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Cronaca

Da Cina ad Amazzonia, fino a Tirana: la battaglia globale per l’ambiente

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TIRANA (ALBANIA) (ITALPRESS) – Immagina un mondo dove l’aria è così inquinata che respirare diventa un rischio per la salute quotidiana, e le foreste, una volta rigogliose, stanno scomparendo a una velocità allarmante. Questo non è un futuro distopico, ma una realtà attuale. L’inquinamento e la deforestazione rappresentano due delle minacce più gravi che la nostra generazione deve affrontare per proteggere la biodiversità e garantire la stabilità climatica globale.

L’inquinamento globale: un problema di tutti

In Asia, paesi come la Cina e l’India stanno combattendo una battaglia quotidiana contro livelli di inquinamento atmosferico che superano costantemente gli standard internazionali. Questo non solo compromette la qualità dell’aria, ma ha anche gravi ripercussioni sulla salute della popolazione, causando malattie respiratorie e cardiovascolari. Allo stesso tempo, in Sud America, il Brasile sta vivendo un periodo di deforestazione senza precedenti. La foresta amazzonica, spesso definita il polmone verde del pianeta, viene abbattuta per far posto a pascoli e coltivazioni agricole. Questa distruzione minaccia innumerevoli specie animali e vegetali e contribuisce significativamente all’aumento delle emissioni di CO2.

La situazione in Italia: iniziative e risultati

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In Italia, la lotta contro l’inquinamento e il degrado ambientale è fronteggiata attraverso politiche rigorose e progetti innovativi. Il paese ha visto numerosi programmi di riforestazione e riqualificazione degli spazi verdi urbani. Queste iniziative sono vitali in un paese dove la bellezza naturale e la biodiversità sono considerate patrimoni nazionali da preservare per le generazioni future. Tuttavia, nonostante gli sforzi, le sfide rimangono significative a causa della densità industriale e della necessità di bilanciare crescita economica e sostenibilità.

L’impegno dell’Albania: “2 milioni di alberi per Tirana”

A differenza di molti altri paesi, dove gli sforzi per la riforestazione e la sostenibilità urbana possono essere frammentari e insufficienti, Tirana sta dimostrando un modello di dedizione e azione concreta. Il sindaco Erion Veliaj ha lanciato un’ambiziosa iniziativa denominata “2 milioni di alberi per Tirana”. Con una popolazione di circa 1 milione di abitanti, l’obiettivo è piantare due alberi per ogni cittadino, superando di oltre 20 volte l’obiettivo ambizioso prefissato qualche anno fa.Questa mossa riflette un impegno crescente verso la sostenibilità urbana e la lotta contro l’urbanizzazione selvaggia che ha caratterizzato le ultime decadi.
Questa iniziativa ha sempre visto il coinvolgimento di noti personaggi mediatici e imprenditoriali. Tra questi, uno dei promotori di quest’ iniziativa è stato anche il molto amato ex presidente della repubblica Sua Eccellenza Alfred Moisiu. Ardit Gjebrea, celebre cantautore e presentatore albanese, ha piantato 100 alberi vicino al lago Farka per rendere la città più verde. Dall’altra parte il Dott. Skerdi Faria, medico e imprenditore italo-albanese e CEO della Clinica KEIT, ha donato oltre 300 alberi e quasi 100 panchine del parco intorno al Piramide di Tirana, una volta museo dell’ex dittatore Enver Hoxha, oggi un centro multi culturale della citta.
Quest’anno, l’iniziativa ha acquisito una dimensione internazionale grazie alla partecipazione di 25 giovani italiani amici di classe del festeggiato Giorgio, che sono venuti a Tirana per sostenere questa causa ambientale. Insieme al loro amico Giorgio Faria, in occasione del suo 18esimo compleanno, hanno piantato 18 alberi, simbolo del loro impegno e della loro amicizia. Dimostrando come la passione per l’ambiente possa unire le persone e creare un futuro più verde per tutti.

– Foto ufficio stampa KEIT –

(ITALPRESS).

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Cronaca

E’ morta Ornella Vanoni, leggenda della musica italiana

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 91 anni, Ornella Vanoni. “Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore” si legge sul profilo X di “Che tempo che fa”, programma in cui era stata spesso ospite.
Nata a Milano, considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera italiana, è stata una delle artiste italiane dalla carriera più longeva. Inizia a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna). Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni. E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano. Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).
Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Italia di Davis batte il Belgio 2-0 e vola in finale

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Italia vola in finale in Coppa Davis. La nazionale capitanata da Filippo Volandri soffre ma batte il Belgio per 2-0, senza passare dal doppio decisivo. Bastano i due singolari agli azzurri nella prima semifinale delle Finals, in scena sul cemento indoor di Bologna. Dopo la vittoria di Matteo Berrettini contro Raphael Collignon (6-3 6-4), il punto del successo l’ha firmato Flavio Cobolli (22 del mondo), battendo Zizou Bergs (numero 43 del ranking Atp) col punteggio di 6-3 6-7 (5) 7-6 (15), dopo poco più di tre ore di autentica battaglia. L’azzurro ha annullato ben sette match point all’avversario. Di contro Cobolli ha chiuso la partita al settimo match point in suo favore (dopo che Bergs gli aveva annullato sei “punti match”).
Dopo la finale del 2023, vinta contro l’Australia, e quella dello scorso anno, vinta contro l’Olanda, l’Italia per il terzo anno consecutivo (prima volta nella storia) giocherà l’ultimo atto della Coppa Davis. L’ultima Nazione a giocare tre finali di fila è stata l’Australia, fra il 1999 e il 2001.
Si estende a 12 successi la striscia positiva dell’Italia nei match di Coppa Davis. L’ultimo ko risale al 2023, contro il Canada. Non riesce ad approdare alla finale di Davis, invece, il Belgio, ancora a secco di insalatiere e giunto alle Final Eight di Bologna attraverso le qualificazioni.
Domenica gli azzurri affronteranno nel match decisivo per la difesa del titolo la vincente dell’incontro tra Germania e Spagna, che si scontreranno domani, a partire dalle 12.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, think tank evidenzia progressi nella protezione e governance di fiumi

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NANCHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La foto mostra copie del rapporto del think tank intitolato “Sfruttare i fiumi per la prosperità nazionale e il benessere pubblico – Uno studio sulla strategia fluviale della nuova era”. Il rapporto è stato pubblicato venerdì dal National High-Level Think Tank dell’Agenzia di Stampa Xinhua e dal China Institute of Water Resources and Hydropower Research del Ministero delle Risorse Idriche, a Nanchino, nella provincia cinese orientale di Jiangsu.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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