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Cronaca

Aeroporto Roma Fiumicino, al via i lavori per Open, il nuovo workspace

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ROMA (ITALPRESS) – Il 4 settembre è stata posata la prima pietra di “Open – FCO Smart workplace”, il nuovo e avanguardistico edificio progettato da Aeroporti di Roma, società del Gruppo Mundys, che sorgerà di fronte al “Leonardo da Vinci” di Fiumicino, aeroporto recentemente premiato da ACI Europe, per la sesta volta dal 2018, come Best Airport in Europe nella categoria degli scali oltre i 40 milioni di passeggeri.
La nuova infrastruttura, progettata e realizzata in-house secondo i più avanzati criteri di sostenibilità e innovazione architettonica, andrà così a completare l’offerta direzionale fronte- Terminal in cui già spiccano le due torri-uffici 1 e 2 ed ospiterà il nuovo headquarter dei Rent-a-Car, servizio fondamentale per i passeggeri. I lavori termineranno entro la fine del 2025.
L’evento di posa della simbolica prima pietra del cantiere si è aperto con i saluti introduttivi del Presidente di Aeroporti di Roma Vincenzo Nunziata, alla presenza dell’Amministratore Delegato Marco Troncone, della Chief Commercial Officer Marilena Blasi, responsabile e promotrice dell’iniziativa, di Andrea Giordano, Chief Infrastructure Officer, e di un’ampia rappresentanza del Top Management di ADR.
L’obiettivo di “Open – FCO Smart Workplace” è diventare rapidamente un punto di riferimento per la business community che gravita sullo scalo di Roma Fiumicino, offrendo centinaia di nuovi spazi di lavoro all’interno di un polo unico, moderno, sostenibile, facilmente accessibile e innovativo che garantisca le migliori condizioni lavorative in ambienti ad uso esclusivo o condiviso e ad alta tecnologia, progettati per promuovere produttività e collaborazione.
Ogni ambiente è pensato per rispondere alle contemporanee esigenze di co-working e smartworking, incontri di affari, conferenze, spazi per eventi e workshop prenotabili in esclusiva, senza tralasciare spazi dedicati all’incontro e all’interazione dove concedersi momenti di pausa e relax.
Dalla pianificazione degli spazi alla scelta dei materiali costruttivi, il progetto di Open nasce con driver cruciali come l’innovazione, la flessibilità, la personalizzazione e soprattutto la sostenibilità, un pilastro centrale perchè l’infrastruttura possa essere energeticamente efficiente e garantire il massimo comfort ambientale per gli utenti.
“Si tratta di un’iniziativa innovativa, che arriva a 16 anni dall’ultimo sviluppo direzionale fronte Terminal e che rappresenta pienamente i principali valori che ADR sta già promuovendo da tempo: sostenibilità, innovazione, flessibilità, efficienza, attenzione alle esigenze dell’utenza” ha dichiarato Marilena Blasi, Chief Commercial Officer di Aeroporti di Roma.
“E’ importante sottolineare l’impegno verso un prodotto immobiliare landside, trasversale a tutti gli aspetti del progetto: la centralità dell’edificio, che garantisce un’altissima accessibilità, la modularità degli spazi, l’alta performance tecnologica. Un vero e proprio biglietto da visita del nostro hub, che si propone di diventare un polo attrattivo – ha concluso – per la business community in transito sullo scalo e un riferimento per chi già vi opera”.
I servizi e gli spazi di Open sono dunque pensati sia per le aziende, con offerte di affitto-uffici per lunghi periodi o in modalità pay-per-use, sia per i privati che necessitino di uffici temporanei o spazi di coworking prima o dopo il proprio volo con tutti i servizi più avanzati: reception h24; servizio di lunch delivery; aree break con frigo e microonde; convenzioni con i parcheggi limitrofi; locker-room personalizzate.
La posizione strategica di Open all’interno dell’ecosistema dell’aeroporto offrirà la possibilità di accedervi sia ai residenti locali sia ai passeggeri nazionali ed internazionali. La vicinanza ai Terminal 1 e 3, combinata con la disponibilità di ampie aree di parcheggio, servizi di mobilità condivisa e la prossimità della stazione ferroviaria dell’Aeroporto di Fiumicino, posizionerà Open come un hub ideale per il business e la collaborazione su scala globale.

– foto ufficio stampa ADR –
(ITALPRESS).

Cronaca

Torino, la città dove la posta viaggia a energia pulita

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TORINO (ITALPRESS) – A Torino la posta viaggia sempre più spesso a zero emissioni. E’ il risultato di un investimento concreto di Poste Italiane che trasforma edifici, mezzi e abitudini quotidiane della città. Con i quattro impianti fotovoltaici attivi installati da Poste Italiane negli impianti cittadini viene garantita una potenza complessiva di 408 kWp e una produzione stimata di circa 450 MWh all’anno. Un contributo che consente di ridurre l’emissione di 118 tonnellate di Co2 ogni anno, equivalenti all’assorbimento di oltre 4 mila alberi. Con l’energia ricavata dai soli impianti di Corso Grosseto e via Marsigli, il gruppo riesce così a coprire l’intero fabbisogno energetico dei veicoli elettrici utilizzati dai portalettere della città. “A Torino – ha dichiarato Samuele Bilello, presidio Immobiliare Piemonte Poste Italiane – stiamo portando avanti vari interventi strutturali che hanno l’obiettivo di ridurre le emissioni. Stiamo sostituendo le vecchie caldaie con nuove pompe di calore, abbiamo installato 40mila corpi illuminanti LED e abbiamo anche installato gli smart building che ci permettono di controllare da remoto i nostri uffici. Abbiamo anche installato quattro impianti fotovoltaici di grandi dimensioni con una superficie totale pari a 15 campi da tennis. Questi impianti ci permettono, con la flotta di mezzi elettrici, di consegnare la posta a zero emissioni. Questi traguardi e queste trasformazioni concrete delle nostre strutture ci permetteranno di raggiungere l’obiettivo di Poste Italiane delle zero emissioni”. Nel centro di distribuzione di corso Tazzoli, cuore della logistica cittadina, convivono mezzi elettrici, impianti fotovoltaici di nuova generazione e sistemi avanzati di gestione intelligente degli edifici. Il percorso sta già dando i risultati sperati: dal confronto tra i consumi elettrici 2021-2022 e 2024-2025 emerge una riduzione del 17,8% nonostante l’aumento dei mezzi elettrici e l’ammodernamento degli impianti. Gli edifici sono dotati di sistemi BMS, capaci di monitorare in tempo reale illuminazione, climatizzazione e consumi ottimizzando i carichi e riducendo gli sprechi. La riduzione delle emissioni è garantita anche dalle nuove pompe di calore che hanno sostituito le vecchie caldaie a gas presenti negli immobili aziendali e dalla nuova illuminazione a LED che ha ridotto i consumi di oltre il 60%. Grazie al progetto “Smart Building”, in provincia di Torino 190 uffici sono dotati di un sistema di monitoraggio e gestione integrata intelligente e automatizzata degli impianti ed è previsto un risparmio medio del 15% sui consumi di energia elettrica e del 10% sui consumi di gas. “Il progetto di sostenibilità avviato da Poste Italiane a Torino – ha dichiarato Federico Galiera, Recapito Torino Tazzoli Poste Italiane – è un esempio concreto di come la nostra azienda stia investendo nel futuro del territorio. L’elettrificazione della flotta, l’installazione degli impianti fotovoltaici e la modernizzazione degli edifici non sono interventi simbolici, ma azioni che hanno un impatto reale sulla qualità dell’aria, sull’efficienza energetica e sulla vita quotidiana delle comunità. I veicoli garantiscono il recapito con più efficienza, più sicurezza e più carico, rispondendo così in maniera positiva alla crescente domanda generata dall’e-commerce. Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti e del contributo che il nostro lavoro offre all’ambiente e alla città”. Anche la flotta dei mezzi di trasporto per la città, infatti, si rinnova: gli addetti alle consegne possono contare su 40 furgoni elettrici e 59 auto elettriche che si aggiungono ai 108 tricicli elettrici e 28 quadricicli elettrici utilizzati ogni giorno dai portalettere. Per supportare la nuova flotta, nel Centro di Distribuzione di corso Tazzoli, sono state installate 86 colonnine elettriche per la ricarica dei veicoli per un totale di 267 in tutta Torino. Le particolari caratteristiche e gli allestimenti dei nuovi veicoli ad energia pulita, realizzati appositamente per Poste Italiane, aumentano inoltre la sicurezza per i conducenti e la capacità di carico.
-foto xb4/Italpress –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Scoperte migliaia di orme di dinosauri nel Parco dello Stelvio, Fontana: “Un regalo della storia alle Olimpiadi”

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MILANO (ITALPRESS) – Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana l’ha definito “un regalo della storia alle olimpiadi”. Ma già la si comincia a chiamare “la valle dei dinosauri”.

Nella Valle di Fraele, per la precisione tra Livigno e Bormio (località che saranno protagoniste dei giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026), è stata rinvenuta la più grande concentrazione di orme di dinosauri risalenti al periodo Triassico, circa 210 milioni di anni fa. La scoperta è avvenuta lo scorso 14 settembre ad opera del fotografo Elio Della Ferrera durante un’escursione all’interno del Parco dello Stelvio per fotografare cervi e gipeti. Mentre osservava con il binocolo, ha notato un versante roccioso con sopra numerose depressioni grandi anche fino a 40 cm di diametro in più casi disposte in file parallele.

“Questa scoperta è avvenuta un po’ per caso in un luogo che già conoscevo tra queste montagne molto ripide. Quando ho notato che su queste superfici vi erano tracce particolari, ho capito subito che si trattava di orme di dinosauri – racconta – Ho voluto andare alla base di una di queste pareti e mi sono trovato davanti questa cosa incredibile. Una quantità enorme di impronte di notevoli dimensioni e nelle quali si potevano intravedere gli artigli di queste impronte”.

Una scoperta resa ancora più incredibile anche per lo stato di conservazione, dal momento che si trovano in una zona impervia e non battuta, circondata anche da boschi molto fitti. Come spiegato da Cristiano dal Sasso, paleontologo del museo di storia naturale di Milano, la maggior parte delle orme sono attribuibili a dinosauri prosauropodi: si tratta di erbivori dal collo lungo, testa piccola, ad andatura bipede che in certi casi potevano raggiungere una lunghezza anche di 10 metri.

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La straordinarietà di questa scoperta è che tali tracce sono distribuite su una distanza di 5 km e in certi casi è possibile trovare anche 4-6 orme per metro quadrato di dimensioni variabili. Si tratta di migliaia di orme che rappresentano le prime di dinosauro scoperte in Lombardia e le prime a essere rinvenute nel dominio austroalpino italiano. La loro presenza su delle pareti di montagna conferma le teorie che milioni di anni fa la Lombardia fosse in realtà un mare che si affacciava su uno degli oceani primordiali, con un clima molto simile a quello delle odierne isole tropicali. ”

Forse la storia ci fa il secondo regalo, dato che un anno fa aveva mostrato un graffite individuato a oltre 3mila metri di quota. La scoperta di quest’anno è ancora più clamorosa, uno dei più grandi siti di orme di tutto il mondo. Una scoperta incredibile che deve essere valorizzate. Oltre alle olimpiadi e alla loro legacy, ci sarà quindi anche questo eccezionale ritrovamento”, dichiara il governatore Fontana.

Per il presidente della fondazione Milano Cortina Giovanni Malagò si tratta di “uno spot incredibile per la Lombardia e quei luoghi, ma anche per le Olimpiadi. Pare quasi fatto apposta: non dimentichiamo che sono state rinvenute tra Bormio e Livigno, le località dove verrà assegnato il maggior numero di medaglie dei giochi. Bormio, Livigno e la Lombardia sono protagoniste con i giochi di Milano Cortina. Sono luoghi magici e oggi lo sono ancora di più”.

“Credo che bisognerà immaginarlo perché diventi luogo di visita per le scuole e per i ragazzi. Lavoriamo insieme e il nostro museo di storia naturale è naturalmente a disposizione. Oltre che dal punto di vista turistico, vorrei diventasse soprattutto un luogo educativo”, ha sottolineato il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

-Foto ufficio stampa Comune di Milano e xh7/Italpress-
(ITALPRESS).

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San Raffaele di Milano, Bertolaso: “La sicurezza dei pazienti è sempre stata garantita”

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MILANO (ITALPRESS) – “Alla data odierna le attività assistenziali interessate risultano riorganizzate secondo le prescrizioni impartite, la sicurezza dei pazienti è sempre stata garantita attraverso misure immediate e verificabili. L’Ats ovviamente prosegue il monitoraggio costante dell’attuazione delle prescrizioni e si riserva ogni ulteriore valutazione prevista dalla normativa vigente”. Così l‘assessore al welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso riferendo al consiglio regionale sui fatti avvenuti all’ospedale San Raffaele di Milano tra il 5 e il 7 dicembre.

“La sequenza degli eventi dimostra che non vi è stata alcuna sottovalutazione, non c’è stata inerzia e nessun ritardo da parte delle istituzioni regionali. E non poteva essere diversamente, se mi permettete di sottolinearlo, ma al contrario abbiamo adottato un’azione tempestiva, coerente e rigorosa, esercitata nel pieno rispetto delle competenze e a tutela dell’interesse pubblico”, ha aggiunto Bertolaso.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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