per Jannik Sinner. L’azzurro si è ritirato nel corso del terzo set del match dei sedicesimi di finale del “Rolex Shanghai Masters”, il penultimo Masters 1000 della stagione, con montepremi totale pari a 9.193.540 dollari, in corso sui campi in cemento della capitale economica della Cina. Il tennista altoatesino, numero 2 del mondo e secondo favorito del seeding (in realtà primo favorito dopo il forfait all’ultimo minuto di Carlos Alcaraz), ha ceduto di fronte all’olandese Tallon Griekspoor, 31 del ranking Atp e 27esima forza del tabellone, a causa dei crampi.
L’azzurro aveva vinto il primo set per 7-6 (3). Poi nella seconda frazione è arrivato a due punti dal match, prima di arrendersi per 7-5. Infine, nella terza frazione ha cominciato ad accusare problemi, soprattutto per crampi alla gamba destra. Quindi, sul 3-2 in favore dell’olandese, è stato costretto ad alzare bandiera bianca.
Buone notizie invece da Pechino, dove Sara Errani e Jasmine Paolini hanno conquistato un altro titolo in doppio. Le due azzurre hanno vinto il “China Open”, penultimo Wta 1000 della stagione, andato in scena sui campi in cemento dell’Olympic Green Tennis Centre. La emiliano-romagnola e la toscana, campionesse anche nel 2024 nella capitale cinese, hanno battuto in finale la coppia composta dalla giapponese Miyu Kato e dall’ungherese Fanny Stollar con il punteggio di 6-7 (1) 6-3 10-2. Per Errani e Paolini, in coppia, si tratta del quarto titolo del 2025: in bacheca quest’anno hanno messo anche il “1000” di Doha (sul cemento), quello di Roma (su terra) e lo Slam del Roland Garros (in terra). Complessivamente sono 9 i trofei (compresa la medaglia d’oro olimpica di Parigi 2024) conquistati insieme dalla 38enne di Massa Lombarda e dalla 29enne di Bagni di Lucca.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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La Roma vince anche a Firenze e resta in vetta

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FIRENZE (ITALPRESS) – La Roma si conferma in testa alla classifica della Serie A, alla vigilia della pausa del le gare delle Nazionali, espugnando il Franchi di Firenze grazie alle reti di Soulè e Cristante che ribaltano il gol iniziale di Kean. Vincono 2-1 gli uomini di Gasperini con una prova non perfetta; ma tanto basta per avere la meglio su una Fiorentina davvero in crisi nera, che non si smuove dai tre punti maturati in sei giornate di campionato, rimanendo sempre più invischiata nella lotta salvezza.
La partita è divertente e incerta fin dal fischio di inizio con i viola a provare a fare gioco e ad attuare almeno nei primi 20′ un pressing alto, e con Kean che fa da boa e punto di riferimento. Di contro la Roma sembra timorosa e incerta, con molti errori di disimpegno da segnalare. Non è un caso che poco prima del quarto d’ora di gioco proprio Kean sfrutti uno scontro fortuito Mancini-Cristante a centrocampo, e si involi verso la porta giallorossa battendo Svilar.
Gli ospiti però non accusano il colpo e ci mettono poco a ribaltare il risultato. Prima Soulè con uno stupendo Mancini brucia De Gea, poi Cristante anticipa Mandragora su calcio d’angolo battuto dall’argentino numero 18 romanista, e fa due a uno per i suoi. La Roma potrebbe fare tris al 36′ se Dovbyk arrivasse prima su un cross di Wesley, mentre Kean sfiora la doppietta 2′ più tardi con un sinistro che centra il palo e poi esce. Nell’intervallo Gudmundsson rimane negli spogliatoi, al suo posto il neo azzurro Piccoli, mentre poco prima dell’ora di gioco Gasperini capisce di essere sottoposto al pressing viola e inserisce contemporaneamente Pellegrini e Dybala, quest’ultimo nell’anomala posizione di centravanti al posto di uno spento Dovbyk. I viola al 73′ centrano anche il loro secondo legno, con Piccoli che prende una traversa piena. Il tutto anticipa la mossa della disperazione di Pioli che inserisce anche Dzeko per Mandragora con tre punti in campo in contemporanea per i gigliati per l’assalto finale.
L’affollamento offensivo però produce poco se non un cross da destra su cui Gosens arriva tardi sul secondo palo. Anzi l’ultima chance c’è la Dybala al 90′ ma De Gea è reattivo. La sua parata però non basta a evitare la sconfitta viola e i tanti fischi finali del Franchi.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Poker del Bologna al Pisa, finisce 4-0 per gli emiliani

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Il Bologna batte 4-0 il Pisa nel match valido per la sesta giornata di Serie A. La formazione di Italiano, reduce dal pareggio casalingo in Europa League con il Friburgo, rifila un netto poker ai toscani nell’ultimo turno prima della sosta per la Nazionali. Partita indirizzata sui binari dei rossoblù dal rosso diretto rimediato da Idrissa Tourè al 37′ per fallo da ultimo uomo. Incontro sbloccato dal migliore in campo Nicolò Cambiaghi (24′) e chiuso nei minuti successivi all’espulsione dell’esterno nerazzurro. Al 38′ Nikola Moro raddoppia proprio sulla punizione scaturita dal fallo di Toure e pochi secondi dopo Riccardo Orsolini (40′) cala il tris con il terzo gol nelle ultime quattro uscite, tra campionato e coppa. Nella seconda frazione Jens Odgaard cala il poker al 53′. Difficile valutare la prestazione del Pisa di Gilardino, condizionato fortemente dall’inferiorità numerica dopo aver disputato una prima mezz’ora di discreto livello. Seconde linee in campo per Italiano a pratica già archiviata. Fuori Orsolini dopo 45 minuti e Castro tenuto a riposo con staffetta Dallinga-Dominguez in sostituzione dell’argentino. Rifiatano anche Ferguson e Lykogiannis. Nel finale esordio in Serie A per il 17enne Louis Thomas Buffon, figlio dell’ex leggenda della Juventus Gianluigi. Bologna che riparte alla grande dopo il pareggio deludente di Lecce e si issa in settima posizione con 10 punti. Pisa che resta in ultima piazza con 2 punti. Al rientro dalla pausa nazionali la squadra di Italiano volerà a Cagliari, mentre gli uomini di Gilardino ospiteranno il Verona in una partita già delicatissima in ottica salvezza.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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